2-2017Festa della Repubblicavista dietro le quinteIl Comando OdeplelreaEtimveorgdeinvzeertice Interforzee la gestioneL’Agenzia Europea per la DifesaLa Difesa al Salone del Libro di Torino RIVISTA DELLO STATO MAGGIORE DELLA DIFESA
I l motto della Festa della Repubblica di quest’anno, “Insieme per il Paese”, è un’espressione che evoca anche lo spirito di cooperazione e il grado crescente di sinergia tra le Forze Armate che si riscontrano nelle operazioni militari in Italia e all’estero. A questo tema abbiamo dedicato il focus di questo numero, soffermandoci sul ruolo nella gestione delle emergenze - come quelle che hanno colpito di recente il Centro Italia - che riveste il Comando Operativo di vertice Interforze, l’organismo che dirige e coordina tutte le attività militari, del quale viene anchefornita una interessante overview attraverso un’intervista al suo Comandante.Sempre in tema di cooperazione ritorniamo sul tema della difesa europea,parlando dell’Agenzia Europea per la Difesa: il centro di una rete di expertisenata per sostenere i 27 Paesi dell’Unione nello sforzo, via via sempre piùconcreto, di sviluppare l’Europa della difesa. Il colloquio con il Direttoredell’Agenzia fa scoprire una realtà tesa a razionalizzare e risparmiare, i cuimargini di crescita sono notevoli così come lo sono i risultati già ottenuti, come ilComando Europeo per il Trasporto Aereo attualmente a guida italiana, esempiovirtuoso di pooling&sharing nell’ambito del Vecchio Continente, oggetto di unreportage illustrato.Tra i numerosi argomenti trattati in un’uscita più ricca del solito non potevamancare un ampio resoconto del Salone del Libro di Torino (che ha fattoregistrare presenze da record), al quale la Difesa ha partecipato con un nuovostand e con una straordinaria offerta editoriale, accompagnata da un grannumero di eventi di presentazione – con la partecipazione del Ministro e delCapo di Stato Maggiore della Difesa - che hanno fatto registrare in più diun’occasione il tutto esaurito.Infine, anche se viene naturalmente presentata all’inizio, la galleria fotograficache mostra la rivista del 2 Giugno dietro le quinte, con i preparativi, le provenotturne nel centro della Capitale, i momenti di pausa durante i quali i giovanimilitari di tutte le Forze Armate socializzano spontaneamente, in un climadisteso che rimanda all’immagine di copertina che è una bella variazione sultema “Insieme per il Paese”. Tenente Colonnello Mario RENNA
PORTFOLIO IMMAGINI Vito GADALETA fotografie Antonio MORLUPI pag. 04 LA FESTA DELLA REPUBBLICA VISTA DIETRO LE QUINTEFOCUS DIFESA Davide PILATTI pag. 14 Federico MARIANI pag. 36 IL COI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE Mario RENNA pag. 45 MARE APERTO 2017 Emiliano BIASCO pag. 50TECNICA, Fabio DEZI pag. 58PROFESSIONEE SOCIETÀ INTERVISTA AL DIRETTORE DELL’AGENZIA EUROPEA PER LA DIFESA EUROPEAN AIR TRANSPORT COMMAND RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO IN ITALIA
IDEE ED Enrico BARDUANI pag. 70ESPERIENZE Riccardo CAPPELLI pag. 82 CAVALIERI PARACADUTISTI LA GUERRA NEL 2050OSSERVATORIO Alessandra DARDES pag. 92STRATEGICO DIFESA COMUNE EUROPEADIFESA NEWS a cura della Redazione pag. 103 PanoramicaRETROSPETTIVE Giuseppe TARANTINO Piero ALPINO pag. 118 ...CARABINIERI ‘ar POPOLO UNA UNIVERSITÀ NELLA Marco R. GALLONI pag. 128 GRANDE GUERRALIBRI ED EVENTI OLTRE IL CONFINE La Difesa al Salone del Libro di Torino Giuseppe TARANTINO pag. 136Rivista dello Sede: Abbonamento:Stato Maggiore della Difesa Via XX Settembre, 11 Italia: € 16,40 - Estero: € 24,35Editore: 00187 Roma Il versamento può essere effettuato sulMinistero della Difesa 06 46912818 c/c postale 27990001 intestato a: 06 46912488 INFORMAZIONI DELLA DIFESADirettore responsabile: fax: 06 46912950 Ufficio Amministrazione SMDTen.Col. Mario RENNA [email protected] via XX Settembre, 11 - 00187 Roma Amministrazione:Redazione: Ufficio Amministrazione Gli articoli pubblicati rispecchianoMagg. Giuseppe TARANTINO dello Stato Maggiore della Difesa esclusivamente le idee personali1° M.llo Cosimo PACIULO Via XX Settembre, 11 dell’autore, il quale ne assume 00187 Roma direttamente la responsabilità eGrafica e Copertina: Realizzazione, distribuzione e garantisce il rispetto della normativa1°M.llo Antonio MORLUPI concessionaria di pubblicità: vigente rispetto a testo e immagini.M.llo 1 ^cl. Maurizio SANITA’ Edistampa Sud srl © Tutti i diritti riservatiM.llo 1 ^cl. Vito GADALETA Loc. Pezza snc - 81010 Dragoni (CE) Reg. Trib. Civile di RomaSerg.Magg. William TROIANI Marketing e raccolta pubblicitaria n. 105/982 del 19 marzo 1982Foto Copertina Politalia srl - Via F. Casati, 17 - 20124 - Milano1° M.llo Antonio MORLUPI 02 20204157 - 347 4503604
PORTFOLIO IMMAGINI VITO GADALETAFOTOGRAFIE: ANTONIO MORLUPI
Tremilasettecento Donne e Uomini delle Forze Armate, dei Corpi Armatidello Stato e in rappresentanza della società civile italiana, Sindaci intesta (più di quattrocento i primi cittadini di altrettanti Comuni d’Italia):sono stati i protagonisti della tradizionale sfilata del 2 giugno ai ForiImperiali, al cospetto del Presidente della Repubblica e delle più altecariche dello Stato, con lo sfondo di un immenso tricolore esposto sulColosseo.Applauditissimi i militari di tutte le Armi, i Corpi e le Specialità:duemilaseicento, con settantasette mezzi e trenta cavalli(quelli dei Corazzieri della scorta presidenziale),senza contare le tredici Bande e Fanfareche hanno fornito il ritmo e il suono dellarivista, conclusasi con il Canto degli Italianiinterpretato in modo straordinario da AndreaBocelli, accompagnato dal Coro di Voci Bianchedell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sullenote della Banda Militare Interforze,con l’arrivederci finale delle FrecceTricolori.
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Uno spettacolo emozionante peril pubblico, frutto di un notevolesforzo organizzativo che prevedenumerose prove, la più importantee suggestiva delle quali è quellanotturna, proprio sui Fori Imperiali,dove si “gioca” un’ultima volta, con letenute da lavoro, prima della rivistavera e propria, quando si indosseràimpeccabilmente l’uniformedi specialità e si marcerà con lamassima concentrazione al suono deltamburo e agli ordini degli ufficiali,per sfilare davanti al Capo dello Statoe – simbolicamente - a tutto il Paese.
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FOCUS DIFESAGESTIRE LE EMERGENZEIl ruolo centrale delComando di vertice Operativo Interforze Davide PILATTIIl 24 agosto 2016 l’Appennino cen- so a dura prova le regioni del centro e sud trale tremava sotto l’effetto di una Italia a causa delle pesanti e straordinarie scossa di magnitudo 6,0 alle ore precipitazioni nevose, una serie di scosse 1.36 con epicentro la zona di Amatrice, molto forti e in tempi ravvicinati, di cui in provincia di Rieti, mentre un’ora dopo, tre superiori a magnitudo 5.1, creavano alle 2.33, vi era una nuova scossa di ma- una nuova emergenza nell’emergenza. gnitudo 5,4 in provincia di Perugia. Il 26 Per fronteggiare le differenti situazioni, ottobre una nuova tremenda scossa alle il Dipartimento della Protezione Civile ore 17.10 di magnitudo 5,4 si verificava chiedeva il concorso delle Forze Armate, nella zona di Visso, in provincia di Ma- che rispondevano alla chiamata metten- cerata, ed una seconda più forte due ore do in campo potenzialità e professionalità dopo, alle 19.18, con magnitudo pari a 5,9 peculiari risultate preziosissime e decisa- gradi della scala Richter. Il 30 ottobre, alle mente apprezzate. 7.40 del mattino, arrivava la scossa più Dal punto di vista normativo, la legge forte di tutta la serie, ma anche degli ulti- dello Stato1 regola la partecipazione del- mi 40 anni in Italia, con magnitudo 6,5 e le Forze Armate al Servizio Nazionale con epicentro la città di Norcia. Il 18 gen- della Protezione Civile nel concorso alla naio, dopo una settimana che aveva mes- tutela della collettività nazionale in caso 14
di danno o pericolo di grave danno all’in- tività di volo sulle aree a rischio, inviano lecolumità delle persone e ai beni, di crisi strutture mobili per il coordinamento del-dovute ad emergenze provocate da cala- le attività aeronautiche e attivano i mezzimità naturali o altri casi di straordinaria per il rilievo aerofotografico (anche in in-urgenza che, per necessità ed estensione, frarosso notturno) delle aree interessatedebbano essere fronteggiati con mezzi e dagli eventi, attivano le strutture per lapoteri straordinari. Di fronte ad eventi realizzazione di una rete di telecomunica-emergenziali o di crisi, le Forze Armate zioni dedicata, assicurano la presenza delforniscono supporto logistico e operativo, proprio personale presso i centri operativiassicurano personale qualificato, rendono e di coordinamento, indicano le strutturedisponibili strumenti e mezzi per le attivi- logistiche militari che possono essere uti-tà di ricerca e soccorso della popolazione, lizzate come aree di ammassamento deila rimozione delle macerie e l’allestimen- soccorritori ed aree di stoccaggio per mez-to di campi base per i soccorritori nonché zi, attrezzature e beni e mettono a dispo-aree di ricovero per la popolazione, risor- sizione le proprie risorse per l’assistenzase di terra/aeree/navali per l’afflusso dei alloggiativa d’urgenza delle popolazioni. Ilsoccorritori e il trasferimento dei feriti. Le Comando Operativo di vertice InterforzeForze Armate regolamentano altresì le at- (COI), braccio operativo del Capo di Stato 15
Il COI nella gestione delle emergenzeMaggiore della Difesa in occasione di ca- soccorsi collaborando con l’apparato dilamità naturali e in altri casi di straordi- Pro.Civ. attraverso l’invio, nelle aree ter-naria necessità e urgenza che si verifica- remotate, di capacità peculiari sia per ga-no sul territorio nazionale, è responsabile rantire l’incolumità delle persone e quan-della direzione, controllo e coordinamen- to restava dei beni/patrimonio culturale,to dei concorsi di natura operativa forniti sia a sostegno degli sfollati. In tale am-dalle Forze Armate/Arma dei Carabinieri bito, la Direzione del Dipartimento dellaalle Autorità istituzionali (altri Dicasteri, Protezione Civile disponeva, inizialmen-Dipartimento Protezione Civile, etc.). te, l’attivazione del Comitato OperativoOperazione “SABINA” a Roma, dal 24 agosto al 28 agosto 2016Subito dopo le prime scosse del 24 ago- e, successivamente, costituiva la Direzio-sto 2016, la Presidenza del Consiglio dei ne di Comando e Controllo (Di.Coma.C.)3Ministri attivava il sistema nazionale di presso l’ex palazzo INPDAP di Rieti, or-Protezione Civile2 (Pro.Civ.) attraverso ganizzazione attraverso cui coordinareil quale prestare soccorso alle popolazio- l’afflusso dei soccorsi, raccogliere le esi-ni delle aree colpite dal sisma e dove, a genze di intervento, coordinare gli sfor-fronte dei numerosi cedimenti strutturali, zi e pianificare gli interventi. Il Capo disi registravano complessivamente quasi Stato Maggiore della Difesa, nel disporre300 vittime. Sin dai primi istanti successi- il massimo e tempestivo impiego di assettivi ai movimenti tellurici, la Difesa avvia- della Difesa per fronteggiare l’emergenza,va - in stretto coordinamento con le altre di fatto lanciava l’Operazione “Sabina”,amministrazioni statali - la macchina dei conferendo l’incarico di Comandante In- 16
terforze dell’Operazione (COMINFOR) al tra cui un’unità delle trasmissioni dell’11°Comandante del Comando Operativo di reggimento trasmissioni di Civitavecchiavertice Interforze. Sul campo, l’apparato per il supporto alle comunicazioni, undi intervento della Difesa (c.d. Raggruppa- nucleo per l’assistenza all’aeronaviga-mento interforze “Sisma”) si configurava zione (Servizio Informazioni di Volo Ae-come una Grande Unità elementare arti- roportuale-AFIS e aero-rifornitore), uncolata su due Task Force di “manovra” per nucleo di ingegneri (di Esercito ed Aero-le opere di rimozione macerie, ricostru- nautica) abilitati alla condotta di verifichezione e ripristino viabilità (rispettivamen- di agibilità degli edifici danneggiati e unte su base 6° reggimento genio pionieri di nucleo con aerei a pilotaggio remoto delRoma e 8° reggimento genio guastatori 41° reggimento sorveglianza e acquisi-di Legnago) e due Task Force “sicurezza” zione obiettivi di Sora. Il massimo sforzocon compiti di anti-sciacallaggio nei cen- espresso dalle Forze Armate ha visto l’im-tri evacuati o disabitati e interdizione alle piego sul terreno di 1811 uomini e donnezone rosse (rispettivamente su base 235° in uniforme di cui 1470 dell’Esercito, 30Reggimento Addestramento Volontari di della Marina, 10 dell’Aeronautica e 301Ascoli Piceno e 5° reggimento alpini di dei Carabinieri oltre a 818 mezzi di varieVipiteno) costituite, per la specifica esi- tipologie, tra cui macchine movimentogenza, per effetto della rimodulazione del terra, assetti specialistici del genio, frese,dispositivo già in atto per l’Operazione spalaneve e veicoli cingolati bi-modulari“Strade Sicure”. Il dispositivo veniva in- all terrain (BV206). Tra i principali risultatitegrato da assetti specialistici di supporto, conseguiti, il ripristino della viabilità ha 17
Il COI nella gestione delle emergenzepermesso prima di tutto ai soccorritori di so ad Amatrice. Agli inizi di febbraio diraggiungere le zone isolate, trarre in sal- quest’anno è stato completato anche ilvo i feriti, portare beni di prima necessità ponte sul fiume Torbidone, nei pressi die soccorso, salvare persone bisognose di Norcia e la messa e regime delle acque delcure e, in un secondo tempo, alla popo- torrente. I militari dell’Esercito hanno an-lazione di tornare alla semi quotidianità che provveduto alla riqualificazione dellapensando a come tentare di ricominciare Strada Comunale della Romanella, ovve-la vita normale. Subito dopo gli eventi del ro l’arteria strategica che collega Amatri-24 agosto, sono stati realizzati due impor- ce ai comuni limitrofi, per una lunghezzatanti bypass: uno in sostituzione del ponte complessiva di circa 7 km. La rimozione“Tre Occhi”, l’altro del ponte delle “Rose” delle macerie è stato un altro importanteentrambi in località Amatrice. Il primo, compito assolto dal personale in unifor-realizzato con dei moduli prefabbricati in me. Dall’inizio dell’intervento sono staticalcestruzzo, ha assicurato un passaggio sgomberati circa 16.219 m3 di materialealternativo a pochi metri dalla struttura ingombrante (pari a 20.273 tonnellate)lesionata con una carreggiata larga circa che hanno richiesto circa 1.412 cicli-viag-6 m. e lunga 480 m. Il secondo è stato re- gio con autocarri pesanti per trasportializzato con il varamento di un ponte lo- speciali.gistico composto da elementi componibili Il supporto alla popolazione colpita dalrealizzati in acciaio, denominato ‘Bailey’, sisma, oltre che ad essere fornito nell’im-che ha garantito per i mezzi pesanti (fino mediato con lo schieramento di n. 4 cuci-a 33 tonnellate) un’ulteriore via di acces- ne campali nei comuni di Cingoli, Visso, 18
Piorago e Norcia si è concretizzato anche ha permesso di salvare gran parte del pa-attraverso lavori di urbanizzazione per trimonio culturale ed artistico delle areela messa in opera di Soluzioni Abitative colpite dal sisma, tra cui l’archivio storicodi Emergenza (SAE). L’Esercito ha realiz- di Visso (MC), l’archivio dell’ex Conventozato le piazzole per ospitare 122 moduli di San Francesco di Norcia, il Quadro Deabitativi dei 673 complessivi. Gli ingegneri Magistris della Collegiata di San Martinodell’Esercito e del reparto Genio dell’Ae- di Caldarola (MC). Sono state inoltre rea-ronautica hanno assicurato la stima dei lizzate coperture a protezione delle Chie-danni e effettuato le valutazioni di agibi- se di San Francesco a Caldarola, di Pievelità di oltre 3.840 edifici, soprattutto quelli Sant’Elpidio, di San Pietro e di San Savinodi pubblica utilità, quali scuole, ospedali e a Gualdo (MC), di San Giorgio all’Isola adella pubblica amministrazione locale4. Montefortino (FM), di San Francesco e delNell’ambito delle opere di soccorso alla Museo Diocesano e Collegiata a Visso.popolazione sono state realizzate anche 2 I risultati conseguiti hanno permesso ditendostrutture con relativi scavi e pose in consolidare il ruolo della Difesa negli in-opera di sotto-servizi elettrici, idrici e fo- terventi in favore della popolazione e so-gnari destinate a scuole provvisorie nelle prattutto hanno evidenziato le qualità dilocalità di Cittareale, nel reatino e ad Ac- uno strumento militare sempre più inte-qua Santa Terme, in provincia di Ascoli grato con le altre organizzazioni dello Sta-Piceno. A tutto questo si aggiunge anche to e capace di svolgere una funzione duale,la cooperazione con il Ministero dei beni ovvero essere in grado di esprimere unae delle attività culturali e del turismo che configurazione tale da facilitare sia l’esple- 19
Il COI nella gestione delle emergenzetamento di funzioni prettamente militari nelle prime ore dell’emergenza, di libera-che di quelle più propriamente civili. re dalla morsa del gelo oltre 30 frazioniEmergenza Neve rimaste isolate e che hanno permesso diIl 18 gennaio, dopo una settimana che ripristinare la viabilità lungo le principaliaveva messo a dura prova le regioni del arterie. Nello specifico ci si è avvalsi so-centro e sud Italia a causa delle pesanti e prattutto di mezzi speciali del genio – trastraordinarie precipitazioni nevose, una cui 13 turbine sgombraneve, 31 pale daserie di scosse molto forti e in tempi ravvi- neve cingolate, 30 pale da neve ruota-cinati (di cui tre superiori a magnitudo 5.1) te, 11 mezzi con lame sgombraneve, 147creavano una nuova emergenza nell’e- macchine movimento terra e cingolatimergenza. Nell’occasione è proseguito e si e ben 36 elicotteri – e di unità specializ-è rafforzato il concorso delle Forze Arma- zate nella meteorologia della neve, nellete alla macchina dei soccorsi, coordinata valanghe e nella ricerca dei dispersi (c.d.dalla Protezione Civile, per cercare di al- METEOMONT) integrate da team per loleviare i disagi causati dal nuovo sciame sgombero sanitario d’urgenza. L’Esercitosismico e dalla concomitante eccezionale ha poi anche assicurato l’impiego degli al-ondata di maltempo che aveva investi- pini paracadutisti per raggiungere imme-to in particolare l’Italia centrale. Ai circa diatamente zone isolate con l’immissione1.800 militari delle tre Forze Armate e dei di personale e materiali di prima necessi-Carabinieri che già stavano operando in tà: in particolare, una squadra di Rangerquelle aree, si sono rapidamente aggiun- del 4° reggimento alpini paracadutisti hati ulteriori assetti che hanno consentito, raggiunto gli abitati di Coronella, Vallefa- 20
ra e Ceraso, nella Valle Castellana, rimasti uniforme, 651 mezzi speciali, 718 mezzicompletamente isolati da giorni, utilizzan- ruotati e 36 elicotteri.do gli elicotteri e, vista l’impossibilità di at- Volendo tracciare un bilancio complessi-terrare, sbarcando con la tecnica del fast vo dell’opera fornita dal personale dellerope, cioè calandosi con una fune dall’eli- Forze Armate, si può dire che sono staticottero in volo stazionario. Presi i contatti sgomberati da neve circa 700 km di rota-con gli abitanti, si è organizzata la conse- bili tra strade comunali, provinciali, regio-gna di generi di prima necessità e medi- nali e statali, sono state poi assistite nellecinali e, successivamente, l’evacuazione. prime ore dell’emergenza oltre 1000 per-Quasi 200 persone sono state evacuate sone, mentre 280 sono state evacuate siada Coronelle e Rio di Lame nel teramano con l’impiego di mezzi di trasporto cingo-attraverso l’impiego di CH47 dell’Esercito lati da neve (BV206) che tramite elicotteri.ed elicotteri medi HH101 dell’Aeronauti- Conclusionica. L’area dell’Hotel Rigopiano, tristemen- L’emergenza causata dallo sciame sismicote nota per la valanga che ha distrutto e dalle eccezionali precipitazioni nevo-l’omonima struttura alberghiera, ha visto se ha visto le Forze Armate, nell’ambitoall’opera anche squadre di soccorso del 9° dell’apparato nazionale di Protezione Ci-reggimento alpini dell’Aquila per parte- vile, rispondere con immediatezza ed unacipare alle attività di sondaggio e ricerca straordinaria coordinazione alle esigenzedei dispersi. Il massimo sforzo espresso delle popolazioni in difficoltà.dalle Forze Armate ha visto l’impiego sul Il Comando Operativo di vertice Interfor-terreno di circa 3340 uomini e donne in ze ha svolto il ruolo di cabina di regia nel 21
Il COI nella gestione delle emergenzedelicato compito di coordinare gli assetti all’avanguardia e capace di sopperire inresi disponibili dai Force Provider (Eser- tempi ristretti alle esigenze di sicurezzacito, Marina, Aeronautica e Carabinieri), della Nazione.definire le priorità di impiego delle risor- In sintesi, un’unica centrale di controllo,se e valutare il progressivo disimpegno, prodromica e funzionale al progetto disempre avendo come punti fermi di ri- “Pentagono italiano”, comando unifica-ferimento il sostegno della popolazione, to dove concretizzare il concetto di inte-la facilitazione dello sforzo complessivo grazione interforze delle F.A., in grado dioperato da tutti gli attori coinvolti evitan- gestire sinergicamente lo strumento mi-do, al contempo, il congestionamento del- litare nella sua interezza e di reagire allele aree interessate ai soccorsi. esigenze in tempi contratti, vincente siaOltre che nella diuturna gestione delle 34 nella condotta delle operazioni che nellaoperazioni all’estero, il COI ha dimostrato gestione delle emergenze sul territoriodi essere pienamente all’altezza del com- nazionale.pito e di essere una “macchina” che sa Quello che ci aspetta è un futuro che ilsincronizzare le azioni e coniugare all’u- Libro Bianco della Difesa ha già delineatonisono le varie “anime” della Difesa. Un con certezza, fatto di sistemi interopera-siffatto modus operandi rappresenta una bili impiegati in un’ottica dual use, in gra-tendenza che anche in futuro richiederà il do di favorire il conseguimento di risultatiricorso a forme di intervento sempre più operativi in modo più efficace ed efficien-joint che necessiteranno di una struttura te e capaci di funzionare da “moltiplicato-di Comando e Controllo di vertice snella, re di forza”. 22
Note1 L. 24 febbraio 1992 n. 225 e successive modificazioni “Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile” e L. n. 100 del 12 luglio 2012 di conversione, con modificazioni, del D.L. 15 maggio 2012 n. 59, recante disposizioni urgenti per il riordino della Protezione Civile. L’organizzazione per la gestione delle crisi dovute ad emergenze di pubbliche calamità è descritta invece nell’art. 5 del D.L. 7 settembre 2001 n. 343 “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile”.2 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, del 25 agosto 2016, che dichiara lo stato di emergenza.3 Ordinanza della protezione civile OCDPC n.388 del 26 agosto 2016 “primi interventi urgenti di protezione civile conseguenti all’eccezionale evento sismico che ha colpito il territorio delle regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo il 24 agosto 2016”, che stabilisce l’istituzione della citata Di.Coma.C. della Protezione Civile.4 In tale frangente, il Dipartimento della Protezione Civile, con un corso full immersion in “Gestione tecnica dell’emergenza, rilievo del danno e valutazione dell’agibilità post-sismica” ha effettuato specifica attività di formazione, qualificando “agibilitatori” 14 tra Ufficiali e Sottufficiali del Ministero della Difesa, per il loro successivo impiego nell’area del sisma. 23
Il COI nella gestione delle emergenze “LE PECULIARITÀ DELLE FORZE ARMATE: UN MOLTIPLICATORE DI POTENZA” Intervista all’Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone Comandante del Comando Operativo di vertice Interforze Il COI pianifica, coordina e dirige le operazioni e le esercitazioni interforze nazionali e interna- zionali: qual è il punto della situazione? A tutt’oggi il COI gestisce 37 operazioni, di cui 4 in Italia, nelle quali sono impiegati oltre 14.000 uo- mini e donne di tutte le Forze Armate. Il nostro sforzo è distribuito in Europa e nel Mediterraneo,dove operano rispettivamente 700 e 1500 militari, in Asia con 4 missioni e oltre 2600 militari,Medio Oriente (5 missioni e 1300 unità) e infine in Africa dove sono presenti quasi 900 militariin 10 missioni. In molti di questi contesti – ad esempio nel Mediterraneo, in Afghanistan, Iraq,Kosovo, Libano, Mali, Palestina, Somalia e Gibuti - l’Italia ha avviato un’intensa attività di trai-ning delle forze di difesa e sicurezza locali, oltre all’opera di consulenza strategica istituzionalesvolta principalmente a favore dei dicasteri della difesa. Sul territorio nazionale l’impegno è al-trettanto intenso, con le operazioni: ‘Strade Sicure’, dove la presenza capillare sul territorio na-zionale dei nostri militari sta contribuendo fattivamente alla realizzazione di un ambiente piùsicuro; ‘Vigilanza Pesca’, dove le navi della Marina assicurano il libero esercizio dell’attività deipescherecci nazionali, all’interno delle acque internazionali, senza contare il recente sforzo peril G7 di Taormina che ha visto l’integrazione di circa 3000 militari nel dispositivo di sicurezzaIn questo quadro complesso è da sottolineare il ruolo di interfaccia del COI nei confronti ditutti gli alleati, delle host nations e dei partner nell’ambito del sistema Paese: i Ministeri degliInterni, degli Esteri, della Salute, la Protezione Civile, etc.Il Comando è anche l’entry point per tutte le richieste di concorsi operativi in caso dicalamità naturali. Qual è stato l’impegno in Centro-Italia per le emergenze provocatedal sisma e dall’ondata di maltempo dello scorso inverno?La Difesa ha collaborato sin dai primi momenti con l’apparato della Protezione Civile, inviandotempestivamente nelle zone terremotate personale, mezzi e attrezzature speciali per assistere 24
la popolazione e salvaguardare i beni pubblici e privati. Il tutto in stretto coordinamento conle altre Amministrazioni dello Stato. In campo sono scesi oltre 1800 tra uomini e donne in uni-forme delle Forze Armate di cui circo 1500 dell’Esercito, 30 della Marina, 10 dell’Aeronauticae 300 dei Carabinieri oltre a più di 800 mezzi di varie tipologie, tra cui macchine movimentoterra, assetti specialistici del genio e cingolati all terrain, grazie ai quali sono stati realizzatinumerosi interventi di urgenza: sgombero di macerie e ripristino della viabilità in primis, maanche lavori di urbanizzazione per il montaggio di moduli abitativi, realizzazione di strutturescolastiche provvisorie, verifiche tecniche di agibilità, confezionamento e distribuzione di qua-si duecentomila pasti, presidio anti-sciacallaggio di molte aree e infine la messa in sicurezzadi beni culturali. L’emergenza maltempo di gennaio ha messo nuovamente a dura prova iterritori colpiti dal sisma, peraltro rivitalizzatosi attraverso una nuova serie di scosse, e anchein questo frangente le Forze Armate sono state pronte a intervenire, liberando dalla morsadel gelo oltre 30 località rimaste completamente isolate e contribuendo a liberare le vie di co-municazione interrotte. Nei soccorsi sono state impiegate unità specializzate nella ricerca deidispersi da valanga, gli alpini paracadutisti e team sanitari, insieme a decine di mezzi specialicome turbine sgombraneve, pale da neve ruotate e cingolate, macchine movimento terra evari elicotteri. In sintesi, uno sforzo collettivo che ha visto l’impegno, in Centro-Italia per leemergenze provocate dal sisma e dall’ondata di maltempo dello scorso inverno, di più di 3300uomini e donne in uniforme, 650 mezzi speciali, oltre 700 mezzi ruotati e 36 elicotteri.L’evoluzione interforze è uno dei principi enunciati nel Libro Bianco per la Sicurezza In-ternazionale e la Difesa, e il COI rappresenta da questo punto di vista una delle realtàpiù concrete. Quali sono le prospettive di ulteriore integrazione?Uno dei cardini del Libro Bianco consiste nell’introdurre una visione comune tra le forze ar-mate, eliminando duplicazioni e livelli gerarchici intermedi e definendo vertici più snelli, pre-servando e rafforzando la capacità di un’azione efficace. In un quadro di riduzione delle di-sponibilità di fondi, il rafforzamento non può che venire da un’integrazione che sappia andareoltre le tradizionali organizzazioni di ciascuna forza armata, consentendo risparmi in termini dirisorse umane, infrastrutture e risorse finanziarie. Oggi non esiste missione che non richiedacomponenti di tutte le Forze Armate, sia pure con prevalenza di una rispetto alle altre, ma ilpunto fermo è la visione di insieme, il pensarsi come un insieme e avere quell’osmosi relazio-nale continua che deve esistere tra le Forze Armate. In definitiva, la joint venture interforzeconsentirà la collaborazione per il perseguimento di un unico obiettivo comune – la sicurezzae la difesa del Paese – sviluppando nuove forme di partenariato, razionalizzazione di processie utilizzo combinato di risorse, sfruttando l’elemento moltiplicatore di potenza rappresentatodalle peculiarità di ciascuna componente. E questo nuovo insieme vuole meglio utilizzare lerisorse che i cittadini gli mettono a disposizione. 25
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THE JOINT OPERATIONS ural disasters or in other situations of ex-HEADQUARTERS ceptional gravity that, out of necessity orIN EMERGENCY due to their dimension, must be tackled withMANAGEMENT extraordinary measures and powers. In theOn 24 August 2016, at 1:36 a.m., a 6.0-mag- face of emergency and crises, the Armednitude earthquake struck the Central Apen- Forces provide logistic and operational sup-nines. Its epicentre was the Amatrice area, in port, supply qualified personnel, purveythe province of Rieti. An hour later, at 2:33 instruments and equipment for search anda.m., a 5.4 magnitude earthquake struck rescue activities, removal of debris and set-the province of Perugia. On 26 October, ting up of base camps for rescuers, as wellat 5:10 p.m. there was a terrible 5.4-magni- as shelters for the population. They alsotude earthquake in the Visso area, province provide land/air/naval assets to manage in-of Macerata, and two hours later, at 7:18 coming rescuers and transfer the wounded.p.m., a second stronger earthquake hit 5.9 Moreover, the Armed Forces regulate flightdegrees on the Richter scale. On 30 Octo- over risky areas, send mobile facilities forber, at 7:40 a.m., the most serious event in coordinating aircraft activities and operatethe series - and in the last 40 years in Italy – equipment for aerial photography - also foroccurred: a 6.5-magnitude earthquake with nocturnal infrared survey – over concernedNorcia as its epicentre. On 18 January, after areas, set up the facilities to create a dedi-a week of serious hardships for central and cated telecommunications network, ensuresouthern Italy due to heavy and extraor- their personnel are in attendance at opera-dinary snowfall, a rapid sequence of very tion and coordination centres, identify thestrong earthquakes – including three hitting military logistic facilities that can be useda magnitude higher than 5.1 – determined a as gathering areas for rescuers and storingnew emergency within the emergency. In areas for vehicles, equipment and materiel,order to tackle a variety of situations, the and provide the population with emergencyDepartment of Civil Protection asked for housing.support by the Armed Forces. The Armed The Joint Operations Headquarters (JOHQ)Forces responded by providing specific ca- is the operational arm supporting the Chiefpabilities and professional skills that proved of Defence Staff in the event of natural dis-to be priceless and were considerably ap- asters and in other cases of extraordinarypreciated. State law regulates the Armed necessity and emergency within the nationalForces’ participation in the National Service territory. It is in charge of managing, super-of Civil Protection to support the national vising and coordinating operational supportcommunity in case of damage or risk of se- provided by the Armed Forces/Carabinieririous damage to the safety of persons and Corps to national Authorities (other Minis-property, following crises caused by nat- tries, Department of Civil Protection, etc.) 28
Operation “SABINA” in the largest and promptest manner to faceRight after the early shakes of 24 August the emergency, the Chief of Defence Staff2016, the Presidency of the Council of Min- actually launched Operation Sabina and ap-isters activated the national system of Civil pointed the Commander of the Joint Opera-Protection to rescue the population in the tions Headquarters as Joint Operation Com- mander. On the field, the Defence structure (the so-called “Sisma” Joint Team) was or- ganized as a large basic unit. The unit com- prised two operations task forces - manned by the 6th Engineer (General Support) Reg- iment, Rome, and by the 8th Airborne Com- bat Engineer Regiment, Legnago, respective- ly - to remove debris, rebuild and restore road conditions. It also comprised two se- curity task forces - manned by the 235thstricken areas, where several structural fail- Volunteer Training Regiment, Ascoli Piceno,ures caused overall 300 casualties. Since and the 5th Mountain Troops Regiment, Vi-the early moments after the earthquake, piteno, respectively - to prevent looting inDefence - in close cooperation with oth- the evacuated/deserted areas and interdicter local administration bodies - started the red zone areas. The task forces were creat-rescuing process by working together with ed for this specific purpose and as a conse-the Civil Protection and engaged person- quence of the reorganization of the assetsnel with specific skills in the areas affected that had already been deployed within Op-by the earthquake. This aimed to guarantee eration “Strade Sicure”. Specialist supportingthe safety of the population, protect what assets were added, including a transmissionwas left of cultural and historical heritage unit of the 11th Regiment of Civitavecchiaas well as support displaced persons. In this for communication support, an aerial nav-regard, the Head of the Civil Protection De- igation support team (Aerodrome Flight In-partment immediately decided to set up the formation Service -AFIS and Refuelling Ser-Operations Board in Rome, on 24 August vice), an Engineering Team (from the Army2016, and later established the Command and the Air Force) qualified to carry out in-and Control Directorate in the former IN- spections to evaluate the fitness for humanPDAP (National Institute for Civil Servants’ habitation of damaged buildings, and a re-Welfare) building in Rieti. The Directorate mote piloting aircraft group team belongingwas meant to coordinate aid, manage as- to 41st Regiment in Sora.sistance needs, coordinate efforts and plan The Armed Forces’ utmost effort consistedaction. By having Defence assets employed in the deployment of 1.811 uniformed per- 29
sonnel: 1.470 from the Army, 30 from the nicipalities and is approximately 7-kilometreNavy, 10 from the Air Force and 301 Ca- long. Removing debris was another impor-rabinieri. It also entailed the employment tant task carried out by uniformed person-of 818 vehicles of various kinds, including nel. Since the operation started, 16.219 m3earthmoving machines, specialist engineer- (equalling 20.273 tons) of cumbersome ma-ing equipment, milling machines, snow- terials were removed. This required 1.412plows, and bimodular all terrain caterpillar trips by heavy trucks for special transporta-track vehicles (BV206). tion. Support to the population affected byThe most significant results thus achieved the earthquake also consisted in immediatelyincluded restoring road conditions, which supplying 4 field kitchens in Cingoli, Visso,first and foremost enabled rescuers to reach Piorago and Norcia, as well as in developingisolated areas, evacuate wounded persons, emergency housing.supply essential goods and aid, and rescue The Army prepared the areas to emplacepeople who needed medical care. This all 122 housing modules out of the planned 673.later allowed the population to go back to The military engineers from the Army andsomething close to everyday life and start the Air Force Engineering Corps have esti-thinking about ways to return to their or- mated damage and assessed the fitness fordinary activities. Two important bypasses human habitation of more than 3.840 build-were built right after the event of 24 Au- ings, especially public ones such as schools,gust: one replacing the Tre Occhi bridge, the hospitals and local administration offices . Inother replacing the delle Rose bridge, both order to aid the population, two tent struc-in Amatrice. The first bypass was built out tures were provided, and secondary electricof concrete prefabricated modules and has power, water and sewage networks wereguaranteed an alternative route a few me- installed for temporary schools in Cittareale,tres away from the damaged bridge. The in the Rieti area, in Acqua Santa Terme, androadway is 6 metres in width and 480 metres in the province of Ascoli Piceno. Also, coop-in length. The second bypass - a so-called eration with the Ministry of Cultural Herit-Bailey bridge - was built by laying a logistic age and Activities and Tourism has allowedbridge made of modular steel elements. This saving most of the cultural and artistic herit-provided heavy vehicles (up to 33 tons) with age in damaged areas, including the historicalfurther access to Amatrice. archive of Visso (province of Macerata), theIn early February of this year, the bridge archives of the former Monastery of Sanupon the Torbidone river, near Norcia, was Francesco da Norcia, the Collegiata paintingcompleted and the waters were finally regu- by De Magistris in San Martino di Caldarolalated. The Army personnel have also restored (province of Macerata). Furthermore, pro-the Romanella municipal road, a vital route tection coverings were installed for severalthat links Amatrice to the neighbouring mu- churches: San Francesco a Caldarola, Pieve 30
Sant’Elpidio, San Pietro and San Savino a were used, including 13 snow blowers, 31Gualdo (province of Macerata), San Giorgio caterpillar track snowplows, 30 wheeledall’Isola in Montefortino (province of Fer- snowplows, 11 vehicles equipped with snowmo), San Francesco, in addition to the Dioc- blades, 147 earth moving machines and cat-esan Museum and the Collegiata, in Visso. erpillar track vehicles, and 36 helicopters.These results have strengthened the role of Units specialized in snow and weather con-Defence in supporting the population and, ditions, avalanches and search of missingabove all, have highlighted the features of persons (the so-called METEOMONT) werea military instrument that is increasingly also employed and further supported bymerging with other state organizations and emergency medical evacuation teams. Thethat can be structured so as to perform a Army also decided to deploy Mountain Par-dual function and consequently fulfil both atroopers to reach isolated areas immediate-military and civilian tasks. ly, and supplied personnel and basic necessi-Snow Emergency ties. In particular, a Ranger team belongingOn 18 January, after a week of exception- to the 4th Regiment reached the residentialally heavy snowfall that had seriously put areas of Coronella, Vallefara, and Ceraso, incentral and southern Italy to the test, a rapid the Castellana Valley, which had remainedsequence of very strong earthquakes - three isolated for days. They could get to the areaof which hit a magnitude higher than 5.1 - by helicopter and, since landing was impos-caused a new emergency within the emer- sible, they alighted by fast roping, a tech-gency. This prompted the Armed Forces to nique for descending a thick rope from arenew and strengthen their support in the helicopter in stationary flight. The residentsrescuing operations, which were coordi- were contacted, basic necessities and medi-nated by the Civil Protection in an attempt cines delivered, and the area was later evac-to limit the impact of the new earthquake uated. Nearly 200 people were evacuatedsequence and of the exceptionally severe from Coronelle and Rio di Lame in the Tera-weather conditions affecting central Italy in mo area by a CH47 of the Army and HH101particular. medium-lift helicopters of the Air Force.Approximately 1.800 servicepersons of the Rescue teams from the 9th Mountain Regi-Armed Forces and Carabinieri had been al- ment of L’Aquila participated in the searchready operating in those areas and further and rescue activities in the Rigopiano area,assets were rapidly added, during the early sadly notorious for the avalanche that de-phases of the emergency, to render assis- stroyed Hotel Rigopiano. The Armed Forcestance to more than 30 wards struck by cold expressed their maximum commitment byweather. These resources allowed restor- engaging on the field approximately 3.340ing the state of the main roads. In particu- uniformed personnel, 651 special vehicles,lar, special vehicles of the Engineers Corps 718 wheeled vehicles and 36 helicopters. 31
Considering the Armed Forces’ overall par- aging 34 operations in out-of-area theatres,ticipation, it is fair to say that approximate- the JOHQ has proved itself to be up to thely 700 km of municipal, provincial , regional test and a “machine” that can synchronizeand state roads were cleared from snow. actions and harmonise the various souls ofMore than 1000 people were aided in the Defence. This modus operandi epitomizesearly phases of the emergency, and 280 a trend that is destined to entail increasing-were evacuated by continuous track snow ly joint-based actions. These will need a slimvehicles (BV206) and helicopters. top-level Command and Control organi-Conclusions zation that is state-of -the art and able toDuring the emergency caused by the earth- quickly meet the Nation’s security demands.quake sequence and exceptional snowing, Briefly, this would be a single, unified con-the Armed Forces - within the national sys- trol headquarters, namely a preliminary andtem of Civil Protection - have responded im- functional step towards the realization ofmediately and in an extraordinarily coordi- the “Italian Pentagon” project. It would alsonated manner to the needs of the struggling represent the practical translation of the no-population. The Joint Operations Head- tion of joint integration of the Armed Forcesquarters has performed a steering function having the ability to manage synergically thein carrying out such sensitive tasks as co- military instrument as a whole and respondordinating the assets supplied by the Force to requirements promptly, a winner in bothProviders (Army, Navy, Air Force and conducting operations and managing do-Carabinieri), prioritizing the employment mestic emergency.of resources and assessing the progressive The Defence White Paper has already out-disengagement of the engaged forces. This lined what lies ahead: a future of interopera-was done having a few established refer- ble systems to be employed in a dual use per-ence points: supporting the population and spective that can facilitate the achievementfacilitating the overall effort by all relevant of operational results in a more effectiveactors while avoiding the blocking up of in- and efficient manner and that can work asvolved areas. In addition to incessantly man- a “force multiplier”. 32
“THE SPECIFICITY OF EACH SERVICE: A FORCE MULTIPLIER” Interview with Admiral Giuseppe Cavo Dragone Commander of the Joint Operations HQ The Joint Operations Headquarters (JOHQ) coordinates and leads joint national and inter- national operations and exercises: what is the current state of affairs? At the moment, the JOHQ is managing 37 opera- tions - 4 of them in Italy – where more than 14,000 servicepersons are employed across all services. Our engagements extend across Europe and the Mediterranean - where 700 and 1,500 serviceper-sons are employed respectively - Asia - with 4 missions and more than 2600 troops deployed -the Middle East - with 5 missions and 1300 troops - and finally Africa - where almost 900 troopsare serving in 10 missions. In several of these contexts - such as for instance the Mediterra-nean, Afghanistan, Iraq, Kosovo, Lebanon, Mali, Palestine, Somalia and Djibouti – Italy hasstarted intense training activities for local defence and security forces, in addition to strategicinstitutional advisory work to support mainly defence ministries. Within national borders, ourcommitment is equally strong. Operation “Strade Sicure” (“Safe streets”) entails a widespreadpresence of our servicepersons in the national territory, which is tangibly facilitating the cre-ation of a safer environment. Operation “Vigilanza Pesca” (“Fishing Watch”) employs Navyvessels to guarantee that national fishing boats can freely perform their activities within inter-national waters. Furthermore, the latest G7 summit in Taormina required us to integrate ap-proximately 3,000 servicepersons into the security system. Against such complex background,it should be noted that the JOHQ plays an interfacing role between all allies, host nations andpartners within the national system: the Ministry of the Interior, the Ministry of Foreign Affairs,the Ministry of Health, the Department of Civil Protection, etc.The Headquarters is also the entry point for any request regarding operational supportin case of natural disasters. What actions was the JOHQ engaged in to tackle the emer-gency caused by the earthquake and by the exceptionally bad weather of last winter?Defence immediately started cooperation with Civil Protection and promptly sent personnel,vehicles and special equipment to the affected areas to aid the population and protect public 33
and private property. This was done in close coordination with other State bodies. Morethan 1,800 uniformed personnel entered the field: 1,500 from the Army, 30 from the Navy, 10from the Air Force and 300 Carabinieri. Furthermore, more than 800 vehicles of various kinds- including earth-moving machines, specialist equipment of the Engineer Corps and all-ter-rain caterpillar vehicles - were employed to carry out many emergency activities. These con-sisted, first of all, in clearing debris and restoring road conditions, and then in urbanisationworks to assemble prefabs, building temporary schools, technical assessments of fitness forhuman habitation, preparing and distributing nearly 200,000 meals, anti-looting protectionof many areas and, finally, protection of cultural heritage. The emergency due to bad weath-er in January once again severely affected the areas already damaged by the earthquake.There had been another sequence of quakes and the Armed Forces were ready, once more,to intervene. They rescued more than 30 areas gripped by freezing cold that had remainedcompletely isolated, and helped clear interrupted routes. Rescuing activities were carriedout by units specialized in searching missing persons after an avalanche, by airborne moun-tain troops and medical teams. Dozens of special vehicles - such as snow blowers, wheeledand caterpillar snow blades, earthmoving machines - and several helicopters were used. Inbrief, it was a collective effort involving more than 3,300 uniformed men and women, 650special vehicles, more than 700 wheeled vehicles and 36 helicopters to tackle the emergen-cy caused by the earthquake and bad weather during last winter in Central Italy.The evolution of the armed forces towards being a joint instrument is one of the prin-ciples stated in the White Paper for International Security and Defence. The JOHQrepresents one of the most practical translation of such principle. What are the pros-pects for further integration?One of the underlying principles of the White Paper entails embracing a vision that is sharedby the different services, avoiding duplication and eliminating intermediate hierarchicallevels, streamlining top-organizations, maintaining and strengthening the ability to carryout effective actions. Considering reduced budgets, this kind of development can only beachieved through integration and by going beyond the traditional organization of eachservice. This would allow saving in terms of human resources, infrastructure and financial re-sources. At the moment, there is no mission underway that does not necessarily involve allcomponents of the Armed Forces, although some of them are predominant. Yet, the funda-mental issue is having an overarching vision, adopting a holistic approach, and developingconstant exchange between the services. In conclusion, this joint endeavour will facilitatecooperation to pursue a share goal, namely national safety and defence. This will be doneby developing new partnerships, streamlining processes, pooling and sharing resources,as well as by exploiting the multiplying effect determined by the specificity of each service.This new ensemble aims to improve the way resources provided by citizens are used. Translation: Ginevra GERACI 34
Submarine SystemsMine Warfare Systems Naval Handling SystemsVisual Landing Aids Unmanned VehiclesCALZONI Calzoni s.r.l. - Via A. De Gasperi, 7 - 40012 Calderara di Reno (Bologna) - Italy - Tel: +39 05141377 www.calzoni.com
FOCUS DIFESA MARE 36
APERTO 2017 37
A maggio, nel Mediterraneo Centrale si è svolta la “Mare Aperto”, un’esercitazione interforze, internazionale e inter agenzia, mirata all’addestramento complesso della strumento aeronavale della Squadra della Marina Militare. All’eventohanno partecipato assetti dell’Esercito e dell’Aeronautica, oltre alle Unità navali dei due gruppi permanenti della NATO e della Forza Marittima Europea. Per dieci giorni gli uomini e le donne imbarcati sulle navi, sui sommergibili e gli equipaggi di volo, si sono addestrati nelle principali forme di lotta sul mare e dal mare, quali la difesa delle navi nella lotta antiaerea, antisommergibile e antinave, il contrasto alle attivitàillegali sul mare, la gestione di situazioni di crisi in ambienti con presenza di minaccia convenzionale e asimmetrica e la proiezione di una forza anfibia dal mare su terra. Si sono esercitati gli equipaggi di oltre 40 navi, numerosi velivoli e due sommergibili, per un totale di più di 5600 uomini e donne. In un’ottica Joint e Combined, in mare hanno operato la portaerei Cavour, con i velivoli AV8B imbarcati, navi e sommergibili della Marina Militare e 11 navi provenienti da Canada, Francia, Polonia, Portogallo, Spagna e Turchia, inquadrate nei Gruppi marittimi permanenti della NATO e nella Forza Marittima Europea. La Marina, inoltre, ha schierato la Brigata Marina San Marco e gli operatori del Comando
Subacquei e Incursori (COMSUBIN). Hanno preso parte all’esercitazione anche velivoli Tornado, AMX, CAEW, Predator, KC 767 dell’AeronauticaMilitare nonché il reggimento Lagunari, elicotteri AW-129, un posto comando di artiglieria terrestre ed un posto comando di artiglieria antiaerea dell’Esercito Italiano. Gli elicotteri AW 129 Mangusta dell’Esercito con gli equipaggi e i loro tecnici, perl’occasione imbarcati su nave Garibaldi, hanno svolto attività di volo con gli EH 101 ASH eliassalto, in supporto alle operazioni anfibie, mentre a terra hanno operato insieme uomini e donne della Brigata Marina San Marco e del reggimento Lagunari. La piena integrazione è stata anche dimostrata dal primo rifornimento in volo tra gli AV-8B di nave Cavour e il tanker KC 767 dell’Aeronautica italiana. La “Mare Aperto”, inoltre, ha visto il primo impiego, insieme alla Squadra navale, dell’aereo P72 da pattugliamento marittimo. Dieci giorni intensi di attività seriale prima e scenario a “gioco libero” dopo, quindi, hanno caratterizzato l’evento addestrativo che nella fase tattica, dal 14 al 18 maggio, ha visto le componenti navale, sommergibilista, aerea, anfibia della Squadra Navale confrontarsi in uno scenario di crisi internazionale. Infatti, il dispositivo aeronavale si è addestrato a gestire una situazione di crisi in ambiente con presenza di
minaccia convenzionale e asimmetricae con la proiezione di una forza anfibiadal mare su terra. Lo scenario creatoper l’esercitazione ha riproposto tuttigli elementi delle moderne operazionimilitari: dalle regole d’ingaggio alleimplicazioni strategico-militari, alrapporto con i media. Lo sviluppo delloscenario si è avvalso, in un’ottica interagenzia, della presenza a bordo di ungruppo di studenti della Libera UniversitàInternazionale degli Studi Sociali (LUISS)Guido Carli, che hanno partecipato inqualità di political advisor, legal advisor ecome giornalisti della stampa simulata(simpress).La “Mare Aperto” ha coinvolto il comandodelle Forze di Contromisure Minedella Marina e la forza permanentedi contromisure mine della NATOintegrando l’esercitazione ITMINEX.L’impiego delle navi cacciamine edelle navi idrografiche, nelle areedi esercitazione, ha permesso lalocalizzazione di nove mine e un proietto,residuati storici della Seconda GuerraMondiale nel Golfo di Cagliari.L’attività è stata condotta in maredall’Ammiraglio di squadraDonato Marzano, Comandante in Capodella Squadra Navale, che ha dichiarato:“Sono stati giorni di attività intensacon lo sviluppo di temi addestrativia difficoltà crescente, con un grandeimpegno degli equipaggi e uno sforzoorganizzativo articolato e complesso cheha prodotto una risposta assolutamentesoddisfacente”. Federico MARIANI
UN HUB DI ESPERTI TECNICA,A SOSTEGNO DELLA PROFESSIONE E SOCIETÀCOOPERAZIONE EUROPEA NELLA DIFESAIntervista al Direttore dell’Agenzia Europea per la Difesa, Jorge DomecqL’Agenzia Europea per la Difesa è il fulcro parto e sostenere l’industria europea deldella cooperazione europea in materia di di- settore e infine agire da interfaccia milita-fesa. Come si inserisce l’attività dell’Agen- re rispetto alle policies UE.zia nella Strategia Globale Europea?L’Agenzia è stata creata nel 2004 per sup- Quali sono i programmi principali con-portare il Consiglio e gli Stati membri nel dotti attualmente dall’Agenzia?migliorare le capacità di difesa dell’Unio- Ce ne sono quattro in particolare: inizione, nel quadro della Politica di Sicurezza e dal fatto che l’Europa non ha risorse spe-Difesa Comune. cifiche di rifornimento in volo. L’AgenziaDalla costituzione a oggi l’Agenzia – che ha così lanciato un programma – cui par-conta su uno staff di 127 persone nella tecipano per il momento Paesi Bassi, Bel-sede di Bruxelles - ha diretto più di 160 gio, Lussemburgo, Norvegia e Germania -progetti per un ammontare di circa un mi- che ha portato alla creazione di una flottaliardo di Euro. Le missioni principali sono di 8 aerei che da qui al 2023 riempirà que-tre: supportare e sviluppare le capacità sta lacuna capacitiva. In parallelo stiamodella difesa europea e della cooperazione lavorando affinché le flotte britannica emilitare; stimolare la tecnologia del com- francese possano creare sinergie con que- 45
L’Agenzia Europea per la Difesa Fase dell’European Advanced Air Tactics Training Course 16-1sta flotta. Abbiamo visto che gli aerei non capacità, altri Paesi spero seguiranno.erano interoperabili, per assenza di armo- Infine la cyber-defence: è una capacità tra-nizzazione. sversale che impatta su tutte le piattafor-Entro il 2025 l’Agenzia svilupperà poi un me. L’Italia è a capo del gruppo di lavorosistema di comunicazione satellitare Go- sulla materia e stiamo sviluppando dimo-vsatcom che metterà insieme non solo i stratori per proteggere i sistemi da malwa-bisogni degli Stati Membri ma anche della re esterno.UE e del mondo civile: una grande oppor- Ma ci sono ancora altri ambiti: la Mariti-tunità per un’azione di pooling & sharing. me Surveillance, e in questo caso abbiamoUn altro settore, in cui l’Italia è molto atti- recentemente fatto con l’Operazione UEva, è quello dei velivoli a pilotaggio remo- a guida italiana ‘Sophia’ una life demon-to: si tratta di un mercato da 10 miliardi di stration su questo sistema che consente loEuro all’anno e ci vorrà un miliardo per scambio di informazioni. E ancora la Mul-sviluppare un sistema europeo. Attual- tinational Medical Modular Unit, e il Multi-mente le forze armate dell’UE dispongono modal Transport Hub, che vede l’Italia inperlopiù di sistemi statunitensi o israelia- primo piano.ni. Per le sfide della vigilanza delle fron-tiere – oltre che dell’interno - credo che Qual è il ruolo dell’Agenzia nel supportarel’Europa non possa permettersi di dipen- gli Stati membri e le industrie nazionali?dere da altri. Germania, Francia, Spagna L’Agenzia è un facilitatore che dà soste-e Italia stanno contribuendo a definire la gno a tutti i 27 Stati membri, indipen- 46
Rifornimento in volo di un caccia svedese Gripen da parte del KC767 dell’Aeronautica militaredentemente dalle loro particolarità, e dal sieme con quelli delle industrie, ed è unfatto che abbiano un’industria della di- coinvolgimento destinato a svilupparsifesa più o meno sviluppata. Un sostegno a breve termine. Ad esempio per quantoche si esplica ad esempio attraverso l’as- riguarda l’esame dei bisogni di capacitàsistenza nell’accedere alle informazioni militari per i prossimi anni. Non divente-e alle opportunità di business, oltre che remo per questo la vetrina dell’industria,ai fondi europei. Noi siamo flessibili e la ma consentiremo all’industria di mostrarenostra flessibilità consiste nel presentare agli Stati Membri la propria visione a lun-programmi ad hoc, anche con sostegno a go termine. Tutto questo, senza l’Agenzia,progetti regionali (ad esempio, l’Iniziativa non sarebbe possibile.Centro Europea oppure il Gruppo di Vise-grad), coinvolgendo ogni Stato, su quelle L’Agenzia organizza anche delle esercita-capacità ritenute essenziali per la propria zioni militari comuni, come l’EATT (Euro-difesa, senza entrare nel merito dell’uso pean Air Transport Training) sul traspor-che ne verrà fatto: in ambito NATO, UE, to aereo: qual è la ratio?ONU oppure in ambito strettamente na- Il training è anche capacità. A volte i cit-zionale. Verso l’industria siamo diventa- tadini – nel pensare alla capacità milita-ti negli anni un hub di expertise in tutti i re – pensano solo all’hardware, ai sistemicampi, con 2500 esperti in tutti gli Stati d’arma.membri (eccetto la Danimarca). Gli esperti Ma il training, per il quale l’Agenzia hadei ministeri della difesa si mettono in- organizzato finora decine di esercitazio- 47
L’Agenzia Europea per la Difesa Elicotteri di 7 nazioni europee impegnati nell’esercitazione European Blade in Italiani, è una parte della capacità. L’EATT, nel di una medesima piattaforma. Per esem-quale l’Italia ha avuto e ha un ruolo im- pio, in quest’ottica abbiamo messo insie-portante, è un ottimo esempio. Abbiamo me gli Stati che condividono il velivolovisto che era importante creare un sylla- C27J l’aereo, mettendo in prospettiva labus unico per quanto riguarda il trasporto condivisione di training, parti di ricam-aereo militare, un solo modo di condurre bio, esperienze, etc. In più c’è da tenere inl’addestramento. Questo comporta rispar- considerazione il vantaggio in termini dimi fino a 500.000€ per ciascuno Stato, e security supply, la sicurezza degli approv-c’è anche un interesse industriale da que- vigionamenti.sto punto di vista. Si sta sviluppando unnuovo concetto, quello degli ‘user groups’ (a cura di Mario RENNA) Jorge Domecq, diplomatico spagnolo di lungo corso, è stato nominato dall’Alto Rappresentante Federica Mogherini Direttore dell’Agenzia Europea per la Difesa il 9 gennaio 2015. In precedenza è stato Ambasciatore nelle Filippine e Rappresentante permanente presso l’OSCE, oltre ad aver ricoperto numerosi incarichi tra i quali uno presso il Segretario Generale della NATO e quello di Consigliere diplomatico per il Ministero della Difesa di Madrid. 48
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