«L’arrivo in laboratorio di mia sorella Adriana più recenti collezioni del marchio, ispirate alche aveva alle spalle un percorso di studi gioco e al colore: le Signorine incantano, ma laall’Istituto Europeo di Design - racconta collezione Cukina, strabilia: «Questa linea èDelogu - ha permesso di affinare saperi, nata all’interno del progetto Domo per la XIXpassioni e ricerca; abbiamo cominciato a Biennale dell’Artigianato Sardo, realizzata“uscire dal seminato” e a considerare un nuovo dalla Ilisso». Conclude l’artista. Ancora unamodo di fare oreficeria, dove il design si sposa volta la filigrana si trasforma e ironicamentecon la materia prima e si adatta ad essa, non il cambia forma, diventando utensile da cucina:contrario». pentola, mestoli e matterelli ora sono orecchini,Corbula rompe gli schemi della tradizione. ora invece impreziosiscono una mano comeL’innovazione contenuta in quel progetto anello, fino a illuminare, in un gioco di formeoggi è divenuta storia: «Il nostro pubblico - stilizzate e colore, il collo di una donna.sottolinea Delogu - percepisce come conosciuto Tutto questo è ricerca e passione, quellada sempre un gioiello che ha appena ventidue di Antonello Delogu e della sua bottega aanni». conduzione familiare che, ogni giorno, scriveIl contemporaneo che diventa tradizione, per il gioiello sardo una storia nuova, destinataappunto. a vivere nel tempo.Da qui nuove e sempre più affascinanti le 151
Personaggi da scoprire a cura di Laura Fois152
ARROGALLA, VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL PAESAGGIO SONORO IN SARDEGNA«Domani, all’alba, vado a registrare dei suoni al mare». Arrogalla è musicista e compositoreDche la musica se la va a cercare, perché «esi- allo stagno di Molentargius, che è un piccolo paradiso naturale, ascoltavo is cantadas, le gare di improvvisazione poetica campidanesi, la mu-stono particelle musicali nella natura, sta a noi sica elettronica e l’hip-hop». Con un piede nellariconoscerle nell’ascolto. Quello che faccio è cultura musicale urbana e un altro tra i paesag-separare il suono dalla sorgente che lo genera gi sonori, Arrogalla è un musicista eclettico chee apprezzare il suono per le sue caratteristiche utilizza microfoni professionali sia direzionalimorfologiche». sia panoramici, costruisce anche microfoni aA volte si dà per scontato che la natura suoni contatto e idrofoni, cioè subacquei. Dagli anniin continuazione e le persone ascoltino solo a 2000 è legato al Dub, un sottogenere della mu-intermittenza. Ci sono musiche che nascono dai sica reggae, nato in Giamaica negli anni ‘70, ca-luoghi e Francesco Medda, in arte Arrogalla, ha ratterizzato dalla sperimentazione di qualsiasicostruito la sua carriera musicale raccogliendo i tipo di materiale. Tra i progetti legati al Dub sisuoni delle sue identità. annovera Dub Versus, in collaborazione con l’at-«Sono nato nel 1981 a Quartu in una cittadina tore Giacomo Casti e che, tra parole e musicadi estrazione agricola che ha subito negli anni «nasce e finisce con l’Odissea»una urbanizzazione violenta. Ho vissuto vicino Quest’anno è uscito Is, il disco distribuito da 153
Egea e proposto da S’Ardmusic, la più impor- cui ad ogni regione storica apparterrà un suo- tante casa discografica sarda che pubblica i la- no, anche in base alla lingua parlata. Ne senti- vori di importanti autori come Elena Ledda, rete parlare. Mauro Palmas e Andrea Parodi. Is è un disco Inoltre ha suonato per KOI, un progetto di anche celebrativo dell’etichetta e alcune musi- danza contemporanea di Chiara Murru. «Un che degli artisti sopra citati sono stati rielabora- fatto curioso è accaduto durante una perfor- te e remixate da Arrogalla come omaggio alla mance al nuraghe Santu Antine. Sono andato produzione isolana. In Is è racchiuso un «per- nel sito archeologico all’alba a registrare i corvi corso letterario parallelo, quasi segreto, che ri- che popolano il posto, il concerto era al tramon- percorre il libro di Sergio Atzeni, Passavamo sulla to e quando abbiamo iniziato a suonare i corvi, terra leggeri». La copertina è dell’artista Caroli- riconoscendosi nella registrazione, sono usciti na Melis e le fotografie sono di Sara Deidda. a centinaia dal nuraghe. Sembrava una foresta Is contiene diciotto remix e sei paesaggi sonori, tropicale». Così la musica diventa il racconto di dalle miniere del Sulcis al mercato di Sant’Elia un luogo e voce di chi lo vive. a Cagliari e a Tunisi, «i posti che mi hanno col- Potreste trovarlo anche nei mercati del pesce, pito e dove mi sento a casa». dove gli piace registrare suoni che poi potreste Parallelamente, Arrogalla porta avanti una ri- incontrare nei suoi dischi, magari inconsapevol- cerca sul paesaggio sonoro della Sardegna per mente. Così come suonano i posti.154
LIVINGWELNESSRELAXTRADITIONSLANDSCAPESACTIVITIESAquae Sinis è un piccolo hotel di charme immerso nella cittadina di Cabras e si compone di trebellissime dimore seicentesche: Thermae, Mistras e Pontis.Tutte appartengono all’originario tessutourbanistico del paese, sono state rimesse in sesto nel pieno rispetto della struttura originale eriqualificate con eleganza e in base ai canoni della bioedilizia.Aquae Sinis, Albergo diffuso - Via C.Battisti, 44 - 09072 Cabras [OR] - Italy Tel: +39 0783 1856050 - Fax: +39 0783 392251 - Mob: +39 320 1831501 [email protected] - [email protected] www.aquaesinis.it 155
Moda e tendenze in Sardegna
di Eleonora MadedduGRETA TULIPANI DI EMANUELA MURA COLORE E GEOMETRIE PER DONNE DINAMICHEStile italiano e colori africani danno vita a un progetto di moda che si chiama Greta Tulipani.SEmanuela Mura, giovane architetto sassarese, la Mura realizza la sua prima collezione donna Indipendent Colors e decide di chiamare la sua li- nea di abbigliamento: Greta Tulipani. Greta èdurante un soggiorno di lavoro in Senegal, si il nome femminile preferito dalla stilista e ha unavvicina al mondo della moda, attirata dai co- respiro internazionale, come le sue creazioni; lelori e dalle emozioni che l’Africa suscita in lei. diverse varietà di colore che caratterizzano gliQueste atmosfere magiche riaccendono una abiti evocano le tonalità decise dei tulipani.“vecchia” passione: per la sartoria e l’abbiglia- Mura definisce i suoicapicasual chic, adatti a tut-mento. Quando si trasferisce a Capo Verde per te le età e rivolti a una donna dinamica; nellemotivi legati alla professione di architetto, co- sue collezioni ritroviamo il design italiano e inosce il tipico panno africano, l’AfricanWaxPrint, colori e le stampe dell’Africa dell’ovest.da cui fa nascere un marchio, basato su colore, I tessuti sono scelti accuratamente dalla stilista esimmetrie e geometrie, con un unico filo con- sono usati per creare vestiti in edizione limitataduttore: l’Africa, da cui tutto ha inizio. Nel 2014 e riservare abiti esclusivi per ogni cliente. 157
Il progetto del marchio Greta Tulipani nasce del marchio in modo da assicurare l’indipen-e si sviluppa in una delle isole di Capoverde denza economica delle sarte che lavorano ae tutte le creazioni sono realizzate con entu- questo progetto, non solo in Africa ma anchesiasmo e passione, grazie anche all’esperienza in Sardegna, dove attualmente Greta Tulipanidelle sarte locali. Sono loro a fare del panno realizza abiti su misura.africano il protagonista assoluto di collezioni Non si tratta, quindi, di un semplice marchiodal respiro internazionale. L’obiettivo della sti- di moda, in tutti i lavori emerge la filosofialista è chiaro: creare una continuità produttiva aziendale: dare vita a creazioni che raccontino
una storia, quella di un gruppo di donne che una collezione in Sardegna, sfilando in Costasi impegnano a realizzare una moda etica e re- Smeralda e riscontrando un notevole succes-sponsabile. so con i suoi pezzi unici e le ballerine intera-Nel 2014 Emanuela Mura partecipa a uno de- mente realizzate a mano. Nel 2016 si affacciagli eventi più esclusivi di Capo Verde, il Vaiss a un nuovo mercato, partecipa a una sfilataFashion Day e nello stesso anno i suoi abiti sfila- in Oman, dove, tutt’ora, ha una referente perno a Roma nella cornice di Castel Sant’Angelo. il marchio. La prossima estate Greta TulipaniNell’estate del 2015 per la prima volta presenta proporrà una novità al suo pubblico, creando una linea dedicata alla coppia mamma-figlia. È in fase di realizzazione una collezione di t-shirt comode e allegre per tutte le donne che amano sentirsi sempre originali e sportive, senza rinun- ciare al tocco di classe che caratterizza il brand. Emanuela dimostra la freschezza della sua gio- vane età e la voglia di innovare, mantenendo la cura dei dettagli e la qualità delle sue creazioni. Nasce così l’idea di rivolgersi a un pubblico che è sempre più attento al proprio stile e a quello dei più piccoli, con un occhio costantemente ri- volto alle ultime tendenze. Si tratta di una linea più sportiva che porta il nome del marchio e la stampa di un viso africano, per rievocare il le- game con questa terra; il dettaglio del fiocco in waxprint (panno africano) richiama lo stile casual funky di Greta Tulipani. Le t-shirt inoltre sono interamente ricamate a mano con la cura che contraddistingue anche le linee più eleganti e sono ideali sia per un outfit casual, sia per uno più ricercato. Le creazioni di Greta Tulipani si pos- sono trovare in vari punti vendita in Sardegna, Muscat e Barcellona, oltre che online. Greta Tulipani è descritto dalla stilista come «un marchio giovane e responsabile, sinonimo di qualità e di stile». In linea con questa sua visione,in questi mesi, sta completando la sua formazione nell’Accademia Paris in Spagna, dove la direttrice Regina De Lèon ha accolto Emanuela Mura, grazie a un programma di scambio europeo per giovani imprenditori. 161
Luoghi da visitare a cura di Marcello Pollastri162
SULLA SECCA DEL LAGO CIXERRI PER VIAGGIARE COME GLI ANTICHI ROMANIDal fondo del lago Cixerri, il grande invaso arti- ficiale tra Vallermosa, Uta e Siliqua, riaffioranoDi resti di una strada romana e quelli di un vil- è mai possibile che allora nessuno parlò delle vestigia ritrovate in questa parte di mondo? Di certo adesso la storia della diga del Cixerri,laggio scomparso. Gli escursionisti che hanno un fiume lungo 40 chilometri, torna di strettaavvistato questi manufatti plurimillenari, in un attualità proprio per il recente avvistamentoprimo momento non hanno creduto ai loro oc- dei tesori archeologici che, grazie alla scarsi-chi ma poi si sono rivolti agli archeologi della tà dell’acqua invasa, ci offrono uno spettacoloSoprintendenza di Cagliari, desiderosi di saper- inatteso.ne di più per poter avviare successive ricerche. Per meglio capire, vale la pena fare un breveA volte la realtà può stupire perché supera la salto nel passato.fantasia. Soprattutto in questo angolo di Sar- L’estate del 2016 era appena finita e gli escur-degna nel quale la magia del tempo e il creato sionisti di Sardegna Sotterranea e della coo-dell’uomo sembrano galleggiare tra le acque perativa Antarias avevano programmato unadolci e misteriose di un grande invaso artificiale. passeggiata in quella zona per esplorare i ruderiLa costruzione della diga ebbe inizio nel 1980 della città militare di San Giovanni, meglio notae culminò nel 1992 anche se il collaudo vero e come la polveriera vecchia. Una quarantina traproprio del bacino idrico risale al 2002. Già, ma edifici militari decadenti, sotterranei e bunker, 163
usati dalla Marina Militare per conservare mu- chissà quante e quali genti, con il proprio ba- nizioni ed esplosivi risalenti alla Seconda Guer- gaglio di averi, di esperienze, di storie oramai ra Mondiale. perdute. Una zona oramai deserta, divenuta la meta do- Sono strade che ci riportano indietro di quasi menicale di chi ama fare softair (in italiano, tiro duemila anni. tattico sportivo), e che però conserva ancora il Alcune pietre riemerse dal lago sono state squa- fascino di una volta. Al suo confine estremo, drate dagli antichi scalpellini e trasportate, con anche i ruderi di una chiesetta intitolata a San grandi fatiche, da uomini e forse da schiavi Giovanni. È proprio davanti a questo piccolo di altri tempi, con una programmazione ben santuario (la cui cripta leggendaria - si dice - sia precisa. Altre pietre, però, sono state spostate custodita sottoterra) che pulsa un grande miste- dall’acqua durante i periodi di magra e risulta- ro. Un segreto che, di tanto in tanto, si fa nota- no collocate sul ciglio della strada antica che, se re perché riemerge dal lago con una miriade di non si interverrà, rischia seppur lentamente di pietre allineate in modo tutt’altro che naturale. scomparire. Pietre squadrate che nei periodi di siccità, quan- Da successive ricognizioni nel lago si è scoperto do il livello del bacino diminuisce, riemergono che le strade antiche sono due. in una strada, realizzata al tempo della domina- Già, ma dove conducevano e soprattutto dove zione romana. Il piano di calpestio di un’antica aveva inizio il loro tragitto così remoto? Per via di comunicazione, percorsa nottetempo da adesso è difficile formulare ipotesi verosimili.164
La prima strada riaffiorò nel 2011 e allora era Porto Scipione, l’antico Porto dei Romani chestata definita dagli esperti l’antica a Karalis Sulcos imbarcavano merci e minerali dallo stagno diche appunto da Cagliari era diretta, in epoca Santa Gilla? Nel dubbio gli studiosi di Sardegnaromana, alle miniere di Iglesias, se non addirit- Sotterranea e di Antarias hanno pubblicato suitura alla leggendaria città di Metalla. loro canali social diverse immagini e un video aLa medesima strada conduceva anche all’anti- disposizione degli esperti.co centro romano di Valeria, l’antesignana di Nel caso della strada più lunga potrebbe trattarsiDecimomannu, ed era stata tracciata per fa- - ma siamo davvero solo nel campo delle con-vorire il passaggio dei carri carichi di merci e getture - della via extraurbana appena ipotizzatamaterie prime. La seconda strada riemersa dal mentre, nel caso della seconda strada che però vafondo del lago è ancora più misteriosa seppure a immergersi nel lago, della via di penetrazioneidentica alla prima: grandi massi ai lati e un ri- a un centro abitato di epoca romana che il lago,empimento di ciottoli di fiume e pietre calcaree, appunto, ancora sommerge.assenti in zona. A far propendere per questa ipotesi sono ancheLa strada, composta da una massicciata alta 30 altri indizi: resti di tegole, mattoni di terracotta,centimetri, con ghiaia di medie dimensioni e antiche mura. Se il livello del lago calerà ulterior-ciottoli (glareata), sembrerebbe orientata in di- mente, verrà a galla anche una storia da riscrive-rezione di Uta-Assemini. re, in un nuovo orizzonte culturale. E forse un’at-Potrebbe trattarsi della strada che conduceva a trattiva turistica da cogliere e da valorizzare. 165
di Gianni Olandi MIRTÒ, LA SARDEGNA IN VETRINAQuello che in un primo momento sembrava soltanto un desiderio, una speranza, valoriz- zare l’immagine della Sardegna nel mondo aQcominciare dalle eccellenze dell’agroalimentare livello è indubbiamente favorito dal fatto che Nicola Mancini è presente con i suoi service ga- stronomici in alcuni tra i più importanti eventi del motorismo mondiale. Una vetrina ad alto e della gastronomia, sta diventando una solida livello nella quale ha trovato una collocazione realtà. Protagonista di questa performance è rilevante la valorizzazione delle eccellenze della Nicola Mancini, gallurese d’origine controllata, Sardegna. un mago tra i fornelli con una volontà graniti- Lo testimonia il lungo report del 2016 quando il ca, come le pietre e le cave che si trovano negli brand gallurese è stato presente in grandi eventi stazzi a nord est della Sardegna. internazionali a cominciare dal Rally Mondiale Nasce così Mirtò, essenza simbolo della flora Italia Sardegna ad Alghero. mediterranea sarda, e comincia una incredi- Mirtò, che con Nicola Mancini è presente da bile mission che in poco più di tre anni riesce ventitré anni nel team dell’Audi con il suo ser- a promuovere l’Isola in Italia e nel Mondo. Il vice, ha rafforzato la partnership con Aci Sport meccanismo di questo marketing ad altissino partecipando nel settembre scorso all’autodro-166
mo di Monza al Gran Premio Formula 1 d’Italia. Maddalena ad Alghero, una straordinaria loca- Supportato dall’Assessorato al Turismo della tion ricca di storia, nella quale è stato esposto il Regione Sardegna e dai Comuni di Alghero e di meglio dell’artigianato e delle produzioni eno- Olbia, ha rappresentato oltre duecento aziende gastronomiche locali, e al Villaggio Vip Rally, sarde che hanno esposto le loro produzioni in nella sua Kosmosfera, dove sono stati promossi i occasione della grande kermesse iridata di F1 piatti tradizionali della Sardegna e dove la zup- alla quale erano presenti 250 giornalisti omag- pa gallurese ha riscosso tra i piloti del rallismo giati dello zainetto Mirtò che conteneva una mondiale un incredibile successo. selezione delle produzioni agroalimentari sarde Altra occasione del successo di Mirtò la part- e una copia del magazine Sardegna Immagi- nership con Virgin Radio, da regina del rock a nare, altro veicolo di promozione. Da segnala- radio ufficiale del Rally Italia Sardegna, che ha re che in occasione del rally mondiale in terra reso il brand protagonista, grazie a Dj Ringo, sarda, Mirtò, in collaborazione con i riferimen- Giovanni Di Pillo, le numerose band locali e la ti istituzionali regionali e locali, ha dato vita al sfilata di moda delle stiliste sarde. La collabo- Villaggio Casa Sardegna presso il Forte della razione con Alghero, sempre splendida vetrina168
delle vacanze sarde, si è poi consolidata con la del Vermentino di Gallura, Confcommercio eserata del Gran Prix Corallo. Laore, Mirtò ha coordinato l’organizzazione diIl tour estivo di Mirtò è proseguito a Golfo Benvenuto Vermentino, una manifestazione diAranci e poi ad Olbia, alla Fiera degli Antichi promozione dei Vermentini provenienti da To-Sapori della Sardegna. Indispensabile in questo scana, Liguria, Corsica e Sardegna. A dicem-evento la collaborazione con Marco Balata, as- bre Mirtò è ancora tra i motori, al Monza Rallysessore al Turismo, l’Associazione Regina Elena Show, e subito dopo alla tappa regionale di Gi-e la Confcommercio, dove ha curato l’organiz- rolio d’Italia che si è svolta ad Alghero. Tra lezazione dei percorsi enogastronomici, la sfilata novità del 2017, oltre alle conferme del Rallydi moda di Giovanna Campisi e gli spettacoli. Italia Sardegna, della Fiera degli Antichi SaporiAltra iniziativa quella con i Mamuthones e Isso- ad Olbia, del Gran Premio di F1 e del Monzahadores dell’Associazione Culturale Atzeni per Rally Show, spicca la Shardana Challenge, lala promozione internazionale delle maschere prima Mud Run targata Mirtò che si svolgeràdi Mamoiada . Con la CCIAA di Sassari, Pro- ad Olbia in primavera.mocamera, il Comune di Olbia, il Consorzio 169
Sport e tempo libero di Giovanni DessoleLSHARDANA CHALLENGELa Sardegna. Lo sport. I grandi eventi. Treternazionale e portata mondiale che proietterà elementi distinti di un’equazione perfetta che l’Isola sotto i riflettori dell’attenzione globale in ha nello Shardana Challenge 2017 la soluzio- quanto sede di una prima assoluta. ne perfetta. L’appuntamento con la storia del- L’opportunità è unica nel suo genere, offerta lo sport è fissato per il prossimo 9 aprile. Una alla Sardegna dall’Associazione sportiva sas- giornata storica, perché per la prima volta al sarese Mudder Inside in collaborazione con il mondo, la Sardegna ospiterà una staffetta OCR brand Mirtò e trasformata in realtà dalla ferma, (Obstacle Course Race) che avrà le rappresen- convinta e ribadita volontà del Comune di Ol- tative di Italia, Francia, Spagna e Repubblica bia grazie al patrocinio della Federazione ita- Ceca come protagoniste, evento di caratura in- liana OCR e della Regione Sardegna. Un’op-170
portunità reale, che consentirà agli appassiona- tifosi e appassionati. Opportunità sostenutati sardi, italiani e del mondo intero di vedere dalla FIOCR del presidente Mauro Leoni: «Ingareggiare fra loro i più grandi interpreti della nazioni come l’Inghilterra, in un anno, oltredisciplina OCR e Mud Run, al maschile e al duecentomila partecipanti prendono parte allefemminile. Opportunità colta al volo da Olbia, oltre duemila corse. Olbia rappresenta una sfi-con la splendida spiaggia di Pittulongu - carto- da, una straordinaria occasione per il territoriolina Made in Sardinia racchiusa fra mare e colline e per l’intero movimento». Opportunità quin-galluresi - a fare da cornice ad una manifesta- di per la città, il territorio e la Sardegna intera,zione che porterà in città e sull’Isola centinaia che con lo Shardana Challenge scommette sullae centinaia di persone fra atleti, team, famiglie, destagionalizzazione generata dal turismo spor- 171
tivo, risorsa da far crescere proprio grazie alla traguardo finale aggiudicandosi il montepremi palestra offerta dai grandi eventi. di cinquemila euro. Al termine del Challen- La formula dello Shardana Challenge è la staf- ge prenderà il via l’Open Race, gara aperta a fetta a squadre (quattro nello specifico), com- tutti a dimostrazione che le Mud Run e OCR poste ciascuna da quattro atleti, due donne e sono discipline che coinvolge e divertono sen- due uomini, in gara fra loro lungo un circuito za alcuna preclusione. In contemporanea sarà di 32 km complessivi, 8 km per frazione. Ogni organizzata anche una speciale Shardana Kids atleta percorre una frazione da 8 km e passa il (iscrizioni in loco), corsa riservata ai bambini di testimone al compagno. Ogni frazione ha al suo età compresa fra i sie e i dodici anni che in as- interno quindici ostacoli: partenza dalla sabbia soluta sicurezza potranno mettersi alla prova, di Pittulongu, corsa sulle colline che circondano divertendosi. la spiaggia, attraversamento di zone d’acqua e fango, trasporto pesi, passaggi sotto il filo spi- Per informazioni consultare il sito internet: nato e tante altre prove prima di arrivare al www.shardanaevents.com172
DOMENICA 9 APRILE SPONSOR TECNICOSPONSOR TECNICO MEDIA PARTNER 173
Chef in Sardegna a cura di Rachele Falchi174
CLELIA BANDINI, SAPORI DI OGLIASTRAOgliastra, passione e creatività. Sono senza dub- bio questi gli ingredienti “segreti” racchiusi neiOpiatti di Clelia Bandini, chef tra le più apprezza- Ad appena ventiquattro anni, con una laurea in psicologia in archivio, decide di tornare a scuo- la, ma questa volta tra pentole e fornelli. Lo fate dell’alta gastronomia in Sardegna. perché, racconta «era necessario che sviluppassiHa fatto palestra nelle cucine di chef stellati quali capacità e conoscenze superiori, per mettere alRoberto Petza, Viviana Varese, Christian Andrei- servizio dei miei ospiti un’esperienza gastrono-ni e Mauro Uliassi, mettendo in valigia segreti, mica all’altezza di quella che, da sempre, pensa-tecnica e arte; ha portato con sé questo prezioso vo dovesse essere la vera ristorazione».bagaglio sin dentro la cucina di Lucitta, il risto- E così comincia la gavetta vera, quella fatta inrante dei sogni, nato da un desiderio comune con cucina. Non ha paura di andare spedita dai piùl’allora fidanzato e oggi marito, Paolo Orrù, e re- grandi e chiedere loro consigli: Roberto Pezta, al-alizzato nel 2002 nelle terre di famiglia, in località lora già stellato e a capo del ristorante del TeatroSa tanca ‘e lucitta, nella baia di Porto Frailis. Lirico di Cagliari, le dice che la migliore acca- 175
demia possibile sia, appunto, la gavetta e la met- minazione tra tradizione e modernità dei piatti. te subito al lavoro. Così farà con Andreini e poi Altra grande scommessa vinta dalla chef Clelia nelle cucine di Viviana Varese a Milano e Mauro Bandini, la scelta di sperimentare la ristorazione Uliassi, a Senigallia. In poco tempo il suo nome di qualità attraverso un Food Truck che prende diventa sempre più importante e i suoi piatti si il nome del ristorante Lucitta: «l’alta cucina può trasformano in piccole opere d’arte del gusto. essere portata in strada – sottolinea Clelia Bandi- Oggi, quattordici anni più tardi, tutto si è ca- ni - ciò che offro è street food autentico e rispecchia povolto e sono i giovani apprendisti a corteg- gli stessi standard che è possibile trovare nel mio giarla per fare scuola nel suo ristorante; inoltre ristorante, naturalmente ad un prezzo popolare: Roberto Petza l’ha scelta per insegnare nella in questo modo si abbattono le sovrastrutture ti- rinomata Accademia Casa Puddu a Baradili. piche di un vero ristorante, che fanno natural- Le carte vincenti di Clelia Bandini sono senza mente lievitare i prezzi. Ma l’esperienza gastro- dubbio la ricerca della genuinità delle materie nomica è la stessa». prime, tutte del territorio ogliastrino e la conta-176
La ricettaMEZZE MANICHE GAMBERI SPINACI E PINOLI TOSTATIIngredienti (per 4 persone):Mezze maniche Verrigni (gr 320)Spinaci (un mazzetto)Pinoli (gr 50)Gamberi freschi (12 pz)Aglio ( 2 spicchi)Procedimento:Mettere le mezzemaniche a cuocere in abbondante acqua salata.Pulire i gamberi e privarli del budello, tagliare le code e condirle con olio sale e basilico.Sbollentare in acqua salata le cime degli spinaci, freddarle in acqua e ghiaccio, saltarle in padella conaglio e acciuga e frullarle per ricavarne una salsa.Tostare i pinoli in padella.Far rosolare le teste dei gamberi in una padella con olio e aglio, aggiungere del ghiaccio, far ridurre iltutto e tenere il liquido da parte che servirà come salsa per le mezzemaniche.Scolare le mezzemaniche a ¾ di cottura e terminare la loro preparazione saltandole nella salsa otte-nuta dalle teste dei gamberi. Scottare le code un attimo in padella e tenerle al caldo.A cottura ultimata mantecare con olio extravergine.Aggiungere alle mezzemaniche le code dei gamberi, la salsa degli spinaci, i pinoli tostati, qualchegermoglio di spinacio e servire. 177
Letture Corrado Conca I Sentieri dei Vulcani IBN editore 150 pagine 15,00 euroPensare alla Sardegna come una terra vulcanica, tempestata da colate laviche non è cosa facile. Eppurela storia geologica dell’isola non deve essere stata quieta e semplice, specie nell’area settentrionale. Lotestimonia con grande precisione Corrado Conca, escursionista cagliaritano in una monografia, intito-lata I sentieri dei Vulcani. Sono tanti e di forte interesse gli itinerari proposti nella guida, alla scopertadi prospettive e scorci di una parte di Sardegna non proprio nota. Si tratta del Logudoro, regione caraad Alberto La Marmora, rimasto colpito nel 1857 da quelle conformazioni naturalistiche e geografiche,meta oggi di escursioni adatte a chiunque.Alcune delle forme vulcaniche che si incontrano nel Meilogu sono ben visibili dalla statale 131, la spinadorsale viaria della Sardegna, ma è necessario addentrarsi nei centri di Siligo, Bessude, Bonnanaro, Bo-rutta e Thiesi per arrivare a ridosso dei monti: Ruiu, Pelao, Santo, Santu Bainzu e Cuccureddu. Strut-ture diverse l’una dall’altra che conservano in molti casi la caratteristica conformazione con il classicocratere. I paesaggi sono da fiaba e vale la pena spendere delle ore per raggiungerli dopo qualche oradi sana camminata, immersi nel verde. Conca ha fatto una scelta degli itinerari più suggestivi, perchécomprenderli tutti sarebbe stato davvero impossibile. L’escursionista, autore di numerose guide, è riusci-to a concentrare in centocinquanta pagine una serie di informazioni che ti proiettano in un attimo nelcontesto descritto con notizie utili anche per il pernottamento. I Sentieri dei Vulcani è edito da Segnavia.Letture consigliate • Libreria Internazionale Koinè Gianni Tetti Cristina Caboni Gesuini Nemus Grande nudo Il giardino I bambini sardi Neoo edizioni dei fiori segreti non piangono mai Elint 680 pagine Garzanti 190 pagine 17,00 euro 360 pagine 17,50 euro 16,90 euro Il paesino sardo di Telévas, Un romanzo corale, esploso, Una storia indimenticabile, già protagonista ne La teologia torrenziale, i cui protagonisti un legame spezzato, due ragazze del cinghiale, si tinge ancora mostrano il cuore feroce di che ritrovano le loro radici. di giallo… un’umanità alla deriva.178
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