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Sardegna Immaginare - Numero 3

Published by Sardegna Immaginare, 2015-07-02 09:59:28

Description: Sardegna Immaginare - Numero 3

Terzo numero della rivista digitale dedicata alle bellezze e tradizioni della Sardegna.
Visita il sito http://www.sardegnaimmaginare.it

Keywords: sardegna,mare,archeologia,cultura,tradizioni

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Edizioni archetypeinn • Sardegna Immaginare • Periodico semestrale n°3 • anno III • maggio2015

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Monte Russu - Aglientu - ph Francesco Merella sardegnaimmaginare 3

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Isola Piana - Porto Torres - ph Francesco Merella sardegnaimmaginare 5

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Spiaggia di Berchida - Siniscola - ph Enzo Cossu sardegnaimmaginare 7

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Platamona - Sassari - ph Mauro Sanna sardegnaimmaginare 9

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Tavolara - Porto Istana - ph Mauro Sanna sardegnaimmaginare 11

Editoriale di Gabriele Sardu Palau - ph Mauro Sanna Diario di viaggio.L’ho visto per caso, in un’edicola di Sassari. Sono rimasto molto colpito dalla pulizia grafica e il mio giudizio po- sitivo si è rafforzato quando ho sfogliato Sardegna immaginare. Era il secondo numero e sono rimasto folgorato Ldalla duplice immagine della prima e ultima di copertina col forte contrasto generazionale. Due giorni dopo è squillato il cellulare e ho ricevuto, cosi a bruciapelo, senza troppi giri di parole, la proposta di diventare il direttore responsabile della rivista. Ci ho pensato attentamente, per dieci, forse quindici secondi, prima di accettare con un inequivocabile: «Si, assolutamente si!!». Per me si trattava di riprendere penna e taccuino (e perché no? Anche la macchina fotografica!) per raccontare ancora una volta quello che tutti i giorni ho la fortuna di vedere. Faccio quotidianamente molti chilometri, su e giù per la Sardegna. Per dodici mesi l’anno, ammirando i colori mutevoli di un’isola che sono in pochi a cono- scere nel profondo, persino tra i sardi. Ho amato da subito il progetto. Nato e sviluppato in Sardegna. Rivolto non solo ai sardi ma a tutti quelli che desiderano scoprire e riscoprire un territorio, un continente unico al mondo. Per questa ragione la rivista ha da subito varcato il mare e ha consolidato la sua presenza nelle principali città italiane dove vanta già un bel numero di lettori. Raccontare la Sardegna. Tutta. Senza soffermarsi troppo sullo stereotipo del mare, del sole e della vacanza ma focalizzando l’attenzione su tradizioni, storia, archeologia e cultura. Alla scoperta di siti, paesaggi e località che meglio si possono godere quando il termometro non segna le temperature agostane, ma si attesta tra i dieci e i quindici gradi. Quando il giallo dei campi ha da tempo lasciato il posto ad un verde intenso, quasi irlandese e i comignoli delle case son tornati a fumare. Prendo la cloche di un aereo che ha già preso il volo e cerca senza preclusione alcuna di volare alto, senza confini. Ai lettori rivolgo un ulteriore “grazie”, per aver acquistato anche questo numero. A loro va la mia personale promessa, unita a quella della bella squadra che mi ha accolto con grande affetto nel giornale, per un impegno costante a rivolgere i nostri riflettori su quegli angoli più nascosti e affascinanti dell’isola carica di tesori.12 sardegnaimmaginare

SERVIZI NAUTICI ASINARAALAGGIO • VARO • RIMESSAGGIO • ASSISTENZALa SNA Yachts nasce con strutture dedicate, per dare servizi cantieristici ad imbarcazioni dai dieci ai cinquanta metri. Questascelta è dettata dalla crescente richiesta di strutture di questo tipo, in quanto in questi ultimi anni il mercato dei maxi yachts ècresciuto in modo vertiginoso e le commesse dei Cantieri di costruzione confermano questa tendenza anche nei prossimi anni.Porto Torres è inoltre una sede logistica dotata di una favorevole posizione geografica, che gli consente di essere raggiuntacon facilità da tutte le località più importanti del Mediterraneo. Da non trascurare il fatto che recentemente la Regione Sar-degna ha destinato al Polo Nautico parte delle aree della Zona industriale adiacente al porto.Servizi Nautici Asinara Srl. • Porto Industriale A.S.I. • Porto Torres (SS) • tel. (+39) 079 516108 • fax (+39) 079 517529 • e-mail: [email protected] www.snayachts.com

In copertina Sardegna Immaginare Nuraghe di Santu Antine - Torralba Periodico semestrale Foto di Enzo Cossu Anno III° - Numero 3 - Maggio 2015 Editing fotografico copertina Edizioni Archetypeinn Michele Secchi via Palladio, 11 - 07046 Porto Torres - SS - Italy Editore www.archetypeinn.com Archetypeinn di Juri Masoni Registrazione presso il Tribunale di Sassari via Palladio, 11 N°1 del 28/02/2013 07046 Porto Torres - SS - Italia Iscritta nel Registro degli Operatori di Comunicazione Tel. +39 349 4628691 con il numero 24148 www.archetypeinn.com ISSN 2283-3862 Copyright Archetypeinn 2015 Direttore Responsabile Gabriele Sardu Con il patrocinio di: Art Director e progetto grafico Juri Masoni14 sardegnaimmaginare In redazione Chiara Porqueddu Daniela Morocutti Enzo Cossu Responsabile Linguistico Anna Maria Tavera Hanno collaborato a questo numero Fabio Isman Giampaolo Cassitta Pier Luigi Farci Samuele Schirra Eugenia Da Bove Franco Campus Pina Maria Derudas Alessandro Farina Raffaele Ballore Luigi Agus Marco Fiori Libreria Internazionale Koinè Luciana Tocco Giulia Cestaro Luca Trincheri - Sardinia Hiking Fabrizio Vella - Società Chintula Angelo Dau Fotografi e agenzie Enzo Cossu Matteo Salaris Roberto Piras Mauro Sanna Marco Corda Gabriele Doppiu Claudio Saba Francesco Merella Gabriele Sardu Giuseppe Lonis - Consulmedia Ogliastra Diving Kitesurf Ogliastra Marco Ceraglia - archivio Provincia di Sassari Sardegna Digital Library Per info e contatti [email protected] www.sardegnaimmaginare.it

www.sardegnaimmaginare.it scopri il nuovo modo di leggere Sardegna Immaginaredirettamente sul tuo pc, smartphone o tablet. Gratis!dal tuo pc Colegati al sito fotografa il qr codewww.sardegnaimmaginare.it dal tuo smartphone o tablet scarica il pdf dinamico e iniza A leggere sardegna immaginareSardegna Immaginare e Whereisnow. Una soluzione moderna e dinamica. La rivista potrà non solo essere sfogliatama anche scaricata comodamente per essere consultabile offline. Grazie alla tecnologia Whereisnow, chiunque saràgià in possesso di una vecchia copia digitale, potrà leggere istantaneamente il nuovo numero senza la necessità diaccedere al sito web della rivista. La nuova versione “si aggiornerà” con un semplice click.

Indice 3634Santu Antine Il settecento tra Storia Lingua e Letteratura.Eventi al nuraghe... Sotto le stelle Su setighentos tra istòria limba e literadura. 40 Stintino L’emozione del mare e dei suoi colori 76 Orosei Sulla costa centro-orientale della Sardegna16 sardegnaimmaginare

24SANTU ANTINE Sintesi e apogeo dell’architettura nuragica sardegnaimmaginare 17

58 I GIGANTI Il santuario degli Eroi di Mont’e Prama18 sardegnaimmaginare

88CastelsardoTra i borghi più belli d’Italia Immaginare 2 Cartoline della Sardegna 100 110 Editoriale 12 Diario di viaggio 20Ferrovie antiche Ossidiana ItinerarioSulle tracce di Lawrence L’oro nero di Sardegna 33Museo della valle dei Nuraghi Un vaso rituale 54Stintino e il Golfo dell’Asinara Le Olimpiadi della vela Stintino trekking 55 Stintino, Isola dei Porri Guardarsi con gli occhi 75 dei Giganti di Franciscu Sedda 118 172 128Gola di GorroppuGairo Vecchia Escursione al canyon GorropuUn salto nel passato Chef in Sardegna Mamoiada 147 Menhir “Perda Pintà”140 Alla ricerca del Vento 148 Bari Sardo e Cardedu Personaggi da scoprire 154 Ettore Uzzanu, liutaio Moda 164 Roberto Stella, stilistaMamoiada Rally Italia Sardegna 170Il carnevale, un rito ricco di mistero Riviera del Corallo Jumping in the dust 176Luoghi ed eventi da scoprire Alla scoperta delle bellezze della Sardegna sardegnaimmaginare 19

itinerario castelsardo sassari SANTU ANTINE orosei mamoiada gola di su gorropu monte prama barisardo torre di barì monte arci gairo cardedu20 sardegnaimmaginare

La Pelosetta Residence Hotel Stintino www.lapelosetta.itIl complesso, di nuova costruzione, è composto da diversi corpi staccati ed è situato in posizione panoramica, al fondodella litoranea di Capo Falcone, nel tratto di mare tra la spiaggia della Pelosa e la famosa Torre Aragonese sul mare, a 4Km da Stintino. Ai piedi del complesso, si stende la spiaggia della Pelosetta e della Pelosa con i suoi colori incantevolie con vista sull’isola dell’Asinara e sul braccio di mare racchiuso dall’isola Piana. Sia l’Hotel che il Residence dispongonodi camere confortevolmente arredate con telefono, TV color, frigo phon, ventilatore a pale e servizi privati, tutti conpatio o balcone sull’incantevole panorama della Pelosa. L’Hotel è composto da camere doppie con servizio, cameredoppie comunicanti con un unico servizio, tutte con frigo, TV color, cassaforte e phon. Il Residence prevede la siste-mazione in unità completamente accessoriate con servizi e vista sul mare. La Pelosetta Residence Hotel Stintino (SS) Sardegna - Italia Recapito estivo: Tel. (+39) 079527188 - Fax: (+39) 079527020 Dal 1° Novembre al 25 Aprile rivolgersi al seguente numero: Tel. (+39) 0792823041

“Altro che tardi allievi di Micene! E’ un intreccio di scale, di corridoi, di anditi praticati entro le spesse murature, con un piano prestabilito, con una sorprendente padronanza delle leggi della statica, fondata sul puro con- trasto dei pesi e sulle loro gravitazioni in senso verticale, tanto da collocare il Nuraghe Santu Antine non solo fra i migliori edifici del genere, ma fra i più interessanti edifici della civiltà mediterranea”. Antonio Taramelli, 1939.22 sardegnaimmaginare

Torralba - Nuraghe Santu Antine - ph Enzo Cossu sardegnaimmaginare 23

di Franco Campus e Pina Maria Derudas IL NURAGHE SANTU ANTINE DI TORRALBA Sintesi e apogeo dell’architettura nuragica24 sardegnaimmaginare

Torralba - Nuraghe Santu Antine - ph Enzo Cossu sardegnaimmaginare 25

I Torre Centrale e ingresso della scala che conduce ai piani superiori - ph Enzo CossuIl Nuraghe del complesso monumentale di Santu pietre di media pezzatura con interstizi collocati inAntine di Torralba, caposaldo di tutto il sistema modo appropriato per espellere l’acqua in eccesso.insediativo della Valle dei Nuraghi, è un’ icona I pozzi, o meglio cisterne, che intercettano ancoradell’architettura nuragica. oggi l’acqua della falda, rappresentano le primeA distanza la percezione delle masse murarie, non strutture edificatevi dal costruttore nuragico .rende ragione della straordinaria ampiezza e com- La ricostruzione virtuale del Nuraghe Santu Anti-plessità che caratterizza i vari e numerosi ambienti ne restituisce un triangolo equilatero sul cui bari-interni. La costante regolarità di misure, di moduli centro svetta la Torre Centrale - o Mastio - la cuicostruttivi e aggregativi, gli allineamenti, le sim- altezza originaria superava 25 metri. Sugli angolimetrie che lo caratterizzano si devono indiscutibil- vi sono tre torri laterali che hanno una distanzamente all’esistenza di un disegno unitario e, dun- reciproca pressoché identica, di circa 42 metri.que, di un progetto vero e proprio. La muratura esterna segue un andamento curvili-La scelta del luogo dove sorge è dovuta evidente- neo, con blocchi di basalto disposti in corsi orizzon-mente alla posizione strategica, sia a controllo delle tali. Tra i conci lavorati, rinvenuti nei crolli, oltrevie naturali di penetrazione, che come caposaldo a quelli in basalto nero, ve ne sono altri in calcaredei sistema nuragico circostante. Queste le ragioni bianco, aspetto che lascia supporre che sulle partiche hanno portato ad edificare il nuraghe Santu superiori l’alternanza di filari diversi restituisse unAntine al centro di una piana alluvionale (a dif- eccezionale effetto cromatico.ferenza degli altri nuraghi della valle, costruiti subanconi rocciosi), ciò che avrebbe comportato so- L’ingresso principale si affaccia sul cortile, il più am-vente allagamenti: a tale eventualità si ovviò, da un pio fra quelli finora noti (lungh. 19 m, largh. 7 m),lato, con una sapiente opera di regimazione delle dove si innalza la Torre Centrale, della quale si con-acque (in particolare ad ovest, in direzione del nu- servano integralmente la prima e la seconda came-raghe Cabu Abbas), dall’altra mediante un sofisti- ra; sulla parete si aprono ben 7 accessi monumen-cato sistema idraulico che si è osservato nel basa- tali disposti simmetricamente, e dai quali si possonomento del nuraghe. Le ultime indagini scientifiche raggiungere i diversi ambienti anche al primo e alhanno infatti evidenziato che al di sotto del primo secondo piano. Alle due estremità del cortile ci sonofilare di blocchi è presente una sorta di vespaio di gli ingressi delle torri Ovest ed Est: in ciascuna di26 sardegnaimmaginare

Corridoio tra le torri Nord ed Est - ph Enzo Cossu sardegnaimmaginare 27

28 sardegnaimmaginare Torre Centrale: visitatore scende dalla scala elicoidale - ph Enzo Cossu

queste camere, un altro varco le collega, mediante Torre Centrale: interno - ph Enzo Cossumonumentali corridoi, alla torre Nord.All’interno della Torre Centrale non vi sono le delle 3 torri laterali. Di tutto ciò oggi manca peròconsuete nicchie presenti in gran parte dei nura- la gran parte degli elementi strutturali.ghi, ma 3 aperture disposte a croce, che immettono In sequenza, dopo la Torre Centrale, la Torrein un corridoio anulare e da qui nel vano interno, Nord è la più importante dell’intero complesso. Lasoluzione architettonica unica, per quanto è noto. camera, oggi priva di tholos ha ben quattro aper-Nella camera, alta circa 8 metri e larga oltre 5, ture con architrave: un ingresso autonomo dall’e-grossi fori al di sopra degli architravi fanno suppor- sterno, due accessi alle gallerie verso le altre duere l’esistenza di un soppalco ligneo per l’accesso ad torri, e un quarto varco con gradini che conduce alun mezzanino, ricavato sopra l’andito di ingresso. corridoio trasversale. Ma l’aspetto più interessan-Dal piano terra della Torre Centrale si sale lungo la te è dato dalla presenza di un secondo pozzo, chescala elicoidale e si raggiunge la camera del primo ancora oggi si riempie fino a una certa quota. Unpiano che, come quella sottostante, ha la copertura camminamento circolare, più basso del piano dia tholos (alt. 5 m). La presenza di un bancone-sedile calpestio, recinge la ghiera del pozzo e la parte chesuggerisce l’uso di questo ambiente come aula per emerge dal pavimento. E’ questa la prima strutturale assemblee. costruita in questa torre, dal momento che la mu-Le linee geometriche dello schema planimetrico ratura ne costituisce in parte la base.del piano inferiore, sono riproposte anche al piano Solo lo sfruttamento razionale delle risorse e lasuperiore: solo la Torre Centrale aveva un ulteriore creazione di un enorme surplus economico potevalivello, oggi ridotto a pochi filari. I corridoi di que- permettere la costruzione di monumenti così impo-sto piano, attualmente in gran parte a cielo aperto, nenti, che hanno certamente richiesto l’impiego dierano ad ogiva, come la copertura dei vani-scala, molta forza lavoro. Si ritiene oramai comunemen-e da essi era possibile affacciarsi e accedere alle ca- te che questi edifici, oltre ad essere spazio comune,mere inferiori delle 3 torri laterali. Proprio sopra i fossero soprattutto la sede di attività connesse concorridoi del primo piano c’erano gli spalti, cammi- l’esercizio del potere politico, amministrativo, mili-namenti dotati di parapetto ligneo o in pietra, e dai tare, religioso, manifestazione evidente della forzaquali era possibile entrare nelle camere superiori e della ricchezza della comunità. Intorno al nuraghe si estende il villaggio nuragi- sardegnaimmaginare 29

Veduta degli accessi dal cortile, a sinistra il pozzo - ph Enzo Cossu Nuraghe Santu Antine - ph Mauro Sanna30 sardegnaimmaginare

co. Una decina di capanne vennero scavate, ad Capanna del villaggio e bastione - ph Enzo Cossuovest, nella metà degli anni ’60, mentre si effettua-va il restauro del monumento; un‘altra modesta fra le capanne, per rendere più agevole il transito.porzione del villaggio, a est, è stata messa in luce Queste capanne subirono modifiche strutturali innel corso di scavi recenti (2003-2004). Si tratta di età romana, già nel II secolo a.C e, dopo un bre-strutture circolari, con basamento in muratura, ve periodo di abbandono (metà I sec. a.C.), sulleche talvolta supera un metro di elevato, e tetto di strutture meridionali del villaggio fu impiantatalegno e frasche: vi si individua l’originaria orga- una villa rustica, utilizzata ancora in età tardo im-nizzazione degli spazi, per la presenza di “stipet- periale (III-IV d.C.).ti” (lastre infisse a delimitazione di piccoli spazi)e, aspetto interessante, la presenza di una sorta di “Su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo“basolato” livellato con terra battuta, negli spazi Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro”. sardegnaimmaginare 31

Accessi alla Torre Est e al corridoio trasversale che immette nel cortile - ph Enzo CossuLa scala che conduce ai piani superiori - ph Enzo Cossu La Torre Est - ph Enzo Cossu32 sardegnaimmaginare

Un vaso ritualeI reperti delle varie campagne di scavo sono esposti nel Museodella Valle dei Nuraghi del Logudoro Meilogu, riallestito e di pros-sima inaugurazione, ubicato nel centro urbano di Torralba.Qui si conserva, tra i tantissimi ed eccezionali reperti, unvaso integro, proveniente dal pozzo-cisterna all’internodella Torre Nord, messo in luce nel corso degli scavi 2005,e che rivela una sorta di sacralizzazione del luogo. Sul fon-do della struttura, profonda oltre 5 metri, venne depostoun vaso di una tipologia non nota nel repertorio nuragico.I manici, in particolare, sembrano imitare recipienti me-tallici: in prossimità del fondo del vaso si osserva un foro,forse per far defluire un liquido particolare al termine diuna cerimonia di consacrazione.Appare chiaro, comunque, che dopo la deposizione delvaso nessuno poté entrare più nel pozzo, che venne riadat-tato, con la realizzazione di una ghiera in muratura conimboccatura tanto stretta da non consentirne più l’accessoall’interno. All’esterno della ghiera e nella struttura anu-lare che lo recinge, una successione stratigrafica costituitada diversi vespai-lastricati, con reperti ceramici integri oricomponibili, consente la ricostruzione di tutte le fasi divita del maestoso edificio. sardegnaimmaginare 33

EVENTI AL NURAGHE… SOTTO LE STELLEIIl complesso del Nuraghe Santu Antine è dotato Concerto di P. Marras - Ph Giuseppe Lonis - Consulmedia di un sistema di illuminazione sia all’interno che all’esterno, grazie a un sapiente intervento (ing. A. A.M. Masia (www.portaleletterario.net) ha felice- Luciano - 2004) che rende questo complesso un’ec- mente definito “La lezione musicale di Piero Mar- cezionale quinta scenica per spettacoli ed eventi se- ras sotto le stelle nella reggia nuragica di Santu rali. Antine” - con una scelta di brani che sottende a La serata del luglio 2014 è stata “scritta” una bella un percorso di ricerca ancorato alla Storia e alla pagina culturale, la prima di tante altre si spera, Cultura dell’isola. con il I evento “Suoni dalla Pietra”, organizzato Il 12 settembre 2014, nell’ambito della conferenza dalla Cooperativa “La Pintadera” e dal Comune “Le Torri dell’Isola”, la serata si è conclusa con il di Torralba, in collaborazione con la Soprinten- “Viaggio nel mondo sonoro tra le antiche Pietre”: denza Archeologica per le Provincie di Sassari e arpa celtica (Alessandra Marras) e flauto traverso Nuoro e l’Assessorato Beni Culturali della Regio- (Jana Manca). ne Sardegna. E ancora, nella serata del 23 dicembre 2014, l’e- Sullo sfondo del nuraghe illuminato è stato proiet- vento “Suoni di Natale al Nuraghe Santu Antine”: tato il documentario “I Nuragici. Immagini di un nel cortile illuminato da fiaccole è stato ospitato il popolo… tra pubblico e privato” (regia di R. Cret- Coro. Femminile Duennas di Villanova Montele- ton) dove il nuraghe Santu Antine, cui è dedicata one (diretto dal maestro Andrea Zinchiri), accom- la parte iniziale con una visita virtuale al monu- pagnato da quartetto d’archi. mento, costituisce il preludio e il pretesto per un’a- Dal Nuraghe luce... per illuminare la Vita nalisi complessiva della multiforme e straordinaria Ma le iniziative al Santu Antine si inseriscono an- Civiltà Nuragica. che nelle battaglie civili e sociali di questi tempi: a La scena è stata poi dominata dell’artista Piero questo si riconduce l’evento “Luci accese il 30 no- Marras, in una serata memorabile al pianoforte, vembre al Nuraghe Santu Antine” contro la pena con le sue “Cantones de una Vida” - in quella che34 sardegnaimmaginare

di morte. Quella domenica sera, il nuraghe SantuAntine è stato illuminato per aderire alla GiornataInternazionale CITIES FOR LIFE, “Città per laVita, Città contro la pena di morte”, che si celebraogni 30 novembre su iniziativa della Comunità diSant’Egidio, con il sostegno dell’Unione Europea,in ricordo dell’anniversario della prima abolizioneper la legge della pena capitale decisa da uno statoeuropeo, il Granducato di Toscana, che risale al30 novembre del 1786. Si illuminano il Colosseo,l’Atomium di Bruxelles, la cattedrale di Barcello-na. E centinaia di monumenti, in 1.600 città - tracui 58 capitali - di 81 Paesi dei cinque continentiche “fanno risplendere i loro monumenti più belliper essere Città della vita, Città contro la pena dimorte” (www.onuitalia.com). Rappresenta la piùgrande mobilitazione contemporanea planetariaper indicare una forma più alta e civile di giusti-zia, capace di rinunciare definitivamente alla penacapitale. Concerto di A. Marras e J. Manca - Ph Enzo Cossu Nuraghe Santu Antine - Ph GsiaursedpepgenLaoimnism- aCgoinnsualrme ed3ia5

Storia e cultura di Anna Maria TaveraIl settecento tra Storia Lingua e Letteratura.Su setighentos tra istòria limba e literadura.I IIl settecento segna un mutamento fondamentale nella storia della cultura isolana, non solo con il pas-In su setighentos, sa Sardigna est passada dae manos Ispa- saggio della Sardegna dalla Spagna al Piemonte, ma gnolas e manos Piemontesas, b’at àpidu mudas medas in s’istòria, sa cultura e finas in sa literadura chi at a leareanche per un cambiamento della letteratura, che cosas meda dae cussa italiana e europea.sembra avvicinarsi al mondo italiano ed europeo. Sos Piemontesos cando sunt divènnidos meres de su RegnuL’isola che la Spagna lasciava in eredità al Piemon- sardu ant agatadu un’ìsula cun costumàntzias, mentalidadete, era profondamente ispanizzata nei costumi, nella e limba ispagnolas.mentalità, nella cultura. Su guvernu nou no ant comintzadu luego s’italianizatzioneIl governo sabaudo riconobbe lo status socio-istitu- de s’ìsula ca aiat cumpresu s’importu chi sa limba ispagnolazionale che lo spagnolo rivestiva nella realtà lingui- aiat pro sos sardos e nd’at mantènnidu sas funtziones sot-stica sarda e ne mantenne intatte le funzioni ufficia- ziales, formales e didàticas finas a su 1770. S’intentu fiatli, formali e didattiche fino al 1770, quando venne cussu de afortigare in antis su podere issoro in modu de àerepromosso il processo di italianizzazione linguistica. sa fidùtzia de su Regnu e a pustis de mudare tantas cosasLa cautela e la lentezza con cui si intervenne nel re- comintzende dae sa limba e gasi ant fatu.pertorio linguistico isolano sono state intrerpretate Sa riforma de s’istrutzione comintzat in su 1760, cun s’òr-dagli storici come linea politica di continuità con il dine de s’impreu de s’italianu in iscola, sa mira fiat cussa depassato, linea dettata dal bisogno di consolidare la ispàrghere s’italianu e de fàghere diventare s’ispagnolu unanuova amministrazione, prima di procedere a cam- limba istràngia e si cheriat finas fàghere pèrdere importu abiamenti e innovazioni. su latinu.L’imposizione dell’italiano quale lingua dell’inse- Pro àere magiore fidùtzia dae parte de su pòpulu e pro àeregnamento scolastico e dell’indrottrinamento religio- s’aprovu issoro, sos piemontos ant promòvidu finas, s’impreu36 sardegnaimmaginare

A sinsitra volti di donne sarde • Sopra murales Orgosolo - Ph Francesco Merellaso, costituì nel 1760, la prima tappa del processo di de su sardu, nende chi serviat pro imparare a manera prusriforma dell’istruzione, il nuovo processo di italia- fàtzile s’italianu.nizzazione, puntava alla sostituzione dello spagnolo, Finas a sa segunda meidade de su 700, sa literadura sardache veniva relegato al ruolo di lingua straniera, ma est istada prus che àteru de tipu religiosa, si iscriant cum-aveva anche come obiettivo il ridimensionamento ponimentos in lode a sos santos, bastat de bìdere sos gosos,del latino. posca mudat carchi cosa, comintzat unu tempus de importuPer trovare il consenso del popolo promossero an- mannu pro sa poesia sarda, improntada subra cussa italianache l’uso della lingua sarda, se ne suggerisce infatti e europea, duncas arcàdica, didascàlica, rivolutzionària e il-uno sporadico uso strumentale, per facilitare, l’uti- luminìstica. Est fàtzile agatare in sos cumponimentos de au-lizzo dell’italiano. tores nostros sos influssos de autores arcàdicos chi pro mèdiuFino a metà del 700 il sardo aveva conosciuto usi let- de metàforas e allegorias contaiant ingannos e disìgios, si-terari prevalentemente in ambito religioso, si tratta- gnale de una realidade difitzile.va di composizioni poetiche in lode di santi (gosos), De cussu tempus mi diat pràghere de ammentare duos auto-ma sucessivamente cambiò qualcosa, iniziò un im- res Pietro Pisurzi e Padre Luca Cubeddu, chi faghent par-portante stagione poetica per il sardo, in gran parte te de s’iscola poètica de su Monte Acutu, sa poesia issoroispirata all’esperienza arcadica, didascalica, rivolu- s’acùrtziat meda a cussa arcàdica.zionaria, illuministica. Sa magiore parte de sa poesia de Pisurzi est de improntaE’ facile trovare nei componimenti di nostri autori, arcàdica, contat difatis sa vida de campagna de pastore el’influsso di autori arcadici, che attraverso i loro versi massajos e cheret pro mèdiu de su chi iscriet dare contu desuggellati da allegorie e metafore esprimevano in- carchi cosa e fàghere a manera chi leghende s’imparet car-ganni e desideri, segni di una realtà difficile. chi cosa. Paret a tesu dae su chi sutzedit e si mustrat prus sardegnaimmaginare 37

Tra gli autori di quel periodo ricordiamo Pietri atentu a contare sa vida de sas biddigheddas de campagna.Pisurzi e Padre Luca Cubeddu, appartenenti alla Sa limba chi impreat Pisurzi in sos cumponimentos suos estscuola poetica del Monte Acuto, l’intonazione delle pura e genuina, sena italianismos e ispagnolismos, a curtzuloro opere è prevalentemente arcadica. meda a su faeddu de pastores e massajos, cuntivìgiat e man-La maggior parte della produzione del Pisurzi versa tenet sos modos de nàrrere issoro e sos dìtzios antigos.sopra oggetti pastorali non mancano interventi di- Duos sunt sos poemetos prus famados, S’abe e S’anzone: indascalici e moralizzanti; egli, appare isolato rispetto su primu cheret avertire totu a nos si fàghere leare in giru daealle vicende del suo tempo, più attento allo scorrere sas cosas bellas de su mundu, ca a bortas podent remuniredella vita del villaggio. cosas malas; in su segundu cheret contare sa suferèntzia deCaratteristica è la purità della lingua e la naturalez- duos amorados, chi a pustis de unas cantas dificultades, tor-za dello stile, egli utilizza l’idioma logudorese, lin- rant umpare e resessint a si cojare e a festare umpare a sosgua estremamente semplice, quasi priva di termini amigos.spagnoli e italiani, ricca di elementi tratti dalla vita Padre Luca Cubeddu est ritènnidu unos de sos poetas pruspastorale e agricola, caratteristico è l’uso di modi mannos in limba sarda, sunt medas sos cumponimentos suosverginali, di proverbi di locuzioni popolari tipici del- chi nos sunt restados.la lingua logudorese. Sas poesias suas Su cuccu e sa rundine e Su leone e s’ainuTra le canzoni di Pisurzi ottengono meritato sucesso podent èssere paragonadas a sas mègius contàscias de ognidue in particolare, S’abe e S’anzone: la prima rap- tempus.presenta un ammonimento a guardarsi dalle lusin- Leghende e analizende sos cumponimetos de Cubeddu nosghe del mondo, dalle tentazioni; la seconda, sotto il abigiamus chi prus de totu cun sa poesias de amore, cherfatvelo trasparente dell’allegoria canta le pene dei due contare bìculos de sa vida sua, massimamente cussos de sasinnamorati, che dopo lusinghe e incredibili traver- disauras chi li sunt capitadas pro amore de sa poesia e de sasie, si riabbracciano e dimentichi delle sofferenze vida de perdulàriu, bastat leghere Pro te , poesia cun sa calepatite, celebrano le nozze fra la gioia festosa degli comintzat su libru sou.amici bene aguranti. A finitia de su sèculu sa poesia tratat temas chi contant saSono molte e di vario metro le opere che ci sono realidade de su tempus, comente faghet Francesco Ignaziorimaste e scritte in lingua logodorese di Padre Luca Mannu, othierese de nàschida, chi iscriet unu cumponimentuCubeddu meglio conosciuto come padre Luca, rite- dae su tìtulu Su patriotiu sardu e sos feudatarios, in ue peditnuto uno dei più grandi poeti sardi. chi bèngiat abolidu su sistema feudale, pedit a su pòpulu deLe sue poesie Su cuccu e sa rundine e Su leone e s’ischidare elencat sa ingiustìtzias subidas dae sos sardos,s’ainu possono reggere il paragone con le migliori impreat sa limba sarda ca cheriat faeddare cun su pòpulu.favole di qualunque tempo. Sa poesia est testimonia de sa cussèntzia de s’òmine e de sosLa fama di Padre Luca è affidata alle composizio- bisòngios noos chi si podent àere in ogni tempus.ni di argomento amoroso, Come Pro te che apre laraccolta nella quale pare chiara l’allusione alle di-savventure capitate al poeta per amore della poesiae della vita libera.Sul finire del secolo la poesia sarda torna a temi piùradicati nella realtà e nel clima rovente della rivol-ta al malgoverno feudale che doveva culminare neimoti angioiani, nasce quella che fu chiamata la mar-sigliese sarda Su patriotiu sardu e sos feudatarios diFrancesco Ignazio Mannu, espressione di un mal-contento diffuso per il sistema feudale.La poesia anticipa spesso ciò che non è diventatoancora coscienza comune e può essere perciò testi-monianza importante del sorgere e del maturare diesigenze nuove.38 sardegnaimmaginare

www.pumari.it dalla Valle dei Nuraghiil Gusto del Mediterraneo sardegnaimmaginare 39

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Il mare di Stintino da Torre Falcone - ph Enzo Cossu di Eugenia Da Bove STINTINOL’emozione del mare e dei suoi colori sardegnaimmaginare 41

UUn’esperienza che sollecita e gratifica tutti i cinque Veduta aerea del paese di Stintino - ph Francesco Merella sensi al massimo grado. Così può essere sintetizza- to un soggiorno a Stintino, il piccolo borgo mari- dell’Isola prendono a intensificarsi, fino a distillarsi naro fondato nel 1885 da 45 famiglie di pescatori in un rigenerante elisir di giovinezza. Bisogna su- provenienti dalla prospiciente Isola dell’Asinara. bito spogliarsi della fretta e dei ritmi serrati del vi- Non fu un’iniziativa autonoma dei pescatori, quel- vere contemporaneo, abbandonare la frenesia del la del trasferimento, ma la conseguenza della deci- “fare”, per entrare in una dimensione contempla- sione del governo italiano di istituire sull’isola un tiva, di relax e lentezza. Solo così si può apprez- lazzaretto e una colonia penale. Seppure imprevi- zare appieno quell’esperienza multisensoriale che sta e poco gradita ai suoi destinatari, la decisione Stintino inevitabilmente e generosamente offre al sancì l’inizio di una nuova, lunga e felice storia: visitatore. quest’anno il 15 agosto, Stintino festeggia infatti i Solo così ci si può immergere totalmente nei colori 130 anni dalla sua fondazione. ipnotici del suo mare, una tavolozza di blu, azzur- Estrema propaggine nord occidentale della Sar- ro, smeraldo, turchese declinata in ogni possibile degna, il territorio insiste su una striscia di terra sfumatura, cangiante a seconda della luce, del cielo che dalla frazione di Pozzo San Nicola si allunga e del vento. Solo nell’abbandono ai ritmi di questa e si restringe fino al promontorio di Capo Falcone. natura dagli effluvi aspri e salmastri si possono in- Ci si arriva attraversando una porzione di Nurra, teramente apprezzare tanto i silenzi quanto i suoni una pianura ricoperta da fitti cespugli di macchia del mare e del vento che qui è protagonista e spira mediterranea e radi alberi piegati dal maestrale, ora leggero ora impetuoso, decidendo a suo piaci- intervallata da campi aperti dove pascolano greggi mento della giornata e della navigazione. di pecore e armenti. Un territorio dalla bellezza Come località di villeggiatura Stintino è stato dap- selvaggia che, nelle giornate più torride, può fare prima il “buen retiro” estivo di una manciata di pensare a un “bush” africano. famiglie della borghesia sassarese, per poi evolversi Man mano che ci si addentra in questo estremo dai primi anni ‘60 in una realtà turistica interna- lembo di Sardegna, i profumi, i colori, i suoni zionalmente conosciuta e apprezzata, un luogo che ha rapito il cuore di molti e scafati viaggiatori. Pur mutata, dai tempi ormai tramontati di località42 sardegnaimmaginare

Veduta del paese - ph Juri MasoniPorto Vecchio - ph Juri Masoni sardegnaimmaginare 43

Stintino. Un tuffo nelle bellezze della Sardegna.Situato nell’estrema punta della Sardegna, a nord - ovest, il Comune di Stintino possiede una delle coste più affascinantidell’intera Regione, con spiagge dalla sabbia bianchissima, acque cristalline e uno dei mari più belli dell’intero Mediterraneo,come la notissima spiaggia ‘’La Pelosa’’. Con i suoi panorami mozzafiato, una natura selvaggia e incontaminata, lontanodalle città più grandi, Stintino è visitato dai turisti di tutto il mondo; un vero paradiso per gli amanti del mare, a contattocon un ambiente ancora puro ed inalterato. www.comune.stintino.ss.it

Torre Falcone - ph Enzo Cossuturistica per “happy few”, i pochi fortunati cui era mare e spiagge. E la spiaggia regina di Stintino,riservato il godimento delle sue bellezze, Stintino emblema della località, celebre nel mondo, sempreresta comunque meta di un turismo da intenditori, in cima al gradimento dei viaggiatori internazio-da veri appassionati del mare e della natura. nali, è senza dubbio La Pelosa. Una distesa di sab-Oggi, finiti i tempi pionieristici in cui i sassaresi bia finissima e bianchissima che si protende in unprendevano in affitto le case dei pescatori e, in se- mare dal fondale sabbioso e lentamente digradan-guito, un ristretto numero di “continentali” (come te, dai colori inverosimili che virano dall’azzurroin Sardegna vengono chiamati i non isolani) abita- pallido al turchese intenso. Un’enorme piscina na-va nei mesi estivi le poche ville immerse nella mac- turale in cui per l’estrema trasparenza dell’acqua,chia mediterranea, Stintino è capace di offrire un le imbarcazioni, viste dall’alto, appaiono come so-ampio ventaglio di propost e ricettive: dai bed and spese nell’aria.breakfast e dalle case a portata di tutte le tasche, E proprio per apprezzare appieno la struggentealle ville e agli hotel più raffinati. bellezza di questo litorale, che non teme confrontiAnche la ristorazione propone un’ampia, variegata nemmeno con quelli più rinomati dei mari tropica-e qualitativamente interessante offerta gastronomi- li, si può salire sul retrostante promontorio di Capoca legata al territorio prediligendo, come è natura- Falcone.le, piatti a base di pesce proveniente dalle acque lo- Da qui, su una terrazza bordata di rocce della tipi-cali: prelibatezze come i ricci e altri frutti di mare, ca pietra locale, ricamate dal mare e dal vento, dala bottarga di tonno, la Zuppa di patate e aragosta, dove lo sguardo può spaziare su buona parte del-il Polpo alla stintinese. la punta nord occidentale dell’isola, la Pelosa puòMa Stintino per chi ci va in vacanza è soprattutto essere ammirata in tutta la sua spettacolarità: una sardegnaimmaginare 45

La pelosa - ph Juri Masoni 46 sardegnaimmaginare

La pelosa - ph Francesco Merella Le Saline - ph Enzo Cossu sardegnaimmaginare 47

perla scintillante, incastonata fra l’isolotto con la Fenicotteri - Le Saline - ph Enzo CossuTorre aragonese detta appunto “della Pelosa”, edi-ficata nel medioevo in funzione difensiva e l’ampio Anche qui il mare ha toni variegati di un azzur-specchio di mare dalle incantevoli trasparenze; di ro e di un verde intensi. La lunghezza del litoralefronte l’Isola Piana, tappa intermedia fra la costa e permette, anche nei periodi di maggiore frequen-l’Isola dell’Asinara che, sullo sfondo, fa da quinta tazione turistica, di trovare punti poco affollatiteatrale a un panorama mozzafiato. dove prendere bagni di mare e di sole in assolutaLa Pelosa non è peraltro l’unica spiaggia natura- tranquillità.listicamente e paesaggisticamente rilevante del In questo tratto di costa, nei pressi della spiaggiaterritorio stintinese. La Pelosetta, la spiaggia del delle Saline, vi è inoltre una parte importante dellaGabbiano, le calette in località Punta Negra, la memoria storica stintinese. Qui sorgeva infatti laspiaggia di Tamerici e quella di Cala Lupo sono Tonnara, industria di cattura e di lavorazione deitutte valide alternative. tonni che transitavano in gran numero nel mare diE ancora, a est del paese, l’intero litorale che va Stintino, la cui presenza è documentata dagli inizidalle Tonnare allo Stagno di Pilo, e che compren- del ‘600.de le Saline, Pazzona, Punta d’Elici ed Ezzi Man- Qui generazioni di stintinesi hanno lavorato, dan-nu, consiste in un alternarsi di sabbia granulare e do vita a un’attività fiorente e a un’epopea che haciottoli bianchi, levigati dal mare. A fare da sfondo visto operare figure leggendarie di rais - i respon-una profonda fascia di macchia mediterranea dai sabili tecnici e organizzativi della diverse fasi del-profumi inebrianti, in cui sono presenti zone umi- la pesca dei tonni - figure ancora vive nel ricor-de come lo stagno di Casaraccio, dove a volte è do degli abitanti di Stintino. Dopo la conclusionepossibile osservare i fenicotteri rosa che vi fanno dell’attività, avvenuta alla fine degli anni ‘70, pertappa nel corso delle loro migrazioni. la progressiva diminuzione dei banchi di tonni in transito, le caratteristiche strutture della Tonnara Saline sono state riconvertite in un resort turistico.48 sardegnaimmaginare

Per testimoniare questa parte importante della sto- Pazzona - ph Enzo Cossuria di Stintino, sta per nascere, dopo accurati lavoridi risttrutturazione dell’ex edificio Alpi, a ridosso scia per i pescatori. Oggi è ancora molto amata da-del Porto Minori, il nuovo Museo della Tonnara. gli appassionati e usata soprattutto per diporto. E’Sul modello del vecchio Museo della tonnara, sor- verso la fine di agosto, che ogni anno, dal 1983, lato nel 1995 sul Porto Mannu, il nuovo allestimen- vela latina vive la sua stagione più entusiasmante:to, darà modo al visitatore di scoprire i molteplici è proprio nelle acque di Stintino, infatti, che si di-aspetti - economico, storico, sociologico - caratte- sputa la Regata Internazionale “Premio Presidenteristici della vita della tonnara, attraverso sei “ca- della Repubblica”. Una manifestazione che ha sa-mere”, in un itinerario che riproduce e racconta le puto valorizzare la tradizione marinara stintinesediverse fasi e la tecnica di pesca dei tonni. e che dagli esordi, che vedevano la partecipazioneDal porto più grande del paese (Mannu è infatti il di gozzi, lance e bilancelle locali, è via via cresciutasuo nome in sardo), le cui infrastrutture sono state attirando equipaggi e imbarcazioni da tutto il Me-realizzate all’inizio degli anni ‘80 in concomitanza diterraneo e un numero consistente di spettatori.con il crescente sviluppo turistico, si può noleggiare Se di giorno è il mare ad essere protagonista indi-un’imbarcazione o profittare dei “charter” che pro- scusso delle giornate dei vacanzieri, la sera sonopongono gite di poche ore o di un’intera giornata le strade e le piazze del paese ad animarsi per di-alla scoperta del mare e dei suoi fondali. Immersio- ventare il teatro di spettacoli ed eventi culturali.ni, windsurf e kitesurf sono fra le attività sportive Concerti di musica classica, pop, rock e jazz, pre-che una vacanza stintinese può contemplare. sentazioni di libri, mostre d’arte e di fotografia nonStintino è peraltro il regno della vela, in particolare mancano mai nel fitto calendario dell’estate stin-di quella latina, la tradizionale imbarcazione in le- tinese predisposto dall’amministrazione comunale.gno con vela triangolare costruita dai maestri d’a- A queste si affiancano spesso manifestazioni a ca- rattere enogastronomico che propongono il meglio della produzione locale e più in generale sarda. sardegnaimmaginare 49

Kitesurf - Spiaggia La Pelosa - ph Enzo Cossu Vela Latina - ph Enzo Cossu50 sardegnaimmaginare


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