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C Nel portico della casa di Anna Katharina Frölich a Mornaga, sul Lago di Garda, il raccolto dell’orto in una vasca in pietra decorata da piastrelle policrome che lo scrittore ed editore Roberto Calasso ha portato da un viaggio in Messico. Foto di Andreas von Einsiedel. CASA VOGUE
CSLAUSGARVEOMGUE NEL RIFUGIO degli scrittori Memorie di VIAGGIO, tonalità sgargianti e amore per la CULTURA in una tenuta sul LAGO DI GARDA. Dove l’intellettuale ROBERTO CALASSO scriveva, passando il TEMPO con la proprietaria, a sua volta AUTRICE, e i loro due figli. Di FEDERICO CHIARA. Foto di ANDREAS VON EINSIEDEL 148
SLUGREM 149
L e case sono lo specchio di chi le abita. E nuto padre dei suoi due figli: Josephine, 23 quella della scrittrice Anna Katharina anni, e Tancredi, 14. Proprio a loro, dopo Fröhlich a Mornaga, sul Lago di Garda, con la scomparsa di Calasso nel 2021, è andata i suoi colori vibranti, gli arredi antichi, le la maggioranza relativa della sofisticata casa librerie, riflette i tanti viaggi in India, l’am- editrice, il 48%. La cultura, insomma, tra mirazione per l’arte italiana, ma soprattutto queste mura non è solo istanti di vita vis- una traboccante passione per la cultura. suta ma un’eredità da tramandare nel futu- ro con la determinazione di una missione. Passione ereditata dai genitori – il pa- dre scrittore e pianista, la madre sposata in «Roberto passava molto tempo con seconde nozze con un editore. Ma ancor di noi», ricorda Anna Katharina, capelli bion- più condivisa Roberto Calasso, già diretto- di, filo di perle e abito a pois – una bellez- re editoriale di Adelphi, incontrato nel 1995 za botticelliana che sprigiona grande ca- alla Fiera del libro di Francoforte e dive- rattere. «Lui amava questo luogo – la luce 150
CASA VOGUE Dall’alto. Il bagno verde con lavabo in marmo e rubinetteria in rame, in casa di Anna Katharina Fröhlich. La cucina principale, con soffitti affrescati. Nella pagina accanto. Dall’alto a sinistra e in senso orario. Esterno del fienile trasformato nella dimora di Anna Katharina, Tancredi e Josephine. Ritratto di Anna Katharina e Josephine. Lo studio con poltrone di velluto rosso, stufa di ceramica e libreria, che è anche camera da letto di Anna Katharina. In apertura. Le due case della tenuta a Mornaga, sul Lago di Garda, con i giardini di bosso contornati di ulivi e cipressi. FOTO ANDREAS VON EINSIEDEL del lago, la possibilità di scrivere in pace i ha iniziato traducendo in tedesco Ka, uno novembre produciamo il nostro olio. Siamo suoi libri – tanto che alcuni anni fa si com- dei libri di Calasso, per poi dare forma alla completamente autarchici», afferma con prò una casa a fianco delle nostre due». Le propria narrativa. «Non ho mai scritto al- orgoglio Anna Katharina. due abitazioni di cui parla Fröhlich, circon- trove», confessa lei. Che ricorda anche la date e unite da un sognante giardino all’i- forza trasformatrice della madre, appassio- Quanto all’interior decoration, gli ar- taliana, sono state acquistate e profonda- nata giardiniera sempre in giro con badile e redi antichi, le suppellettili e i tessuti così mente trasformate dai suoi genitori a par- carriola per sistemare le mura della limona- particolari raccontano storie diverse: «Al- tire dal 1969. In quell’anno, infatti, passa- ia o estirpare rovi. «La sua era una forza cuni sono arrivati con i miei genitori dalla rono dal Lago di Garda diretti a Roma ed primordiale: ha trasformato una natura Germania, altri con il terzo marito di mia ebbero il classico colpo di fulmine. «Qui ostile in qualcosa di civilizzato e magico,con madre che proveniva dalla famiglia Ullstein. nei dintorni avevano soggiornato scrittori ulivi, cipressi, roseti e labirinti di bosso che Tanti oggetti sono ricordi dei viaggi in In- e poeti come Nabokov, Goethe, Kafka», mi fanno pensare ad Alice di Lewis Carroll dia o in giro per l’Italia. Gli interni testi- ricorda Fröhlich, che così spiega la sehnsucht o all’architetto paesaggista André Le Nôtre, moniano una sorta di crescita geologica, del padre per il Belpaese. «Ma quando com- l’uomo più felice del mondo secondo il re strato per strato, durata cinquant’anni. E prò la prima casa, un’osteria poi divenuta Luigi XIV, per cui contribuì a creare i giar- dimostrano una indefessa forza di volontà. cascina agricola, versava in uno stato di dini di Versailles. Abbiamo anche un orto, Pensate che mia madre ha fatto saltare in completo,romanticissimo abbandono all’in- che fornisce tutto quello che ci serve, e ogni aria una roccia che impediva di costruire la terno di un complesso monastico tardo veranda, per poi ispirarsi nella decorazione medievale dove i viandanti si fermavano per cambiare i cavalli. Nel perimetro della proprietà, insieme agli uliveti, si trovava anche un fienile – che dopo la completa ristrutturazione è divenuta la casa in cui abito e dove ho cresciuto Tancredi e Jose- phine. Calasso l’amava molto perché non ci avevano mai vissuto esseri umani, ma solo animali, quindi la sua aura risultava indenne da tragedie psichiche o esistenzia- li. E io sono d’accordo: le case mantengono le energie delle persone che le hanno abi- tate, come sostiene Mario Praz in La casa della vita». Nella proprietà di Mornaga il padre di Anna Katharina ha scritto due romanzi, così come i successivi due mariti della ma- dre, entrambi editori e scrittori. Infine, Roberto Calasso. Le mura hanno poi rac- colto il pensiero di Anna Katharina che qui 151
muraria a quella realizzata dal pittore ma- con la sua luce tersa e leggermente malin- il cui padre finanziò quella straordinaria nierista Dosso Dossi nella Villa Imperiale conica. avventura e ne curò la gestione nei primi e di Pesaro». Gli oggetti più amati? Le scri- più difficili anni. Di sicuro vogliamo man- vanie e i letti, ovviamente, perché è qui che In molti si chiedono come sarà il futu- tenere la linea editoriale di Roberto, anche gli scrittori passano la maggior parte del ro della casa editrice, ora che il testamento se spero che, grazie alla partecipazione di loro tempo a comporre i libri o a sognarli. di Calasso è stato reso noto. «Lo stiamo Josephine e Tancredi, si aprirà nel tempo a «La mia scrivania in particolare», racconta decidendo insieme agli altri soci proprio in scrittori e a lettori più giovani, oltre che a Anna Katharina Fröhlich, «viene dal Ke- questi mesi», risponde Anna Katharina. «In nuove forme di comunicazione». La sfida rala, abbiamo aspettato mesi perché fosse Adelphi oggi gli eredi di Roberto dialoga- è aperta: come le abitazioni, anche le case realizzata da un artigiano indiano e arri- no tutti i giorni con gli altri discendenti editrici ogni tanto vanno rimodernate pur vasse finalmente in Italia. Roberto amava della generazione dei fondatori, come Eli- nel rispetto dello spirito di chi le ha vissu- scrivere proprio su questo tavolo». sabetta Zevi, editor di grande esperienza, La scelta di interni molto colorati è anche una reazione alla vulgata modernista e al dominio del bianco.«Prima del Bauhaus le cromie erano la norma e veicolavano significati simbolici.Tra le case di Morna- ga e il mondo della casa editrice Adelphi ci sono corrispondenze segrete che hanno trovato il loro luogo di elezione nei colori delle copertine dei libri». Stanze preferite? Per Anna Katharina è la veranda blu, con i dipinti ispirati a Dosso Dossi. «Io invece adoro il soggiorno della casa di mia mamma, con le piante e i divani rossi, oppure la stanza della libreria al piano di sopra nella casa gialla», inter- viene la figlia Josephine, che ora vive pre- valentemente a Milano (dove ha comin- ciato a lavorare in Adelphi) ma a Mornaga è cresciuta e ci passa volentieri il mese di maggio, quando fioriscono le rose. Anna Katharina, di contro, ama il mese d’ottobre, 152
CASA VOGUE Dall’alto a sinistra, in senso orario. Le pareti azzurre, affrescate con motivi geometrici, nella dressing room. La libreria-studio della casa gialla, che è la stanza preferita di Josephine, ha il soffitto decorato in stile rurale toscano. Una tavola imbandita all’ingresso del labirinto di bosso. Nella pagina accanto. Dall’alto. Un grande letto a baldacchino contraddistingue la stanza di Tancredi. La cucina più piccola, con una vasta collezione di piatti smaltati nei toni del bianco e del blu, raccolti in giro per il mondo. te. «Roberto non era solo un uomo di scon- Questo spirito vogliamo sopravviva, nell’A- ralmente i suoi genitori!», racconta illumi- volgente spessore metafisico, aveva anche delphi che verrà», chiosa Fröhlich. nandosi Anna Katharina. Impossibile non una qualità per certi versi persino più rara: crederle. E la sua casa, questo colorato il fiuto per il lato sexy del pensiero, delle Nessuno meglio di lei sa che la lettera- rifugio di scrittori, di lettori e di amanti, storie, della scrittura. Quindi, dei libri. Era tura ha il potere di incidere profondamen- che riflette come uno specchio il carattere una componente essenziale del suo modo te sullo sviluppo delle persone. «Proprio ieri di chi la abita, diventa di colpo ancora più di concepire l’editoria, che doveva essere parlavo con un ragazzo di 29 anni che mi colorata. Un sogno sul lago, da cui trarre anche un antidoto all’ovvietà e alla noia. ha confessato di essere stato educato e mo- ispirazione per nuove storie. dellato dai libri Adelphi: sono stati lette- 153
STRATUM sofa, SPACE 40, TAU 40 STEEL MOVE, BAG bench, SEGNO applique, ZENITH armchair HEADQUARTER: Via Paris Bordone 78/80; Biancade - Treviso - Italy; T +39 0422 8444; [email protected]; www.reflexangelo.com SHOWROOM MILANO: Via Madonnina 17; Milano - Italy; T +39 02 80582955; [email protected] SHOWROOM BERLINO: Taubenstrasse 26 D-10117; Germany; T +49 (0)30 20 888 705; [email protected]
Un’installazione della mostra “Issey Miyake, Making Things”, Ace Gallery, New York, 1999. Nella pagina accanto. Abito della collezione 132 5 del 2010. IN QUESTA PAGINA. FOTO DI YASUAKI YOSHINAGA. NELLA PAGINA ACCANTO. FOTO DI HIROSHI IWASAKI
IL RICORDO Un DIALOGO A DISTANZA Durata quarant’anni, l’AMICIZIA DISCRETA tra il grande designer ISSEY MIYAKE e Michele De Lucchi si è nutrita di ABITUDINI, REGALI, SCOPERTE. Ce la racconta l’architetto italiano. A partire dagli inizi… Di MICHELE DE LUCCHI 157
IL RICORDO Accanto. Dall’alto. Abito della collezione 132 5 del 2010. Abito Flying Saucer della collezione P/E 1994. Nella pagina accanto. Staircase dress della collezione A/I 1994. Tutto ISSEY MIYAKE L o avevo conosciuto a Tokyo, durante il pri- era così bello e dolce che non dava l’im- mo epico viaggio della Memphis. Era ve- pressione di portare rancore per quell’in- 158 nuto a incontrare Ettore Sottsass. Lo ri- fausto destino. Dentro di lui si muovevano cordo perfettamente, non era una persona ben più nobili sentimenti e pensieri ed era che si perdeva tra la folla. Qualcosa lo di- così concentrato nell’analizzare quello che stingueva da tutti immediatamente, anche succedeva nel mondo dell’arte e della tec- se non era stravagante o chiassoso. nologia che il passato finiva in un ben più che secondo ordine d’importanza. Camminava con un leggero movimen- to dell’anca, che svelava la sua origine e la Abbiamo mantenuto un’amicizia di- sciagura che aveva colpito il Giappone al screta ma sentita per tutti questi anni, all’i- tempo di Hiroshima. Aveva assorbito ra- nizio intermediata da Shiro Kuramata, diazioni nucleari all’età di sette anni e il suo altrettanto dolce e generoso amico purtrop- corpo ne portava i segni. Il suo viso però po mancato troppo presto. Issey mi man-
IL RICORDO occhi, il sorriso, il silenzio, qualche gesto e proficuo. Metteva insieme le ricerche discreto. Mi mancherà molto il dialogo con tecnologiche più avanzate nel mondo dei dava regali che cercavo di contraccambiare quell’uomo. filati e dei tessuti e realizzava abiti che ri- con qualche mia scultura o disegno o inci- lanciavano l’idea di modernità. Abiti ispi- sione che pensavo potesse piacergli. Dove- Issey Miyake è una figura mitologica ratori di visioni alternative in tutte le di- vo assolutamente informarlo quando ero a nell’Olimpo della cultura orientale contem- scipline creative, dalla pittura alla scultura, Tokyo e mi invitava sempre a cena. L’ulti- poranea e l’influenza del suo lavoro e della dal design all’architettura. Era così che ma volta, poco prima della pandemia, in un sua personalità si espanderà nel mondo influiva sulla vita della sua azienda e era ristorante ai piedi della torre di Tokyo, delle arti e della cultura per ancora molti così che partecipavamo all’evoluzione del c’era anche Naoto Fukasawa, che disegna- anni. Per una semplice ragione: seppur co- suo pensiero. In quell’incontro nel salone va le sue bellissime boutique, non banali nosciuto per i suoi vestiti non era uno sti- del suo studio mi aveva presentato la sua negozi ma vere e proprie gallerie d’arte. lista di moda. È sufficiente riguardare le ricerca sul “carattere selvaggio”applicato al riprese delle sue sfilate a Parigi per capire mondo contemporaneo. Erano oggetti, Quattro anni fa, quando mi sono oc- immediatamente quanta profonda ricerca abiti e tessuti ambientati in una scenogra- cupato della rivista Domus, ho voluto scri- di contemporaneità c’è nel suo lavoro. Gli fia di tale raffinata bellezza che non potrò vere un articolo sul suo lavoro. Ero andato abiti che presentava non avevano niente a mai dimenticare! a trovarlo e mi ha ricevuto con la consueta che fare con le stagioni, i colori o i tessuti amabilità e generosità. Per l’occasione ave- del momento, i trend e tutte quelle altre Uso i suoi vestiti praticamente da tutta va fatto allestire l’intero salone del suo cose che i produttori di abbigliamento ten- la vita, ma non mi è sempre facile scegliere studio-laboratorio con una esposizione degli ultimi lavori, che mi ha illustrato uno ad uno, scrutando ogni volta – lo sentivo gono costantemente sotto controllo per non quello che posso usare tutti i giorni. So però – la reazione nei miei occhi. Quell’articolo perdere il contatto con i propri consuma- che quando trovo qualcosa, mi si adatta (Domus 1023 – aprile 2018) l’ho riletto più tori. addosso come fosse stato fatto apposta e volte in questi ultimi giorni per rivivere gli unicamente per me. E lo uso allora per anni straordinari momenti vissuti con lui, per Così come è difficile immaginare un e anni senza stancarmi mai. Non ho mai non rischiare di dimenticare i messaggi saggio agitato e stressato altrettanto è dif- buttato via niente, così come non lo posso silenziosi che quell’uomo mi mandava. ficile immaginare questo signore giappo- fare con gli oggetti d’arte. Erano conversazioni estremamente essen- nese preoccuparsi per l’evoluzione del gusto ziali fatte tra un raffinatissimo artista orien- e analizzare mese dopo mese l’evoluzione *Michele De Lucchi è un architetto e designer di tale e un grezzo, seppur curioso, architetto degli stili di vita. Per una semplice ragione: fama internazionale. Ha progettato edifici in tutto il occidentale, quale sono io. Parlavamo poco era lui ad anticipare e a indicare. Da circa mondo e disegnato elementi d’arredo per aziende con le parole, un po’ in francese, un po’ in una ventina di anni aveva lasciato il suo italiane ed europee. Famosissima la sua lampada inglese, ma soprattutto ci capivamo con gli ruolo di primo piano nel prêt-à-porter e si Tolomeo, tra le più vendute al mondo. È appena era dedicato a un lavoro di ricerca intenso stato insignito del Compasso d’Oro alla Carriera. 160
COMPRARE IL DESIGN Sfide creative Ciclismo, nautica, BASEBALL. Non è da oggi che i designer si 1. ispirano, con IRONIA, a queste discipline. Per arredi e dettagli da interni. O per l’outdoor. Di PAOLO LAVEZZARI 3. 2. 4. 3. 1. Dormeuse da esterno Dharma, design Studiopepe, BAXTER. 2.Tavolo outdoor Play, versione Ping Pong, ETHIMO. 3. Workstation mobile Touch Down Unit, design Studio Klass, MOLTENI&C. 4. Poltrona Joe, pouf poggiapiedi Joe Ball, design D’Urbino, Lomazzi, POLTRONOVA. 162
5. Lampada bordo letto CicloItalia Flex W1, CATELLANI & SMITH. 6. Poltrona Vermelha, design Fernando 5. e Humberto Campana, EDRA. 6. 7. 8. 7. Tavolino da gioco Scacchi 55, design Riccardo Lucatello, REFLEX ANGELO. 8. Sgabello per telefono Sella, design Achille e Pier Giacomo Castiglioni, ZANOTTA. 9. 2. 9. Poltroncina 10. Knotted Chair, design Marcel Wanders, CAPPELLINI. 10. Libreria Veliero, design Franco Albini, CASSINA. 163
PLAN C...asa La vista su Parco Sempione ha stregato CAROLINA CASTIGLIONI. Che qui racconta di pareti dai colori saturi e mercatini vintage. Di TIZIANA CARDINI. Foto di DANILO SCARPATI. Styling di JULIA BRENARD Q uando Carolina Castiglioni vi riceve nel suo nuovo Questo stesso spirito anima Plan C, la linea di appartamento, in un edificio neoclassico d’inizio abbigliamento lanciata da Carolina nel 2018, che 164 secolo nel centro di Milano, e la porta si apre rive- presenta una suggestiva combinazione di lusso lando interni dai colori accesi arredati con mobili bohémien, volumi ampi, look color block e stampe modernisti e audaci, è impossibile non notare con innovative. Lo si percepisce negli artisti con cui Ca- quanta naturalezza la vostra ospite sembri incarna- stiglioni sceglie di collaborare a livello creativo e re il fascino della città, con quel misto di garbato nella specifica tonalità di melanzana che fa sembra- riserbo e raffinata formalità. Castiglioni, penetranti re le pareti del suo salotto vellutate come l’interno occhi azzurri e abbigliamento informale composto di un portagioie. Non si sbaglia quando si definisce da pantaloni voluminosi di taglio maschile e cami- lo stile eclettico di Carolina imprevedibile, lontano cetta a righe oversize, appartiene a un clan milane- da ogni cliché e caratterizzato da una particolare se molto unito, per cui lo stile va di pari passo con attenzione agli accostamenti arditi. il senso degli affari e il gusto per ciò che non è con- venzionale. Un atteggiamento profondamente radi- La ricerca di una nuova abitazione per sé e i suoi cato nella famiglia, trasmesso a Carolina dai suoi due bambini, Margherita e Filippo, è stata lunga. genitori, Consuelo e Gianni Castiglioni, fondatori «Ho visto tanti di quegli appartamenti da aver per- nel 1994 della maison Marni, rapidamente assurta so il conto», racconta sorridente, seduta nel suo sa- a simbolo di uno stile italiano borghese all’avanguar- lotto, con la luce che si riversa dalle alte finestre. Ha dia e dallo spirito artistico. capelli biondo scuro lisci e curati e una pelle splen- dente che non reca traccia di trucco. «Avevo delle
richieste molto precise per la nostra CASA VOGUE prossima casa: doveva avere il box e la terrazza. E dato che dove abitavamo Dall’alto. Carolina prima c’era un delizioso giardino dove Castiglioni nel soggiorno del i miei figli amavano giocare con gli suo appartamento milanese. amici, almeno quello sembrava un re- Maglione a collo alto quisito non negoziabile». PLAN C. Jeans, sneakers e gioielli personali. Come d’abitudine per i Castiglio- La camera da letto con ni, presto l’intera famiglia si è ritrova- il lampadario realizzato ta coinvolta. Il padre, che è anche da Venini negli anni 60. l’amministratore delegato di Plan C, Nella pagina accanto. insisteva affinché Carolina prendesse La sala da pranzo, dalle in considerazione un grande apparta- pareti color marrone-toffee. mento d’angolo con vista sul Castello Hair e make-up Sforzesco dove in passato c’erano gli FRANCESCO uffici di Condé Nast. «Ma non aveva MAMMONE. né il box né il terrazzo, quindi era fuo- Manicure SIMONE ri discussione», dice Carolina. «Non ero MARINO. Production minimamente interessata». OLIMPIA BALLI. Quando tuttavia ha accettato di 165 andarlo a vedere, non ci ha messo mol- to a cambiare idea. «Appena varcata la soglia, mi sono ritrovata avvolta da una luce magica. La vista dalle finestre to- glieva il fiato. Mi sono innamorata», ammette. D’un tratto il box e la terraz- za non erano più così fondamentali: a chi importa di dove metti la macchina e dei vasi di piante quando hai una sala affacciata sul verde rigoglioso del Par- co Sempione, quando le torri del Ca- stello Sforzesco sono così vicine che le puoi quasi toccare? Pur avendo mantenuto la disposi- zione originaria e gli infissi, comprese le eleganti porte scorrevoli dello scom- parso architetto e designer torinese Toni Cordero, Carolina ha ristruttu- rato l’appartamento con fantasia, di- pingendo le pareti con i suoi colori saturi preferiti e arredando gli spazi
CASA VOGUE con i mobili vintage che colleziona da anni. Dall’alto. Per le pareti «Adoro andare per mercatini con mia madre», del soggiorno è stato scelto un vellutato color dice. «È la mia compagna di shopping vintage pre- melanzana. In cucina, ferita. Ci piace perlustrare i mercati in cerca di og- complementi in stile getti particolari e di artigianato». Una passione co- industriale sono stati mune che si è insinuata nell’azienda di famiglia. Nel inseriti in un ambiente 2014, quando era direttore creativo dei progetti rosa bubble-gum. speciali di Marni, Carolina ha trasformato la Roton- da della Besana a Milano in un bazar allegro pieno Nella pagina seguente, di fiori, con bancarelle che vendevano di tutto, dalle dall’alto. I due figli di piante esotiche ai cesti intrecciati a mano, ai tessuti. Carolina, Margherita e Filippo, nella camera di La sua nuova casa è un insieme selezionato con quest’ultimo, dipinta di cura di acquisti fatti negli anni: un mobile di Azu- verde come da sua cena in legno nero degli anni 50 pieno di cassetti con richiesta. L’ingresso finiture in metallo, disegnato da Luigi Caccia Do- dell’appartamento. minioni, è il primo complemento d’arredo che s’in- contra entrando; il divano e le poltrone in legno curvato rivestito in velluto del salotto sono pezzi rari degli anni 60 di Claudio Salocchi per Sormani; e le librerie modulari in acciaio inossidabile che incorni- ciano un’opera di Gary Hume, create negli anni 60 da Vittorio Introini per Saporiti, sono quasi introva- bili. Le stanze sono impreziosite da lampadari di vetro, uno più spettacolare dell’altro (il protagonista assoluto è probabilmente quello nella sua camera da letto, una sorta di bouquet pendente formato da cam- pane di vetro ambrato, un pezzo unico realizzato da Venini negli anni 60 – un regalo di sua madre). 166
CASA VOGUE «Appena varcata la soglia, mi sono ritrovata avvolta da una luce magica. La vista dalle finestre toglieva il fiato. Mi sono innamorata» Di solito, una volta acquistati, i mobili e gli og- getti di design vengono lasciati nel magazzino di famiglia fino a quando ce n’è bisogno per un nuovo showroom, un negozio o un temporary store, ma se una Castiglioni ci mette gli occhi sopra, una zia o una cugina, se lo porta subito a casa. «Ci siamo sem- pre scambiati i mobili, persino quelli della nostra infanzia circolano ancora», dice Carolina, indicando una vecchia scrivania in legno che la madre aveva regalato a suo fratello Giovanni (oggi direttore ope- rativo di Plan C) e di cui ora si è appropriato il figlio Filippo, di dieci anni, che l’ha voluta per la sua ca- meretta dalle pareti verde brillante (un colore scelto da lui). La camera di Margherita, 8 anni, è invece di un azzurro polvere, concordato con la madre dopo estenuanti trattative. Carolina ha una sensibilità anticonvenzionale per i colori, che è anche una peculiarità della sua linea Plan C. Predilige le tonalità profonde e ama introdurre note dissonanti per aumentarne l’inten- sità. Per potenziare l’impatto visivo dell’infilata di tre stanze, cucina, sala da pranzo e salotto, ha scelto, nell’ordine, il rosa bubble-gum, il marrone-toffee e un melanzana morbido e lucente. Un rilassante blu oceano abbellisce invece le pareti della sua camera, dominata dall’imponente testiera imbottita del let- to – disegnata dalla stessa Carolina – e rivestita di velluto in tre colori contrastanti. Pur ricco di riferimenti e ricordi, l’appartamen- to ha un’atmosfera rasserenante, specie quando vi si riuniscono gli amici per le cene informali che Ca- rolina ama organizzare («Però mi piace di più man- giare che cucinare», precisa ridendo). I suoi piatti preferiti sono quelli della tradizione milanese, in particolare il vitello tonnato, «come quello che pre- parava la mia nonna paterna. In famiglia, chiamiamo il suo quaderno di ricette scritte a mano “la Bibbia” e ce lo passiamo tra noi. Cuciniamo ancora tutti seguendo le sue indicazioni». 168
Collezione lineadeko Groove, design Lacunari by Lucchesedesign The new wood experience Superfici da accarezzare, da guardare, da vivere. inkiostrobianco.com
PrezioseTRAME Certo, non vola come quello di DICOLORI ALADDIN ma un tappeto ha sempre qualcosa di MAGICO. Con le sue GEOMETRIE o i suoi disegni che si ispirano alla NATURA sa dare un tono alle nostre CASE, soprattutto quando è di pregiata manifattura. Di NICOLETTA SPOLINI Sotto il segno dei pesci. Il tappeto Fish di ILLULIAN, design Paola Navone-Otto Studio, è intrecciato in lana himalaiana e seta naturale, annodato e cardato a mano. Oltre alla forma, incantano le scelte cromatiche ottenute con colori vegetali. Può essere anche appeso alla parete come un arazzo pop. 170
COMPRARE IL DESIGN In un loft fronte mare, il tappeto Lush della collezione Kaleido for Life, disegnata da Marcel Wanders per SAHRAI. Geometrie simmetriche ed elementi naturali: disegni realizzati in computer grafica per un carpet annodato a mano in seta naturale e lana. Pagina accanto. In alto. L’arazzo “green” della collezione Metamorfosi, design dei Fratelli Campana, per PAOLA LENTI: è composto da elementi di forma tonda che sono ritagli di lavorazione altrimenti inutilizzati, cuciti su uno strato in feltro con fibre di poliestere derivate dal riciclo di bottiglie PET. Tutto è a sua volta riciclabile al 100%. I due diversi strati sono poi uniti e bordati a punto pettine. In basso. Da sinistra. Le meraviglie dell’universo nel tappeto della collezione Brahmaand di JAIPUR RUGS, design Ashiesh Shah. Intenso l’uso del colore. Pattern geometrici, invece, per Luna Park tessuto a mano in lana, lino e meraklon dal laboratorio RENATA BONFANTI dove si vede ancora la tessitura a mano. Disegni attuali, con tecniche antiche. 171
ROUGE DIOR
Design: Charm, finely handknotted in New Zealand Wool and natural silk, 600x450 cm Kaleido of Life A LIMITED EDITION of OUTSTANDING RUGS designed by Marcel Wanders studio MILANO - Headquarters: Via A. Manzoni, 45 - Heritage Forever: Via A. Manzoni, 38 +39 02 8690570 LONDON - Flagshipstore: 62/64 Brook Street, Mayfair +44 (0) 20 3887 4589 SAHRAI.COM
BEAUTY Maria Chiara Giannetta. Per il viso: Luminous Silk Foundation #4.5, Luminous Concealer #4.0 e Neo Nude Melting Balm #45. Sugli occhi: Smooth Silk Eye Pencil #12 brown, Eye Tint #10, e Mascara Eccentrico. Sulle labbra, Lip Power #100. Tutto ARMANI BEAUTY. Bustier di lana con dettaglio monospalla TORY BURCH. 175
BEAUTY & WELLNESS IO,COMEAGASSI MARIA CHIARA GIANNETTA, protagonista di queste foto, e nuovo volto del make-up ARMANI, racconta di come, leggendo la biografia del tennista, abbia scoperto che sportivi e attori condividano due elementi chiave: la SOLITUDINE e la disciplina. Di SUSANNA MACCHIA. Foto di ILARIA TASCHINI. Styling di MARTA OLDRINI 177
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BEAUTY & WELLNESS osare e recitare sono uno l’opposto dell’altro. «Perché l’attore è Pquanto uniche. Per ripeterla dovrei cambiare tutte le carte in tavo- sempre in azione, mentre all’interno di una foto sei tu, sola, ferma, la e non so se me la sento». senza un pensiero. E se il fotografo non crea la giusta sinergia, la foto risulta vuota». Questa volta però, nelle immagini che vedete Adesso la sua concentrazione è tutta sulla seconda stagione di in queste pagine, scattate a Venezia durante la settimana del Festi- Buongiorno, Mamma! che sta girando proprio mentre stiamo fa- val del Cinema, Maria Chiara Giannetta – giovane attrice scelta cendo questa intervista. «So che può sembrare strano ma il ruolo da Armani Beauty per interpretare il suo make-up –, dice che è di Anna (la protagonista della serie, madre di quattro bambini e andata diversamente. «Sul set ci siamo divertite, c’era una bella moglie di Raoul Bova, ndr) è molto più impegnativo di quello di atmosfera, una crew giovanissima e tutto è andato per il meglio. Ci Blanca. Mi sento più lontana dalla prima che dalla seconda. Con siamo prese il tempo che dovevamo prenderci. E questo è impor- Blanca condivido la stessa energia. Mentre Anna è più drammati- tante». ca, ha una famiglia, quattro figli. E la maternità è una cosa che vedo ancora lontana». Ma trasformarsi, interpretando ruoli così diversi Di tempo, in effetti, Giannetta non sembra averne avuto tanto le piace molto: «Essere me stessa a volte è un po’ noioso», dice. Il nel corso dell’ultimo anno. La sua vita, o meglio la sua carriera, è mestiere dell’attrice, invece, è perfetto, perché le consente di vivere andata in fastforward da quando lo scorso autunno, proprio a Ve- le vite di tante donne differenti. E in ognuna di queste metamor- nezia, è stata presentata l’anteprima della serie tv Blanca, in cui fosi il make-up gioca un ruolo fondamentale: «Basta cambiare la l’attrice pugliese interpreta una ra- gazza cieca assoldata da un commis- forma della sopracciglia e la fisiono- sariato di Genova come consulente mia si modifica totalmente. È paz- investigativa. Il pubblico, che l’aveva zesco: un tratto di matita cambia già vista in prodotti televisivi molto tutto». popolari come Don Matteo e Buon- giorno, Mamma!, in Blanca ha avuto Fuori dal set invece,Maria Chia- modo di scoprire uno spessore in- ra Giannetta è una fan dell’idea che terpretativo che forse i precedenti «la skincare sia il miglior make-up». personaggi non avevano messo ab- Ma se proprio si deve truccare ha 3 bastanza in luce. La conduzione di prodotti che ritiene indispensabili: una delle serate del Festival di San- «un mascara marrone, gli ombretti remo, splendidamente vestita e truc- liquidi di Armani Beauty (Eye Tint, cata Armani, ha poi consacrato de- ndr) e quel blush in polvere che puoi finitivamente la sua popolarità, stendere anche sulle palpebre e per- collocandola nel panorama delle fino sulle labbra (Neo Nude,Melting attrici più talentuose del panorama Color Balm Cheeks & Eyes, ndr): lo cine-televisivo italiano. Lei però, porto sempre con me,è geniale».Che nonostante l’ascesa e lo stravolgi- non ami mettersi troppo in mostra mento che il passaggio sul palco di lo si intuisce da ogni dettaglio del suo Sanremo ha comportato, difende carattere e dalle conseguenti scelte strenuamente la spontaneità con cui professionali. Anche con i social è un si approccia con tutti: pubblico, fo- po’diffidente, timida: «Sono una bo- tografi, attori, giornalisti. omer», dice scherzando. «Uso solo Instagram perché lo ritengo un mez- «È solo da un anno che ho un zo utile per scambiarsi informazioni. ufficio stampa e sulla mia immagine Su qualsiasi cosa: serie, cinema, foto- c’è stato un gran parlare. Ma a un grafia.Ma non sono in grado di sfrut- certo punto mi sono fermata e ho detto: “Posso decidere io qual è tarlo al massimo delle potenzialità. l’immagine di me stessa che voglio comunicare? Ho da poco com- E sicuramente non è il luogo dove voglio esporre la mia vita priva- piuto 30 anni, ho imparato ad accettarmi, devo decidere io”. Così ta. Mi sento in imbarazzo perfino a postare una storia in cui parlo!». è stato. E ho scoperto, ed è molto divertente, che posso essere più La sua stagione ideale è l’autunno, novembre il mese preferito, di una cosa: la modella serissima di una servizio beauty per Vogue «con quella pioggia sottile, l’odore di terra bagnata, una tazza di Italia, l’attrice poliedrica, la co-conduttrice del Festival di Sanremo cioccolata calda e una maratona di film da vedere sul divano. Potrei che punta sulla simpatia». A proposito di Sanremo, proprio in que- morire così!», confessa ironica. Sportiva invece non è mai stata, ma sti giorni, si è diffusa la notizia che Amadeus le abbia chiesto di tre anni fa, leggendo Open, la biografia di Agassi, ha scoperto il affiancarla anche nella prossima edizione, ma lei smentisce: «È tennis. «La solitudine, la sfida, la dipendenza. Sono le stesse cose falso. Mi è piaciuto tantissimo stare su quel palco ma non so ne- che provo io. È il lavoro dell’attore». Del tennis, poi, l’ha conquista- anche se lo rifarei. Sono quelle esperienze meravigliose proprio in ta anche il valore della disciplina: «Disciplinata io? Forse troppo. Dovrei imparare a rilassarmi di più». 179
A volte RITORNANO Ci sono OPERE che, riscoperte a distanza di anni, hanno ancora qualcosa di nuovo da raccontare. Vale nella letteratura, nella musica e anche nella PROFUMERIA. Il grande maître parfumeur Francis KURKDJIAN ha reinterpretato due cult della Collection Privée di Dior, per consacrarle all’immortalità. Di ROSSELLA FIORE 180
BEAUTY & WELLNESS é ta di note di liquirizia. In questa oscurità ho portato un raggio di prerogativa solo dei grandi ca- luce e leggerezza utilizzando diverse qualità di lavanda e in diver- se forme: in assoluta, olio e con l’aggiunta di Lavanda Barreme, polavori quella di poter essere una varietà francese. Semplicemente giocando con la tessitura degli ingredienti sono riuscito a fare un upgrade delle due fragran- rivisitati senza perdere la propria ze. Risulta essere ancora un fragranza sensuale, ma più articolata. Sembra una procedura facile, ma non lo è affatto: le materie prime monumentalità. Si pensi alla variano molto da fornitore a fornitore, cambiano a seconda delle modalità di estrazione, della provenienza e del periodo del giorno trasposizione cinematografica di e dell’anno durante i quali vengono raccolte. In questo caso mi sono concentrato sull’esaltazione della lavanda e non renderla trop- alcuni masterpiece della lette- po affilata oppure troppo old fashion. Il rischio più comune, infat- ti, è quello di dare alla lavanda un’interpretazione molto letterale ratura, o alle cover di grandi di nota fresca e pulita. In Eau Noire ho voluto tirare fuori il lato oscuro e caldo di questo fiore, pur mantenendo una certa traspa- pezzi musicali. Cambia la par- renza nella creazione finale». titura,ma l’essenza resta immor- Perché vi è un’enorme differenza tra gli aggettivi classico e da- tato. “La bravura nella mia arte sta nel trovare un equilibrio tra tale. Può accadere anche ai tradizione e modernità. È quando questo equilibrio si trova che si riesce a creare un prodotto immortale. Ad esempio: Cologne Blan- classici della profumeria. È il che ruota attorno ai fiori d’arancio e ha note cipriate che ricordano quelle del make-up, ha un’allure principesca, ma riesce ad essere soft caso di Eau Noir e Cologne senza risultare troppo dolce. Perché a volte il fiore d’arancio può avere delle note mielose. Sono riuscito a donare a Cologne Blanche Blanche di Francis Kurkdjian, una maggiore solarità pur conservando la sua pulizia e luminosa. È come indossare un abito di seta. Mi sono ispirato alla luce del tra- creati nel 2004 nel contesto del monto su un orizzonte aperto”. trittico The Original Trilogy La Per la creazione di veri cult infatti, l’ispirazione è l’infinito: “Non ho mai ancorato una fragranza a un volto: voglio che i miei Collection Privée Fragrance Set profumi sollevino sentimenti universali che travalichino l’idea di gender, di momento storico o di età. Bisogna poter parlare a chiun- di cui faceva parte anche Bois que. Quando creo un profumo penso a forme semplici, minimali, cercando di ridurre ai minimi termini il numero di ingredienti. D’Argent, apprezzatissimo dal Aspiro a forme radicali che sappiano però offrire molte sfumature ed emozioni. Prendo spesso spunto dall’architettura: amo la ric- pubblico, sotto la direzione di chezza di Versailles e allo stesso tempo la pulizia e radicalismo delle costruzioni di Mies Van Der Rohe. Cerco di combinare strut- Hedi Slimane che ne disegnò i ture minimaliste e monumentalità. Mi piace oscillare tra flaconi. questi due estremi. Questo è l’intervallo all’interno del quale mi muovo. E non solo l’unico: ci sono profumi Francis Kurkdjian, oggi senza tempo creati 60 anni fa, già moderni. Questo vuol maitre parfumeur della maison dire aver creato un’opera immortale: è la capacità di stare nel trend, e allo stesso tempo aprire una porta sul futuro. È Dior, riapre i capitoli olfattivi facile creare un profumo eccentrico, fuori dal tempo, non capito e pretendere di essere creativi e incompresi. Essere Un ritratto di Francis delle opere al Bianco e al Nero audaci nel mio lavoro vuol dire dare una cornice nuova a Kurkdjian, maître della trilogia, ovvero la Cologne una sensazione olfattiva, rompere le regole per approdare a parfumeur DIOR. Blanche e l’Eau Noire mante- una nuova cornice. Dior nel 1947 creò il suit bar: all’epoca il nendone la trama,ma adattando concetto di completo non era una novità, ma la sua applicazione fu A destra. The Original la partitura alla contemporanei- disruptive per allora. Questa è l’audacia”. Trilogy La Collection Privée Fragrance Set: Bois d’Argent, tà: «Volevo che Eau Noire e Cologne Blanche rimanessero Eau Noire e Cologne fedeli a se stesse,ma con un twist Blanche DIOR. moderno.Non volevo decostru- irle, quanto piuttosto giocare con gli ingredienti già presenti in esse. Volevo portarle nella con- temporaneità e nel futuro. Il lavoro che ho operato su di loro è paragonabile a quello che fa Maria Grazia Chiuri con i pezzi di archivio di Mon- sieur Dior: coglie la sua es- senza, il messaggio, e lo porta ai giorni nostri», rac- conta Francis Kurkdjian. Nella trilogia, Eau Noir e Cologne Blanche rappresenta- vano il nero e il bianco: la loro esserenza è rimasta intatta, ma si FOTO JULIA NONI PER PARFUMS CHRISTIAN DIOR. è arricchita di nuove sfaccet- tature: «Il numero degli ingredienti e la proporzio- ne non è cambiata. A esse- re cambiati sono la qualità e la sfumatura degli ingredienti. È stato come ricreare un grande classico del New Look del 1947 cam- biandone i tessuti. Sono passato dalla lana alla seta. Eau Noir, ad esempio, è una fragranza articolata sui diversi tipi di lavanda, dark e profonda, con l’aggiun- 181
BEAUTY & WELLNESS Ti aspettavo in Saint Laurent Canta così ANNALISA, nel suo nuovo singolo “Bellissima”. Ed è proprio l’iconica maison che l’ha voluta come volto di LIBRE LE PARFUM, nuova versione, ancora più LIBERA del jus. Di SUSANNA MACCHIA A Annalisa è il volto sere un paracadute in caso la musica non mi FOTO COURTESY YVES SAINT LAURENT BEAUTY. italiano di Libre Le avesse dato quello che speravo. nnalisa e Yves Saint Laurent. Le loro strade Parfum YVES si sono incrociate e ne è nata una collabo- SAINT LAURENT Ti è servita? razione che coinvolge musica, moda e un BEAUTY. Nel Sì. Quella sensazione: “Oddio non ce la fac- profumo. La maison francese l’ha infatti profumo i fiori cio ma ce la devo fare” mi serve tantissimo voluta come volto italiano del nuovo Libre d’arancio e la lavanda anche adesso. E poi, quando scrivi una can- Le Parfum. Ma nel suo ultimo brano, Bel- sono esaltati da un zone cerchi qualcosa che non è mai stato lissima, la giovane popstar, oltre a essere accordo di zafferano fatto, come fa un ricercatore. vestita dal brand, canta: «Quella volta ti proveniente dagli aspettavo in Saint Laurent,ero bellissima…». Ourika Community Ultima domanda:rapporto con lo sport? Viene quindi da chiedersi: Gardens. Il bouquet è Ho fatto pallavolo per tanti anni. Adesso una celebrazione del non riesco a praticarlo, ma mi alleno un po’ È venuta prima la canzone o prima la valore della libertà. a casa perché odio andare in palestra. collaborazione? Prima la canzone. Il riferimento non era Ho letto che sei laureata in fisica… premeditato.Poi le congiunzioni astrali han- Ho sempre studiato musica fin da bambina: no portato a tutto il resto. Amo Saint Lau- ho iniziato a 6 anni con lezioni di chitarra rent perché non è solo moda: è un mondo, classica, flauto traverso, poi canto. Ma ve- un’attitude, è elegante, ma anche rock, dark. nendo da una famiglia di professori, ho Come piace a me. sempre avuto anche la curiosità di capire come funzionassero le cose. Quindi la pas- Che rapporto hai con la moda? sione per la musica e per la scienza hanno Ottimo. La moda è uno spettacolo. Mi pia- sempre convissuto. Quando ho dovuto sce- ce essere spettatrice e ammirare anche i capi gliere cosa studiare, potevo proseguire con più stravaganti. Amo sperimentare e poi la creatività oppure optare per un piano B. selezionare,trovando le mie zone di comfort Ho scelto quest’ultimo. La fisica poteva es- in questo spettacolo multicolore. E con i profumi? La goccia di profumo è la firma sulla tela. Se vuoi essere perfetta, ci deve essere. E an- che con le fragranze ho una mia comfort zone di nomi preferiti. Di solito sono mo- nogama, ma vado a periodi. E di Libre Le Parfum cosa ti piace? L’approccio grintoso pur mantenendo un’e- leganza di base mai scontata, talvolta ruvi- da, rock. Che effetto ti fa essere collegata a un profumo il cui volto internazionale è Dua Lipa? Sei la nostra Dua Lipa? Magari. Dua Lipa comunque fa parte delle mie reference musicali insieme ad altre can- tanti italiane come, per esempio, Nada. Mi piace mischiare la nostra tradizione insieme a dei nomi del grande pop internazionale. Ti senti bellissima? Per sentirsi bellissima bisogna mettere in equilibrio diversi aspetti: sentirsi bene con se stesse, essere serene mentalmente. Que- sta è la base di partenza, poi seguono gusto, dettagli, estetica. Hai delle ossessioni beauty? Il mascara, un rossetto opaco del colore del- le mie labbra, un blush. Mai senza. 182
VOGUE ITALIA IN COLL ABORAZIONE CON L A PRAIRIE La bellezza come opera totale Con il nuovo Skin Caviar Harmony L’Extrait, La Prairie celebra l’eredità delle artiste della Bauhaus e la bellezza di tutte le donne Portare il bello nella quotidianità. Il manifesto della Bauhaus è momento dell’applicazione per un’esperienza sensoriale inedita. da sempre la stella polare della ricerca cosmetica di La Prairie, Il prezioso soin è poi racchiuso in un flacone dall’estetica raffi- laboratorio svizzero d’eccellenza nell’ambito della cosmetica nata, avveniristica e minimale. “Un’opera d’arte totale”, come lo d’avanguardia. La corrente artistica fondata dall’architetto Wal- avrebbero definito gli artisti della Bauhaus - presentata ad Art ter Gropius durante la Repubblica di Weimar, in Germania, Basel 2022 di cui La Prairie è partner dal 2017, nella cornice di nel 1919, votata alla funzionalità, al rigore nell’armonia e alla un progetto straordinario che rende omaggio al genio artistico bellezza, trova applicazione in tutti i prodotti La Prairie e in delle Bauhäuslerinnen, le donne della Bauhaus, il cui contributo particolare nel nuovo Skin Caviar Harmony L’Extrait, un soin è stato spesso dimenticato. Per onorare il loro lascito creativo ipertecnologico in micro-perle ottenuto dalla miscela di ingre- La Prairie ha creato il proprio Collettivo Donne Bauhaus: cinque dienti derivati dal caviale, arricchiti con un attivo specifico ad artiste, sotto la guida della designer Sabine Marcelis, hanno alta efficacia, progettato per aiutare a rafforzare e ridensificare interpretato il tema della ricerca dell’armonia con delle opere la pelle, per un nuovo approccio al lifting e al rassodamento. digitali visibili sul sito laprairie.com. Un’occasione questa per Nello Skin Caviar Harmony L’Extrait, le perle, formulate con La Prairie di continuare a estendere la propria eredità oltre il tecnologia microfluidica, si fondono nel gel che le contiene al mondo della skincare. Sopra a destra, le cinque artiste del Collettivo Donne Bauhaus insieme con la designer Sabine Marcelis. Al centro, l’elegante flacone di Skin Caviar Harmony L’Extrait, LA PRAIRIE. Per maggiori info: www.laprairie.com/it-it/
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Clarins Eau Dynamisante, con il suo bouquet di note esperidate, cipriate e delicatamente legnose, è un concentrato di freschezza e vitalità. (Gucci) Chanel Bionike Sublimage La Crème So Pure, Incanto di Corps et Décolleté, grazie Gioia è un doccia al potere rigenerante della schiuma che sa di Vanilla planifolia, tonifica la pelle, rendendola, allo Bergamotto e Fresia: stesso tempo, morbida e risveglia i sensi, dà una setosa. (Chanel) sferzata di energia ed è ideale anche per le pelli più sensibili. (Isabel Marant) WorkOUT Creme rigeneranti, fluidi rivitalizzanti, emulsioni leviganti, fragranze ENERGY. Ecco un PROGRAMMA FIT per ricominciare ad allenarsi e ritrovare la forma. Di SUSANNA MACCHIA L’Erbolario Frangipani, Carezza Profumata è una crema fluida per il corpo, dalla consistenza delicata e leggera che si assorbe all’istante e idrata a fondo. (Loewe) Filorga Nutri-Modeling Corps è un balsamo che rassoda, affina, ridefinisce i contorni, leviga, drena e nutre intensamente. (Diesel) 188
BEAUTY & WELLNESS One. Sisley Two. Free Emulsion Exquise Exfoliating Soap à la Rose Noire Bar è un sapone schiumoso che, oltre è un balsamo con a detergere, libera delicati sentori la pelle da impurità e cellule morte. Tra di rosa che nutre, gli ingredienti: acidi sublima e illumina della frutta e ibisco. la pelle, regalandole (Off-White) un aspetto più giovane e levigato. (Tibi) FOTO DI STEVEN MEISEL, VOGUE ITALIA GIUGNO 2014. Solgar Collistar Ricca di clorofilla, Talasso Gel-Doccia l’alga di Fitoclorella Rassodante, con estratto svolge un’azione antiossidante e di ciliegia italiana favorisce le funzioni e oli vegetali, ha un depurative effetto tonificante, dell’organismo. rassodante, rivitalizzante (David Koma) ed energizzante. (Palm Angels) 189
BEAUTY & WELLNESS Dall’alto. PRADA Paradoxe, Eau de Parfum. LANCÔME Maison Lancôme Mille et Une Roses, Eau de Parfum. DIOR La Collection Privée Eau Noire. YVES SAINT LAURENT BEAUTY Libre Le Parfum. Aria D’AUTUNNO Trame calde, sensuali, avvolgenti, per rinnovare il GUARDAROBA OLFATTIVO di stagione. Foto di BAKER & EVANS 190
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BEAUTY & WELLNESS Mondiale sarebbe il sogno perfetto. Con il a calcio è la sensazione di libertà e il sape- FOTO LIVE MEDIA PUBLISHING GROUP / ALAMY STOCK PHOTO. Milan, invece, vorrei alzare insieme alle mie re di avere nelle mani la possibilità di cam- LA compagne un trofeo importante, il primo biare le sorti della partita… dipende so- SENSAZIONE trofeo della storia della squadra femminile. prattutto da noi. DI LIBERTÀ La tua giornata ideale. E quando fai goal… È quella che l’attaccante del È la giornata in cui non ci alleniamo o non Quando ero giovane forse non mi rendevo Milan LINDSEY THOMAS abbiamo la partita. Mi piace alzarmi non neanche conto della vera importanza di un prova quando scende in campo. troppo presto, fare il brunch, guardare le goal ed essendo molto timida non riuscivo E mentre sogna di indossare la serie tv in tranquillità sul divano, riposare neanche a festeggiare come si deve. Cre- maglia della NAZIONALE, corpo e mente, prepararmi una bella cena scendo ho imparato a esprimere la mia confessa che a darle sicurezza e terminare la giornata con un film. gioia, a essere contenta dei goal che realiz- sono anche i suoi CAPELLI. zo e a sentire di più le sensazioni positive Con le extension. Hai una mania beauty? che questo comporta. Di SUSANNA MACCHIA Lavare il viso. Lo faccio due volte al giorno, al mattino e alla sera, sempre con schiuma Il ruolo in campo in cui ti senti più a I e crema. Una volta alla settimana invece tuo agio. utilizzo anche la maschera. Il ruolo che ho ora al Milan mi fa sentire a mio agio perché non sono solo un ester- La sensazione che provi quando gio- no ma vengo considerata un vero e proprio chi a calcio. attaccante che parte sulla fascia e può par- È difficile da descrivere. Vivo la partita tecipare al gioco e finalizzare le occasioni. momento dopo momento, in base alle si- tuazioni. Attraverso mille emozioni, dalla L’emozione più grande che hai mia tensione pre partita alla partita, alla gioia provato nella vita. per la vittoria, per un goal o alla tristezza Alzare la Coppa Italia nel 2021, perché è per una brutta prestazione. In ogni caso stato il mio primo vero trofeo conquistato l’emozione massima che mi regala giocare con una Prima Squadra “professionistica”. Lindsey Thomas è una calciatrice francese, nata nel 1995 che dal 2021 gioca come attaccante per il Milan. Ha fatto il suo esordio in UEFA Women’s Champions League nel turno di qualificazione nell’edizione 2021-22. l tuo pregio più grande. Cerco di essere sempre positiva, rispettosa ed educata. Il difetto. Sono un po’ permalosa. Tre cose che ami di più in assoluto. Mangiare, dormire, guardare le partite e lo sport in generale. Sono tre cose che mi pia- ce ritrovare spesso durante le mie giornate. Tre cose che invece detesti. L’ingiustizia, l’ipocrisia e i litigi. Cos’è per te lo sport. Un modo di vivere, fa parte della mia vita. Ti senti bella quando… Quando mi sento bene. Ma anche quando faccio le extension, mi danno sicurezza e un po’ più di fiducia in me stessa. Il prodotto beauty che porti sempre con te. Ho sempre la crema per il corpo, quella per il viso e il profumo. Ci tengo molto al be- nessere della mia pelle e mi piace sentirmi profumata. Il sogno che vorresti realizzare. Mi piacerebbe, anche solo una volta, poter indossare la maglia della Nazionale fran- cese e rappresentare il mio Paese. E se po- tessi indossarla all’interno di una compe- tizione importante come un Europeo o il 192
RUN La perfetta sintesi Allenamenti Un’ampia scelta di PERSONAL, di stile e tecnologia, coinvolgenti con video allenamenti TIMELESS firmata da Antonio i migliori personal direttamente sul display BE AUT Y. Citterio. trainer on demand. integrato. Chiama 800.70.70.70 o visita technogym.com Technogym Milano, via Durini, 1 - Technogym Cesena, via Calcinaro, 2861
BEAUTY & WELLNESS The CLEAN Page Cruelty free e VEGANO, anche il TRUCCO punta su formule realizzate con elementi naturali completamente privi di principi attivi di DERIVAZIONE ANIMALE. Un ulteriore passo avanti verso una cosmetica sempre più rispettosa dell’ambiente. Di SUSANNA MACCHIA Solo setole in fibre sintetiche Se il make-up è vegano anche i tool e gli accessori per applicarlo devono essere realizzati con la stessa visione. Così, nella capsule collection vegana e ricca di ingredienti energizzanti Energy Shake di Kiko Milano, il Pennello Kabuki retrattile, ideale per stendere le polveri sia sul viso sia sul corpo, ha delle setole morbidissime in fibre 100% sintetiche. 93% di LA BB FOTO DI STEVEN MEISEL, VOGUE ITALIA DICEMBRE 2011. ingredienti CREAM naturali GREEN per ciglia extra long Come tutti i prodotti Il famoso brand Yves Rocher newyorkese Milk anche BB Crème Makeup, nato nel Sublimatrice Peau 2016 in un hub Parfaite è un soin creativo con l’allora eco-concepito. pioneristica idea di Ha infatti il 100% proporre una linea di attivi vegetali, di prodotti 100% il flacone è in vegani, cruelty free plastica riciclata e clean (senza (sempre al 100%) parabeni e altre e il cartone del sostanze tossiche), pack esterno è ha appena lanciato riciclabile. La il mascara Rise che, formula, poi, mentre allunga e è studiata per incurva le ciglia, idratare 24h no le nutre con l’olio di stop, uniformare Monoi e altri l’incarnato, levigare ingredienti naturali. la grana della pelle Disponibile da e ravvivare la Sephora, il mascara luminosità. Questa ha un brush BB cream è un ergonomico. prodotto ibrido, tra skincare e PREZIOSO COME UN make-up, ideale FLUIDO ILLUMINANTE per chi non ama il fondotinta. A base di piante officinali, come l’antillide, l’olio del nocciolo di albicocca e l’olio di jojoba, Fluido Illuminante di Dr. Hauschka (qui in un’edizione limitata con un packaging realizzato dalla designer di gioielli Saskia Diez) è una formula trasversale che illumina la pelle con pigmenti scintillanti e la protegge dalle aggressioni esterne. 194
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