Servizio Tecnico Scientifico Solgar Numero verde gratuito Lun-Ven h 9-13 14-18 Sab-Dom h 9-13
VOGUE ITALIA IN COLL ABORAZIONE CON YSL BEAUT Y Profumo di libertˆ La nuova versione di Libre Le Parfum di Yves Saint colore rosso come la sabbia della terra tanto amata da Laurent Beauté è un’invocazione alla libertà. Il suo Monsieur Yves Saint Laurent. L'accordo di zafferano nome così potente non racchiude solo un sillage, ma abbinato alle note di zenzero è esaltato dalla delica- è un elemento dall’estetica codificata per esprimere se tezza del miele e dall’infusione di vaniglia Bourbon. stessi. Libre come le donne di oggi. Le note olfattive, La struttura fougère, tipicamente maschile, si arric- sensuali e fresche allo stesso tempo, sono il correlativo chisce così di una connotazione più coinvolgente che oggettivo di una femminilità libera dalle convenzioni evoca la stessa allure magnetica e seducente di uno e fedele solo a se stessa. I maestri profumieri Anne smoking reinterpretato in chiave femminile. Il design Flipo e Carlos Benaïm hanno acceso i fiori d’arancio asimmetrico del flacone incarna tutta l’essenza della e la lavanda, firme della fragranza, con un’esplosione fragranza Libre e i dettagli dorati, che brillano come di spezie calde. Lo zafferano proveniente dagli Ourika gioielli d’alta moda, sono l’espressione couture del Community Gardens in Marocco è fuoco per i sensi, di desiderio di libertà.
Nella nuova campagna LIBRE Dua Lipa è diretta per la prima volta da una donna: la pluripremiata regista nigeriana-britannica Jenn Nkiru. Insieme realizzano la campagna LIBRE più epica di sempre con l’infuocato inno di George Michael a “Freedom!”. La visione impavida ed esaltante di una donna, la donna LIBRE, incarnata da Dua Lipa ripresa in una serie di immagini maestose che abbinano la libertà senza limiti di Dua alla potenza degli elementi naturali.
Un soggiorno unico alla scoperta della Città Eterna Scopri il fascino di NH Collection Roma Palazzo Cinquecento, uno spettacolare gioiello a 5 stelle situato nel cuore di Roma. Lasciati sorprendere da questa città senza tempo passeggiando per la Basilica di Santa Maria Maggiore, il Teatro dell’Opera o il Palazzo del Quirinale e vivi un’esperienza extra-ordinaria dal magnifico rooftop con vista mozzafiato. nh-collection.it | +39 06 492221 NH Collection Roma Palazzo Cinquecento ROMA • PALAZZO CINQUECENTO
F FASHION Mariacarla Boscono. Corsetto “D-Trap” in pelle vegetale nera, gonna a rete in rafia tecnica e shorts in pizzo DIOR.
semplicemente
mariacarlaFoto di TInAteSNrtvyYilsAintagedZdiiHBAEELNNLYYEADMPEAOTCSTRTAAEBERA.NRAZKIN. I
Mariacarla è la nostra COVER STAR di questo mese. Benedetta Barzini, invece, è apparsa sulla PRIMA COPERTINA di Vogue Italia. E con il suo sguardo fuori dagli STEREOTIPI, racconta la SUPERMODELLA ITALIANA senza alcun filtro, quale è nella realtà: una MADRE QUARANTENNE che si ama per come è. C ci a Bangkok. I miei conoscevano persone del settore moda, ma non erano socially involved. i guardiamo dallo schermo del computer. Indossa un top rosa con righine e righe nere. Parla spedita, è allegra. E come si sono incontrati tuo padre e tua madre? Ogni tanto raccoglie e manda indietro i lunghi capelli neri. Lei stava per diventare la moglie di un pilota nella stessa squadra Ride, sorride. Il suo volto così personale sprizza vitalità. di mio padre che però morì tragicamente in gara. Il dolore li ha Muove lunghe braccia, parla volentieri. uniti, l’amicizia diventò amore. Sono a casa mia da pochissimi giorni. Un appartamento nuovo Torno al mio percorso da modella. Mi trovai a un casting per con vista su uno scorcio di Manhattan.Volevo abitare con mia figlia assorbenti interni e lì feci la conoscenza di Karen Elson, già avvia- Marialucas a pochi passi dalla sua scuola. Ha 10 anni: ho pensato tissima. Mi disse: Meno male che non ci hanno prese! Da allora che fra circa 6 prenderà il volo. Vorrei che fosse preparata. Avrà siamo rimaste amiche. avuto modo di incontrare qui, a New York, l’universo. Abbiamo comunque sempre viaggiato molto – Patagonia, Grand Canyon, I miei insistevano: la modella non è la tua storia… meglio se Arizona, Canada… torni a casa. L’ho accompagnata il primo giorno nella nuova scuola inglese. Risposi: questo è quello che vorrei fare! Proprio adesso che nes- Non ha fatto una piega, Ciao mamma! suno mi vuole vi faccio vedere che ce la farò. Con noi vive anche Leone, nostro figlio peloso (un cane addor- Sono diventata una modella pazzesca! Ma non sono la regina mentato sul pouf ). Adora stare qui. del reame. Ma sì, sono tanto burlona quanto anche molto timida. Ancora dopo tutti questi anni sono contenta di interpretare ogni Modella? Una professione, per nulla una momentanea occupa- mutamento richiesto, ma sono anche capace di prendermi un pe- zione! A proposito ho messo un like sulla tua foto per la campagna riodo off. Gucci. Amazing, forte! No, non tutte le modelle sono scelte per caso. Io per esempio, Sul set mi coinvolgo molto. Pronta a stirare i capelli, bleacharmi Calimera della famiglia, l’ho proprio deciso quando avevo 14 anni. le eyebrows o altri interventi utili per lo shooting. Devo compren- Si, posso fare la modella te lo giuro! I miei erano increduli. Eravamo dere, esplorare, poi interpretare. Non voglio fare la bonazza né la tornati da poco a Roma dal Kenya dove abbiamo vissuto in cam- più bella o la più ricca.Sono puntigliosa,precisa.Voglio sapere.Vedo pagna per tanti anni. Studiavo a casa, home school. In Italia mi il mood board e se non mi convince, non lo faccio. sentivo a disagio a scuola. I compagni mi bullizzavano. Ero cupa, gotica, chiusa. Spiazzata. Non capivo la realtà italiana. Adoro il servizio per Vogue Italia! Mi piace lavorare anche con Una sera Piero Piazzi venne a cena dai miei. Mi annoiavo. Mia creativi emergenti come in questo caso, due sorelle fotografe ucrai- madre parlava, parlava. Dissi, Voglio fare la modella. Si scatenò un ne severissime. Pazzesche! Straordinarie. Avevano la loro tecnica. giro di amici con suggerimenti vari. Non davano spiegazioni. We do our own thing, dicevano. Anch’io Ho seguito un corso. Insomma ho fatto tutto quello che biso- faccio my own thing! gnava fare: 120 casting, accompagnata dai genitori, risultato zero. Insisti? Siii voglio fare la modella! Non importa se un fotografo è uomo o donna. Con gli uomini Come mai i tuoi conoscevano Piero Piazzi? fotografi ho avuto tante relazioni. Ci parlavamo attraverso la nostra Mia madre era stata, how do you say, stewart di volo. Mio padre diversa arte. Facevamo dei trip fantastici. Dei rumours non ci fre- veniva da una famiglia tessile di Biella, poi mollò tutto per diven- gava niente. Ho incontrato uomini affascinanti. tare pilota automobilistico, in seguito fece il direttore di un albergo in Kenya. Cambiò ancora per seguire la produzione di Elio Fioruc- Non ho mai avuto problemi a posare nuda. Sai, i cinque anni in Kenya mi hanno liberata dal pensare la nudità come una provoca- zione. Le donne delle tribù, con i seni nudi e le collane colorate sono magnificamente simbiotiche con l’ambiente. In definitiva sono ti- midissima, ma casual, pratica con il mio corpo. Senza malizia. Mi spoglio whatever body I have. Ricordo quando rimasi incinta avevo appena siglato un contratto importante per un prodotto beauty. Ho subito avvisato il Ceo. Mi disse senza pensarci, Congratulazioni! Non vediamo l’ora di lavorare con te. Così è stato anche quando ero diventata una balena con 37 kg in più. Perché la modella è filiforme? Il lavoro è più facile se non hai la quinta di reggiseno. Noi vendiamo abiti. Monsieur Valentino mi definì una stampella! Oggi anche chi ha un corpo pieno ha spazio nella moda. Le cose sono cambiate. Mia figlia, per esempio, trova bellissime le donne diverse dallo ste- reotipo della modella-magra. Le nuove generazioni non hanno 202
Abito in lana con dettaglio cut-out, stivali in pelle con dettaglio in punta, borsa rigida in pelle con manici a catena e borchie argentate, choker di perle con finish dorato GUCCI. In apertura. Body e leggings con dettagli cut-out MUGLER. 203
Maglione in shetland, gonna in lana double, décolleté in pelle spazzolata, borsa in pelle spazzolata sfumata PRADA.
questo problema, non vedono le differenze. Noi però siamo le ere- da, vestita di nero col turtle neck o leopardata può vincere e otte- di delle mannequin d’un tempo. La magrezza rende più facile la nere la copertina. Mi dicevano che vestivo come quelli che vendita. Anche chi guida la Formula 1 non può pesare 100 kg. dormono sotto il ponte di Brooklyn. Decisi di alternare il look: una Siamo diventate molto più di un manichino, ci siamo espanse. Sia- settimana come volevo io e una per piacere agli addetti. Piero Piaz- mo uno step ahead. zi invece mi disse: tu sei tu, vai come vuoi. Sì, forse la magrezza è un simbolo di mancanza di forza. Nel L’importante nel lavoro è interpretare la visione di sogno che fashion business non mi sono mai sentita debole, mai quella che vuole il brand. Devo comunicare il vestito. Le persone ti guardano subisce la moda. La diversità è bella ed è questo che insegno a mia in passerella, e milioni in video. Dobbiamo regalare il massimo. figlia, piccola donna. Cosa vuoi raccontare quando ti rivesti? Che fai? Bevi?? Mi piaceva usare gli abiti per interpretare il mio mood. Oggi lo Certo, ognuno ha i suoi vizi! Un po’ di vino e delle patatine piccan- faccio di meno. Sono “maglietta bianca” anche se ogni tanto sarei ti… Mi preparo per le sfilate per la settimana della moda. Ne faccio dell’idea di vestirmi secondo quello che in quel momento sento. un sacco. Sono 15 anni che manco da New York. Io bevo e tu fumi! L’altro giorno cercavo una cosa che avevo voglia di mettermi. Non Qui non si può fumare sigarette da nessuna parte, ma la marijuana la trovavo. Fa niente. Maglietta bianca e via. è legale. Marialucas mi chiede: cos’è questo odore, mamma, che sono? Canne? Le ho spiegato che vengono usate anche come me- Adesso con la virtualità mi piace interpretare la mia arte senza dicina. Mamma, anche tu ti fai le canne? Be’, non mi piace parti- interferenze o snaturare la mia persona. Vorrei che nessuno sapesse colarmente. Ma ognuno deve essere libero di fare quel che vuole. chi sono. (Ride molto e forte). Mariacarla, esiste la Mu- Hai qualche modello femminile che ti abbia ispirato? sa, ma non il Muso… La mia influencer, se così si Se non esiste bisogna crearlo. può dire, è mia mamma. Am- La Musa non è più a senso miro il suo essere una vera unico. Le cose vanno cambia- femmina. Mi ha dimostrato la te. Io, solo la Musa, non la realtà, mi ha dato stimoli e farei.Se,per esempio,sono una trasmesso forza. Sì, è il mio Musa per Tisci, lui, per me, è modello. Chissà se sarò così un Muso. I talenti che ammi- anche per mia figlia… ro sono – how do you say – una Cosa pensi del mondo in grande ispirazione per me. cui siamo nate? Condividiamo le nostre diver- Mi piacerebbe riuscire a usare se creatività. Oggi vedo reci- tutto quello che il mondo ci procità fra Musa e Muso. ha regalato per aprirci, per espanderci mentalmente. Dimmi cosa pensi della Temo che le nuove generazio- bellezza. ni si rinchiudano per non cre- Impossibile! Non esiste. È scere, non comunicare, non qualsiasi cosa, anche intocca- elevarsi alla conoscenza. Que- bile.Ne potremmo parlare per sto mi fa soffrire. Abbiamo ore. Lavoro in un campo dove ogni sorta di informazione a la bellezza è tutto. Non sono disposizione. Peccato non ap- considerata bella, ma ho lavo- profittarne. rato eccome. È una questione Sì, mi piace ballare!! Vole- troppo complicata, individua- vo fare la ballerina, una volta, le, impalpabile. tanti anni fa... Ascoltare la musica è un’attività a sé; l’un- Il corpo cambia. Tu sei derground tecno, Nina Simo- molto elastica.Vai in palestra? ne, il jazz, Bob Marley e tanti Ho un corpo un po’ nervoso, tanti altri. La musica non è un una mente complicata. Da rumore di sottofondo. Anche ragazzina venivo derisa perché la classica contemporanea mi ero diversa, un po’ sfigata. Ho piace, per esempio i suoni ri- imparato che puoi sentirti petitivi di Philip Glass mi bene,sempre.Faccio uno sport danno sicurezza. Però ti devo di nuova generazione, un po’ brutale, Bikram yoga o Hot yoga – lo puoi praticare ovunque nel dire che una delle cose che mi piacciono di più è stare a casa a fare mondo. Si fanno sempre le stesse mosse. A me piace tutto quello i biscotti con mia figlia, oppure uscire per assaggiare i cibi delle che è ripetitivo, che mi scolleghi dalla testa senza cambiare posizio- culture lontane. L’arte? Devo essere sincera, sono nata e ho vissuto ne, senza acrobazie, senza diventare una freak. surrounded da Roma – città-museo all’aria aperta. Lì tutto è arte. New York è piena di arte antica e contemporanea nei luoghi pre- Chissà come sarò, se mi lascerò invecchiare o se farò degli in- posti, arte da ogni angolo del mondo. L’arte, come la bellezza, è terventi. Quello che fa tristezza è pensare agli acciacchi. Ho avuto ovunque. un piccolo segnale, aiuto! Sono sempre stata healthy. Il concetto che il tempo passa, che hai meno tempo qui, non mi piace. La vita Le tue pareti sono bianche… scivola velocemente fra le mani. Ho tempo per cercare le cose che mi piacciono. Senza quel tempo non vivrei, sarei morta. Il cambiamento può essere interessante dai 40 in poi. Potrei sbagliare, ma non sono mai stata vanitosa. Mi ritengo una paesa- La conversazione si è conclusa. I tempi sono scaduti. notta quando apro la bocca, ma ho un allure integra, esteticamente Se vengo in italia ci beviamo un caffè insieme così possiamo anda- intellettualizzata. Guardo le ragazze che si azzuffano per una co- re avanti a chiacchierare! pertina. Quello nel fashion è un lavoro pieno di sottigliezza. Bion- Con gioia Mariacarla. 206
Completo giacca e gonna in tessuto tecnico con dettagli colorati a contrasto DIESEL. Stivali over-the-knee ACNE STUDIOS.
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Tuta in crêpe couture VALENTINO. Guanti lunghi in jersey e décolleté con plateau Discobox in vernice VALENTINO GARAVANI. Nella pagina accanto. Abito in jersey a collo alto in tessuto sintetico elasticizzato BALENCIAGA. Mascherina Satori MYKITA. Bangles in metallo SAINT LAURENT BY ANTHONY VACCARELLO. 209
Cappotto-abito in tweed impreziosito da bottoni in tweed e stivali alla coscia in gomma con logo a contrasto CHANEL.
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Piumino in nylon con corsetto e longuette in jersey VERSACE. Nella pagina accanto. Bustier in nappa con cintura in vita FENDI. Short con doppia cintura in pelle e calze in lana MIU MIU. Hair OLIVIER SCHAWALDER. Make-up CELINE MARTIN. Stylist assistant ESTHER TALABER, GIORGIA TOSCANI, ANAÏS DUTERTRE. Movement director PAT BOGUSLAWSKI. Production WESTERN PROMISES. Location RACING CLUB DE FRANCE.
Per l’autunno inverno, il GRUNGE si fa SOFISTICATO, tra proporzioni pronunciate e stratificazioni di satin, lane grezze e tartan. Ma rimane intatto lo SPIRITO RIBELLE. Foto di KARIM SADLI. Styling di JOE MCKENNA LIBERO 214
Top vintage CARLO MANZI,kilt di lana GUCCI, pantaloni di twill THE ROW. Qui e in tutto il servizio. Stivali di suede LOEWE. 215
Top a spallina di satinVAQUERA, canotta di rete AMI PARIS, pantaloni corti COMME DES GARCONS HOMME PLUS, jeans mimetici EYTYS. 216
Cappotto in pelle e maglia di lana a coste ETRO. 217
Da sinistra. Maglione di lana con zip BOTTEGA VENETA. Giacca camicia di lana e poliestere riciclati WILLY CHAVARRIA. 218
Giaccone di lana e cotone, gonna scozzese e jeans DSQUARED2, maglione in shetland Fair Isle MARGARET HOWELL. Fascia VAQUERA. 219
Bomber ISABEL MARANT, top di satin MIU MIU, pantaloni corti COMME DES GARCONS HOMME PLUS, pantaloni di lana check LOEWE. 220
Giubbotto di pelle imbottito e pantaloni di lana LOEWE, T-shirt dress R13. 221
Abito canotta ricamato con perline LOUIS VUITTON, felpa di cotone con cappuccio R13, jeans DSQUARED2. 222
Da sinistra. Cappotto di pelle COACH, slip dress di satin VAQUERA. Maglione di lana a intarsi ALEXANDER McQUEEN, jeans DSQUARED2. 223
Giaccone COACH, maglione di lana MM6 MAISON MARGIELA, sciarpa trapuntata e gonna di denim MARTINE ROSE, pantaloni di lana LOEWE. 224
Camicia di jersey e jodhpurs LOUIS VUITTON. Hair DAMIEN BOISSINOT. Make-up CHRISTELLE COCQUET. Manicure JULIE VILLANOVA. Production BRACHFELD. Digital artwork IMAGIN PRODUCTIONS. Models FLEUR BREIJER, KRISTINE LINDSETH, MATHILDA GVARLIANI, ANYIEL MAJOK, AMELIE NSENGIYUMVA, TIDA ROSVALL, PUCK SCHROVER. 225
NOWSTALGIA Giacche da biker, corsetti, tinte sorbetto e linee svasate. Citazioni ANNI 50 reimmaginate in stile CONTEMPORANEO. Foto di NADINE IJEWERE. Styling di GABRIELLA KAREFA- JOHNSON 226
Models: Imaan Hammam e Sora Choi. Corsetti, gonna, pantaloni e cinture VERSACE, cardigan VALENTINO, calze CALZEDONIA, mocassini RALPH LAUREN COLLECTION. Nella pagina accanto. Giacca crop di pelle e gonna di denim MARNI, foulard CHAVET.
Da sinistra. Lupetto, gonna e décolletée BOTTEGA VENETA. Maglione, gonna e mary jane PRADA. Orecchini BEN-AMUN BY ISAAC MANEVITZ. 228
Crop top, giacchina e gonna di tweed check CHANEL. Orecchini BEN-AMUN BY ISAAC MANEVITZ. 229
Giacche, pantaloni, camice e cravatte GUCCI. Sulle mani, Vernis à Ongles, goldie red, GUCCI BEAUTY.
Da sinistra. Lucia de la Garza, Bela Salazar, Eloise Wong e Mila de la Garza, componenti della rock band Linda Lindas. Lucia, Bela e Mila: abiti COACH, orecchini FRY POWERS (Bela) e SWAROWSKI (Mila). Eloise: gilet TORY BURCH, dolcevita TORY SPORT. 231
Da sinistra. Eloise Wong: gilet, T-shirt e pantaloni COACH, gilet di maglia GANNI, scarpe con fibbie CHURCH’S, calze HAPPY SOCKS. Lucia de la Garza: giacca CHOCHENG, abito DIOR, mocassini SALVATORE FERRAGAMO, calze HAPPY SOCKS. Hammam: abito e maglione MOLLY GODDARD, scarpe T-bar RALPH LAUREN COLLECTION. Mila de la Garza: cardigan 8 MONCLER PALM ANGELS, stringate G.H. BASS, calze CALZEDONIA. Bela Salazar: cardigan TACH CLOTHING, collo alto ROKH, gonna CHOPOVA LOWENA, décolletée CHRISTIAN LOUBOUTIN. Per dare un tocco vintage all’hairstyling, Mistify My Light, fast drying hairspray Eimi WELLA PROFESSIONALS è una micromist leggerissima che garantisce una lunga tenuta. 232
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Imaan Hammam: cappotto, polo, microshorts di pelle, culotte, cintura e décolletée MIU MIU, calze CALZEDONIA. Sora Choi: giacca e gonna ERDEM, maglione e camicia DIOR, mary jane VERSACE. 234
Giacca e minigonna con stampa leopardo MICHAEL KORS COLLECTION, top TORY BURCH, mocassini RALPH LAUREN COLLECTION, calze CALZEDONIA. Orecchini BOTTEGA VENETA. 235
Tailleur, cappotto, abito brodé, camice di popeline e cravatte LOUIS VUITTON. 236
Sora Choi: top e gonna ALAÏA, pumps BOTTEGA VENETA, orecchini MOUNSER. Mila de la Garza: maglione e gonna MARINE SERRE, camicia e cravatta SPORTMAX, mocassini G.H. BASS, calze CALZEDONIA. Occhiali da sole SAINT LAURENT BY ANTHONY VACCARELLO. Hair EDWARD LAMPLEY. Make-up, GRACE AHN. Manicure EMI KUDO Tailor LESLIE SUZUKI. Produced by JN PRODUCTION Set Design HEATH MATTIOLI. 237
LA SUA NEW YORK Non tornava a Manhattan da due anni e, adesso, tra una colazione da Eat e una passeggiata a SoHo, NICOLAS GHESQUIÈRE, direttore artistico di LOUIS VUITTON, ricorda il passato e riflette sul presente. Di LYNN YAEGER. Foto di GREGORY HARRIS. Styling di DENA GIANNINI A ppena arrivato a New York, per prima cosa athleisure, ma poi completa il look con pez- Nicolas Ghesquière guarda fuori dal fine- zi di lusso. Lo adoro. Mi sento sempre così 238 strino della limousine che è andata a pren- ispirato, qui». derlo all’aeroporto e osserva con profondo interesse i ragazzi per la strada. «È uno Erano più di due anni che Ghesquière street style molto diverso da quello di Pa- – dal 2013 direttore artistico delle collezio- rigi, una combinazione unica di fantasia e ni donna di Louis Vuitton – non vedeva funzionalità. Un newyorkese indossa capi Manhattan e ora si gode le cose semplici di cui ha tanto sentito la mancanza. «Stamat- tina mi sono svegliato prestissimo. Sono andato a passeggiare, quindi ho fatto cola- zione da Eat… a Parigi non ci sono posti del genere. È stata una mattinata ideale. Poi ho pranzato con la mia amica Grace Cod- dington da Sant Ambroeus». A New York,alloggia all’hotel The Mer- cer. Gli alti papaveri della moda tendono a soggiornare nella parte settentrionale di Manhattan, ma non Ghesquière, che pre- ferisce stare a SoHo, all’ombra del negozio Vuitton di Greene Street. New York, con- fessa, è sempre stata molto importante per lui. «In nessun altro posto si possono fare e vedere certe cose. Fin dalla prima volta in cui sono stato qui, ho provato questa forte sensazione». Forse, ad attrarlo è proprio l’anima giovanile del Paese: gli Stati Uniti esistono da meno di due secoli e mezzo. Dopotutto, parliamo di uno stilista che am- mette di essere da sempre affascinato dallo spirito adolescenziale, da quella che lui de- finisce «l’impermanenza e la meravigliosa incostanza dell’adolescenza». Conserva un ricordo cristallino delle sue passioni durante quel difficile periodo di formazione: «Mia madre aveva scelto un’or- renda carta da parati a fiori per la mia ca- mera da letto, e io l’ho ricoperta con degli adesivi e poi con poster di film o pagine di riviste. Ora mi rendo conto di quanto quel- le pareti abbiano contribuito a far nascere in me un’ossessione destinata a condiziona- re il mio futuro. Credo che in questo non ci sia nulla di eccezionale, sono cose che fanno tutti gli adolescenti. Solo che ora, forse, cre- ano immagini con i video di TikTok». In effetti, chi non ha tappezzato le pareti della propria cameretta con foto di moda, di at- tori o musicisti? Di solito, tuttavia, questi sogni svaniscono con il sopraggiungere dell’età adulta. Non è così per Ghesquière. «Quando nutri un interesse artistico, finisci
SLUGREM HOYEON JUNG Dopo essere assurta a fama planetaria grazie al fenomeno Squid Game e avere offerto un’interpretazione memorabile nel video musicale del singolo di The Weeknd Out Of Time, la modella e attrice sudcoreana HoYeon Jung apparirà accanto a Cate Blanchett e Kodi Smit-McPhee nella serie thriller Disclaimer, in arrivo su Apple TV+. Polo oversize, abito ricamato, trainers di pelle. Tutti gli abiti e gli accessori di questo servizio sono LOUIS VUITTON. 239
SLUGREM CHLOË GRACE MORETZ L’abbiamo vista nel remake di Suspiria firmato da Luca Guadagnino, quindi in veste di protagonista nel thriller psicologico Greta, diretto da Neil Jordan, dopodiché la presenza di Chloë Grace Moretz sugli schermi è andata diradandosi. La situazione è destinata a cambiare con l’uscita della serie sci-fi The Peripheral, prevista nel corso di quest’anno, e di due interessanti progetti cinematografici, uno dedicato al suicidio di massa dei membri della setta guidata dal reverendo Jim Jones, a Jonestown, nel 1978, l’altro ispirato alla leggendaria storia di Bonnie e Clyde. Blazer oversize, giacca con collo a scialle, camicia di cotone e seta, pantaloni e loafers di pelle. 240
SLUGREM RENATE REINSVE Il film di Joachim Trier ambientato a Oslo, La persona peggiore del mondo, è stato uno dei fenomeni cinematografici del 2021, e il pubblico si è innamorato della sua protagonista, la 34enne norvegese Renate Reinsve. Dopo la conquista della Palma d’Oro a Cannes come migliore attrice per la sua interpretazione, il futuro della Reinsve si prospetta luminoso. Cappotto di pelle, abito di lana, maglione di cashmere e trainers di pelle. 241
SLUGREM GEMMA CHAN Di recente, Gemma Chan è stata molto impegnata. Dopo averla vista nel ruolo di protagonista nel kolossal Marvel Eternals, diretto da Chloé Zhao, la ritroveremo a breve nei panni di una casalinga degli anni Cinquanta nell’attesissimo Don’t Worry, Darling, accanto a Harry Styles e Florence Pugh, e in Extrapolations, una serie antologica che esplora l’impatto della crisi climatica sulle nostre vite. Inoltre, Gemma Chan sarà l’interprete principale in un biopic sulla prima star sino- americana di Hollywood, Anna May Wong. Cappotto di twill con dettagli di pelle, camicia di seta e cotone, cravatta di seta, minigonna di lana e trainers di pelle. nowstalgia Est abo ITATENIMUS et fuga Sitatempore SAMEIUDIS voluptiatif. Iciam, ne illa solore utem niendus TIATQUE NONSENT APERUM QUIA cus reperitaperum Iciaconse modi repro. 242
sempre per tornare a questo mix creativo che ramente costoso che ha comprato proprio cere di camminare lungo la spiaggia e la appartiene solo a te», insiste. quando la foschia dell’adolescenza andava casa che si sta facendo costruire sulle colli- diradandosi e lui era sul punto di trovare, ne di Hollywood. Lo scorso maggio, ha All’epoca, si esprimeva anche con la come adulto, la propria strada nel mondo. presentato la sua sfilata cruise al Salk Insti- moda? «Cercavo sempre di mettere le mani «Un trench di Comme des Garçons», ri- tute di San Diego, un esempio di architet- su qualche capo d’abbigliamento. Persona- sponde tutto d’un fiato. «Ci ho speso tut- tura brutalista progettato da Louis Kahn. lizzavo un sacco di cose. Ricordo di aver to il mio stipendio. Poche settimane dopo, La passerella, allestita en plein air, nella preso un vecchio cappotto di mio nonno e mi hanno chiamato per un grosso lavoro corte centrale dell’istituto, ha visto sfilare di averlo trasformato in uno spencer», rac- da Trussardi, dicendomi: “Venga con i suoi abiti dai volumi pazzeschi indossati con conta sorridendo. Ghesquière è cresciuto a disegni. Vogliamo vedere il suo lavoro”. sneakers e cinture che cingevano la pelle Loudun, una piccola città nella Francia Sono corso nel mio armadio a prendere il nuda, il tutto con la partecipazione straor- occidentale, descritta da sua madre come cappotto di CDG. Ricordo ancora la sen- dinaria di un tramonto spettacolare. «lontana da tutto e vicina a nulla». «Ma sazione che ho provato a indossare qual- c’erano un paio di negozi vintage dove fa- cosa che mi faceva sentire davvero sicuro Ma che dire dello street style? In Ca- cevo acquisti: jeans e felpe con sopra im- di me stesso». lifornia, tutti si spostano in auto. Ghe- magini stampate». squière replica che, in qualsiasi parte del In realtà, questa sicurezza, a 16 anni mondo si trovi, il suo sguardo rimane fisso Quelle vecchie felpe potrebbero aver come a 50, è sempre stata alla base del suo sul marciapiede. «Quest’ultimo decennio influenzato la sua collezione A/I 22-23, le lavoro. Ancora adolescente, mentre i suoi ha modificato il nostro punto di vista sulla cui polo in jacquard floreale sono caratte- coetanei andavano a scuola, lui era già moda: c’erano idee che andavano abban- rizzate da grafiche che riprendono celebri apprendista presso Jean Paul Gaultier. donate, cambiamenti che dovevano avve- foto scattate negli anni ’90 da David Sims? Sono seguiti brevi periodi di lavoro pres- nire e cose che dovevano esplodere», riflet- «All’epoca, trovavo che i lavori realizzati da so varie piccole case francesi, culminati te. Poi sospira, forse pensando a una per- David per The Face e altri magazine britan- con la nomina, nel 1997, a soli 25 anni, a sona senza nome, intravista solo nella sua nici fossero dei nuovi classici, dei capolavo- direttore creativo di Balenciaga, posizione immaginazione, che ha osato abbinare un ri. Così gli ho chiesto se poteva scavare che ha permesso al suo talento di mixo- top di Louis Vuitton con grafica di David negli archivi e selezionare i suoi preferiti. È logo della moda assolutamente moderno Sims a una giacca vintage da cowboy con in questo modo che la storia è iniziata, e lui di balzare alla pubblica attenzione. Ghe- le frange, completando il look con una bor- è stato molto disponibile». squière insiste sul fatto che le sue creazio- sa Speedy e un paio di Dr. Martens scal- ni per Vuitton sono destinate ad avere una cagnate. «Ciò che conta davvero è la liber- Sotto ogni aspetto, Ghesquière ha or- lunga vita attiva: un nuovo modo, si po- tà di trasformare le cose, di indossarle in mai raggiunto la piena maturità ed è la trebbe dire, di conseguire la sostenibilità. modo diverso, con un tocco personale. Può mente creativa di un vasto impero interna- E naturalmente, aggiunge ridendo, man- sembrare tutto un po’ caotico, ma la verità zionale, ma questo non significa che abbia tengono il loro valore, anzi, forse varranno è che non abbiamo mai celebrato l’indivi- perso l’entusiasmo per i semplici piaceri ancora di più tra 20 anni. «Quello che dualità come oggi». dello shopping vintage. «Non faccio acqui- conta, oggi, è realizzare cose che durino. sti su Internet», dice. «Sono curioso. Mi Essere moderno significa riuscire a fare piace andare nei negozi. Voglio poter ve- qualcosa che continua ad avere senso no- dere le cose. E, onestamente, forse non vedo nostante il passare del tempo». abbastanza». Anche se New York avrà sempre un D’altra parte, è anche vero che, a volte, posto speciale nel suo cuore, in questo mo- il potere dell’abbigliamento può essere sfrut- mento il grande amore dello stilista è la tato appieno solo acquistando qualcosa di West Coast. Descrive in toni estatici il pia- nuovo. Impossibile, quindi, non chiedere a Ghesquière quale è stato il primo capo ve- «Quello che conta, oggi, è realizzare cose che durano. Essere moderno significa fare qualcosa che continua ad avere senso nonostante il passare del tempo» 243
SLUGREM nowstalgia PHOEBE DYNEVOR Est abo ITATENIMUS et fuga Sitatempore SAMEIUDIS voluptiatif. Iciam, ne illa Dopo essersi fatta un solore utem niendus TIATQUE NONSENT nome grazie al suo ruolo APERUM QUIA cus reperitaperum Iciaconse modi repro. nella serie Netflix Bridgerton, Phoebe 244 Dynevor ha riscosso critiche entusiastiche per l’interpretazione della famosa ceramista britannica Clarice Cliff nel film The Colour Room. Ora tornerà sul piccolo schermo nell’adattamento televisivo di Exciting Times, acclamato romanzo dell’autrice irlandese Naoise Dolan. Abito colorato, abito con stampa metallizzata, stivali di pelle.
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