elle Serendipity IL LATO B DELLE COSE: BELLO, BUONO, BIS SIGNeOSRIIGNORE di SERENA LA ROSA le buone notizie «È una gran settimana per le Innanzitutto: dove sono le borse. Quelle concentrarsi sui suoi progetti. (Aveva un altro? Può essere, ma nessun matrimonio finisce per corna). successioni», ha detto il che Totti sostiene di aver «nascosto» nell’intervista Sull’altra sponda dell’impero, intanto, Tom Brady si creatore di Succession suicida più favolosa di questa epoca senza pudore, è de-ritirato, tornando a giocare nella NFL Jesse Armstrong, l’altra settimana sul Corriere. Riassumo per chi si nonostante l’annuncio dello scorso febbraio e accettando l’Emmy interessa solo di geopolitica: Totti e Ilary si sono nonostante Gisele gli abbia chiesto mille volte di per la miglior serie lasciati, per il bene dei bambini, dopo aver a lungo essere più presente in famiglia: lei per dieci anni ha drammatica. È la storia provato a rimanere insieme, per il bene dei fatto la sua parte – perlopiù a Boston, dove c’è la dei quattro eredi bambini. Sempre per il bene dei bambini, Totti ha neve e si muore di noia – e gradirebbe tornare a incapaci e capricciosi altresì deciso di inaugurare la battaglia degli svolgere mansioni di alto profilo. di un patriarca presunto stracci, con l’intento dichiarato di non voler fare la Lui ha contrapposto dichiarazioni che sono immortale. Chissà figura dello sfasciafamiglie – non è stato lui il capolavori di indolenza: «La famiglia e il football se anche lì si prepara primo a tradire, signora maestra – e il danno sono le due cose più importanti per me», sostiene: il colpo di scena. collaterale di farne parecchie altre, di figure: tutte per favore non chiedetegli di scegliere. terribili. Quella del paranoico che controlla i È importante che ciascuno segua ciò che gli dà Harry e Meghan messaggi sul telefonino; quella del pitocco che gioia – dice Gisele, e suona come una minaccia. È rinfaccia la vacanza in Tanzania «pagata da me»; importante per il bene dei bambini. Anche quando hanno partecipato quella del rancoroso che per riavere i suoi Rolex – i bambini hanno abbondantemente superato i 40 compunti alle «Non ha lasciato neanche le garanzie, neanche le anni, e dopo una vita passata a fare i fenomeni del cerimonie funebri scatole» – nasconde borse di lusso nella speranza di campetto proprio non possono rassegnarsi a un in onore della regina, un baratto riparatore (nel mulino che vorrei, Ilary destino di professioni adulte.| però non temete: ha sostituito le originali con mediocri copie da è solo una tregua. bancarella, tanto lui cosa vuoi che ne capisca, e FERMO IMMAGINE Ci sono ancora titoli adesso ride sul coccodrillo sbiancato). da confermare, podcast «Smettere non è facile. È un po’ come morire», da promuovere, confessa Totti con l’abituale sobrietà a proposito libri da pubblicare, del suo ritiro. «Ero fragile, mi mancavano i documentari riferimenti, e Ilary non ha capito l’importanza di da produrre. questo dolore». Ora, io posso immaginare che Le telenovele, a trauma sia smettere di fare l’idolo delle folle dopo differenza delle favole, vent’anni, e so perfettamente che \"fragilità\" è non finiscono mai. diventata la carta \"Esci gratis di prigione\" di questi tempi – chi frigna per primo vince – ma nei medesimi vent’anni Ilary ha coltivato una carriera in tv ragionevolmente indipendente da quella di moglie di calciatore, durante la quale ha comunque partorito tre figli e difeso con «reazione quasi materna» il suo pupone dalle angherie degli allenatori cattivi. Magari – che so – si illudeva di poter tirare finalmente il fiato, la sventurata: fare un lavoro solo, essere la famosa di casa, SERENA LA ROSA, giornalista. IL 28 SETTEMBRE Samantha Cristoforetti riceverà ufficialmente il grado di GETTY IMAGES Ottimista per scelta, ostinata per necessità comandante della Stazione spaziale internazionale, nella quale si trova da aprile come comandante della parte \"occidentale\" (gestita da UE, Usa, Canada, Giappone). Con la promozione, farà capo a lei anche la parte dell'agenzia spaziale russa. ELLE|54
elleWEEK COSA È ACCADUTO, COSA ACCADRÁ SOLDATE... marsch! di Anna Bogoni AVANTI GETTY IMAGES Il nuovo Vocabolario Treccani Era la fine di luglio di quest’anno, meno di due mesi fa, quando il Senato ha bocciato la appena uscito ha introdotto le forme al femminile di lavori e proposta di declinare le cariche femminili per un linguaggio istituzionale più inclusivo: insomma niente ministra, deputata e senatrice. E neppure attenzione alla presenza di entrambi i generi in un gruppo misto professioni. Due mesi fa il (i senatori e le senatrici, per esempio), confermando la supremazia del maschile. Invece, mentre Senato ha bocciato l'uso di il mondo della politica italiana non smentiva il gender gap (secondo i dati del Global Gender Gap 2022, che misura il raggiungimento degli obiettivi di parità tra uomini e donne, il nostro Paese è al 63° posto su \"ministra\" e \"senatrice\" 146 monitorati), qualcuno segnava un gol. L’edizione del Dizionario dell'italiano Treccani appena uscita per nel linguaggio istituzionale. le edizioni dell'Istituto dell'Enciclopedia italiana introduce infatti le forme al femminile di lavori e professioni: soldata, soldate; avvocata, avvocate, per esempio. Abolisce le spiegazioni che fanno riferimento a stereotipi di genere, del tipo “la mamma stira, il papà lavora”. Non solo: per la prima volta nella storia dei vocabolari della lingua italiana viene registrato anche il femminile di nomi e aggettivi e l’ordine stabilito è quello alfabetico: per esempio, cercando la parola “contento”, si troverà prima la forma femminile “contenta” e poi il maschile. La riflessione è agrodolce: mentre il linguaggio, organismo vitale, specchio dei tempi e dei cambiamenti della società, traina in questo caso il processo di riconoscimento dei diritti, la politica resta al palo, forse ha altro a cui pensare.| 57|ELLE
elleWEEK A sinistra. Jean-Luc Godard durante le riprese del film Jean-Luc Godard (1930-2022) Pierrot le fou (Il bandito delle 11, 1965). Sotto, dall'alto. I due UNA vita protagonisti di À bout de CONTROCORRENTE souffle (1960), Jean Seberg e Jean-Paul Belmondo. «Non era malato, era solo esausto», così parenti Godard e Brigitte Bardot sul set di Le mépris (1963). e amici di Jean-Luc Godard, cineasta e critico della Con Anna Karina, sua moglie Nouvelle vague, intellettuale e artista che ha rivoluzionato dal 1961 al 1968. tutti i canoni del cinema, hanno comunicato la decisione del Maestro di ricorrere al suicidio assistito, a 91 anni, in GETTY IMAGES Svizzera, nella casa sul lago di Lemano dove si era ritirato dalla fine degli anni Settanta. Innovatore e iconoclasta, dal 1960, con la rivelazione di Fino all’ultimo respiro, passando per pietre miliari come Le mépris, Bande à part, La chinoise, Je vous salue Marie, fino agli ultimi, fluviali, Adieu au langage, premio della giuria a Cannes 2014, e Livre d’images, Palma d’oro speciale nel 2018, non ha mai smesso di ispirare cineasti, ammaliare e indignare platee e critica, scardinare e infrangere principi e consuetudini, sgretolando inquadrature, montaggi, sceneggiature e linee narrative, impastando con furia dissacrante il cinema con la politica, la pittura e la letteratura, contaminandolo con la materia palpitante della vita. Asserragliato nel suo bunker-studio come un eremita, non ha in fondo mai smesso di provocarci, mettendo alla prova il nostro spirito critico, stigmatizzando il nostro conformismo, profetizzando l’imminente collasso della capacità umana di comunicare. E il suo progressivo distacco: «Voi siete pieni di voglia di vivere», dichiarava in Adieu au langage. «Io sono qui per dirvi no. E per morire». «Farla finita», continua infatti il comunicato, «era una sua decisione ed era importante per lui che si sapesse». «Quanto devo correre, prima di accasciarmi al suolo?», sembra gli abbia chiesto Jean-Paul Belmondo prima di girare il leggendario epilogo di Fino all’ultimo respiro, in cui il regista riprende il suo protagonista di spalle, mentre scappa dalla polizia, ferito a morte. «Finché non ne hai abbastanza di correre», rispose lui. Ecco, Godard esce di scena così: quando decide lui. Quando ne ha abbastanza. Ma a noi piace pensarlo ancora là, che si aggira per le stradine lacustri guardingo e scontroso, giacca beige, feltro marrone, a fare scorta di giornali e sigari avana. Il passo incerto, la mente carica di fotogrammi di nuovi film che scuotano le coscienze e liberino l’immaginazione.| Ilaria Solari ELLE|58
elleWEEK Non sono solo i politici (per esempio, Luigi Di Maio di recente in una trattoria a Napoli) a farsi ispirare da Dirty dancing: la mossa con cui, nel film, Patrick Swayze solleva Jennifer Grey sta diventando un must nei matrimoni, con tanto di corsi preparatori. Ma pochi ci riescono. IL MARE Irene Papas (ANCHE) D'INVERNO Il carisma Percorsi naturalistici, escursioni guidate, di Penelope attività didattiche per i bambini, immersi, è il caso di dirlo, nella natura, ovvero nelle acque Irene Papas (sopra) se n'è andata a 96 anni, nello stesso villaggio cristalline di Golfo Aranci (Sassari) in Sardegna, in un tratto del Peloponneso dove era nata, Chiliomodi. Da tempo soffriva di mare protetto lungo la costa, dove sarà possibile fare snorkeling tutto l’anno. È quanto offre la prima area di di Alzheimer. Nel nostro immaginario popolare è stata a lungo il volto conservazione marina locale prevista da Seaty, progetto realizzato dalla onlus Worldrise (worldrise.org) impegnata di Penelope, che ha interpretato nello sceneggiato tv Odissea nella salvaguardia del mare, con il supporto di Fastweb. Partito quest’estate con il patrocinio di Comune e Regione, (Giuseppe Ungaretti ne introduceva le puntate leggendo versi del quello di Golfo Aranci è un vero e proprio bioparco marino con percorsi delimitati da boe, cartelloni informativi fuori e poema), ma l'attrice greca ha dato vita a molti altri personaggi femminili dentro l’acqua, laboratori sul campo, attività di formazione e tour di snorkeling guidati da biologi. «Seaty ci ha memorabili, in film come I cannoni di Navarone, Zorba il greco o Z – permesso di creare valore sul territorio e un impatto positivo sull’ambiente, che continueremo a monitorare», L’orgia del potere di Costa-Gavras. Al cinema ha sempre affiancato osserva Mariasole Bianco, esperta in conservazione marina e presidente della onlus. A pochi mesi dall’avvio, con oltre il teatro classico, anche come regista. Sposata solo per pochi anni 600 persone coinvolte nelle varie attività, il progetto pilota sardo conferma che tutela del mare e turismo sostenibile con il regista Alkis Papas, ha sempre rivelato poco della sua vita privata; GETTYIMAGES rappresentano un esempio di sviluppo vincente, in linea con la campagna 30x30 Italia lanciata da Worldrise per solo dopo la morte di Marlon Brando ha raccontato di avere avuto aumentare del 30 per cento le aree marine protette entro il 2030. «Abbiamo creato un modello efficace, il prossimo step una relazione con lui. Ad.Bar. sarà replicarlo in altri tratti di costa del litorale italiano», conclude Bianco. Ad.Bar. | ELLE|60
elleWEEK Punto critico di CORRADO FORMIGLI IL DdIRiITCTAOMBIARE IDEA Prevenire è meglio Scrive il professor Ernesto Galli della Loggia in un Molte sono le iniziative in editoriale sul Corriere della Sera, a proposito della programma per il mese di ottobre, dedicato alla prevenzione del frequente accusa di incoerenza indirizzata ai nostri leader politici, che cancro al seno, che purtroppo esiste il diritto di cambiare idea. Sono d’accordo, anche perché solo i registra un aumento cretini non la cambiano mai. Ma in questa caotica e sguaiata campagna dell'incidenza anche nella fascia elettorale, preparata troppo in fretta, stiamo assistendo a correzioni di più giovane. La campagna rotta affidate alle parole e smentite dai fatti. Così Giorgia Meloni, Nastro rosa 2022 della Lega favoritissima nella corsa a Palazzo Chigi, allontana da sé le accuse di italiana per la lotta contro strizzare l’occhio ai nostalgici del duce ma non riesce ad evitare i tumori prevede visite senologiche imbarazzanti candidature nelle sue file. Come quella di Helenia Barban gratuite in tutta Italia (numero in Veneto, nota simpatizzante del ventennio. Soprattutto, si sforza di verde 800-998877). Nella foto: donne messicane festeggiano la guarigione. rassicurare le donne che non intende limitare il diritto all’aborto, ma poi inserisce nel listino plurinominale del Lazio Maria Rachele Ruiu, già referente nazionale del movimento Provita. Una militante ultracattolica che, all’indomani della sentenza della Corte Suprema americana che cancella il diritto federale all’interruzione di gravidanza affidandone la disciplina ai singoli Stati, twitta esultante: «Viva la vita! L’aborto non è un diritto!». E definisce il farmaco per l’aborto farmacologico, la RU486, “veleno”. È dunque possibile e coerente dichiararsi a favore della legge 194 e candidare nelle proprie liste una delle principali avversarie della legge 194? Il punto non è dunque negare che un partito possa avere una sua evoluzione. Il partito democratico svedese, l'SD, erede di movimenti apertamente neonazisti, è approdato al gruppo dei conservatori europei dopo un lungo percorso di conversione, fatto di espulsioni ai danni dei suoi iscritti più estremisti e dopo aver cancellato la fiamma che ardeva nel simbolo del partito. E oggi questo partito si avvia a governare assieme alla destra moderata, forte di oltre il 20 per cento dei consensi guadagnati alle recenti elezioni. In Italia, il percorso di affrancamento di Fratelli d’Italia, erede della destra postfascista, è cominciato. Ma nel giudizio sulla storia del ventennio fascista e, soprattutto, sul ‘In questa caotica e sguaiata ‘ GETTY IMAGES, JUREK KRALKOWSKI piano dei diritti, fra le parole di Giorgia Meloni, più rassicuranti, e i toni inquietanti che arrivano dalla pancia campagna elettorale preparata troppo e dalle periferie del suo partito, c’è ancora troppa in fretta, assistiamo a correzioni distanza. Cambiare idea si può, caro professor Galli della Loggia. Ma assieme alle idee, forse, occorre anche di rotta affidate alle parole cambiare dirigenti e candidati che al nuovo corso ma smentite dai fatti annunciato (a parole) non intendono proprio allinearsi. | CORRADO FORMIGLI giornalista, conduce su La7 Piazzapulita. ELLE|62
elleSETTE SU SETTE USCIRE, FARE, GUARDARE...IDEE DA SEGNARE IN AGENDA sabato 24 giovedì 22 lunedì 26 dal 22 al28 SETTEMBRE a cura di Isabella Lechi venerdì 23 MODA LIBRI ARTE martedì 27 FOTOGRAFIA TORA MÅRTENS, ELENA MIELE, ROBERTO ROCCO. Non poteva esserci Chiude il 25 a Biella Bruce Nauman ha CINEMA Ultimi giorni a Peccioli (Pi) momento migliore delle ContemporaneA indagato per anni il per la mostra di Franco sfilate di moda per (nella foto la locandina) rapporto dell’uomo con lo Fare sport piò essere Pagetti: vent’anni di rendere omaggio al tre giorni di incontri spazio, creando stanze e difficile per le donne: le guerre e conflitti assurdi, fotografo Giovanni Gastel, per parlare di arte, corridoi fluorescenti per calciatrici della nazionale che hanno annullato scomparso l'anno scorso, filosofia, economia e manipolare i percorsi iraniana, per esempio, l’identità e la storia dei con la mostra open air giustizia con donne domestici e far prendere non possono uscire dal popoli coinvolti (nella foto Flowers (foto). In via interessanti come Cosima coscienza dei propri limiti. Paese senza il permesso una giovane cammina Spiga, cuore del fashion Buccoliero, direttore della Neons, corridors & rooms del marito. Se ne parla in un campo per rifugiati district milanese, fino casa circondariale sono ora in mostra a a Endorfine rosa shocking, palestinesi vicino a Tripoli). al 4 ottobre. Lorusso e Cutugno di Milano fino al 26 febbraio. il festival su donne e sport Fino al 30 settembre. Torino, e Cristina Scocchia pirellihangarbicocca.org a Venezia fino al 30/9. pensavopeccioli.it Giovedì 22 ad di Illycaffè. (Nella foto le campionesse contemporanea-festival. Domenica 25 di hip hop Martha e Niki). Martedì 27 MUSICA com venetofilmcommission. com/it/festival MUSICA A tutti i sorcini: dal 23 Sabato 24 settembre fino al 1° Lunedì 26 I leader dei Pink Floyd, ottobre Renato Zero (foto) Roger Waters, ha terrà sei concerti al Circo annunciato quattro Massimo di Roma, per concerti in Italia: festeggiare insieme ai fan il 27 e 28 marzo a Milano, suoi 55 anni di carriera. il 28 e 29 aprile a Bologna. vivaticket.it Da comprare subito, prima che vadano sold out!. Venerdì 23 ticketone.it Mercoledì 28 ELLE|64
La LUNGA vita GIOVANI SI DIVENTA terzotempo Influenti e influenzabili Parla dell’esibizionismo di massa, Guia Soncini (L’economia del sé, Marsilio), di LIDIA RAVERA del desiderio/bisogno di essere visti, notati, commentati, CHE ANSIA l'ELEGANZA eventualmente ammirati ma soprattutto evidenziati, e magari finanziati. Elenca, Mi piacciono i pantaloni a zampa d’elefante perché in una lista spiritosa quanto nascondono i tacchi e sembro più alta, non sembro “una coi tacchi”. basta per non essere inseguita col forcone dalla maggior Mi piacciono le camicie maschili perché minimizzano il seno, problema delle terze parte degli elencati, tutti coppa b quando non hanno più trent’anni. E neanche quaranta. Mi piacciono le i viziosi della postmodernità. gonne corte perché le gambe ancora reggono, no, non il peso del corpo, il peso Dalle influenzatrici modello dello sguardo degli altri. Mi piacciono le sciarpe perché odio il mio collo (per chi Ferragni agli influenzabili vuole approfondire il tema consiglio Il collo mi fa impazzire della compianta Nora (potenzialmente chiunque), Ephron, Feltrinelli, 2007). Mi piace il mio smilzo cappottino nero Agnes B, 100 per da chi ha il solito libro cento cachemire, perché è un’anonima piuma d’angelo: scalda e non si fa notare. da promuovere per esistere La mia idea di eleganza è: coprire i difetti, esaltare eventuali pregi, non esagerare a chi promuove direttamente in niente, né colori né tessuti né forme. Mi piacciono i classiconi: il trench inglese, se stesso/a. L’idea è che lo smoking femminile, il tubino nero (purtroppo con maniche perché l’attaccatura da «venditori di prosciutto» del braccio, dopo “una certa”, presenta piegoline inguardabili). Mi piace non essere siamo diventati «il venditore notata per quello che ho addosso ma per quello che sono: magra, vecchiotta ma e il prosciutto», due funzioni padrona del mio passo, dei miei obbiettivi e della mia postura. in un'anima sola, corrotta Sì, lo ammetto, la moda mi mette ansia. La maggior parte dei capi che desidero da vanità fuori controllo. non li trovo in nessun negozio del globo perché “non si portano più”. Ammiro chi È una lettura agghiacciante segue i dettami dei grandi stilisti, chi si lascia trasportare dal glamour delle pagine e gustosa. Piena di spunti per ridere. E per deprimersi. delle riviste senza soffermarsi, come me, sull’inumana bellezza delle fotomodelle che rende ogni millimetro di stoffa, ogni modello, ogni accessorio splendido e irrilevante. Addosso a quelle creature divine le canottiere che imperveseranno la prossima estate saranno ruvidamente sexy come lo sguardo di Marlon Brando in Fronte del porto, ma addosso a noi donne normali che effetto faranno? La moda è una divinità bizzarra, escludente, impegnativa. Può decidere di carezzarti nel senso del pelo con qualche vestito d’uso comune reso prezioso da tessuti e colori e consistenze leggiadre, può sfidarti esagerando, inventando, creando senza freni, imponendoti lattice o tulle secondo l’estro simbolico del momento. Ogni tanto qualche moda ritorna, e in questo caso avere parecchi decenni di armadi alle spalle aiuta. Mi pare stiano tornando le spallone imbottite. Le adoravo perché mi facevano sentire protetta, un ben tornito spaventapasseri per le strade della città. ‘Tornano anche i giubboni di cuoio, i leggings di pelle, i guantoni da Addosso a quelle modelle divine, ‘ motociclista e tutto quell’adorabile look viriloide di cui conservo le canottiere che imperveseranno traccia nella terza rastrelliera a sinistra delle mia cabina armadio, la prossima estate saranno una stanza piena di tutto quello che non riesco a buttare via. È una fortuna che la moda sia ciclica, come weather, il tempo atmosferico, e non implacabile come time, il tempo degli orologi, ruvidamente sexy, ma addosso a noi che non si ferma, e neppure rallenta. A volte, come la primavera, donne normali che effetto faranno? anche i pantaloni a zampa ritornano. | STEPHANIE GENGOTTI LIDIA RAVERA scrittrice. Il suo ultimo libro è Avanti, parla (Bompiani). ELLE|66
RASSEGNA DI ARTI VARIE PER NUTRIRE IL TEMPO LIBERO COOL tura DIARIO tv di UNA PRINCIPESSA degli ELFI di Ilaria Solari JASON BELL/PRIME VIDEO Imparare l’elfico per lei è stato uno scherzo: le sonorità aspre del gallese, la sua lingua madre, assomigliano parecchio all’idioma immaginato dalla fervida fantasia di J.R.R. Tolkien, sostiene Morfydd Clark, il nuovo volto di Galadriel, uno dei personaggi più amati del Signore degli anelli, uno dei più iconici in The Lord of the rings. The rings of power, la serie tratta dalla celebre saga, che ha da poco debuttato su Amazon Prime Video. Lo show, a quanto pare il più costoso mai realizzato, ci riporta indietro di migliaia di anni rispetto alle vicende Sopra. Morphydd Clark, 33 anni, è nella serie The Lord of the rings. The rings of power, su Amazon Prime Video. 69|ELLE
COOL tura narrate nei film di Peter Jackson. La bella Morfydd, teatro una nomination come miglior attrice ai British Independent Film Awards, un Bafta come Manzoni, 150 anni di applausi miglior attrice emergente, presta l’algido volto all’immortale signora degli elfi già impersonata sul Nel 1872, quando si alzò per la prima volta il sipario, si chiamava grande schermo da Cate Blanchett: «Studiavo la Teatro della Commedia. Venne intitolato ad Alessandro Manzoni l’anno sua l’interpretazione da 20 anni». successivo, alla morte dello scrittore. Una delle istituzioni milanesi, il Una specie di ossessione. teatro Manzoni, compie 150 anni. Per celebrare la ricorrenza sarà «A casa avevamo tutti i libri di Tolkien, a 9 anni festa grande l’11 ottobre, con un concerto dell’orchestra sinfonica di mio padre mi ha letto Lo Hobbit, l’ho adorato. Milano, diretta dal maestro Giuseppe Grazioli, che ripercorrerà in Quando sono usciti i film di Jackson, sono andata musica le molte vite del teatro. Il Manzoni è risorto almeno un paio di a vederli con tutta la famiglia, da allora li ho rivisti volte: la prima dopo il 1943, quando durante la Seconda guerra praticamente ogni anno». mondiale fu distrutto dai bombardamenti, la seconda alla fine degli Chissà che sorpresa trovarsi nel cast. anni '70, quando sembrava ormai certa la sua trasformazione in «Poche ore dopo sono svenuta, al Toronto Film centro commerciale e - per scongiurarla - la gestione fu acquisita da Festival, davanti a duemila persone. Purtroppo Fininvest. Sul palcoscenico si sono succedute icone della prosa svengo spesso, ai concerti, ai matrimoni. Anche classica e popolare: da Eleonora Duse a Sarah Bernhardt, da Eduardo il set, in Nuova Zelanda, è stato un frullatore Scarpetta ai fratelli Eduardo e Peppino De Filippo. E poi Anna di emozioni, ho cominciato a piangere durante Proclemer, Monica Vitti, Giorgio Albertazzi, Gino Bramieri, Rossella l’atterraggio». Falk, Valentina Cortese, Mariangela Melato, Vittorio Gassman, fino alle Forza e sangue freddo li ha tenuti per Galadriel. produzioni di Franco Zeffirelli (nella foto, Raffaele Paganini in «È carismatica e magica, emana serenità e Cantando sotto la pioggia, stagione 1996-97). M.R. saggezza, con lei ti senti al sicuro. Ho affrontato un intenso addestramento per emulare la sua potenza, la forza fisica: nuoto, arrampicata, corsa, equitazione». Ha persino indossato le sue orecchie aguzze. «Svegliarsi ogni mattina con le orecchie sempre più a sventola è stato il sacrificio più lieve». In questi due anni di set ha anche imparato l’elfico? «Certo, ha parole così struggenti, la mia preferita è nama: una sorta di rituale festoso che si celebra quando ci si separa da una persona cara». | arte TEATRO MANZONI. A.MORE GALLERY Il FUTURO della CARTA La settima Fiera internazionale dell'arte su carta si apre all'Exhibition Centre di Lugano il 23 settembre (fino al 25): è Wopart, che quest'anno presenta un suggestivo accostamento tra uno dei \"supporti\" più tradizionali e il più avanzato della creazione artistica. Opere su carta e Nft (non-fungible tokens, esclusivamente digitali) saranno infatti esposte e vendute insieme. (A sinistra. The wheat of love di Aldo Salucci, acrilico su serigrafia stampata su carta di cotone). wopart.mostre.eu ELLE|70
COOL tura pittura IL TEMPO DELLE AVANGUARDIE Una raffinata selezione dei capolavori del '900 conservati nei musei veneziani \"migra\" sulla terraferma dal 30 settembre al 21 febbraio per la mostra Kandinsky e le avanguardie. Punto, linea e superficie, ospitata al Centro culturale Candiani di Mestre. Oltre a Kandinsky, ci sono Klee, Mirò, Tanguy, Emilio Vedova, Enrico Prampolini (suo, a sinistra, il dipinto a olio Analogie cosmiche, 1931). docu STORIA di SIDNEY diventato l’incarnazione delle speranze mai detto di fare attenzione a come APPLE TV, GALLERIA INTERNAZIONALE D'ARTE MODERNA CA' PESARO che VOLEVA americane per la giustizia razziale. mi comportavo a causa del colore Poitier era il più giovane di sette figli, i della mia pelle. Non avevo idea di ESSERE LIBERO suoi genitori coltivavano pomodori a cosa significasse essere una persona Cat Island, nelle Bahamas, non avevano di colore. A quel tempo, c’erano circa di Roberto Croci acqua corrente né elettricità. A 15 anni, mille persone sull’isola e solo due quasi analfabeta, raggiunge il fratello bianchi. Ma per me erano solo persone. Tra i documentari dell’anno da non maggiore a Miami, dove vive i primi Non sapevo di dover scendere dal perdere c’è sicuramente Sidney (dal problemi razziali. Parte per New York marciapiede per far passare qualcuno. 23 settembre su Apple Tv), dedicato con 3 dollari in tasca e mentre cerca Quando sono arrivato in Florida, non a Sidney Poitier attore, regista, lavoro fa un’audizione all’American avevo idea di cosa mi aspettasse. Tutti produttore e attivista scomparso lo Negro Theatre. Non sa leggere bene, ha mi dicevano: qui ci sono valori diversi. scorso 6 gennaio (a destra, in una foto un forte accento caraibico e il regista Qui non sei la persona che pensi di giovanile). Il regista Reginald Hudlin gli consiglia di continuare a fare il essere. Ma io volevo essere una persona intreccia filmati d’archivio e interviste lavapiatti. Ma lui non si scoraggia. libera. E ogni volta che mi venivano a lui e a personaggi ispirati dal suo Dopo mesi passati a imitare i giornalisti imposte delle restrizioni, dicevo: lavoro, tra i quali Oprah Winfrey che americani per perdere l’accento, torna lasciate che vi ricordi chi sono io». | è anche coproduttrice. Poitier è stato all’American Negro Theatre dove il primo attore di colore a ricevere una conosce Harry Belafonte, con cui poi nomination all’Oscar nel 1958 per La reciterà in Un grappolo di sole, una pietra parete di fango, nel 1964 è stato il primo miliare teatrale e cinematografica nella nero a vincerlo (migliore protagonista rappresentazione dei neri americani». in I gigli del campo). Nel 2002, quando A metà degli anni ’60 è una star del vinsero Denzel Washington e Halle cinema (La scuola della violenza, Berry, ha ricevuto l’Oscar onorario. Indovina chi viene a cena, La calda notte Spiega Reginald Hudlin: «I successi dell’ispettore Tibbs. «Ho imparato tutto di Sidney Poitier come artista e dai miei genitori», dice Poitier nel attivista hanno cambiato per sempre il documentario, «ma nessuno mi ha significato dell’essere nero in America. È ELLE|72
COOL tura COM'è DIFFICILE cinema AMARE I FIGLI fotografia degli ALTRI Picasso visto da Lee Rachel è un’insegnante appagata dal suo lavoro, GIOVANNI DE SANDRE PER FONDAZIONE LUIGI ROVAT; GETTY IMAGES; LEE MILLER ARCHIVES, ENGLAND 2022 Lo incontrò nel 1937 in Francia e la scintilla una donna soddisfatta, serena. A un corso di ci fu, perché lei lo fotografò più di mille chitarra incontra Ali, se ne innamora e scivola piano piano nella sua vita e in quella di sua figlia volte e lui le dedicò molti ritratti. Lee Miller, Leila (lui è separato), sulle note di Tchaikovsky. la bellissima reporter-modella-artista Questa colonna sonora accompagna il racconto intimo e delicato su un tema inedito per il newyorkese (1907-1977) e Pablo Picasso cinema: Les enfants des autres, come dice chiaramente il titolo del film (1881-1973) restarono poi amici tutta la vita, di Rebecca Zlotowski (nelle sale), ovvero la maternità dei bambini degli tanto che lui – un mediterraneo che odiava altri che può essere dolorosa, perché senza riconoscimenti e diritti. Lui è Roschdy Zem e dice di sentirsi un privilegiato a recitare questo ruolo in la pioggia – andò anche a trovarla nel una storia che nessun regista aveva mai raccontato, perché a volte il cinema Sussex, dove per un certo tempo lei abitò. è in ritardo rispetto alla società: «Mi sento un testimone fortunato di questa nuova era della narrazione cinematografica, con tematiche che sono Ed è la nuovissima Newlands House familiari a tutti noi. Rebecca ha aperto una nuova porta nel cinema che, Gallery di Petworth, West Sussex, a in futuro, o sarà donna o non sarà». Ma la protagonista assoluta del film riproporre fino a gennaio un corpus di foto è la luminosa Virginie Efira, 45 anni, attrice franco-belga in perenne stato affascinanti nella mostra Lee Miller & di grazia che nella vita ha due figli: «Quando ho letto la sceneggiatura di Picasso: alcune molto famose (come quella Rebecca», dice, «ho colto la descrizione di un momento particolare nella sopra, che li ritrae nello studio dell'artista vita di una donna che corrisponde a una riflessione fatta anche a livello durante la liberazione di Parigi) e altre personale, pur essendo una situazione universale che appartiene a tutte... ritrovate nella soffitta di Lee Miller dopo la La storia apre a una serie di domande senza dare necessariamente risposte e mentre leggevo mi rendevo conto che corrispondeva a un mio vissuto, a sua morte dalla nuora Suzanna. riflessioni che hanno fondato la mia identità». È un film sulla complessità e sul dolore che certe scelte comportano, sul diritto di esistere anche senza figli, sulla possibilità di lasciare un segno, di tramandare qualcosa anche quando non hai avuto la possibilità di scegliere. «Il contesto sociale è completamente diverso rispetto a 60 anni fa», continua Efira, «quando eravamo relegate alla sfera privata. Adesso abbiamo un ruolo anche nel mondo del lavoro, quindi facciamo figli più tardi e riusciamo a definirci in modo diverso rispetto al ruolo materno, ma rimane un fatto: c’è un orologio biologico che va, e arriva un momento in cui ci dobbiamo chiedere come vogliamo definirci rispetto alla vita che abbiamo scelto di fare». Come è andata con la piccola Leila (Callie Ferreira-Goncalves), che all’epoca delle riprese aveva solo 5 anni? «Detestava provare ma si ricordava tutte le battute e con lei era sempre buona la prima. È magnetica». | Silvia Locatelli musei Gli ETRUSCHI son tornati Milano ha un nuovo Museo di arte etrusca, in un palazzo sontuosamente ristrutturato dalla Fondazione Luigi Rovati (in corso Venezia 52). Ospita i 300 pezzi più preziosi della collezione dell'imprenditore farmaceutico scomparso nel 2019, che era anche medico e grande appassionato d'arte. Dei sette piani, i due ipogei sono dedicati al museo (a destra, la sala Kennedy) e gli altri a bookshop, biblioteca, spazi per mostre temporanee e ristorante stellatissimo. fondazioneluigirovati.org. ELLE|74
COOL tura libri Letti per voi LA grande NOTTE DI BATTAGLIA di Miriam Toews, TRUFFA Einaudi, pp. 224, € 19. Piccola famiglia di donne sull'ottovolante della vita, nelle lettere di Adelaide Barigozzi che la giovane Swiv scrive a un padre lontanissimo. C'è una nonna decisa a vivere Con Il gran mondo (Mondadori), lo fino all'ultima goccia, una madre fragile e scrittore francese Pierre Lemaitre incinta, ma qui i temi cari a Miriam Toews – la inaugura una tetralogia piena di forza delle donne, l'assenza degli uomini, passione, avventura, inganni ed efferati delitti. l'ombra lunga del suicidio – si aprono a un poco di luce. E il neonato è femmina. Una saga familiare, ma anche un romanzo storico ambientato nel 1948 tra Beirut, Parigi e l’Indocina, che fonde ironia e DOVE SI NASCONDE IL LUPO di Ayelet tragedia come nella tradizione del grande romanzo francese. Protagonisti, i Gundar-Goshen, Neri Pozza, pp. 304, € 19. fratelli Pelletier: l’intraprendente François, il frustrato Jean, la ribelle Hélène e il Forse mio figlio è un assassino. Il dubbio apre sensibile Étienne, che parte per Saigon in cerca dell’uomo (e chiude) questo bel thriller, protagonista una che ama. Ce ne parla l’autore, di passaggio in Italia. coppia israeliana emigrata in California con Che gran mondo è quello che racconta il suo libro? figlio adolescente, che vari indizi accusano «Ho scelto questo titolo per tre ragioni, la prima è che della morte di un compagno. Sullo sfondo: Saigon all’epoca ospitava un coacervo di locali unico nel antisemitismo, Silicon Valley, spionaggio suo genere, noto come Grand Monde, allo stesso tempo industriale, bullismo. Quasi miracolosamente, ristorante, casinò, fumeria d’oppio, teatro, bordello... Ma il tutto si tiene. grand monde in francese è anche il mondo degli adulti, dove i giovani Pelletier si lanciano, dopo aver lasciato i genitori. I MOOSBRUGGER di Monika Helfer, Keller, Infine, c’è l’aspetto sociale: la Francia era l’incarnazione pp. 216, € 16,50. Che cosa passa nel cuore stessa del gran mondo, nel senso che stava vivendo un della bellissima Maria, che ama suo marito e benessere eccezionale, ma illusorio». la sua casa, la più povera di un paesino La trama è ricchissima di eventi: l’idea di partenza? sperduto tra le montagne austriache nel «In tutti i romanzi, prima costruisco la trama narrativa principale, in questo caso primo '900? Poi lui va in guerra e lei resta la storia di Étienne, poi mi dedico agli altri personaggi, connettendoli tra loro». incinta. Un segreto di famiglia illuminato da Spesso lei crea figure adorabili che, dopo aver conquistato i lettori, vanno incontro una ricostruzione potente e affettuosa, ma a un tragico destino. Perché è così spietato? segreto resta, e Maria è un personaggio «Non sono io a essere spietato: è la vita. Se lei pensa che non lo sia, dovrebbe difficile da dimenticare. (M.C.) smettere di leggere romanzi. Mi colpisce che i personaggi che fanno una fine tragica suscitino un così forte attaccamento emotivo. Forse la letteratura ha lo scopo di accompagnarci nello scoprire che, in ogni caso, la vita è più crudele». GETTY IMAGES Un tema ricorrente nei suoi romanzi è quello delle truffe. Come mai? «Ne sono affascinato, forse perché è una sorta di rivincita sociale: di solito è chi ha meno che si approfitta di chi ha di più. E poi, i romanzieri sono dei truffatori. Il nostro mestiere consiste nel convincere i lettori che una storia inventata sia reale: non è una vera truffa? E più li truffiamo e meglio lo facciamo, più sono felici». Lei ama le serie, ha già scritto una trilogia: un romanzo solo non basta? «Il gran mondo è, in realtà, un capitolo di una storia unica nella mia mente, soltanto che per raccontarla mi ci volevano 2.000 pagine e, quindi, l’ho suddivisa in quattro libri. Il mio sforzo è stato quello di rendere ogni volume autonomo, così il lettore potrà seguirne la trama anche senza conoscere gli altri. Ma per chi li leggerà tutti rispettando l’ordine di uscita, ci sarà un premio fedeltà». Davvero? E in cosa consisterà? «Troverà ogni volta una sorpresa, un collegamento con fatti e personaggi preceden- ti. In Il gran mondo, per esempio, c’è già un rimando al mio primo romanzo storico, Ci vediamo lassù. Avevo anche proposto all’editore di premiare i lettori più fedeli rimborsando loro alla fine il prezzo dell’intera serie, ma ha rifiutato».| ELLE|76
Che CINEMA farà di PIERA DETASSIS KITTY allaRICERCA di ANNA FRANK Sopra. Un frame di Anna Frank ‘ Dov’è Anne Frank. Senza punto di domanda. È il titolo della MATTEO CARASSALE, e il diario segreto, film graphic novel pubblicata per Einaudi dal regista Ari Folman e d'animazione di Ari Folman dall’illustratrice Lena Guberman, ma anche la riflessione sulla memoria da nelle sale dal 29 settembre. cui parte la versione cartoon, in sala dal 29 settembre con il titolo Anna A destra. La versione graphic Frank e il diario segreto, diretta sempre da Folman. Il film lo aspettavamo da novel pubblicata da Einaudi. due anni, bloccato dalla pandemia, e oggi arriva sullo schermo intercettando ancor più la realtà della guerra e l’emergenza migranti. ‘Sequenze Israeliano, figlio di ebrei polacchi sopravvissuti alla Shoah, l’autore aveva già coloratissime di raccontato in versione animazione la guerra in Libano nel capolavoro Valzer immaginazione con Bashir, candidato all’Oscar nel 2009, e il suo nuovo film attinge al e fiaba e poi la famosissimo diario della ragazzina ebrea che, dal ’42 al ’44, prima di morire scoperta terribile in campo di concentramento, racconta la sua quotidianità nella casa della \"soluzione finale\": un nascondiglio di Amsterdam, al numero 263 di Prinsengracht. modo gentile, Non era facile trovare la chiave di attualità, ma Folman ci straziante e riesce, la vera protagonista è infatti Kitty, l’amica fantasioso per non immaginaria a cui Anna scrive in forma di lettera e che dimenticare prende vita, oggi, dalle pagine del Diario esposte nella casa- museo. Ragazzina dai capelli rossi, lascia la grigia e brumosa città olandese sulle tracce di Anna, della cui storia non conosce l’epilogo. Tornano in vita le scene quotidiane del Diario, la clandestinità, gli intermezzi famigliari non sempre idilliaci pur con humor, i nazisti incombenti nelle strade sotto forma di disumani robot, gli innamoramenti allegri di Anna separata dal mondo. Alla fine Kitty ci porterà al di là delle pagine del Diario che si interrompono al momento dell’arresto e della deportazione, fin dentro la verità dei campi di sterminio, negli ultimi sette mesi della vita di Anna, completando così la storia che l’amica non ha mai potuto finire di scrivere. Sequenze coloratissime di immaginazione e fiaba, nonostante tutto, e poi scoperte terribili, quella “soluzione finale” che Anna non ha potuto raccontare ma solo vivere. Oltre alle accurate ricerche, dice Folman, lo hanno ispirato la scoperta che i suoi genitori erano finiti ad Auschwitz nella stessa settimana della famiglia Frank, e il desiderio della madre ultranovantenne che questo film prendesse vita. Alla fine la realtà vince anche nell’immaginario cartoon, i migranti affollano le strade dell’attuale Amsterdam e il viaggio di Kitty alla ricerca di Anna Frank non è solo una traversata del passato, ma la scoperta da parte di un’adolescente delle nuove minacciose disuguaglianze. Un modo gentile, straziante e fantasioso per non dimenticare. | PIERA DETASSIS giornalista e critica cinematografica. Risponde a [email protected] ELLE|78
elle né SIGNORA né SIGNORINA COME DIFENDERSI di RAFFAELLA SILVESTRI dall'OCCIDENTE Qualche mese fa ho fatto un corso di yoga a Kovalam, a Mysore, a Mahabalipuram; il più brutto intensivo residenziale, ovvero mi sono chiusa a Zollino, in Puglia, una settimana pasquale fredda e ventosa, in una stanzetta prefabbricata e forse abusiva. in una villa a Bali con altre 9 donne (come nella tram L’aria era irrespirabile, Zollino deserta, il ritiro carissimo, ma a di Nine perfect strangers, Prime Video) e ci sono rimasta forse quello che lo rese davvero il più brutto di tutti un mese. Non era il primo ritiro spirituale che facevo, era l’uomo che mi aspettava al rientro, rancoroso perché e per quanto mi piaccia lo yoga – lo pratico da sempre me n’ero andata, incapace di gioire del mio ritorno. e lo insegno con passione, a piccole dosi – non è mai stato Quell’anno adottai un grosso cane, una decisione che mi ha lo yoga il reale motivo per cui ho ricercato queste esperienze. cambiato la vita tanto quanto lasciare il lavoro dipendente. La prima volta era il 2011 e lavoravo ancora in un ufficio. Dal 2018 le vacanze nei monasteri, conventi e luoghi religiosi Avevo iniziato a meditare con Flavio Pelliconi, un signore di tradizione cristiana hanno avuto un forte incremento che a Milano molti hanno conosciuto ma che non è mai (si possono scegliere sul sito ospitalitareligiosa.it): sveglia alle entrato nel gotha dei guru milionari della spiritualità 7, meditazione, messa. È in questa ripetizione e in queste contemporanea. Poco dopo aver conosciuto Flavio, ho usato regole che cerchiamo rifugio; non solo una pausa dalla le mie ferie natalizie per andare in Inghilterra a fare “frenetica vita occidentale” ma anche una cessione un ritiro di buddhista. Era il corso di Vipassana di 10 giorni, di responsabilità, un abbandono. In una vita in cui siamo quello di cui scrive Emmanuel Carrère nel suo libro Yoga tirati da tutte le parti da obblighi, richieste lavorative, (Adelphi). In questo tipo di ritiro, che si svolge in tutto incombenze della vita adulta (i figli, i nostri stessi partner, gli il mondo con le stesse regole, non si può leggere, scrivere, anziani genitori, le tasse), il ritiro è un portale in fare esercizio fisico; si fa voto di silenzio e si medita cui il tempo si ferma e si dilata, in cui le giornate sono tutte dalle 4 di mattina fino alla sera. Anche io come Carrère uguali e soprattutto tutte scandite da impegni che qualcun quel corso non sono riuscita a finirlo, sono rimasta 7 giorni, altro decide per noi. Non è strano – o almeno sembra meno ma tornata a casa mi tatuai la parola \"impermanenza\" strano dopo aver sperimentato questa vita – che qualcuno in lingua Pali, mal ricalcata da un tatuatore di Rozzano, voglia vivere per un periodo più lungo in queste condizioni, e e cominciai a mettere in atto il mio piano di fuga così si ingrandiscono gli ashram; in India ne ho visitati dal lavoro di ufficio, che lasciai dieci mesi dopo. parecchi, e in alcuni ho provato un desiderio nostalgico di Negli anni ho fatto vari altri ritiri; i più belli in India, qualcosa che non avrei mai vissuto (uno di quei sentimenti per cui esiste una strana parola finlandese: kaukokaipuu). LA SCELTA di ELLE @SUSANNA GENTILI I ritiri sono forse esercizi di perdita – di cessione del potere, dell’indipendenza, della diversità e dei nostri gusti – di tutte le cose, in pratica, che ci fanno dire \"io\". Sono soprattutto le donne a voler fare esperienza di questo passo laterale, perché più facilmente risultano “non conformi” alla nostra società a misura di uomo, che le carica di pretese impossibili. In America, si va in rehab a curare le dipendenze e i disturbi mentali – un metodo che in Europa spesso bolliamo come inefficace perché è facile stare bene finché si sta lontano dalla vita. Tuttavia, la nostra vita per come la conosciamo oggi è così priva di momenti di pausa e di riflessione, che forse per cambiare qualcosa, per guardarla realmente, l’unico modo è allontanarsene, anche solo per pochi giorni.| RAFFAELLA SILVESTRI FRANCESCA CARI scrittrice. Ha una newsletter, Velluto, Su Instagram è @raffaella.silvestri ELLE|80
elle INTERVISTA CIcVoUrOaLEggio Una serie porta sullo schermo il processo per il massacro del Circeo, il caso che cambiò la legge sullo stupro: Greta Scarano interpreta un'avvocatessa battagliera e si dichiara femminista del suo tempo, pronta alla rivoluzione, che non dev'essere \"buonina\" di Ilaria Ravarino «C’è una festa da un amico al mare, venite?». Una anni (ex Ilary Blasi della serie Sky su Francesco Totti), che DANIELE BARRACO – accanto all’unica sopravvissuta alle sevizie, Donatella frase apparentemente innocua, una domanda gentile, un Colasanti – si batte per la giustizia personale e collettiva. «Se invito legittimo: tre bei ragazzi, due giovani donne, l’estate fossi nata in quegli anni», dice Scarano, «a quel processo ci che finisce, il mare del Circeo negli anni Settanta. E invece sarei andata anch'io. Sarei stata una delle donne che hanno quelle dieci parole, per niente innocue e affatto legittime, insistito per esserci, che hanno lottato per un diritto che a cambieranno tutto: la vita di due ragazze, il costume di un noi oggi sembra scontato. Ma che al tempo non lo era». Paese, persino la legge. Perché se lo stupro è riconosciuto oggi come reato contro la persona – e non contro la morale È nata dieci anni prima del Circeo: cosa ne sapeva? – lo si deve precisamente al lungo processo seguito al «Tutto. Essendo romana sapevo già tutto. È un caso entrato “massacro del Circeo”, portato per la prima volta sullo nell’immaginario collettivo. Ma nella mia testa era rimasto schermo, dal 15 settembre sulla piattaforma Paramount +, come un caso di nera, una di quelle storie terribili: da noi si da Andrea Molaioli e dalle sceneggiatrici Flaminia Gressi, dice “un fattaccio”. Non avevo la minima idea di cosa avesse Viola Rispoli e Lisa Nur Sultan. Al centro dei sei episodi significato per la storia del Paese. È stato uno spartiacque». di Circeo c’è l’avvocatessa Teresa Capogrossi, personaggio di fantasia incarnato con passione da Greta Scarano, 36 Perché? «Dopo il Circeo e il movimento femminista, lo stupro A destra. Greta Scarano, 36 anni. La serie Circeo è disponibile sulla è diventato un reato contro la persona. È stato un caso nuova piattaforma streaming Paramount+. deflagrante e potente, anche per l’impatto mediatico che ha avuto». ELLE|82
elle INTERVISTA ‘ ‘NON MI SENTO PER NIENTE TRANQUILLA, BASTA GUARDARSI INTORNO, SONO IN PERICOLO DIRITTI CHE CONSIDERAVAMO INATTACCABILI Chi è Teresa Capogrossi? «La mia cifra è il sentimento nella battaglia. Dove c’è un «Una femminista. È la sintesi immaginaria delle conflitto, un’opposizione di forze. In Circeo c’è anche avvocate che hanno rappresentato Colasanti. Una donna il senso di sorellanza con Donatella, interpretata dalla determinata e indipendente, anche sentimentalmente. bravissima Ambrosia Caldarelli. Di tanto in tanto persino Incarna le istanze dei movimenti femministi e li porta una certa leggerezza. Qua e là si sorride. Non mi dispiace». nelle istituzioni. Ma è anche una che si ribella allo status A proposito di battaglie: del conflitto fra Ilary Blasi e di vittima che il sistema chiede di indossare a Donatella, Francesco Totti che ne pensa? dividendosi così tra la causa del movimento e quella della «Che è una cosa privata, personale e troppo intima per donna che difende». metterci le mani. Sono faccende loro». Quanto ha studiato per il ruolo? I fan della coppia le scrivono ancora? «Ho fatto un enorme lavoro di documentazione. Ho parlato «Qualcuno mi chiede un’opinione sulla separazione. Mi fa a lungo con Bianca Pomeranzi, una grande femminista, e sorridere: quella serie me la porto nel cuore perché mi sono ho guardato tantissimi documentari sul movimento. Ma divertita tanto ed è stata appagante, ma abbiamo fatto un l’ispirazione per la postura e il modo di parlare mi è arrivata racconto di fantasia. Perciò cerco di spiegare a chi me lo da Mariella Gramaglia, la giornalista: appena l’ho vista ho chiede che non seguo la storia fra Blasi e Totti». capito che sarebbe stata il mio modello». È sui manifesti di Paramount + accanto a Sylvester Lei è femminista? Stallone: che effetto le fa? «Sì, una femminista del mio tempo. E le dico una cosa: per «Un grande onore. Mi fa anche ridere. All’evento di lancio me la rivoluzione non si fa “perbenino”». ho cercato di incontrare Stallone, ma ho rischiato il In che senso? linciaggio da parte delle guardie del corpo che non avevano «Non si può essere “buonine”, se si vogliono cambiare capito che ero anche io là per lo stesso motivo. Sono le cose. Quel che hanno fatto le femministe negli anni entusiasta di far parte della piattaforma, e soprattutto sono Settanta, anche quello che molte persone trovano felice che tengano a un prodotto italiano come Circeo». discutibile, io penso che sia stato indispensabile. Si sono A che punto si sente della carriera? prese la voce che gli altri negavano loro, e lo hanno fatto «L'ambizione resta il mio motore. Ma crescendo ho imparato anche passando attraverso la durezza. Ma era necessario. anche a stare nel presente e godermi le cose che amo. Da Oggi se dici che sei femminista ti rispondono: “che noia”. ragazzina non lo facevo perché ero ossessionata da quello Non sanno quanto si sbagliano». che avrei fatto subito dopo, fosse solo per una ragione Perché? economica: quando sei precario fai tanto lavoro di gavetta e «Basta guardarsi intorno. Non solo in Italia, ma anche non ti puoi mai fermare. Crescendo invece sai che le cose che negli Stati Uniti, vengono minati diritti che ritenevamo hai te le sei sudate. E ti dai una calmata. O ti fai un regalo». inattaccabili. Non mi sento per niente tranquilla. E la Per esempio? serie arriva nel momento più giusto, perché guardandola «Mi faccio il regalo di godermi la vecchiaia. Scherzo: intendo si possono capire molte cose: come abbiamo iniziato a che voglio godermi con più serenità le cose che faccio». riprenderci i diritti che non avevamo, quanto è costata Con il suo compagno, il regista Sydney Sibilia, ci quella battaglia e quanto coraggio è servito. Tante lavorerà? femministe hanno perso la «A me piacerebbe tantissimo, propria famiglia durante la ma in questo momento non è battaglia, sono rimaste sole. nei programmi: sarò presto al La battaglia con la noia non cinema con un film, di cui non c’entra nulla». posso ancora rivelare nulla, Da attrice ha toccato ma non con lui. Di certo posso le corde del sentimento, in dire che non mi prenderebbe Chiamami ancora amore di mai così sulla fiducia: mi Gianluca Maria Tavarelli, chiederebbe sicuramente di e della battaglia, in Circeo fare il provino. E litigheremmo. appunto: dove si trova meglio? Un'immagine di Greta Scarano nella miniserie Circeo. Sarebbe un casino, sa?». | ELLE|84
elle INTERVISTA LA nMeIwA ERA Un nuovo singolo, la conduzione di X-Factor, un libro, un podcast e, soprattutto, la consapevolezza di avere una voce. Con la quale Francesca Michielin oggi sa di poter cantare canzonette ma anche fare politica, comunicare. Senza paura e senza filtri di Carlotta Sisti foto Andrea Bianchera La cantautrice Francesca Michielin, 27 anni, è la conduttrice di X- Factor 2022, show Sky Original prodotto da Fremantle (ogni giovedì su Sky e in streaming su Now). 87|ELLE
elle INTERVISTA ‘SONO CRESCIUTA ‘ A BASSANO DEL GRAPPA. LÌ TI SENTI AL SICURO, MA PROPRIO QUESTO SENSO DI PROTEZIONE MI HA SPINTA A VOLER USCIRE DALLA BOLLA PER CURIOSARE, ESPLORARE E... SÌ, CERCARE IL RISCHIO Francesca Michielin colora il concetto di paura con tinte bolla per curiosare, esplorare e sì, cercare il rischio. calde e brillanti, pur conservandone le ombre. Questa La spinta a rifuggire le cose comode in favore di quelle che ti obbligano a metterti in gioco è qualcosa che ho dentro emozione le è alleata da sempre. E oggi che ha 27 anni di me. Credo che per tornare a noi stessi si debba uscire da e si è inoltrata in mondi diversi ma sempre connessi se stessi. In questo senso uso la paura come un’arma per fare dalla sua capacità di comunicare, la paura le è cara più che meglio». mai. Perché sa che dal suo addomesticamento nasce una Qualche tempo fa aveva scritto sui suoi profili social che felicità quasi magica. Così dopo due Sanremo in veste di stava arrivando per lei una “new era”: cosa intendeva cantante e autrice e uno come direttrice d’orchestra, dopo dire, cosa è successo? la pubblicazione del suo primo romanzo lo scorso marzo «Le racconterò questo parallelismo: io nella vita canto, faccio Il cuore è un organo (Mondadori) e il nuovo singolo fresco la cantante, ma sono anche una voce. Il canto riguarda la d’uscita dal titolo Occhi grandi grandi, oggi Michielin è al performance, mentre la voce riguarda l’identità. La mia voce timone sia della seconda stagione del podcast Maschiacci che c’è da sempre, è cresciuta con me, l’ho esplorata e vive la mia della nuova edizione di X Factor, di cui è conduttrice. fisiologia, rispecchia come sto. Qualche anno fa mi sono Nello speciale Sky X Factor-Training Day lei s’è messa alla chiesta che cosa volesse dire, questa mia voce, e allora ho guida di una Ferrari da corsa: dopo la strizza iniziale ci cominciato a scrivere tantissimo: testi, poi il libro (Il cuore è ha preso gusto e ha detto che superare la paura dà una felicità diversa. L’ha sempre pensata così? Vincitrice nel 2011 della quinta edizione di X-Factor, la cantautrice e «Sa, io sono cresciuta a Bassano del Grappa, una cittadina polistrumentista Francesca Michielin ha appena pubblicato il suo nuovo molto bella e che ti dà tutto. Lì ti senti al sicuro, ma proprio singolo Occhi grandi grandi, una ballata d'amore dal sapore rock. questo senso di protezione mi ha spinta a voler uscire dalla ELLE|88
elle INTERVISTA un organo, Mondadori), il podcast Maschiacci, ma anche idee, di X Factor: ci svela qual è stata NELLA MUSICA progetti. La mia nuova era è essere in grado di comunicare la sua prima reazione RIVENDICO IL DIRITTO senza filtri». quando le hanno fatto la ALLA LEGGEREZZA, E che forza comunicativa vede nel podcast, per aver deciso proposta? di crearne uno tutto suo? «Mi sono seduta un attimo LE MIE CANZONI «Il podcast è un luogo dove la voce è cento per cento sul divano e dentro di me ho DEVONO ESSERE protagonista, e rispetto ad altre piattaforme è un posto dove pensato “ma perché dovrei dire COME MI PARE. puoi prenderti del tempo per approfondire e dare spazio no, ma che figata!”, quindi tempo PER ESPRIMERE a certi temi. L’intento di Maschiacci è educativo, zero e sono entrata nella nuova per questo gli ospiti che ho scelto condividono con me valori come l’inclusività, il rispetto, l’uguaglianza. Per esempio, in squadra, molto eccitante. Sono OPINIONI ABBIAMO questa seconda stagione ho, tra gli altari, Alessandro Zan e una che ama queste sfide che, ALTRI MEZZI: SUI Claudio Marchisio, nella scorsa La rappresentante come ho detto, ama mettersi SOCIAL SI PUÒ FARE di Lista e Michela Murgia». alla prova, e confesso che sono La domanda ricorrente in tutte le puntate è “per che cosa non vorresti più lottare?”. La giro a lei. davvero felice perché sta venendo SUBITO, SENZA «Non vorrei più dover lottare per tutto quello che sta tutto bene ed è un lavoro che ASPETTARE I TEMPI succedendo in questo momento storico, nel quale vediamo mi piace molto. Ecco, lanciarsi DI CUI NECESSITA dei diritti che pensavamo acquisiti e solidi volar via da un nelle avventure ti fa scoprire momento all’altro. La politica, a volte, ti dà la percezione di nuove passioni e magari ti dà LA CREAZIONE voler fare non il nostro interesse ma quello di una parte, per pure la consapevolezza di essere DI UN PEZZO altro retrograda. La generazione più giovane non si sente bravina». rappresentata, fa fatica a trovare dei riferimenti, per cui temo che pochi andranno a votare. Spero in realtà di essere Vede che sa farsi i complimenti. smentita e che i miei coetanei e i ragazzi ancora più giovani partecipino in massa». Con chi, tra i nuovi giudici Crede che sia difficile parlare di politica e di attivismo attraverso la musica? Ambra, Dargen D’Amico, Rkomi, più il navigato Fedez, «Penso che oggi abbiamo dei canali di comunicazione diversi, più capillari, come Twitter, dove posso dire la mia ha una maggiore affinità elettiva? su calcio, ecologia, politica, e posso farlo subito, senza dover aspettare i tempi di cui necessita la creazione di un pezzo. «Dargen». Nella musica io rivendico molto il diritto alla leggerezza, le mie canzoni devono essere come mi pare. Poi, per Lei è battagliera, tosta, determinata, ma ha mantenuto veicolare certi messaggi faccio altro, per esempio i podcast, partecipo a convegni. La mia vita è comunque politica, una dolcezza innegabile: quale canzone la commuove per ogni scelta e ogni gesto, persino per come mi cucinerò la pasta oggi, se non usarò i pomodori delle aziende ogni volta che la ascolta? che sfruttano i braccianti ma quelli coltivati nel mio orto: anche mangiare è politico. Nella musica, invece, mi sento più «Impossible dei Nothing But Thieves. Un brano di due libera, dobbiamo fare quello che ci sentiamo, anche le famose canzonette, che fanno bene alla salute». anni fa, arrivato nel periodo della pandemia, Quale qualità si riconosce per essere così versatile? «Faccio fatica a farmi dei complimenti, ma in questo caso che parla di due persone che si amano e si rendono direi la curiosità». A proposito di versatilità, lei è la nuova conduttrice conto che ciò che sembrava loro impossibile non lo è. In maniera metaforica rispecchia, come dicevamo all’inizio di questa intervista, anche l’andare oltre la paura, i propri limiti e i blocchi». | IL DISCO L'incapacità di comunicare, la paura di conoscersi, toccarsi, per poi chissà, magari aprirsi alla possibilità di amare è il tema del nuovo singolo di Francesca Michielin Occhi grandi grandi, di cui è coproduttrice. Disponibile sulle piattaforme in streaming. ELLE|90
elle INTERVISTA BENVENUTI al SUD Nata in provincia di Brindisi, diventata famosa nel ruolo di un'eccentrica sostituto procuratore in Basilicata, Vanessa Scalera mantiene il vezzo meridionale di fare gli scongiuri: dopo le \"mazzate\" degli esordi, non vuole abituarsi troppo al successo (che spera di bissare con la seconda stagione). E, nel tempo libero, sogna Cechov di Anna Bogoni foto di Fabio Lovino STYLIST FRANCESCA OTTAVIANI; HAIR DOMENICA RICCIARDI; MUA CHIARA CORSALETTI. GIACCA E PANTALONE ALBERTA FERRETTI, SCARPE GIANVITO ROSSI, ORECCHINI VINCENT BIJOUX Vanessa Scalera, 45 anni, è su Rai 1 dal 22 settembre con la seconda stagione della serie Imma Tataranni- Sostituto procuratore. 93|ELLE
elle INTERVISTA Scorrere la lista dei suoi impegni professionali, mood negativo, ma che potevo andare oltre e comunque film e serie tv in uscita, fa venire male 'e capa, direbbe mai deporre le armi o pensare di fare altro, anche nei Eduardo De Filippo. Sono tantissimi. Vanessa Scalera, periodi più brutti, quelli delle mazzate». 45 anni, dal 22 settembre rivestirà i panni del sostituto Quando è arrivata la svolta? procuratore Imma Tataranni, protagonista della seconda «A 37 anni, quando Marco Tullio Giordana mi ha presa stagione dell’omonima serie tv in onda su Rai 1, tratta dai per il film Nome di donna». romanzi di Mariolina Venezia editi da Einaudi. Cosa ha capito in quel momento? A ottobre sarà al cinema ne I viaggiatori per la regia «Di voler e dover fare l’attrice l’avevo capito da sempre; di Luca Martino, a novembre la vedremo ancora in purtroppo non ho altri talenti (ride), non ho altre tv protagonista nella nuova stagione di Romulus, su passioni. Essere stata scelta per il cinema è stata la mia Sky Atlantic, la monumentale serie ideata e diretta vittoria più grande. È stato un fulmine, o forse no, un da Matteo Rovere, che verrà presentata in anteprima arcobaleno. Dopo quel film ho ripreso con il teatro, alla Festa del cinema di Roma. Ma non è finita qui. ma quando il regista Francesco Amato mi mi ha scelto Scalera ha terminato da poco le riprese del nuovo film per il personaggio di Imma Tataranni e con Rai 1 sono di Michele Riondino previsto in uscita a dicembre, ad entrata nelle case di milioni di famiglie, la mia esistenza è agosto scorso aveva girato a Napoli il film Filomena nel cambiata profondamente». ruolo di Filomena Marturano, per la regia di Francesco Ci sarà una terza stagione di Imma Tataranni? Amato (andrà in onda su Rai 1 nel periodo di Natale). In «Forse sì, lo spero, mi piacerebbe, potrebbe essere quella questi giorni è impegnata sul set della serie tv di Disney+ conclusiva. Mi sono divertita moltissimo con i miei Qui non è Hollywood per la regia di Pippo Mezzapesa, compagni di lavoro, ci siamo fatte grosse risate». mentre tra pochi giorni inizierà le riprese di un altro E oggi, come si sente? film, Dall’alto di una fredda torre, per la regia di Francesco «Me la godo! Da brava meridionale, sono di Masagne, in Frangipane. Altro che male 'e capa! provincia di Brindisi, penso che domani potrei perdere Sia sincera, sta vivendo un momento magico, anche per tutto nuovamente, viviamo in un mondo strano… Un i riconoscimenti che critica e pubblico le attribuiscono o po’ lo dico per scaramanzia, un po’ perché non voglio è sempre stato così? affezionarmi troppo a questa condizione, è come se «No no, non ci sono per niente abituata... Finalmente volessi sentirmi sempre un po’ a disagio nelle cose». ora la mia \"sete\" viene soddisfatta, dopo tanti anni passati Se potesse, cosa direbbe alla giovane Vanessa alle ad arrabattarsi. Oggi posso scegliere i copioni che mi prime armi? sottopongono e decidere cosa fare, questo sì, è magico». «Sono sempre stata un po’ tendente alla malinconia, a Cosa si ricorda dei suoi esordi, temeva allora di non vedere il bicchiere mezzo vuoto, però in fondo in fondo farcela? ottimista. Le direi quello che mi dicevo allora per darmi «È stato un percorso difficile, tra alti e bassi; scegliere coraggio: non ti preoccupare, ce la farai». questo mestiere è come giocare d’azzardo. Il mio obiettivo L’esperienza cosa le ha insegnato? all’inizio era quello di continuare almeno a fare teatro. «A \"fare\" l'attrice, ad affinarmi sempre di più. Ho Facevo tanti provini, ma proprio tanti, e ho preso molte imparato a rispettarmi come persona anche grazie al porte in faccia (ride). Però non mi sono mai bloccata mio mestiere, ad amarmi di più e a non smettere mai di o arresa, non mi sono mai sentita ferita oltre misura. imparare». Capivo che ci potevo passare una settimana con quel Cosa non ha ancora fatto e le piacerebbe fare? ‘CON IL PERSONAGGIO TV DI IMMA TATARANNI SONO ENTRATA ‘ NELLE CASE DI MILIONI DI FAMIGLIE. LA MIA ESISTENZA È CAMBIATA PROFONDAMENTE. E ORA ME LA GODO! ELLE|94
elle INTERVISTA ‘IL MIO VOLTO È LA MIA GRANDE FORTUNA. I BUONI PROPOSITI? ‘ NON STO MAI ATTENTA: MANGIO, BEVO, FUMO, NON SONO CERTO UN MODELLO «Per il cinema e la tv leggere sceneggiature originali aspetti, il loro modo di stare al mondo». e innamorarmene. A teatro sogno di riportare in C’è un limite, qualcosa che proprio sul set non farebbe scena Cêchov, la mia grandissima passione, ma anche mai? di buttarmi a capofitto in personaggi shakespeariani «Accettare una parte se la storia che leggo non mi maschili, tipo Re Lear». interessa perché è scritta male o il personaggio è fuori Qual è l’aspetto più difficile del suo mestiere? fuoco o non mi corrisponde. Mi spiego, io desidero, «Lavorare sugli accenti di una cadenza dialettale, ci ho voglio uscire dalla mia zona di comfort, nella scelta passato notti insonni a studiare. Per esempio, per me dei personaggi il limite non te lo puoi porre. Però se la salentina è più facile il calabrese o il siciliano, mentre il sceneggiatura non mi convince, quello sì è un limite». napoletano di Filomena Marturano è stato complicato. Quale aspetto le piace di meno del suo mestiere? E poi, può sembrare una sciocchezza, ma girare in estate «Nelle riprese delle serie tv i tempi eccessivamente con i vestiti autunnali addosso è faticoso, devi essere accelerati, lì si trotta parecchio e fai parecchia fatica. ben allenata, devi averci il fisico». Nelle riprese di un film dipende dalle produzioni: a me A quanto pare lei ce l’ha, come se ne prende cura? piace provare molto prima di girare, ma volte c’è poco «Sono una disgraziata, rispetto alla cura di me stessa non tempo per farlo. A teatro invece, quando lo frequentavo sto mai attenta alle cose. Mangio, bevo, fumo, non sono assiduamente, provavamo un sacco, di tempo ne avevamo un modello; mi ripropongo sempre di cambiare ma mi tantissimo, ma non c’avevamo una lira! (ride)». fermo ai buoni propositi. Mi spiace, ma sono fatta così». Nei giorni in cui non lavora, cosa fa, riesce a staccare? Il suo volto però riesce a passare dallo sguardo ferito «(Ride forte). Allora le racconto: mi alzo alle 9,30, della madre de L’arminuta di Beppe Bonito, a quello faccio una colazione fugace e rimango in casa, abito molto espressivo di Imma Tataranni. È un dono di a Roma. Lì studio compulsivamente i personaggi natura o è il frutto di un grande lavoro? su cui sto lavorando e si crea una specie di nenia che alla «Il mio volto è la mia grande fortuna, ma va dosata. Ho fine mi calma. Non mi siedo certo alla scrivania, un viso molto mobile che uso a seconda dei ruoli: mi informo in modo disordinato, sono quasi per Imma a livelli parossistici, con altre situazioni gioco ossessiva compulsiva. La mia anima si placa solo in difesa. I personaggi hanno un modo di camminare, un al tramonto, ora che coincide con gli aperitivi corpo, una faccia; un lavoro che mi piace molto, prima e la vita sociale. Ecco allora mi rilasso e con un bicchiere di affrontare la recitazione sul set, è immaginare questi in mano riesco a ridere e parlare fino a sera».| Dalla seconda stagione di Imma Tataranni - Sostituto procuratore. Vanessa/Imma nel suo ufficio a Matera; con Diana (Barbara Ronchi), sua assistente in Procura; con l'appuntato Ippazio Calogiuri (Alessio Lapice). ELLE|96
elle REPORTAGE GOD SAVE King! THE E ADESSO? Dopo i dieci giorni di lutto, i chilometri di coda per l'ultimo saluto, le ore di attesa per il passaggio del feretro, gli onori di capi di Stato e teste coronate al funerale, Londra sta tornando alla normalità, ma l'atmosfera è ancora sospesa. E una società di consulenza ha già stimato che la morte della regina Elisabetta causerà una perdita del pil dello 0,2 per cento di Valentina Mariani ELLE|98
In queste immagini, il lutto della città di Londra dopo la morte della regina Elisabetta. GETTY IMAGES Sono passati pochi mesi da quando gli inglesi hanno mamma, al papà e alle ceneri della sorella Margaret, Londra sta piano piano tornando alla vita normale, anche se l'atmosfera è festeggiato i 70 anni di regno di Elisabetta II. Londra era in ancora strana, dopo che per una decina di giorni molte attività festa, la gente sinceramente felice per il record raggiunto: ben sono state sospese, i negozi chiusi, come se il tempo si fosse 70 anni e 214 giorni (seconda dopo Luigi XIV con 72 anni e 110 fermato. Fino ai due minuti di silenzio nel giorno del funerale, giorni). Sono passate poche ore dalla celebrazione del funerale, che è stato proclamato bank holiday dal nuovo re. che ha visto la partecipazione di 500 capi di Stato, da Joe Biden a Emmanuel Macron alla premier neozelandese Jacinda Ardern, Perché si è trattato di un vero lutto nazionale, messo invitati ad arrivare non con aerei privati ma con voli di linea in atto con un piano preciso, studiato da tempo nei dettagli, la e ad usare gli appositi autobus messi a disposizione anziché cosiddetta Operazione London Bridge, che ha coinvolto ogni le solite auto blu (già si sente l'anima ambientalista del nuovo settore del Paese (c'è un piano e il nome di un ponte inglese Green King?). C'erano le teste coronate di tutta Europa – molte per ogni membro della famiglia reale, quello relativo alla morte delle quali imparentate con la famiglia reale inglese – e di tutto e al funerale di Carlo, ad esempio, si chiama “Menai Bridge”). il mondo, da re Filippo VI di Spagna all'imperatore giapponese Da quando il segretario della regina ha dato l'annuncio in Naruhito. E ora che la regina riposa nella cappella di St. George codice \"London bridge is down\", ovvero \"la regina ci ha lasciati” del suo amatissimo castello di Windsor, accanto a Filippo, alla sono scattati i dieci giorni di lutto nazionale. Nel giorno della sua morte, sono rimaste chiuse boutique storiche e luoghi di divertimento, come gli storici Selfridges, Liberty London, musei come il Victoria & Albert, lo zoo di Londra e Legoland; altri hanno chiuso nel giorno del funerale, come l'Imperial War Museum, la Serpentine, i Kew Gardens, la Tower of London, Harrods, solo per dire alcuni dei centinaia di musei, negozi e ristoranti che hanno deciso di unirsi al dolore della famiglia reale. Attori e registi inglesi hanno annullato conferenze stampa e interviste, la serie Netflix The Crown, che racconta proprio la vita della regina Elisabetta II, ha interrotto le riprese, la Royal Albert Hall ha annullato gli storici concerti Bbc Proms. Impiegati della Royal mail, il servizio postale, e lavoratori delle Ferrovie hanno cancellato gli scioperi in segno di rispetto; le televisioni e i giornali del Paese hanno seguito un piano accordato con la casa reale britannica, che dettava direttive di pubblicazione e diffusione di notizie e immagini della regina in una modalità precisa e inequivocabile. Ad esempio, tanti giornali inglesi, nel giorno del funerale, non erano autorizzati a pubblicare alcun genere di 99|ELLE
elle REPORTAGE ‘FILIPPO, SUO MARITO PER 73 ANNI, LA ASPETTAVA NELLA CAPPELLA ‘ DI ST. GEORGE: SONO STATI CALATI INSIEME NELLA CAMERA FUNERARIA articolo sui relativi siti, ma solo un grande banner di cordoglio nel 1953 e si era sposata nel 1947. Poi ancora le tante persone con una foto di Sua maestà nella homepage, così come molti che hanno accompagnato il suo ultimo viaggio, da Shaw Farm GETTY IMAGES giornali hanno rispettato la richiesta di non posizionare pagine Gate al castello di Windsor, dove la bara di Filippo, suo marito pubblicitarie accanto agli articoli riguardanti la regina. per 73 anni, la aspettava nella cappella di St. George dal 21 aprile Pantheon Macroeconomics, la società di consulenza fondata dal dello scorso anno: solo dopo la morte della regina, infatti, poteva Wall Street Journal, stima che la morte di Elisabetta e le relative essere tumulata nella camera funeraria sotto la cappella di St. chiusure delle attività commerciali causeranno al sistema una George, dove ora riposeranno insieme. perdita dello 0,2% del prodotto interno lordo del Paese. Un addio sincero, quello del suo popolo, anche se i dibattiti su di L'Inghilterra si è messa in stand by per piangere la madre, la lei e sulla monarchia in questi 70 anni di regno sono stati infiniti, sorella, la nonna di tutti gli inglesi. E il sentimento di tristezza e soprattutto ultimamente, in un clima di grande instabilità politica dolore per la sua morte, in questi giorni, ha attraversato gente in seguito alla Brexit. Il punto di popolarità più basso? Sicuramente di ogni età, classe e credo politico. Dopo la diffusione della notizia, i il lungo silenzio dopo la morte di Diana. caratteristici taxi neri, a centinaia, di Ma ciò che lei ha insegnato al mondo è sono ordinatamente allineati su The racchiuso in un'unica parola che va al di Mall, il viale che unisce Buckingham là degli errori e delle polemiche: fedeltà. Palace all'Admiralty Arch, in segno Nel 1947, dopo la tragica morte di suo di tributo spontaneo. Come hanno padre Giorgio VI, fece una promessa al suo fatto le migliaia di persone che hanno Paese: «Tutta la mia vita, breve o lunga aspettato anche più di trenta ore in che sia, sarà dedicata al vostro servizio». coda (pare sia arrivata a 16 chilometri) Probabilmente avrebbe preferito un altro per entrare nella camera ardente a darle tipo di vita, lontano dai riflettori, in l'ultimo saluto, a Westminister Hall. campagna ad allevare cavalli. Ad un certo E poi quelle che si sono messe in fila punto, in The Crown, la \"finta\" regina 48 ore prima per rendere omaggio al dice: «So di essere circondata da gente feretro durante la processione seguita al che crede di poter fare il mio lavoro funerale di Stato, a Westminster Abbey, meglio di me, ma nel bene e nel male dove erano presenti 2.000 persone, e la corona è finita sulla mia testa». Ha dove Elisabetta era stata incoronata mantenuto la promessa e al suo destino di regina ha dedicato la vita. | ELLE|100 La vetrina di un negozio londinese rende omaggio alla regina.
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