Elle Decor

Foto Andrea Garuti — styling Tamara Bianchini e Murielle Bortolotto INSIDEDESIGN Rituali ed essenze naturali per il benessere quotidiano. Materiali ed elettrodomestici dal cuore smart a cura di Tamara Bianchini e Murielle Bortolotto Ricerca botanica e sapere farmaceutico sono l’anima della linea per il corpo e per la casa Equazione. Un’idea di Giusi Aricò, farmacista, e Michele Faro, vivaista, che unendo il loro expertise hanno dato vita a creme, saponi e profumazioni che racchiudono oli essenziali ed estratti naturali creati e coltivati in Sicilia, sede del brand. In foto, Shower Gel, Scrub e i nuovissimi complementi della Home Fragance. equazionebeauty.com 151 ELLE DECOR

INSIDE DESIGN/WELLNESS [1] [2] 1. Anta scorrevole in vetro temperato (da mm 8) per A180, cabina doccia firmata Arblu. Anche su misura e con profili in diverse finiture Metal. arblu.it 2. La purezza delle forme caratterizza Origini Accent di Gessi. Una rubinetteria con un cerchio/tocco colorato, da scegliere ocra, greige, agave e cipria. gessi.com 3. Effetto caleidoscopico. Una particolare pellicola riveste il vetro stratificato del lavabo freestanding Dicroico di Davide Vercelli per Artelinea, che interagisce con la luce e crea giochi cromatici nella stanza. artelinea.it 4. Ispirazione giapponese per la vasca Zencha. Quadrata o rettangolare, in DuraSolid® opaco. Un’idea di Sebastian Herkner per Duravit, da abbinare ai mobili della stessa serie. duravit.it [3] [4] 152 ELLE DECOR

INSIDE DESIGN/PROGETTI Privacy e comfort da centro stanza. Con complementi e arredi disegnati da linee pure e tonalità delicate o arcobaleno Un comodo schienale per il relax quotidiano e un ampio bordo che diventa piano d’appoggio disegnano la vasca Ofelia, parte della serie I Catini, progettata da Andrea Parisio e Giuseppe Pezzano per Ceramica Cielo. In LivingTec, nella finitura bianco matt, brina e arenaria su una leggera struttura in metallo verniciato nero. ceramicacielo.it 153 ELLE DECOR

INSIDE DESIGN/MATERIALI [1] [2] 1. Interpreta il legno marino intervallato da fughe la collezione Yacht Club di Cerasarda, ma in realtà è gres porcellanato. Disponibile in finitura matt o levigata a specchio, in tre varianti cromatiche: moro, dorato e castano. cerasarda.it, grupporomanispa.com 2. Design e funzione definiscono la placca comandi Ego Smart, della gamma ChoruSmart, firmata Gewiss. Realizzata in tecnopolimero, in dodici colori, con una finitura satinata, ha un display grafico con icone e comandi per gestire con un click comfort e sicurezza. Si possono aggiungere altre funzioni grazie all’app Home Gateway. L’illuminazione è a Led perimetrale. gewiss.com 3. Materiale eco. Dagli scarti della lavorazione della pietra di Vicenza, con un impasto a base cementizia, senza aggiunta di resine, nasce Alpi 4.0 di Grassi Pietre. Un rivestimento speciale pensato per pavimenti e complementi. grassipietre.it 4. Nuova stufa a pellet in acciaio verniciato Milù di Palazzetti. Ampia visione della fiamma e cinque stelle per le prestazioni ambientali. Plus tecnologico Ecofire®, cassetto Speedy Clean e app per il controllo da remoto. palazzetti.it [3] [4] 154 ELLE DECOR

INSIDE DESIGN/PROGETTI Riscaldamento e superfici rispettosi dell’ambiente. Un interruttore smart e gli headquarters di un brand in continua evoluzione [1] 1. Uno spazio architettonico, oggi rinnovato Schüco AWS75.SI, che favoriscono l’esposizione e ampliato, dove il vetro è protagonista diventa all’irraggiamento solare riducendo in maniera un’area di esperienza, la sede in Germania di Schüco. ottimale il carico termico. 3. Il Welcome Forum, 2. Il nuovo building Schüco One, progettato suddiviso in zone d’accoglienza con bar, dallo studio danese 3XN Architects, si sviluppa living e Competer Center per i training su sette piani. All’interno, ambienti aperti e postazioni di formazione, oltre a showroom con le proposte di lavoro libere. All’esterno, la facciata è stata di sistemi residenziali e contract del brand. progettata con finestre in alluminio shueco.com [2] [3] 155 ELLE DECOR

INSIDE DESIGN/KITCHEN 1. Da cinque generazioni i blocchi cucina DeManincor abitano lo spazio dedicato alla preparazione [1] e alla cottura dei cibi. Un know-how che parte dal Trentino, sede dell’azienda, attraversa [3] la Penisola fino a giungere oltreoceano. I sistemi sono caratterizzati da uno spirito innovativo e tecnologico mentre l’estetica è classica. Ma per un look contemporaneo basta scegliere tra le molte finiture, i colori e le attrezzature della gamma Bespoke Kitchen. demanincor.com 2. Lo chef tristellato René Redzepi del danese Noma ha pubblicato il libro ‘Noma 2.0: Vegetable, Forest, Ocean’ edito da Artisan. Un progetto che racchiude 200 ricette create dal celebre cuoco con Mette Søberg, capo della cucina, e Junichi Takahashi aka Ryoriya (chef della prefettura di Miyagi in Giappone), anche lui un veterano del team. Pagina dopo pagina si intuisce perché il ristorante di Copenhagen è in cima alla lista dei migliori al mondo. noma.dk 3. Dal professionale al domestico. L’abbattitore Minimatic firmato Antonio Citterio per Hizone mantiene inalterata la qualità e le proprietà degli alimenti grazie a un’intuitivo display touch e alla sonda a spillone che garantisce l’uniformità della temperatura nelle diverse preparazioni. hizone.it [2] 156 ELLE DECOR





Foto Florian Holzherr © James Turrell, ‘Light & Space’, Copenhagen Contemporary ARTSHOW Febbraio – Mostre, appuntamenti e opening. Il meglio dell’arte contemporanea e dei nuovi linguaggi, in Italia e nel mondo a cura di Piera Belloni Luce e colore. Difficile descrivere lo straniamento e la perdita del senso del tempo e dello spazio che provoca l’installazione ‘Aftershock’ di James Turrell. Meglio visitarla dal vivo, al Copenhagen Contemporary. C’è un anno di tempo, fino al 30/12. copenhagencontemporary.org 159 ELLE DECOR



ART PREVIEW Dalla Biennale a Berlino Fotografia a Milano Apre il 24, all’Hamburger Bahnhof, ‘Dreams Have no Titles’ In collaborazione con MIA Fair, BAG-Bocconi Art Gallery di Zineb Sedira, progetto che mixa video, scultura, ospita fino al 4/4 ‘Arquitectonica’ di Gianluca Pollini. fotografia, performance, in origine ideato per il Padiglione La mostra si compone di 15 immagini diurne, per scelta, Francia all’ultima Biennale di Venezia (in foto, ‘Le Bal caratterizzate da colori saturi e contrasti netti: focus, with dancers’). Per questa reprise l’artista franco-algerina la ricerca che l’autore bolognese ha dedicato allestisce gli spazi come set cinematografici intrecciando all’architettura, in particolare quella del Ventennio parti della sua biografia a produzioni di film attivisti. (in foto, ‘Tresigallo’, 2019) e quella firmata da Aldo Rossi. Fino al 30/7. smb.museum/hbf miafair.it/arquitectonica-di-gianluca-pollini/ Foto Zineb Sedira - © Gianluca Pollini - Adriano Mura, Courtesy La Galleria Nazionale - Melania Dalle Grave/ DSL Studio Collettiva a Roma Personale a Brescia Prende il titolo dall’omonima opera di Mona Hatoum del Due installazioni video unite a carte da parati stampate 2009 (in primo piano nella foto) ‘Hot Spot. Caring for a e a una serie di fotografie digitali sono il corpus Burning World’, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna della mostra ‘The Disorderly’ di Sonia Boyce, nella cornice e Contemporanea. Un’esposizione ad alta densità cinquecentesca di Apalazzo Gallery (in foto). In un emotiva che lancia un grido d’allarme sulle condizioni suggestivo dialogo fra contemporaneo e storico, l’artista del nostro pianeta, attraverso la poeticità dell’arte. multimediale propone nuovi lavori insieme alla riedizione Con opere, oltre alla citata Hatoum, di Cinto, Calzolari, di una delle sue performance, ‘Six Acts’ del 2018, Young, Applebroog. Fino al 26/2. lagallerianazionale.com fra trasgressione e ironia. Fino al 23/2. apalazzo.net 161 ELLE DECOR

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FEBRUARY 2023 The Cover Perfect symbiosis. In Bentveld, Holland, a coal-coloured architecture seems to embrace the forest. A whole project designed by Nicolas Schuybroek. English text 62 Design in the Lagoon. 80 Fosbury architecture. 83 Green touch. 89 Classicism on display. 124 Between the forests and the Tao. 132 Current history. 140 Visionary brutalism. 163 ELLE DECOR

Design in the Lagoon — p. 62 Design in the Lagoon — p. 62 164 ELLE DECOR by Paola Carimati — photos by Lea Anouchinsky In the Venetian Lagoon, we are guests at the new studio of Enrica Cavarzan and Marco Zavagno, aka Zaven: a multidisciplinary design space where creativity goes hand in hand with family life. Shortly before the outbreak of the pandemic, Enrica and Marco decided to leave their studio in Marghera, where they had been working together for more than 15 years: building on the success of Rilievi, a series of modular and three-dimensional claddings designed for Cedit in 2019, they planned to move to Milan. Then, the stop imposed by Covid changed their pace, both in terms of time and lifestyle: their children, Anita and Zeno, have grown up, and Campo Santa Margherita, a stone’s throw from Venice train station, seemed an unmissable opportunity. It is in this hybrid space, created at the entrance of a late 19th century palazzo, that they have chosen to stay. Structural wood for fixtures and mezzanine, a sturdy floor and plasterboard panels to resist high water, it is “a second skin that can be removed for a height of about one metre, in case the MOSE does not come into operation”, they explain without concern. Living with fragility is their pragmatic way of appreciating the city’s peculiarities. Beyond the gate, the space opens up to let the light in, vertically: silver and reflective curtains on the walls reveal the functions of the studio – mini-kitchen, material library, tool room, and it’s also used for editorial production – while an elastic netting protects the loft and generates unpredictable, subtle plays of shadows in the air. In these new 165 square metres, the designer couple lives according to the family needs, rather than those of business. During 20 years of work, Enrica and Marco have defined their own personal design and lifestyle. This does not prevent them from collaborating with companies of the like of Nike and Kvadrat, and institutions such as Palazzo Grassi and Triennale Milano, for which they designed the recently concluded exhibition ‘La Tradizione del Nuovo’ (Current tradition). Different in character – she is assertive, he is calmer – and complementary in training, namely a degree in product design from Iuav and a shared passion for graphics, when in 2008 they decided to bring their vision and profession together, under a single company name, Zaven was established: it is ‘an unconventional design research unit’ spanning from graphics to exhibition design; from product to art design, always discreetly. “The studio was launched in the years of the worldwide economic crisis: reflecting on the meaning of design was necessary”, thus doing more with less and “producing what is needed, reducing waste, reusing. For us, sustainability is not a warhorse, a cliché: certainly, it is important, but if the concept is good, it is sustainable by definition”, they say with conviction, as experts in the craft and industrial sectors. Zanotta’s ZaZa sofa is an example: “It’s a monobloc weighting only 50 kg”, Marco points out, “with a tubular structure, elastic straps and a soft padding”,

ENGLISH TEXT that can be completely disassembled. “When we work with inert what we would like to be”, they say, playing with words, “not a materials, we recycle without producing waste: we rarely studio, but a practice that uses space as an instrument rather than have to dispose of it”, Enrica concludes, showing us the a goal. Free from the obsession of having to reach a physical Tubes green armchair, a unique piece made together with her and permanent result at all costs, typical of old school children and on sale online. “Cardboard and papier-mâché tubes professionals”, it is time to return to speculative research. for domestic use can give great satisfaction”, to the family And to an architecture ‘done together’, as stressed by the as much as to the environment. — subheading ‘everyone belongs to each other’: “the project never belongs to the person who designs it, but to all those who Fosbury architecture — p. 80 participate in the process”, they affirm, disavowing the demiurgic figure of the starchitect and at the same time revealing the mission by Paola Carimati — portrait by Luca Campri statement of the exhibition. “What we want to highlight in the Italian Pavilion is the concept of interdependence between all the The Italian collective, starring at the Venice Biennale experiences we mapped out and the actors we involved”. of Architecture, promises to turn the Italian Pavilion into Nine projects have been selected by Fosbury to represent the a ‘Spatial’ laboratory: a place of collaboration where strength Italian avant-garde movements: on stage, the testimonies of the so-called ‘unsolicited’ architecture. “These are pilot projects, but and fragility can be mapped to build alliances. also new research and opportunities that land or flourish in fragile yet virtuous places, supported not by institutions, but by Like the American pole vaulter Dick Fosbury, who at the 1968 people who, recognising their value, spontaneously come Mexico City Olympics ‘turned his back on the obstacle’ and together and build community”: nine best practices that not only jumped, Claudia Mainardi, Veronica Caprino, Giacomo Ardesio, respond to occasional local issues, but launch innovative, Alessandro Bonizzoni and Nicola Campri, founders of the young current ideas. collective based in Milan (all of them are under forty), On stage at the Arsenale, therefore, is a mix of projects for which revolutionise the world of architecture by changing perspective. ‘Spaziale’ acts as an incubator: “we enhance them, co-produce In ten years of activity, they have tested a decidedly disruptive them and integrate them all into a system, always promoting procedure: in their language, transforming limits into collaboration”, because central to the exhibition, we remind the opportunities becomes ‘taking care of the territory’s hallmarks in readers, is the ability to build alliances. Between people, a collaborative manner’. From Rocco, the ephemeral polystyrene places, knowledge. “But be careful not to fall into line with the object that in 2018 landed in the garden of the Triennale Milano, mantra of participation”, the curators warn. to the bookshop made of perforated concrete blocks set up in the “Following in the all-Italian Giancarlo De Carlo’s footsteps, we tunnels of Drop City on the occasion of the Milan Design Week open up to European experiences, which are fundamental for our 2022, communities gather around these architectures and then generation: from Assemble, the English interdisciplinary team that appropriate them. Architects by passion and training, together won the 2015 Turner Price, to the Belgian studio Rotor; from they try to redefine the boundaries of the discipline, Raumlabor, based in Berlin and Golden Lion winner at the 2021 the second most polluting agent in terms of production, to lead it Biennale of Architecture, to Ten, the studio that works between back to the road of ecological transition. Belgrade and Zurich”: theirs is a lay, participatory design, And together they try to build a network of skills and knowledge or rather ‘on demand’, i.e. useful when needed. In Italy, capable of bridging the gap between local culture and the Post Disaster Rooftop, the interdisciplinary collective that, international vision: working in a world with limited resources, in Taranto, has been bringing the theme of environmental disaster such as the one we are living in, means understanding that we to the world’s attention since 2018, is trying it out. are part of the problem and changing our attitude. “Shifting the As, in turn, ‘space operators’, Post Disaster Rooftop’s is the first emphasis from ego to echo, from I to we”, they point out. of the nine stories already available on ‘Spaziale Presenta’ It is also because of this mature awareness that the Italian (Spatial presents), the platform allowing visitors to fully Ministry of Culture entrusted them with the curatorship understand the Italian Pavilion: before the opening of the of the Italian Pavilion at the 18th Venice Biennale of Architecture Biennale of Architecture 2023, on the website ‘spaziale2023.it’ (20/05 – 26/11/2023). and the Instagram page ‘spaziale.presenta’, users will be able to Fosbury Architecture’s site-specific approach is in line with the follow the set-up of all the installations. set-up of the exhibition ‘Il Laboratorio del Futuro’ “Each of their works represents an episode of a potentially infinite (The laboratory of the future), curated by Lesley Lokko: tale, which is told and displayed on rooftops in the heart of “more than a place of experimentation, by ‘laboratory’ Venice, turned into temporary stages. we mean the dimension of collaboration. With Silvia Calderoni, a performer attentive to the ecology With ‘Spaziale: ognuno appartiene a tutti gli altri’ (Spatial: of bodies, they will try to change the narrative’s perspective to everyone belongs to each other), the group intends to represent trigger the rebirth of the territory”, the curators explain. Italy in Venice. ‘Spatial’ is a broad title, which attempts to “What we try to convey are snapshots, stories of present issues embrace the complexity of the present, “but ‘Spatial’ is above all 165 ELLE DECOR

Green touch — p. 83 and possible futures. They are like us”, the Fosburys conclude, And it was only after a long search that we were able to find, “not a dogma to be blindly followed, but a constellation of ideas here, not only the perfect location, but also the right sensitivity around which we can serenely gravitate”. — on the part of the local Superintendence and the ‘neighbours’, so as to create the necessary synergies for a virtuous project”. Green touch — p. 83 The area borders a riding school and a farm, suitable for playing outdoor sports and supplying the guests, words by Filippo Romeo — photos by Silvia Lavit e Daniel Mazza who can enjoy zero food-miles products”. Apparently very simple, the project is based on a careful study Among the hills of Monferrato, Marco Lavit designs an of the proportions, the relationships between the architectural eco-lodge respecting the landscape. When sustainability volumes and the impact on the context. The single housing unit, designed by reinterpreting the generates a beautiful and conscious project. archetype of the hut, rests lightly on the slope, without altering the morphology of the land. The landscape, consisting of a hill chain dotted with rows of “The whole is very harmonious; it is a sort of small village made vineyards, is typical of the Monferrato. Set into the greenery are up of the three lodges and a fourth volume, which serves as small villages, ancient farmhouses and, depending on the reception and is also a meeting place with a large terrace/ season, the colours of wheat or vines. solarium, a communal kitchen and a dining area for sharing We are in Grazzano Badoglio, in the province of Asti, where breakfast. In deciding the exact location of each structure, we the studio of Marco Lavit, an Italian architect and designer were influenced by the orography, the presence of existing based in Paris, has created an eco-hotel trees, the orientation and of course the surrounding landscape”. in the heart of Piedmont. “I am not new to this type of project”, Each building has therefore a different layout to favour he explains. “From the very beginning, the studio has been panoramic views and the enjoyment of natural light. concerned with light wood architecture, namely reversible Both the structure and cladding are made entirely of larch from prefabricated structures that respect the environment. certified forests, and slender wooden sticks form, like a pattern, We have built treehouses and micro-architectures on the water, the envelope of each architecture: placed side by side, they surprising projects both for their morphology and unusual define the interior walls and portions of the roof pitches, while location. In France, in Switzerland and now also in Italy, we slightly spaced apart, they turn the covering into a light brise have designed shelters surrounded by nature, small resorts at soleil. This is somewhat the hallmark of Marco Lavit, the water’s edge and pavilions in the green”. who succeeds, thanks to a simple process of adding individual Higher than the other hills, the area dominates the surroundings, modules, in generating light architecture characterised characterised by pear and apple trees, wild vines and a by layers that intersect and overlap each other, centuries-old oak. “Our clients, a young entrepreneurial couple, giving life to measured spaces where inside and outside, Claudia Cadario and Marco Ambrosio, had been asking me for as well as shadows and light, interact. — a few years to find the ideal place to implement the project. 166 ELLE DECOR

Classicism on display — p. 89 ENGLISH TEXT by Emmanuel de Bayser — photos by Mark Seelen — words by Flavia Giorgi Classicism on display — p. 89 167 ELLE DECOR Pure white all over, arches and columns. A boutique in the centre of Berlin gets a classical yet current makeover. Let the beauty pervade you, capture it in a play of mirrors and return the favour that its very presence offers to those who admire it. Captivated by the daily spectacle of one of Berlin’s most elegant squares — the 18th-century Gendarmenmarkt with its twin churches and the Konzerthaus — Emmanuel de Bayser and Josef Voelk were inspired by the historical architecture of the place to renovate their boutique (The Corner Berlin), opened here eighteen years ago. The occasion of the milestone birthday perhaps helped prompt a global rethink of the space, which now has been also renamed The Square Berlin. “We wanted to drastically change the look of the shop, which responded to an aesthetic of Berlin industrial brutalism that was very much in vogue in later years and then ended up being trivialised”, says Emmanuel de Bayser. “When working in the fashion and design sector, it is essential to evolve, to recreate yourself. The new concept is a radical evolution of the previous one. All elements of lifestyle, that is, fashion, interiors and art, have been integrated. The environment resembles a loft flat combined with a retail space”. They consist of large-scale volumes, flooded with natural light and separated by full-height wings made up of a thick forest of columns and arches, contemporary echoes of the classicism that imbues the German capital, its palaces and its great museums. “The atmosphere, however, has a Parisian feel”, de Bayser points out, “with an Italian touch. Among the inspirations, in fact, are de Chirico’s paintings”. Perspectives and proportions recall the artist’s urban landscapes, the colonnades crossing deserted, metaphysical squares. The owners and the French studio Pierre Augustin Rose, which designed the interiors, shared the same vision. “We have always appreciated the work of this team, whether it involves furniture or sets for their showroom in Paris”, continues de Bayser. “Freshness, timelessness and quality are their core values. For us, it was the right choice to revamp the boutique”. In its 700 square metres, arranged on three levels, the shopping experience is diversified. If the fashion area includes international brands such as Balenciaga and Saint Laurent, Dries van Noten and Dior, Gucci and Bottega Veneta, the côté maison section showcases furniture and accessories by Pierre Augustin Rose, bronze tables and stools by Rick Owens, table accessories by Ann Demeulemeester and Sargadelos, as well as sculptures by Nicolas Lefebvre, Thomas Junghans and Galerie Chenel. But the true showstopper is the bookshelf leaning against an exposed brick wall: here, those looking for a new home, be it cottage in France, a chalet in St. Moritz or a riad in Marrakech, draw inspiration... or just take a stroll among the iconic masterpieces designed by Pierre Jeanneret. —

Between the forests and the Tao — p. 124 Between the forests placed as low as possible to enjoy the view of the reeds and the forest from every corner. and the Tao — p. 124 The home is characterised by plain designer furnishings with an international touch, some pieces that pay homage to Chinese words by Paola Maraone, Tang Bai, Li Yingting tradition, and custom-made elements; as well as lots of natural photos by Zhu Hai — styling di Sun Xinxi light and few lamps, to make the atmosphere similar to that of a hermitage. “The tea ritual has had a great influence on me in Eastern China: a design- and meditation-loving couple recent years”, Bao confesses. “Sitting in silence and drinking has built a house nestled in the mountain, bathed in light. while barely speaking for two hours is a particularly relaxing experience for people like us who have been so busy at work. Where they celebrate the tea ritual. Nowadays, my husband and I have more free time and we do this every day in this special house”. Like all houses built on For several days after moving into their new home, Bao Xiaobing slopes, Pine Yin does not have a regular structure. According to and Ji Shan refused visits from friends. Every evening, from sunset the homeowners and the Japanese studio KUU Architects, who to night, the two spent time sitting in the garden, drinking tea and designed the project, “it looks like a cave”. On the lower floor waiting for the stars to appear in the sky. The northern slope of is the garage, while the living room and dining room are Mount Pingfeng in Hangzhou is a unique and peaceful place, far arranged on the first floor, on two slightly staggered levels; from the hustle and bustle of the city thanks to a chain of green each space is extremely irregular and gives rise to different hills. At the foot of the mountain stand huge pine trees, among geometric shapes, as can be seen when ascending to the upper which Bao and Ji built their home. The works took more than levels. Here there is a study and, among several flights of stairs, two years and finally they decided to name it Pine Yin, in a a small tearoom open to the living room; then there is a double homage to the symbol of the Tao and the trees, which Buddhist meditation room and the sleeping area, with the are everywhere. “They could be hundreds of years old, master bedroom facing the courtyard behind. The stone path and we are grateful for their presence”, Ji explains. “Yin is running around the house and the mountain defines a private the dark and hidden part of an ancient philosophy, but for us area, paved with black gravel, with moss acting as a transition also a way of life. This cool mountain is the ideal setting for our between nature and the built-up area. The effect of the light life as modern hermits”. The two believe in Buddhism, but they filtering through the large living room window, combined with are not isolated from the world: Bao worked in the restaurant the texture of the stucco painting, conveys a unique feeling. business and managed a well-known design shop, while Ji “It is difficult to describe in words this sensation, was a contractor in the construction industry for many years. but living there you experience it every day”, Bao concludes. The tea ritual is a pleasant daily must in this multi-level house, “I think this house invites people to silence and tranquillity. built gently following the slope of the mountain. There are many It is a state of the soul to be pursued, but when you reach it, spaces for drinking it while chatting in private you and your life are truly free”. — or with friends, around the table or sitting on the floor, in an uninterrupted sequence of rooms with large windows 168 ELLE DECOR

Current history — p. 132 ENGLISH TEXT words by Flavia Giorgi — photos by Kasia Gatkowska Current history — p. 132 169 ELLE DECOR Harmony of the past, energy of the present. Balance on a human scale defines Stef Bakker’s home project in Amsterdam. Amsterdam. Clear light filters through the windows, water slowly flows in the canals, earth provides nourishment to the trees in a sacred, silent garden in the heart of the city. Then, when the fireplace is lit and the warmth of the flame combines with the comfort of the leather sofa, the fire completes the circle. These are the primary elements of a home where everything remains unchanged and everything changes. This is the domestic dimension of Stef Bakker, who first set foot on the top floor of the Art Nouveau building, designed by François M.J. Caron in 1904, ten years ago. “We are in the historic Jordaan district, close to the Royal Palace. The view is of the Westertoren (Western Tower) and the Gallery that was built there in the early 1900s”, says the Dutch designer. “I was looking for a space that could capture contemporary energy, in the quietness of a soft environment. Here I found all the natural elements that create harmony”. But also the architectural and decorative features that express timeless canons of beauty: the balconies on two fronts, with views of the canal and the garden, the high ceilings adorned with cornices and rosettes, the sequence of moulded doors. “I have preserved and restored the original Art Nouveau details, the wood and plaster ornaments designed by Caron”. Today, the neutrality of grey, chosen in different shades to match the rooms, is the chromatic link between past and present. Walls, doors and ceilings unite under the same colour palette, and the uniformity induces a sense of calm. In the rooms, furnishings, accessories and works of art generate a multi-faceted universe that is constantly evolving. The selection of furniture includes pieces by the masters of international design from Charlotte Perriand to Charles & Ray Eames, but pays special attention to great Italian authors such as Afra and Tobia Scarpa, Achille Castiglioni and, again for the lamps, Tito Agnoli, Mario Arnaboldi and Ernesto Gismondi. With a historical view on contemporary design, Bakker puts icons and lesser-known pieces, designer vintage furniture and anonymous modern antiques into perspective. What is the selection criterion? “Intuition”, is his lapidary answer, but then he continues: “I prefer unusual vintage pieces to those which everyone appreciates. They can create more interesting spaces”. With an added value: a taste for research. In this field, Bakker is a master, also in the literal sense of the word. For many years, along with his professional activity with his interior design studio, he has been teaching at the Design Academy in Eindhoven, Man & Well Being department. The subject? “Design that adds value to our lives in any aspect and form, that turns the ordinary into something special, animating matter. Because the environments we inhabit should

ENGLISH TEXT Visionary brutalism — p. 140 only serve one purpose: our well-being”. No wonder the using exposed concrete. “In reality, the house is an aggregate of advice he repeats to his students is, in one word, “Live!”. — 12 different buildings, separated from each other by seismic joints (connecting and dividing elements) kept deliberately visible, for a Visionary brutalism — p. 140 total surface area of about 2,400 square metres”, the architects explain. The intricate structure has a square plan with a large words by Gudrun Henrysdóttir in collaboration with Paola Maraone courtyard in the centre, around which a colonnade, that resembles photos by Mads Mogensen a cloister, intermittently runs. “This is what inspired us to find the name of the home, that is, Luna House: its dimensions are In a frontier location among the Andean mountains, equivalent to those of a 45x45 metre arena, called ‘medialuna’ in the architect duo Pezo von Ellrichshausen presents their latest, the Chilean rural tradition”. An asymmetric cross shape breaks it down into sections, each of which has a different identity: surprising creation: the Luna House, a home and a cultural in one there is a pool that collects water naturally, in another centre surrounded by nature. a flower garden... “Some rooms are functional spaces: bedrooms, a kitchen, a library and studios for painting, architectural design Thick forests, fertile plains, great quiet and wilderness: this is and carpentry. Some have an intimate atmosphere, others a more where the Andes begin. Santa Lucia Alto, in Chile’s Yungay public character, almost like a gallery/showroom with double- region, is a border point between the valley and the mountain height ceilings. But most are completely or partially open-air, landscape, and the place that Sofía von Ellrichshausen and flexible spaces, with many intermediate courtyards connecting Mauricio Pezo, founders of the award-winning architecture firm of them. And a variety of openings, whether they be round, the same name, have chosen as their home. “It is a very broad square, wide or thin, ceiling or wall, to create different sensory definition”, Sofía explains. “Luna House, as we have named it, is experiences”, Sofia says. not just our private home. We also consider it a cultural centre, as The place is big enough to ensure privacy when needed, but small it is not only intended for domestic use, but also for creative enough to feel the bond with the other guests: “I compare it to expression, ours and others’”. This spectacular ‘combined space’ living in a block of flats, where everyone has their own private in the heart of the Andes is a surprising presence, almost a mystical ‘shelter’, but where one shares the building with others, object that seems to have suddenly landed from the sky. On the so in a way they live together”. It is a permeable, out-of-the- other hand, it is as if it had always been here, capable of existing ordinary building, where the inhabitants are always standing on a without disturbing the surrounding nature: “We blurred the threshold between communicating rooms; where there is no boundaries and blended artificial with natural elements, building partition but a continuum; and where the apparent hardness of the the house around the trees that were already there”, say the exposed concrete walls is softened by the green of the foliage, architects. The result is a genuine, yet visionary mix of brutalism flowers and aquatic elements: “Today it is a place for our creative and minimalist architecture perfectly integrated into the landscape, expression but, ideally, it will survive us and be destined to host an epitome of the couple’s passion for creating original forms and other artists”, Sofia concludes, smiling. — 170 ELLE DECOR

Maga zine interna zionale di design e tendenze arreda mento e stili di vita architettura e arte N EXT2023 DESIGN/ ARCHITETTURA/ DECORAZIONE / PEOPLE/ LIFESTYLE / IL MEGLIO DELL’ANNO IN ANTEPRIMA



N EXT2023 Design/ architettura/ le metropoli asiatiche che decorazione/ people/ assorbono CspOe2r.iEmeanntcaozriaoni lifestyle/ Il meglio dell’anno tendenze e in anteprima (luoghi, di design, dalla ricerca sui progetti, spunti e personaggi) materiali agli arredi oversize. da scoprire nelle prossime Non mancano i personaggi 40 pagine. Le scelte? che aprono alle nuove idee: Sono quelle che piacciono appassionati, rivoluzionari, a Elle Decor. Perché protese promettenti. Dall’attivista verso il futuro, attente alla Tosin Oshinowo alla curatrice sostenibilità, non solo belle Serena Tabacchi, dallo chef ma anche con un’idea Andoni Luis Aduriz alla che le sostiene. Dal nuovo bio-designer Malu Lücking. padiglione della Serpentine Immagini, concept e buoni a Londra, firmato Lina propositi per iniziare il nuovo Ghotmeh, all’omaggio anno all’insegna del talento e della Triennale di Milano del pensiero, tornato positivo. ad Angelo Mangiarotti. Dall’architettura green di Sou Fujmoto alle Sponge city, 3 ELLE DECOR

FRENCH CONNECTION È un appuntamento consueto in cui opera, Ghotmeh firma Render © Lina Ghotmeh - Architecture, Courtesy Serpentine di inizio estate l’inaugurazione per l’occasione un edificio semplice del Serpentine Pavilion, architettura ed espressivo. Formalmente temporanea costruita accanto prende spunto dall’ambiente alle omonime Galleries di Londra. circostante, il verde e le chiome Affidato fin dalla prima edizione degli alberi dei Kensington Gardens a un nome celebre o a un talento dove è posizionato. Un intervento emergente, quest’anno ha caratterizzato da una copertura come autrice la progettista a ‘ombrello’ le cui falde si piegano franco- libanese, con studio a Parigi, come un origami. Poetico e insieme Lina Ghotmeh. Conosciuta funzionale alle idee di incontro per l’approccio multidisciplinare e comunità che caratterizzano all’architettura, con attenzione da sempre l’iniziativa. alla storia e alla natura del luogo serpentinegalleries.org P.B. 4 ELLE DECOR

L’ASFALTO SARÀ FIORITO Foto ©Yann Monel e Wagon Landscaping Rendere verdi piazze e marciapiedi, una lista vertiginosa di servizi resi dal ricavando giardini dove sembrerebbe suolo alle nostre città, tra cui favorire impossibile, per ridare terra alle città: il ciclo dell’acqua, stoccare CO2, questo il trend 2023, in linea con le mitigare gli effetti del riscaldamento molte raccomandazioni su rispetto e globale”, ha spiegato Paolo Pileri, recupero del suolo. L’Unione Europea docente di Pianificazione urbanistica ha appena posto il tema al centro di al Politecnico di Milano. Esemplare nuove direttive e il Governo italiano ‘Asphalt Jungle’, il prototipo ha promesso una legge sul riutilizzo di giardino “estratto dall’asfalto” dei terreni edificati entro l’anno. firmato da Wagon Landscaping Le future riqualificazioni urbane nell’11º arrondissement di Parigi, impongono dunque la rimozione di realizzato ‘ritagliando’ il bitume per asfalto e cemento (“depaving”) per piantare tra le zolle nuove specie restituire permeabilità al terreno. “C’è pioniere. wagon-landscaping.fr G.Z. 5 ELLE DECOR

MATERIA IN SCENA Applicazioni inedite per la ceramica ne riveste il bordo (lapietracompatta. e la pietra, che plasmate diventano it, verysimplekitchen.com). Sul piano, oggetti scultorei o decorano vasi di Egidio Milesi (ceramichemilesi. gli arredi. Un esempio è Zdora, com) e fermaporta Buchi, della il progetto di Serena Confalonieri serie Monomateria, di Studiocharlie (presentato a Edit Napoli lo scorso per Mipa (mipadesign.com). Della settembre) dove La Pietra Compatta Standard Collection di David/Nicolas (composta da porfidi, quarzi e graniti per Delsavio, il coffee table con macinati, lavorati e compattati) pattern in marmo e cemento colorato è protagonista. Insieme al brand di suddiviso da un profilo in acciaio cucine Very Simple Kitchen, la materia (delsavio.com). A terra, tappeto Polso si evolve e si trasforma in un tavolo di Duccio Maria Gambi caratterizzato da un motivo a quadri, per cc-tapis. Annodato a mano, in lana che come una tovaglia copre il top e himalayana. cc-tapis.com M.B. Foto Andrea Garuti - styling di Tamara Bianchini e Murielle Bortolotto 6 ELLE DECOR

ISPIRAZIONE AFRICA Architetta e attivista, nel 2021 a Lagos, quale è curatrice. Con ‘The Beauty in Nigeria, fonda lo studio CmDesign of Impermanence: an Architecture Atelier. Tosin Oshinowo insieme a of Adaptability’ (La bellezza Vanessa Nakate, portavoce dei Fridays dell’impermanenza: un’architettura for Future, è il volto subsahariano dell’adattabilità) proverà a riorientare più ingaggiato dalle sfide del il dibattito globale sul tema della cambiamento climatico: entrambe scarsità. Se è vero che la privazione, promuovono una visione del progetto nel Sud del mondo, ha innescato che riscopre la centralità dell’uomo. la pratica del riutilizzo, della L’11/11, a Sharjah, negli Emirati Arabi collaborazione e dell’adattamento Uniti, con Mariam Kamara e definito una nuova cultura green e Beatrice Galilee, sarà protagonista del design, allora è all’Africa della seconda edizione della che dobbiamo guardare per salvare Sharjah Architecture Triennial, della il mondo. sharjaharchitecture.org P.C. Foto Eleanor Goodey 7 ELLE DECOR

IL RITORNO DI MACBETH Una pièce sulla ricerca del potere d’effetto: dalle città attraversate da nella Scozia medievale traslata superstrade sospese di ‘Metropolis’ in età moderna: un’operazione (Fritz Lang) agli skyline amplificati in non facile, che al regista Davide versione caleidoscopio di ‘Inception’ Livermore è riuscita pienamente. Il suo (Christopher Nolan), in una metropoli ‘Macbeth’, opera di Verdi su tema distopica. In più converte gli originali shakespeariano, ha inaugurato la ambienti della corte reale in raffinati stagione 2021/2022 del Teatro alla interni borghesi che ricordano Scala con grande successo. La rilettura i progetti di Piero Portaluppi. del regista (insieme a Giò Forma per le Di grande impatto sul piccolo schermo scene, Gianluca Falaschi per i costumi, (l’abbiamo ammirata in occasione Antonio Castro per le luci, D-Wok per della diretta del 2021), lo è ancora di i video) conduce la storia con citazioni più dal vivo: da non perdere dal 17/6 cinematografiche particolarmente all’8/7. teatroallascala.org P.B. Foto Brescia e Amisano © Teatro alla Scala 8 ELLE DECOR

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UPCYCLING ICONICO Tutto ruota attorno alla sedia in legno grammatica del riuso e, in modo curvato Thonet, quella degli Anni 20, colto e inaspettato, ‘aggiusta’ anche se Charlotte Kingsnorth, una ciò che tendenzialmente siamo portati laurea alla Buckinghamshire University a dismettere. “Ho avvolto, meglio”, e un master in product design al si corregge, “ho lasciato che Royal College of Art, ha scelto per un tessuto gonfiabile dal colore vivo la sua opera il nome di ‘Puff Around abbracciasse lo scheletro esausto per Mundus’, omaggio all’azienda che restituire nuova dignità all’oggetto. nel 1922 venne acquisita dallo storico Che comunque, nonostante l’età continua marchio di Vienna. La designer inglese a fare la storia del design”. L’effetto torna alla radice del progetto per finale è quello di un piumino morbido promuovere la sua idea di riparabilità: e caldo che riscalda e diverte. riscatta i telai di sedie vecchie e Tanto la struttura quanto chi si accomoda. consumate per definire una nuova charlottekingsnorth.com P.C. Courtesy Objective Gallery 10 ELLE DECOR

THE DREAMERS È nel 2020 che Eleonora Carbone la prima di tre sedute ‘curvy’. “Una e Alessandro D’Angeli fondano micro scultura solida, in legno, scolpita a Roma, dove hanno studiato in continuità con il corpo umano. Architettura e Disegno Industriale E definita con la tecnica giapponese (all’Università di Roma Tre, lei, e alla Shou Sugi Ban, che carbonizza Sapienza, lui), Naessi Studio. “Con la superficie”, omaggio ai reperti grande tempismo”, sottolineano senza che punteggiano la loro città. Astratti rinunciare a un pizzico di sarcasmo: e concettuali, sono fra i testimoni coppia nella vita e nella professione, della nouvelle vague italiana il loro è stato un esordio pre- che esporta il nostro savoir-faire pandemico decisamente sfidante. Ma, artigianale nel mondo: il 2023 si sa, il tempo è galantuomo: lavorano li porterà a Londra, dove con la sodo e nel 2022, al Lake Como galleria americana StudioTwentyseven, Design Festival, presentano Undated, esporranno i loro pezzi. naessi.com P.C Courtesy Studio Naessi 11 ELLE DECOR

NUOVE GARDEN CITY L’eco-metropoli del futuro si presenta pianificazione territoriale tiene conto così, come mostra questa foto aerea dei cicli naturali. “Gli abitati costruiti di del Fengxiang Park di Haikou, in Cina, solo cemento e acciaio non sono resilienti, firmato dall’architetto Kongjian Yu dello per questo sono più esposti al rischio studio Turenscape di Pechino. Parliamo di disastri. Dobbiamo ripensare al modo di ‘Sponge city’ ovvero le ‘Città spugna’ in cui trattiamo l’acqua”, afferma Yu. teorizzate da Yu, che mettono in atto Il governo cinese ha scelto 16 città pilota le migliori misure di adattamento per mettere in atto le strategie innovative del tessuto urbano ad alluvioni e bombe del paesaggista; tra esse, Wuhan, d’acqua perché possono assorbire la Chongqing e Xiamen, con zone pioggia delle precipitazioni, depurarla e umide, tetti giardino, habitat e corridoi riciclarla grazie alla presenza di un verde naturali che oggi fanno scuola. capillare. In questo modello virtuoso, la turenscape.com/en G.Z. Foto ©Turenscape 12 ELLE DECOR

UNA FORESTA SUL TETTO Un’originale copertura verde, per una distintivo del suo tempio mimetico è perfetta comunione tra architettura proprio la continuità visiva tra l’edificio e natura. Sou Fujimoto prevede di sacro e i boschi. La superficie concava piantare una micro-foresta sopra il nuovo del roof garden accoglie specie locali, padiglione del santuario shintoista in una sorta di tappeto volante Dazaifu Tenmangu, a Fukuoka, in che riprende la leggenda secondo cui Giappone; questa struttura temporanea un ciliegio sarebbe volato qui da Kyoto inaugurerà in primavera e resterà aperta durante una notte di assenza del suo fino al 2026. “È un progetto pensato proprietario. La sala, ad ampio sviluppo per fondersi con il paesaggio circostante, orizzontale, è destinata alle funzioni proiettando nel futuro la tradizione rituali. Un lucernario permetterà di spirituale del luogo”, ha dichiarato ammirare anche dall’interno il giardino il celebre architetto nipponico. L’elemento sul tetto. sou-fujimoto.net G.Z. Render ©Sou Fujimoto Architects 13 ELLE DECOR

ESPERIMENTI DI DESIGN Courtesy Friedman Benda and Wendell Castle Inc. Con ‘Mirror Mirror: Reflections on Design at Chatsworth’ le creazioni di 16 artisti e progettisti contemporanei entrano in relazione diretta con il contesto di una spettacolare dimora settecentesca nel Derbyshire, a est di Manchester, stabilendo relazioni inaspettate con l’architettura, gli interni e gli arredi. Dal 18/3 all’1/10 nelle sale e nel parco appartenuti alla famiglia Cavendish per quasi cinque secoli e sede di una straordinaria collezione privata d’arte, sfilano le opere di Joris Laarman, Faye Toogood, Ettore Sottsass, Formafantasma, Max Lamb, Michael Anastassiades (in foto, ‘A New Seeing’ di Wendell Castle) tra i tanti. Minimo comune denominatore: l’uso innovativo dei materiali per progettare oggetti funzionali e sorprendenti in armonia con lo spirito del luogo. chatsworth.org L.M. 14 ELLE DECOR

Foto Olivier Saillant, Courtesy Karl Lagerfeld OMAGGIO A KARL The Metropolitan Museum of Art Apre in maggio la mostra che il Costume Institute del Metropolitan di New York dedica a ‘Karl Lagerfeld: A Line of Beauty’. Con una spettacolare messa in scena, in collaborazione con Chanel e Fendi (brand dei quali il celebre stilista è stato per anni direttore creativo), circa 150 capi abbinati ai bozzetti illustrano l’originale metodo di lavoro del maestro, forse ultima icona, fra i maggiori protagonisti del fashion world. La ‘linea di bellezza’, citata nel titolo dello show, viene raccontata attraverso differenti sezioni a simboleggiare le diverse espressioni di stile del couturier: dalle forme lineari ai disegni S-shaped, fino alla ‘satirical line’, sezione sull’ironia, le stravaganze e il piacere del gioco (in foto, sfilata Karl Lagerfeld, P/E 2009). Dal 5/5, dopo il celebre MET Gala, al 16/7. metmuseum.org P.B. 15 ELLE DECOR

BENESSERE OLTRE I 5 SENSI Conto alla rovescia per la prima di profonda armonia con la natura apertura del brand di hospitality e, allo stesso tempo, rispecchia asiatico Six Senses in territorio temi legati all’heritage romano. italiano. A Roma, nella cornice Ne è un esempio l’area wellness di Palazzo Salviati Mellini, (in foto, un dettaglio dell’hammam) Patricia Urquiola firma un progetto che dove il rimando alla classicità intreccia la lettura delle stratificazioni si palesa nella scelta del travertino storiche di un edificio del XV secolo per i soffitti e le grandi arcate con una riflessione contemporanea sui che scandiscono gli ambienti concetti di benessere e sostenibilità, e la sequenza delle vasche che al centro della filosofia dell’operatore. ripropongono la tradizione Dalle camere agli spazi comuni, delle terme romane: calidarium, la scelta di materiali, cromie tepidarium, frigidarium. e pattern richiama una visione sixsenses.com B.S. 16 ELLE DECOR

ARTE CAMOUFLAGE Liu Bolin, il camaleonte dell’arte e, in parte, donati alle Gallerie degli contemporanea — celebre Uffizi (in foto, Bolin durante le fasi di per le performance che lo vedono elaborazione della sua installazione/ mimetizzarsi nell’ambiente grazie performance). “Il camaleonte ha la a un minuzioso body painting — straordinaria prerogativa di cambiare approda nel capoluogo toscano. colore per uniformarsi a quello Si chiama ‘Hiding in Florence’ dello sfondo”, conferma l’artista il progetto prodotto con la milanese che, nei suoi lavori, applica lo stesso Galleria Gaburro e la collaborazione fenomeno. Da anni Bolin coltiva di istituzioni cittadine. Lo scorso un rapporto speciale con l’Italia, anno l’artista cinese e il suo team che l’ha portato a mimetizzarsi con il hanno individuato le location dove sito archeologico di Pompei, la Reggia realizzare una serie di scatti inediti che di Caserta e il Duomo di Milano. verranno presentati nei prossimi mesi galleriagaburro.com L.M. Foto Yanzi Creative su concessione delle Gallerie degli Uffizi 17 ELLE DECOR

LUCE, SUONO, MOVIMENTO C’è un’aura di eccezionalità che della post-modern dance. E, last circonda ‘Adam’s Passion’, spettacolo but not least, del fatto che teatrale ideato da Arvo Part quest’opera d’arte totale arriva in e Robert Wilson che racconta Italia grazie al Teatro dell’Opera la vita di Adamo dopo la cacciata di Roma, in prima assoluta dall’Eden. L’effetto è conseguenza ed esclusiva per il nostro Paese, della musica, contemplativa e sacra, il 31/3. Uno spettacolo che di uno dei maggiori compositori vedrà materializzarsi — nello viventi; del concept firmato Wilson, scenografico contesto architettonico artista, designer di arredi e di mostre, della Nuvola di Fuksas all’EUR, pittore e autore di video portraits, con repliche l’1 e il 2/4 — un viaggio che firma regia, scene e luci; nel mondo del suono, della luce, delle coreografie create dell’arte visiva e della performance. da Lucinda Childs, celebre icona operaroma.it P.B. Foto Kristian Kruuser 18 ELLE DECOR

META HOSPITALITY Anche il mondo dell’ospitalità Metaverso. Come? Attraverso è destinato a debuttare nel Metaverso: la realizzazione di opere digitali che le più note catene di hotellerie, ‘svelano’ cosa accade nell’albergo, da Marriott a Wyndham Hotel and e in questa camera, ripreso dalle Resorts, stanno già esplorando forme telecamere di sicurezza a circuito e linguaggi di interazione fra chiuso. Ovviamente il confine tra l’universo virtuale e gli spazi fisici dei realtà e immaginazione è molto sottile: luoghi dell’accoglienza. Come accade gli arredi e i decori originali sono all’interno del leggendario Hôtel sostituiti da render simili al vero La Louisiane di Parigi, dove l’artista- e gli ospiti dell’hotel dai loro avatar designer Harry Nuriev trasforma virtuali. Ogni lavoro è disponibile gli interni di una delle iconiche stanze in 33 copie (certificate con ovali, la numero 36, fino a farli NFT) acquistabili in criptovaluta coincidere con la realtà virtuale del su parislalouisiane.com B.S. Foto Benoit Florençon courtesy Crosby Studios 19 ELLE DECOR

PENSIERO POSITIVO Diritto alla privacy mentale, al libero 2023 le sperimentazioni sull’uomo arbitrio e alla parità di accesso di un chip impiantabile grazie al quale alle tecnologie di miglioramento sarà possibile aiutare persone con cognitivo sembrano intenti per menomazioni o dipendenze. Se da un un futuro lontanissimo, invece il Cile lato questa evoluzione ha tutta l’aria di li ha da poco inseriti nella propria essere una rivoluzione dall’altro porta Costituzione. Le tecnologie neurali con sé molti rischi, come sottolinea infatti si sono finora sviluppate più il regista tedesco Werner Herzog velocemente della legislazione che nel suo ultimo documentario vorrebbe regolamentarle. La società ‘Theatre of Thought’ in cui considera americana Neuralink, per esempio, le implicazioni filosofiche, etiche promette di abilitare un’interfaccia e sociali della tecnologia neurale in diretta tra cervello umano e computer così rapida crescita. neuralink.com, e ha in programma di iniziare nel wernerherzog.com M.L.C. Foto Gettyimages 20 ELLE DECOR

TENDENZA CANDY GLASS Sfumature sofisticate di colore corrono curvatura nella base e da colori sul vetro e danno vita ad arredi e impressi sul vetro satinato dall’effetto complementi da mettere in mostra. ipnotico (rossanaorlandi.com). A sinistra, pouf-tavolino modulare Parte della collezione Simoon Bon Bon disegnato dal duo creativo ideata da Patricia Urquiola per Draga & Aurel per la milanese Glas Italia, il tavolo è costituito da Galleria Nilufar. Realizzato in resina lastre in vetro di Murano, e ottone, si compone di tre dischi riciclato da scarti di produzione, da sovrapporre uno sull’altro ‘macinato’ e ricomposto. Diametro (nilufar.com). Dietro, paravento cm 140x74h (glasitalia.com). Tall Horizon Screen progettato dal Sul piano, vaso Sospesi, in vetro designer olandese Germans Ermics, soffiato di Murano, di Zanellato/ in vendita da Rossana Orlandi, Bortotto per The Gallery Brussel caratterizzato da una leggera (zanellatobortotto.com). M.B. Foto Andrea Garuti - styling di Murielle Bortolotto e Tamara Bianchini 21 ELLE DECOR

Foto ©David Hockney ESPERIENZA IMMERSIVA C’è un’idea innovativa su come proporre l’arte nello spazio espositivo Lightroom inaugurato il 25/1 a Londra a cura di 59 Productions, design studio specializzato in installazioni audio- video, e London Theatre Company. Il concept, basato sulle più recenti tecnologie digitali e sonore, intende coinvolgere direttamente gli artisti: e il primo è uno dei più famosi al mondo, David Hockney, con l’esposizione/ show ‘Bigger & Closer (not smaller and further away)’. Con spettacolari proiezioni immersive (qui,’Gregory Swimming Los Angeles March 31st, composite Polaroid 27 3/4x51 1/4’), guidati da una colonna sonora composta da Nico Muhly e dai pensieri recitati dallo stesso artista, l’autore conduce il pubblico in un viaggio che attraversa sessant’anni del suo lavoro, fra opere poco note e inedite. Fino al 23/4. lightroom.uk P.B. 22 ELLE DECOR

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KUSAMA A MILANO C’è un punto di convergenza fra a Milano. L’allestimento celebra in i diversi media — pittura, scultura, questo modo il lancio della rinnovata performance e installazioni – usati da collaborazione, dopo la prima Yayoi Kusama: i Polka Dots, ripetuti del 2012, tra Vuitton e Kusama, che all’infinito, ovvero migliaia di pois ha dato vita a una collezione multicolor, bi o tridimensionali, di accessori e abiti ispirata ai leit che popolano ossessivamente disegni, motiv dell’artista giapponese, i pois, tele dipinte, spazi site specific. le sfere metalliche, i fiori. In attesa Fino al 16/2, si riversano dentro e di potersi immergere in una delle sue fuori il Garage Traversi, architettura Infinity room, la celebre ‘Fireflies on razionalista di Giuseppe De Min the water’, in arrivo a Palazzo riqualificata da Louis Vuitton e della Ragione di Bergamo il prossimo temporaneamente store della Maison novembre. it.louisvuitton.com P.B. Courtesy Louis Vuitton 24 ELLE DECOR

SCULTURE A COLORI Arredi che ritornano, pensati per it), accanto la console Spina C5.1 il prossimo futuro, e altri appena nati, di Cara/Davide Studio per Portego. tutti definiti da forme geometriche, In mdf laccato lucido nella tonalità scelti in tonalità pop. Come il tappeto Dusty Red (portego.it). Sul piano, Nostalghia di Elisa Ossino per Amini ‘Colourscapes - Architecture’, acrilico Carpet, con disegni astratti e in su lino, opera di Tommaso Fantoni per cotone ecologico (amini.it). Sotto e Nilufar (nilufar.com). A destra, l’iconica da sinistra, righe bicolor per la baby Karelia di Liisi Beckmann, 1966, poltrona Pemo Chair dello stilista per Zanotta, nel nuovo rivestimento in Arthur Arbesser (arthurarbesser.com). tessuto bielastico (zanotta.it). Chiude É un cult del design Multichair, di il mood la lampada Roma Dodecagono Joe Colombo, 1970, per B-Line, oggi di Nassi, base in travertino e paralume nell’inedita nuance mandarino (b-line. in lino (nassilamps.com). M.B. Foto Andrea Garuti — styling di Murielle Bortolotto e Tamara Bianchini 25 ELLE DECOR

BENE COMUNE Il 2023 è l’anno del centenario opportunità, arricchimento. “Dove si della prima edizione della Biennale cresce e si sfida il domani, perché la delle arti decorative che ha dato vita conoscenza recuperi il suo ascendente a Triennale Milano e l’istituzione e diventi l’unico vero anticorpo milanese si appresta a festeggiarlo del nostro esistere”, ha affermato il suo con una ricca programmazione presidente Stefano Boeri. Per i prossimi di eventi culturali, tra i quali spicca anni, sino al 2026, il piano strategico la mostra dedicata all’architetto definito dal board ‘Design the Future’ milanese Angelo Mangiarotti (pagina prevede 4 obiettivi, a cui saranno accanto). Non solo, l’anniversario è collegati dei cantieri di progetto, anche l’occasione per rivendicare, stabiliti di anno in anno. Per l’anno in per il Palazzo dell’Arte, il suo ruolo corso sono quelli individuati sono 17. di punto d’incontro militante: luogo Sul sito web ‘future.triennale.org’ è dove il confronto diventa scoperta, possibile seguire gli sviluppi. P.C. ©Triennale Milano 2022, Design: Studio Mut, Illustrazione: Jonathan Calugi 26 ELLE DECOR

MILANESE DOC Architetto, designer, scultore e attività raccontati attraverso un’ampia accademico, Angelo Mangiarotti è selezione di opere, progetti, documenti stato un protagonista dell’architettura e materiali, molti dei quali mai esposti e dell’urbanistica internazionale, prima, messi a disposizione dalla uno dei pochi maestri italiani in grado Fondazione Angelo Mangiarotti. di esportare all’estero la propria La mostra, che si inserisce nel solco filosofia di progetto. Triennale collaborativo promosso dall’istituzione Milano lo celebra dedicandogli una milanese in tutte le produzioni culturali fra le retrospettive più complete ed che ospita, è a cura di Fulvio Irace, esaustive mai realizzate sulla figura con il prezioso sostegno di Fondazione dell’architetto milanese: con ‘Angelo Angelo Mangiarotti e con il Mangiarotti. Quando le strutture contributo di Renzo Piano. Allestimento prendono forma’, protagonisti di Ottavio Di Blasi & Partner. in scena oltre sessant’anni della sua Dal 27/1 al 23/4. triennale.org P.C. Angelo Mangiarotti, Deposito industriale Splügen Bräu, Mestre (Venezia), 1962. Archivio Giulio Barazzetta 27 ELLE DECOR

IL FUTURO DEGLI NFT Dal web 3.0 alle gallerie di crypto art a Milano, Firenze, Roma: ce ne parla Serena Tabacchi, pasionaria delle blockchain Ritratta dal crypto artist Foja, la direttirice e co- a mettere in dialogo i mondi, reale e virtuale, con Courtesy Foja fondatrice di MOCDA, Museum of Contemporary l’obiettivo di informare l’uno dell’altro. L’anno in corso Digital Art di Londra, è tra le massime esperte di NFT, la vede attiva nel campo dell’istituzionalizzazione Crypto Art, blockchain e Metaverso. Insieme a Tom dell’arte digitale: a Milano alla Building Gallery, a Van Avermaet — filmmaker di clara fama, nominato Firenze, nei tunnel blu di Rifugio Digitale, a Roma alla agli Oscar e vincitore dell’European Film Award —, e Maison Bosi. “Il certificato di autenticità ‘non-fungible Dominique Perrini — mente tecnica del museo inglese token’ dell’opera non è ancora riconosciuto ed esperto di ‘scalable architecture’ —, ha concepito legalmente. Quindi per accreditarsi nel mondo della uno spazio multidisciplinare interattivo e diffuso. cultura, gli NFT hanno bisogno di entrare fisicamente Obiettivo del team non era costruire una collezione nelle gallerie d’arte”, come già accaduto in passato al di arte digitale, non fisica, e cadere nel cliché Dadaismo o alla Street Art. È tempo dunque di del rapporto tra ‘tecnologia e arte’, ma raccontare chiudere il cerchio: “La speculazione economica il ‘digitale per il digitale’. Così, complice il suo master esplosa nel web sembra ormai sedata”, alla Rada e alla Birkbeck della City, dove ha imparato e le opere possono tornare al pubblico a un prezzo a trasformare un testo in sceneggiatura, ha provato da collezione e non da blockchain. mocda.org P.C. 28 ELLE DECOR

IL COLLEZIONISTA DI MICI Nuovi must have 2023: lampade firmata Antonio Citterio per Knoll di design e gatti in ceramica. (knoll-int.com), a sinistra, lampada Si appoggia alla parete e ha un peso Nitia di Rodolfo Bonetto, 1971, una piuma Gru di Davide Frattini Frilli riedizione di iGuzzini (iguzzini.com) e per Martinelli Luce. Lampada in ferro a destra, w203 Ilumina di Ilse Crawford verniciato, disponibile in tre colori per Wastberg (wastberg.com). Sul (martinelliluce.it). Gatti neri Lungo fondo, maxi pouf Micia di Atelier e Seduto della collezione Aldo Londi Biagetti, della Pet Therapy collection, per Bitossi (bitossiceramiche.it), in blu in materiale riciclato e per spazi indoor chiaro e in bianco Resting Cat di Front e outdoor (atelierbiagetti.com). per Vitra (vitra.com). Ciotola A terra, gatto ‘Macchiato’ di Fornasetti in ceramica decorata di Gucci (gucci. (fornasetti.com), grafismi in b&w per la com). Sul piano della console, in moquette, della serie Tessute, di Chiara marmo e della Table Collection, Andreatti per Radici (radici.it). M.B. Foto Andrea Garuti — styling di Murielle Bortolotto e Tamara Bianchini 29 ELLE DECOR

SUONALA ANCORA, JOAN Dalla collaborazione tra Marco ufficiale di ‘Proiettili’ di Elodie, il brano Guazzini, designer stanziale in incluso nella colonna sonora del film Versilia, e Joan Thiele, cantautrice ‘Ti mangio il cuore’, del quale e producer basata a Milano, è nata l’interprete è protagonista, la chitarra ‘Mwjt #01wb’. Codici a parte, si è indossata da Joan come un abito tratta di un nuovo modello di chitarra leggerissimo: 3,945 kg che lasciano elettrica che mixa le potenzialità del in primo piano la morbidezza del Marwoolus®, una miscela di marmo e filato. “Ma la peculiarità risiede tutta lana, alle sonorità della musica indie. nella forma ibrida e unica del pezzo”, Un cortocircuito tanto inedito quanto racconta Marco. “Tutto dipende melodico per il mondo del progetto: dal colore del tessuto e della polvere le vibrazioni prodotte dal materiale di pietra nella quale viene immerso”, riproducono le sonorità sfidanti dei un processo sempre irripetibile perché film western. Apparso nel video casuale. marcoguazzini.com P.C. Foto Manuel Coen 30 ELLE DECOR