ITALIA elle.it Weekly EVA Soldi A LEZIONE LONGORIA DI NUDISMO Da casalinga FINANZIARIO disperata PROVOCAZIONI Come sarebbe a femmcoinnivsitnata un mondo donne? di sole Beni accessori Borse In Georgia scarpe TRA I GIOVANI e magnifiche CHE FUGGONO DALLA RUSSIA ossessioni VERA VAN ERP N. 38 - 15/10/2022 SETTIMANALE
E LLEsommarioN38 15 ottobre 2022 28 EDITORIALE 30 ELLE WORLD 32 ELLE NOTEBOOK di Dana Alikhani 36 ELLE H24 38 ELLE FOLLOW THE LOOK 43 ELLE WEEK Cos’è accaduto, cosa accadrà 52 SETTE SU SETTE 57 COOLTURA Rassegna di arti varie per nutrire il tempo libero 122 ELLE BUZZ La moda raccontata da chi la fa OPINIONISTI 40 SERENDIPITY di Serena La Rosa 46 PUNTO CRITICO di Corrado Formigli 54 LA LUNGA VITA di Lidia Ravera 66 NÉ SIGNORA NÉ SIGNORINA di Raffaella Silvestri 136 Semplici particolari ATTUALITÀ 68 EVA LONGORIA 75 MICHELLE YEOH 80 MARION BARBEAU 84 L'EUROPA DEI GIOVANI L'Erasmus compie 35 anni 88 REPORTAGE In Georgia, tra i russi in fuga dalla guerra 95 L'ULTIMO TABÙ Parliamo dei nostri soldi 100 PORTFOLIO Ron Galella, la star dei paparazzi 111 IL PAESE DELLE UTOPIE Se davvero comandassero le donne 117 VITA QUOTIDIANA Come difendersi dalla shrinkflation 120 PUNTO E BASTA Quelli che non riescono a dire “fine” 19|ELLE
38E L L E Nsommario 15 ottobre 2022 MODA 135 ELLE MODA 136 SEMPLICI PARTICOLARI 154 INTERNO GIORNO 180 CONFIDENTIAL SHOPPING 168 EXTRA ORDINARIO 169 CAN CLAN 170 TWEED AND SHOUT 171 DEEP PURPLE 172 TRENCH SETTER 174 ALL TERRAIN 176 EASY RIDER 178 VOLATA FINALE 100 Portfolio 190 L'ora 68 Eva Longoria del rossetto 80 Marion Barbeau ELLE|20
38E L L E Nsommario 15 ottobre 2022 111 La città delle donne BELLEZZA 185 ELLE BEAUTY 186 FACCIAMO LE PULIZIE Tutte le novità su esfolianti e gommage 190 VESTIRE LE LABBRA È tornato il rossetto! 192 COSE DA MASCHI Cosmetica per lui 194 ACHILLE LAURO 196 CAPELLI Frangia o ciuffo? 198 BEAUTY REPORTER 200 BEST OF THE WEEK 154 Interno giorno 186 Pulizia profonda 194 Il make up secondo AchilleLauro ELLE|22
38E L L E Nsommario 15 ottobre 2022 SALUTE 202 SOCIAL FREEZING Come funziona e a chi serve la crioconservazione degli ovociti LIFESTYLE 204 TOSCANA D'ARTISTA A casa di Sting nel Chianti 208 PROVATO PER VOI I segreti della neurodegustazione 210 VIAGGI Crans-Montana in 48 ore 214 FOOD Un breakfast pieno di coccole 216 ELLE TREND 218 OROSCOPO 204 A casa di Sting IN COPERTINA Giacca di tweed con revers a contrasto e pantaloni di tweed coordinati, tutto Chanel, come l’hairclip con bottone logato, la minibag bouclé con dettagli di pelle e le décolletées di vernice. Incarnato senza imperfezioni con La Roche-Posay Niacinamide Serum for Pigmentation di La Roche-Posay (in farmacia). Foto Kristijan Vojinovic. Styling Carola Bianchi. Hanno collaborato Elena Bozzi e Gianluca Francese. Pettinature Astor Hoxha @ Blendmanagement using Bumble&Bumble. Trucco Giulia Cigarini @ Blendmanagement using M.A.C Cosmetics. Modella Vera Van Erp/Next. ITALIA 210 Crans-Montana elle.it 169 Tartan Weekly Beni accessori Borse VERA VAN ERP scarpe e magnifiche ossessioni ELLE|24 178 Sneakers
Hearst Magazines Italia Spa - Via Bracco 6 - 20159 Milano - Tel. 0266191 Massimo Russo Direttore Editoriale e responsabile ELENA MANTAUT Vicedirettore Editoriale e Vicedirettore Vicario - [email protected] PIERA DETASSIS Hearst Editor at large Cinema & Entertainment - [email protected] BARBARA DIGIGLIO IVANA SPERNICELLI ADRIANA DI LELLO Vicedirettore Magazine e Digital Director Vicedirettore Moda e Immagine Vicedirettore Moda [email protected] [email protected] [email protected] PILAR IBANEZ Art Consultant - [email protected] Ufficio centrale MONICA CECI Caporedattore centrale (Attualità) - [email protected] ALESSANDRA PON Caporedattore centrale (Lifestyle) - [email protected] SILVIA LOCATELLI Vicecaporedattore - [email protected] Attualità Photoeditor ADELAIDE BARIGOZZI - [email protected] ELENA CANZIANI - [email protected] DESIRÉE PAOLA CAPOZZO - [email protected] VALENTINA PORZIO - [email protected] ISABELLA LECHI - [email protected] Segreteria Moda ROBERTA TUTONE (Responsabile back office editoriale) [email protected] TIZIANA MACCARINI (Back office editoriale) [email protected] LAURA SEGANTI Caporedattore - [email protected] SALVATORE SARCÌ (Amministrazione e Borderò) - [email protected] LISA MANCINI - [email protected] LAURA SALSI - [email protected] Digital MANUELA TROLETTI - [email protected] LUCA LANZONI Creative Director - [email protected] GIORGIA AFFINITO (Produzioni) - [email protected] elle.com/it Testi Moda BARBARA DIGIGLIO Digital Director - [email protected] FEDERICA FIORI Caposervizio- [email protected] VITTORIA MELONI - [email protected] MARTA SALADINO Caposervizio - [email protected] VALENTINA NUZZI - [email protected] GIOVANNI BATTISTA SPARACIO - [email protected] GIULIA PACELLA - [email protected] Bellezza & benessere ANNA PAOLA PARAPINI - [email protected] ANNA ZUCCA - [email protected] MICHELA MOTTA Caporedattore - [email protected] BARBARA PELLEGRINI Vicecaposervizio - [email protected] Collaboratori VALENTINA SORRENTI - [email protected] Anna Bogoni, Cristina De Stefano, Corrado Formigli, Stefano Montagnana, Tania Pietri Grafici Moda: Fabiola Ballarini, Carola Bianchi, Elena Bozzi, CRISTINA NEGRI Caporedattore - [email protected] Gabriele Ciciriello, Monica Curetti, Simone Fantuzzi, DUNA GALLONE Vicecaporedattore Vicario - [email protected] Cecilia Gioetti, Patrizia Leuzzi, Marta Mariani, SILVIA M. 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elleEDITORIALE il prossimo numero di ELLE ti aspetta in edicola dal 13 ottobre Negli ultimi Per incontrare l’unica Italia che cresce, a dispetto del calo dieci anni demografico, basta andare una sera di una domenica qualsiasi 980.000 all’aeroporto di Orio al Serio, il maggiore hub lombardo di voli low cost, italiani sono dove si affollano giovani uomini e donne con trolley e laptop nello zaino, emigrati per in partenza dopo un weekend in famiglia. Il tabellone indica le loro lavoro: circa destinazioni: Berlino, Londra, Barcellona, Parigi, Bruxelles. Sono le città europee dove sempre più italiani neolaureati, spesso in settori un quarto tecnologici e avanzati, emigrano alla ricerca di migliori condizioni di possiede almeno lavoro e di vita. E la Lombardia (seguita da Veneto, Sicilia e Campania), a dispetto del suo vantato potere attrattivo, è la regione da cui si parte di una laurea più. Negli ultimi dieci anni, secondo l’Istat, se ne sono andati dall’Italia in 980.000: un terzo ha 25-34 anni e circa un quarto possiede almeno una laurea. La fotografia dell’esodo è nel numero degli iscritti all’Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero: 5.652.080, il 9,5 per cento della popolazione residente in Italia. Nemmeno la pandemia è riuscita ad arrestare il flusso: i cervelli in fuga, oggi ribattezzati col termine più cool di “expat”, sono aumentati dell’82 per cento dal 2006 al 2021. E se prima facevano le valigie soprattutto gli uomini, ora se ne vanno anche le donne, cresciute dell’89,4 per cento (Fondazione Migrantes, 2021). Pendolarismo low cost, smart working e piattaforme di recruiting globale hanno reso i trasferimenti facili, mentre in Italia la situazione lavorativa diventa ogni giorno più difficile. Il nostro è l’unico Stato europeo dove gli stipendi, invece di crescere, scendono. Inoltre, l’Ocse ha calcolato che i laureati italiani di 25-34 anni guadagnano appena il 10 per cento in più rispetto a chi ha solo il diploma. Ma i ragazzi non cercano soltanto retribuzioni più alte e contratti a tempo indeterminato (che all’estero sono rari): ad attirarli altrove è anche una migliore qualità della vita, servizi pubblici efficienti, welfare tutelanti, culture inclusive. Così, dopo essere stati formati nelle nostre università, contribuiscono al progresso di altri Paesi. Una sconfitta umana e un danno per tutti: il sociologo Stefano Allievi ha stimato una perdita per lo Stato di 28 miliardi di euro per ogni 100.000 expat. Nelle sere lombarde di fine weekend gli aerei decollano uno dopo l’altro, riportando a Berlino, Parigi, Londra, informatici, ingegneri, esperti in marketing e social media, analisti finanziari. Eppure, molti di loro preferirebbero restare. Secondo un’indagine dell’associazione di expat Manifesto di Londra, i motivi che impediscono il ritorno sono mancanza di meritocrazia (58,2 per cento), mercato del lavoro stagnante (49,6), stipendi bassi (43,6) e un ambiente poco stimolante (47,6). In pratica, la lista delle questioni da cui partire per invertire la rotta. | ADELAIDE BARIGOZZI redattrice attualità di ELLE Scrivete pareri, commenti, consigli a: [email protected] ELLE|28
elleWORLD GETTY IMAGES SCOPRI suELLE.IT chiC’ERA in FRONT ROW alleSFILATE diPARIGI ELLE|30
elle FOLLOW THE LOOK 5 6 4 3 2 7 LAYERING 8 1 d’autunno di Giulia Pacella Alla voce dei verbi mescolare, stratificare, sovrapporre, vedi i look street style di Vittoria Ceretti. GETTY IMAGES Icona e musa (non solo) della Gen Z, durante la Milano Fashion Week ha sfoggiato una serie di #ootd (aka outfit of the day) ad alto tasso di emulazione. Il nostro preferito è un’ode al mix and match più audace, che gioca con i volumi e le proporzioni del dad blazer, indossato su una maxi camicia dal mood maschile − anche questa over, rigorosamente aperta, con i polsini sbottonati e il colletto azzurro cielo che si staglia sui revers della giacca − e una T-shirt con stampe lettering Givenchy dall'animo molto urbano. Super classy, invece, i pantaloni gessati abbinati a mocassini neri. Il tutto, reso ancora più cool con gli accessori. Gli occhiali cat-eye di Bottega Veneta, l'epitome dei desideri eyewear di stagione, e una tote Marni, la soft bag più divertente con cui affrontare l'autunno, sono infatti il tocco finale perfetto di uno styling agender che rilegge il dégagé con accostamenti non convenzionali. Da provare. Vittoria Ceretti alla Milano Fashion Week all’uscita della sfilata Max Mara. 1. Borsa di tessuto con stampa a riquadri, Marni. 2. Orecchini chandelier a fiamma, Ilenia Corti Vernissage. 3. T-shirt di jersey con stampa e ricamo, Givenchy. 4. Giacca di velluto a coste, Frame. 5. Occhiali da sole con cerniera triangolare di metallo sulle aste, Bottega Veneta. 6. Pantalone a vita alta di jersey di lana gessata, Max Mara. 7. Camicia oversize di cotone, Alexander Wang su Farfetch. 8. Mocassini di pelle nera, Sebago. ELLE|32
elle NOTEBOOK appunti di stile e sostenibilità Classe 1984, iraniana, Dana Alikhani vive di DANA ALIKHANI a Londra con il marito e i suoi tre figli. Dopo SÌ, VIAGGIARE l'università, ha fondato il brand Muzungu Appunti di sostenibilità dalla Sisters insieme socialite e co-fondatrice del brand etico all'amica Tatiana Santo Muzungu Sisters, Elle ambassador Domingo Casiraghi, di questa settimana. Art de vivre on the go con la quale ha viaggiato in tutto il mondo alla ricerca di artigiani da coinvolgere nel loro progetto di moda etica. 1. Mete ecologiche. 2. Basta uno zaino. Adoro viaggiare ultra light: porto Ce ne sono tantissime, anche sempre il mio laptop, una mochila colombiana talmente in luoghi di lusso. Soneva Fushi, leggera da appiattirsi in valigia, una pashmina, una giacca per esempio, è una delle isole per le serate fredde, un abito di lino e un paio di abiti di seta. più rigogliose delle Maldive. In più, sandali indiani e friulane veneziane. Less is more! Qui tutto è green: dai prodotti in vendita allo switch off notturno di Internet per ridurre le radiazioni EMF. C'è pure un eco-centro dove imparare a smaltire i rifiuti dell'isola e delle isole vicine: sembra incredibile, ma anche in un paradiso come questo l'impronta dell'uomo può mettere a rischio l'ecosistema. 4. India mon amour. Prima di diventare mamma 3. Rotta a sud. Se potete, visitate il Sud America almeno GETTY IMAGES, COURTESY OF DANA ALIKHANI avevo più tempo libero e ci tornavo ogni volta che potevo. una volta nella vita. La mia amica e socia Tatiana Santo Domingo È un luogo pieno di ispirazione spirituale, ma anche ed io siamo rimaste stupefatte dai vasti paesaggi del nord-ovest una meta divertente dove fare shopping. A Jaipur si trovano dell'Argentina: oltre ad avere i mercati artigianali più incredibili nelle i gioielli più fantasiosi al mondo e a Delhi si può fare incetta province di Salta e Jujuy, siamo rimaste a bocca aperta alla vista di magnifiche stoffe, tuniche e abiti dai colori mai visti! delle 7 montagne colorate e delle Salinas Grandes. Indimenticabili! Testo raccolto da Valentina Mariani ELLE|36
elle H24 WOLFORD h10 MARELLA MAX MARA LOEWE WOLFORD ADIDAS BY STELLA MCCARTNEY DOLCE&GABBANA RODO HERMÈS h15 HOGAN SWAROVSKI h18 SAINT LAURENT BY ANTHONY VACCARELLO RECARLO h00 PATRIZIA PEPE BIG BOMBER di Marta Saladino ricerca immagini Manuela TrolettiISABEL MARANTBOTTEGA VENETAAESTHER EKME JIMMY CHOO PRADA Nome in codice: MA-1. Caratteristiche tecniche: stare tra le nuvole. Segni particolari: saper volare alto... IMAXTREE.COM Con queste credenziali il bomber è assurto alla gloria poiché è nato come giacca dell'aviazione americana negli anni '50, grazie al suo portamento un po' sbuffante di nylon - in origine verde, ideale per mimetizzarsi, con l'interno arancio, funzionale all'avvistamento - per poi diventare stendardo della subcultura giovanile. Ora, sebbene abbia \"volteggiato\" per svariate decadi, torna in voga più brioso che mai. Per far decollare lo stile usatelo over e in total black per una ricognizione by day, in un duetto di leggings con staffe e high sneakers, ma anche più athleisure, con felpone e 24ore bcbg, a stemperare l'attitude diurna. E accendete le luci dei colori in notturna rispolverando il kaki primigenio con strass e paillettes gold o puntando ai bagliori ottanio con cuissardes e mini da sex bomb(er). ELLE|38
elleSerendipity IL LATO B DELLE COSE: BELLO, BUONO, BIS SI èAPERTA di SERENA LA ROSA le buone notizie Arma impropria L'ERA DELLA perlopiù, ma anche del fisiologico sfinimento. Persino Amal e MAMMA MEDUSA Questa è l’era della mamma medusa: «molle, George Clooney diafana, infinitamente flessibile». E io, hanno commesso La cosa che più mi terrorizza dei sette modestamente, lo nacqui: la mia principale fonte «un terribile errore» figli di Hilaria e Alec Baldwin – la di gioia, nella vita, sono gli appuntamenti nell’educazione dei bostoniana che si fingeva spagnola e il suo annullati. Il problema è QuellaDiMezzo, che pur di figli: hanno permesso non stare a casa si iscrive a ogni attività, gara, che imparassero irascibile marito – non sono le sette gravidanze, i concorso, iniziativa extracurricolare, ciclo di film l’italiano – che loro non sette corredi da preparare, i sette parti (e gli d’essai. La sera rientra che siamo già a tavola, sanno – «armandoli altrettanti capoparti). Non sono i sette milioni di rovescia racconti a mille parole al minuto, poi si fa così di un linguaggio risvegli notturni, le settecento smagliature, i la doccia e si lava i capelli – ovviamente lunghissimi contro di noi». Ai miei settemila rigurgiti sulla maglietta appena – e si fa anche la piastra e ripete la lezione di storia tempi bastava l’alfabeto cambiata, le sette coliche alle sette di sera di ogni e organizza aperitivi domani e infine crolla a faccia farfallino. settimana per sette mesi (pare una maledizione). in giù, ma con la sveglia puntata alla sei – del La cosa che più mi terrorizza è l’orario definitivo. mattino! – per «fare work-out». Ma allora la Privilegi Può essere un foglietto attaccato al frigorifero, un piastra? Spallucce. A me, che quando ho la piega file Excel che ottimizza consumi e spostamenti, un fresca neanche accendo il forno. È pazza? È un A un certo punto di The calendario sul telefono condiviso e ordinato per disturbo neurovegetativo? O è solo che da piccola la New Royals – il nuovo colori: comunque si manifesti, l’orario definitivo si portavo a taekwondo? Che tu sia tigre o medusa, libro di Katie Nicholl, installa al centro del focolare domestico e fino a niente prepara alla fatica di avere una figlia esperta di cose reali – giugno governa ogni progetto. tarantolata. Pensa sette. | si narra di quella volta Sette figli – la più grande ha nove anni – vuol dire che il principe George sette maestre, con sette diversi orari di avrebbe detto a un ricevimento (contando solo le prevalenti). Sette compagno di classe: figli – tre maschi, quattro femmine – vuol dire «Mio padre sarà re, ti sette corsi di nuoto, che si sa, dovrebbe essere conviene stare attento». obbligatorio come imparare a leggere e a scrivere, È importante coltivare i solo che dopo bisogna farsi la doccia. Sette figli – privilegi da piccoli. l’ultima si chiama Ilaria, in onore del narcisismo materno – vuol dire almeno sette ulteriori corsi FERMO IMMAGINE pomeridiani, naturalmente tutti diversi perché ogni bambino è speciale (io ci ho provato a MATTONI UMANI La squadra Jove de Tarragona mentre si prepara a formare GETTYIMAGES iscrivere a beach volley anche QuellaPiccola, ma è una torre umana alla 28esima competizione di castell, nella cittadina catalana, alta un metro e venti e non me l’hanno presa). E il 2 ottobre. I castell, che possono raggiungere i 30 metri e vengono realizzati violino? E cinese? E padel? Certo: i signori da uomini, donne e bambini delle comunità locali, sono patrimonio dell'Unesco. Baldwin avranno sette tate per sette monelli, tuttavia i soldi possono comprare la logistica, mica la pazienza che ci vuole a impartire i principi di tigna – Ormai hai preso un impegno! È solo questione di organizzazione! – con i quali siamo cresciute. Hilaria, va detto, molto meglio di me. L’altra settimana sul Guardian è uscito un (altro) lamento di madre in autunno che celebrava il tramonto della mamma tigre – quella che «lustra il curriculum del figlio cinquenne» – per via dei costi, SERENA LA ROSA, giornalista. Ottimista per scelta, ostinata per necessità ELLE|40
elleWEEK COSA È ACCADUTO, COSA ACCADRÁ GETTY IMAGES; WWW.INSTAGRAM.COM/IRANIANPOPART, @S.E.Y.W.A.N, @AFSHIN51991, @M_MELGRATI, ELIZAH_LEIGH_ART_WRITER, @NEGINATAEEYEH, @CHANNELDRAW L’IRAN senzaVELI di Massimo Russo Shirin Ebadi, 75 anni, iraniana, «Il velo è un simbolo, quel che ora il popolo chiede davvero è la fine della premio Nobel per la pace nel 2003, dittatura religiosa in Iran». La voce del premio Nobel per la pace Shirin Ebadi, avvocata e attivista per i diritti umani, destituita dal suo incarico al telefono, suona netta e risoluta. Ebadi, 75 anni, segue senza sosta le proteste che stanno di giudice con la rivoluzione insanguinando il suo Paese, da quando il 16 settembre scorso una donna di 22 anni, Mahsa islamica del 1979, vive in esilio. Amini, è morta per le percosse e le torture ricevute dalle autorità, da cui era stata fermata tre giorni prima. Mahsa era stata accusata dalla polizia per la moralità di non aver coperto i capelli, violando così le norme che prescrivono alle donne di vestire l’hijab, il velo islamico. Il rispetto di donne, bambini, dissidenti politici a Teheran è al centro dell’attività di Shirin Ebadi da una vita. Avvocato, musulmana, tra i primi giudici donna in Iran, con la rivoluzione islamica del 1979 venne destituita. Nel '92 riuscì finalmente a ottenere il permesso di esercitare l’avvocatura e le sue denunce nei confronti delle violenze delle autorità portarono al suo arresto e alla condanna per «disturbo della pubblica opinione». Oggi vive in esilio. 43|ELLE
elleWEEK Da sinistra. Una giovane iraniana durante una manifestazione di solidarietà a Parigi. Una donna si taglia i capelli per protesta contro il regime degli ayatollah davanti alla sede del parlamento olandese all'Aja. In basso. Taglio dei capelli davanti all'ambasciata iraniana di Seoul, Corea del sud. Dietro Sono quasi passati vent’anni da quando volontà di cambiare, non può cambiare, alle proteste nel 2003 le venne conferito il Nobel per non è riformabile. Gli ultimi 43 anni lo hanno per l'uccisione il suo lavoro in difesa dei diritti umani in Iran. dimostrato. I riformisti come Mohammad Come giudica la condizione femminile, rispetto Khatami (presidente tra il ‘97 e il 2005, ndr) hanno di una ad allora? cercato di modificare le istituzioni dall’interno, ragazza «La situazione dei diritti umani si è deteriorata, ma hanno fallito. La volontà del popolo iraniano, innocente, quella femminile è ancora più preoccupante, più che mai, è il cambiamento di regime». ora c'è qualcosa e peggiora giorno per giorno. Ma non si tratta d'altro: solo di questo: anche la situazione economica Lei ha firmato un appello all’Onu e alla la richiesta è peggiorata, c’è molta disoccupazione e ciò comunità internazionale perché si attivino contro della fine si riflette soprattutto sulle donne, che pagano il «processo subumano di repressione e di della dittatura il prezzo più alto. I cittadini sono sempre più uccisioni in corso in Iran». Quali sono le misure religiosa arrabbiati». che dovrebbero adottare? «Il provvedimento più importante è di richiamare Perché la protesta di donne come gli ambasciatori dall’Iran e di lasciare la GETTY IMAGES Mahsa Amini contro l’obbligo di portare l’hijab rappresentanza del proprio Paese ai consoli. è divenuta un simbolo? Il patrimonio dell’ayatollah Ali Khamenei (leader «Dall’inizio della rivoluzione il velo è una supremo del Paese, ndr) va confiscato. La comunità bandiera della Repubblica islamica. Le donne, internazionale deve chiedere che siano arrestate fin dai primi giorni, affermarono la propria e punite le persone responsabili dei delitti contrarietà all’obbligo di tenerlo. Per questo contro i cittadini e che sia abolito il corpo motivo il regime ha cercato di mantenere questa di guardia rivoluzionaria islamica in Iran, bandiera a tutti i costi. Ma ciò che la gente ora i pasdaran. Le forze che opprimono vuole davvero non è solo eliminare il velo, adesso la popolazione vanno sanzionate». la richiesta è di avere un regime secolare, laico. Dietro il velo c’è la richiesta della fine della Cosa può fare l’opinione pubblica per dittatura religiosa. Le proteste hanno cambiato sostenere la protesta della società civile in Iran? colore, il velo è l’emblema di un regime che «Può dare l’aiuto più importante a livello vogliamo diventi democratico. I movimenti internazionale, perché può seguire le notizie di questi giorni sono stati causati dall’uccisione dal Paese e far arrivare a tutto il mondo la voce di una ragazza innocente. Ma gli slogan, del popolo iraniano. Trasmettete tutti i filmati per le strade, chiedono la fine dell’autocrazia, che vengono dall’Iran, perché la severa censura i cittadini non ne possono più». e il blocco di Internet non permettono di far circolare l’informazione. Anche la stampa Ritiene possibile che le manifestazioni internazionale può essere un amplificatore di quel facciano mutare la condotta del governo che sta accadendo. Questo è il più grande aiuto iraniano? di cui abbiamo bisogno ora». «Purtroppo, quel che sta accadendo non Ringrazio Shirin Ebadi e le esprimo la speranza ci fa intuire la disponibilità di chi ha il potere di tornare a incontrarla, come avvenne anni fa. di modificare la propria linea. Nei primi dieci «Se Dio vorrà ci incontreremo di nuovo. giorni di protesta, mille persone sono state A Teheran». arrestate e circa 60 uccise. Questo regime non ha (Si ringrazia Ella Mohammadi per la traduzione)| ELLE|44
elleWEEK Punto critico Il volto LA GUERRA FREDDA di CORRADO FORMIGLI del DENARO daPASSA TEHERAN La parità di genere viaggia anche attraverso Come e perché muoiono le donne in Iran? Con Internet proibito la scelta dei volti da utilizzare sulle banconote. e una censura pressoché assoluta dei media nazionali, le notizie le prendiamo Una recente ricerca condotta da Moneyboat. dai dissidenti in esilio, dalle testimonianze social sfuggite al controllo, da canali tv co.uk si è presa la briga di analizzare oltre 3.000 come Iran International, con sede a Londra. Dalla morte di Masha Amini, banconote e monete in circolazione e fuori ventiduenne arrestata dalla polizia morale perché non portava correttamente il velo circolazione per scoprire la disparità numerica e morta in seguito ai maltrattamenti, la rivolta dilaga nelle città più grandi e colte: tra figure maschili e femminili, con una Teheran, Isfahan, Shiraz. I manifestanti morti nelle proteste del velo sarebbero presenza di uomini che sfiora il 90 per cento almeno 133, diversi agenti anche loro uccisi. Sono stato in Iran alcuni anni fa. dei casi (sotto, l'unico esempio italiano: Maria Mi aveva colpito durante quel viaggio il numero di giovani donne che avevano Montessori sul vecchio taglio da mille lire). ‘Perché ‘ adottato questo escamotage per aggirare Gli autori della ricerca il divieto di mostrare i capelli: uno chignon hanno poi simulato come il regime iraniano teneva il velo e salvava le apparenze, lasciando sarebbero le banconote ha deciso al contempo ampiamente scoperte la fronte, con i volti di donne celebri le tempie, le lunghe chiome curate. spingendosi a ipotizzare di tornare indietro Mi era sembrato il segnale inequivocabile Bebe Vio, schermitrice e affidare di una rivoluzione silenziosa e inesorabile. e Artemisia Gentileschi, Già da anni, con i governi più moderati, pittrice dell’epoca barocca la repressione si discuteva della riforma di quel divieto stampate sui 5 euro. alle terribili milizie e dell’abolizione della polizia morale imposta Un simpatico azzardo, dalla rivoluzione khomeinista. Nelle strade visto che i Paesi popolari della capitale, giovani studentesse e donne dell’Eurozona hanno dell'ayatollah, mature indossavano abiti più aderenti al corpo scelto di puntare che coltivano rancore e make up curatissimi. Negli ingorghi stradali dal 2002 su monumenti e disprezzo verso della sera, gruppi di giovani automobilisti celebri, portali e ponti per procedevano affiancati corteggiandosi le loro banconote. ogni forma e chattando via social solo formalmente di modernità? Anna Bogoni proibiti. Dentro le case, al riparo dallo sguardo delle autorità, accadeva di tutto, proprio come in ogni grande città occidentale. All’ombra del regime oppressivo dell’ayatollah Khamenei, insomma, fiorivano piccole, audaci libertà. E oggi? Improvvisamente, gli arresti e i morti. Perché il regime ha deciso di tornare indietro e affidare la repressione ai terribili basiji, le milizie popolari dell’ayatollah che vivono in grandi caserme separati dal resto del Paese, coltivando rancore e disprezzo verso ogni forma di modernità? Non riesco a non pensare a una connessione con la tragedia ucraina. La nuova guerra fredda, l’esasperazione di modelli contrapposti, la sfida di Putin all’Occidente. Teheran, isolata dalle sanzioni, guarda da decenni a Mosca come unico grande interlocutore e fornitore. L’Europa avrebbe potuto forse riaprire un negoziato con l’Iran, ricchissimo di gas. Ma il blocco americano e l’influenza saudita pesano su ogni forma di riavvicinamento. Così il regime di Teheran, mentre il vento della guerra spazza via ogni certezza, si arrocca e spegne la luce. | JUREK KRALKOWSKI CORRADO FORMIGLI giornalista, conduce su La7 Piazzapulita. ELLE|46
elleWEEK LUDOVIC DE SAINT SERNIN Un VESTITO DIOR per fare CENTRO Parigi Fashion Week P/E 2023 LOEWE Dress for success significa vestirsi ISTINTO GUIDA GIVENCHY per avere successo. A un colloquio di lavoro è importante, soprattutto se è Sostiene Demna – a chiosa della P/E 2023 di Balenciaga BALENCIAGA il primo in assoluto o se è quello che – che «Mettere la moda e il lusso all’interno di una battezza il ritorno nel mondo del “scatola” di prodotti raffinati, esclusivi e visivamenteCOPERNI lavoro dopo un periodo di assenza. costosi è limitato e piuttosto vecchio stile». La moda, Dress for success è anche il nome di un’organizzazione non profit presente prosegue, «non necessita di spiegazioni: o ti piace o non ti piace», e tanto in 30 Paesi e in 150 città da oltre 25 anni, basta. Diamogli retta, rompiamo gli schemi e concentriamoci, senza inutili che a oggi ha aiutato a titolo gratuito elucubrazioni, su quanto di più bello si è visto nell’ultima delle grandi oltre 1 milione e 300.000 donne; fashion week, quella di Parigi. Nell’ordine: lo spettacolare e gigantesco top in Italia è presente a Roma e a Milano. Anthurium di Loewe; lo stesso fiore, più piccolo, sul nero femme fatale L’obiettivo di questa grande rete di Ludovic de Saint Sernin; le crinoline sontuose e modernissime di Dior; è aiutare le donne, in particolare quelle l’ipnotico Valentino Toile Iconographe di Valentino; le fa-vo-lo-se cagoule di in difficoltà economica, sociale o personale Saint Laurent rieditate da Anthony Vaccarello; l’abito di tessuto spray a trovare il loro spazio nel mondo creato in diretta da Coperni su Bella Hadid e spedito virale sul web; i del lavoro, a valorizzare al meglio talenti gioielli Anni '80 in auge ormai dappertutto; i tacchi extra bold e le ballerine e capacità, accompagnandole in tutte ultraflat, non ci sono più vie di mezzo; l’iniezione di minimalismo nei look le fasi che precedono il colloquio. Come? da manuale di Victoria Beckham e l’omaggio di Ibrahim Kamara, amico e «Affiancandole nella stesura del cv, braccio destro di Virgil Abloh, al suo predecessore, con una collezione nella preparazione del colloquio, molto tecnica ma anche molto sentimentale. In attesa del gran finale, con fino all’abbigliamento professionale le sfilate di Chanel, Louis Vuitton e Miu Miu, un fatto è certo: malgrado i che viene consigliato e donato. Offriamo tempi, la moda continua a tenere la barra dritta sul valore etico ed estetico un vero e proprio percorso di crescita della bellezza. Un messaggio in bottiglia per le future generazioni. che può durare fino a 3-4 mesi; in molti casi seguiamo le donne anche durante FedericaFiori la prima settimana di lavoro. Il 13 ottobre organizzeremo a Milano, in collaborazione con Bnet2Connect, un convegno dal titolo Net for success, con la finalità di promuovere il networking come competenza utile per muoversi nel mondo del lavoro, di farci conoscere e allacciare collaborazioni con altri partner», spiega Donatella Cungi, una delle fondatrici. Per info: milan.dressforsuccess.org. AnnaBogoni ISABEL MARANT VICTORIA BECKHAM HERMÈS IMAXTREE.COM SCHIAPARELLI VALENTINO ELLE|48
elleWEEK Alcune immagini Parigi Fashion Week P/E 2022-23 della mostra-evento di Calzedonia a Palais ELOGIO DELLA TRASPARENZA Brongniart, a Parigi. Tra gli ospiti, in alto a Il cuore di Parigi è rosa shocking. Lo stesso colore, destra, Chiara Ferragni collaudato da fasci di luce rosé, che ha colorato per e, in senso antiorario, una notte la facciata del Palais Brongniart, storico palazzo della Borsa la top model francese Cindy Bruna e l'attrice francese voluto da Napoleone. L’occasione è stata la grande soirée di Calzedonia che ha decretato l’inizio delle sfilate Primavera Estate 2023 di Parigi, un evento Laetitia Casta. simile a una mostra personale dedicata al collant e al culto della femminilità: Calzedomania – A Legs Celebration. Istallazioni memorabili come un paio ELLE|50 di gambe di dimensioni colossali, danzatori, acrobati, majorettes, luci e glitter, Calzedonia insieme a Villa Eugénie, storica agenzia creativa di Etienne Russo, ha trasformato Palais Brongniart in tantissime cose: un boudoir, un club privé, una sala da ballo, uno Studio 54, una camera oscura. È stata un’esperienza immersiva sorprendente resa ancor più speciale dalla presenza di tanti ospiti arrivati da tutto il mondo, da Laetitia Casta a Chiara Ferragni, da Tina Kunakey a Rossy de Palma. Tutte indossavano alcuni tra i capi preview della Special edition dedicata alle feste (in arrivo nei negozi a partire da dicembre), dai collant animalier a quelli a pois, dalle coprenti colorate tinta unita alle calze a rete. Lunga vita alle calze più resistenti e sexy del mondo, lunga vita alla lingerie che ha fatto la rivoluzione e segnato in maniera indelebile l’evoluzione dei costumi. Quanta potenza in ottanta centimetri di nylon resistente come l’acciaio, quanta storia da esporre per non dimenticare il significato che si cela dietro a un paio di velate.| Barbara Digiglio
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