25/03/2021 14:28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi Esce il libro-inchiesta 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi 25 Marzo 2021 ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che 'arrestò' il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un 'film' che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno 'doveva morire'). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 51
25/03/2021 14:29 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi 25 marzo 2021- 14:29 Esce il libro-inchiesta \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi, libro- inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati pi�¹ gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che \"arrest�²\" il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - gi� segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un \"film\" che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che devi�² il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno \"doveva morire\"). Antonio Preziosi �¨ giornalista, saggista e scrittore. Attualmente �¨ direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, �¨ stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.(ITALPRESS).mgg/com25-Mar-21 14:28 LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 52
25/03/2021 14:29 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi Esce il libro-inchiesta \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi Data: 25 marzo 2021 14:03 in: News dal Mondo ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che \"arrestò\" il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un \"film\" che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno \"doveva morire\"). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). mgg/com 25-Mar-21 14:28 Fonte Italpress LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 53
25/03/2021 14:30 marsalace.it Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Esce il libro-inchiesta \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi redazione | giovedì 25 Marzo 2021 - 15:08 ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che \"arrestò\" il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un \"film\" che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno \"doveva morire\"). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 54
25/03/2021 14:35 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi Esce il libro-inchiesta 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi 25 Marzo 2021 ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che 'arrestò' il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un 'film' che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno 'doveva morire'). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 55
25/03/2021 14:35 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi Esce il libro-inchiesta \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella . Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che \"arrestò\" il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un \"film\" che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno \"doveva morire\"). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 56
25/03/2021 14:39 lecodelsud.it Sito Web Esce il libro-inchiesta ' Il Papa doveva morire ' di Antonio Preziosi La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Esce il libro-inchiesta 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi 0 By Redazione | 25 Marzo 2021 Libri, Top news ROMA - E' uscito in libreria 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che 'arrestò' il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un 'film' che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno 'doveva morire'). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). . LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 57
25/03/2021 14:45 ildispariquotidiano.it Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Esce il libro-inchiesta \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi By Redazione Web Mar 25, 2021 0 In primo piano primopianoRedazione Web - Mar 25, 2021 0 La svolta della Cartabia tra possibile e l'utopia. E oggi la verità sulla demolizione De Siano Il giurista, l'avvocato e il politico potranno leggere le dichiarazioni del ministro Cartabia come una vuota enunciazione di banalità.... Continua a leggere primopianoRedazione Web - Mar 24, 2021 0 Unione? Smentiti in mezza giornata. Sindaci ko dalle associazioni di Sant'Angelo: \"un piano di intenti, consegnato in un momento separato dall'incontro istituzionale\" Gaetano Di Meglio | La falsa unione e il falso mielismo diffuso nella sala del consiglio comunale di Ischia,... Continua a leggere primopianoRedazione Web - Mar 24, 2021 0 Marta Cartabia: \"Per le demolizioni si valuti caso per caso. E' compito dell'autorità giudiziaria\" E' stata una interrogazione a risposta immediata che, per la prima volta, segna un punto di svolta. Una vera... Continua a leggere Redazione Webhttps://www.ildispariquotidiano.it ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che \"arrestò\" il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un \"film\" che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno \"doveva morire\"). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 58
25/03/2021 14:50 vignola2000.it Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Esce il libro-inchiesta 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi 25 Marzo 2021 ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che 'arrestò' il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un 'film' che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno 'doveva morire'). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 59
25/03/2021 14:50 scandiano2000.it Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Esce il libro-inchiesta 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi 25 Marzo 2021 ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che 'arrestò' il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un 'film' che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno 'doveva morire'). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 60
25/03/2021 14:54 94018.it Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Esce il libro-inchiesta 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella . Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che 'arrestò' il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un 'film' che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno 'doveva morire'). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 61
25/03/2021 14:55 mantovauno.it Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Esce il libro-inchiesta 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi Di redazione - 25 Marzo 2021 ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi, libro- inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che \"arrestò\" il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un \"film\" che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno \"doveva morire\"). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 62
25/03/2021 15:06 obiettivonews.it Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Esce il libro-inchiesta \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella . Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che \"arrestò\" il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un \"film\" che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno \"doveva morire\"). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 63
25/03/2021 15:06 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi, libro- inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che \"arrestò\" il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un \"film\" che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno \"doveva morire\"). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 64
25/03/2021 15:29 ilsitodisicilia.it Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Esce il libro-inchiesta \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi Di redazione ilsitodisicilia - giovedì 25 marzo 2021 0 4 ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che \"arrestò\" il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un \"film\" che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno \"doveva morire\"). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). mgg/com 25-Mar-21 14:28 LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 65
25/03/2021 15:30 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi Esce il libro-inchiesta \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi redazione | ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che \"arrestò\" il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un \"film\" che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno \"doveva morire\"). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 66
25/03/2021 15:31 Websuggestion | Masterblog Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Esce il libro-inchiesta \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi 25 marzo 2021 ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che \"arrestò\" il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un \"film\" che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno \"doveva morire\"). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 67
25/03/2021 15:33 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi Esce il libro-inchiesta 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi Redazione ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che \"arrestò\" il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un \"film\" che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno \"doveva morire\"). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 68
25/03/2021 15:45 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi Esce il libro-inchiesta 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi 25 Marzo 2021 ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria \"Il Papa doveva morire\" di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che \"arrestò\" il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un \"film\" che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno \"doveva morire\"). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.(ITALPRESS). LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 69
25/03/2021 15:54 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi Esce il libro-inchiesta 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi 25 Marzo 2021 ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che 'arrestò' il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un 'film' che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno 'doveva morire'). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 70
25/03/2021 16:06 carpi2000.it Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Esce il libro-inchiesta 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi 25 Marzo 2021 ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che 'arrestò' il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un 'film' che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno 'doveva morire'). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 71
25/03/2021 16:06 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi Esce il libro-inchiesta 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi 25 Marzo 2021 ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che 'arrestò' il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un 'film' che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno 'doveva morire'). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 72
25/03/2021 16:21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi Esce il libro-inchiesta 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi Posted By: redazione web 25 Marzo 2021 ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che 'arrestò' il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un 'film' che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno 'doveva morire'). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 73
25/03/2021 16:25 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sito Web Esce il libro-inchiesta \" Il Papa doveva morire \" di Antonio Preziosi Esce il libro-inchiesta 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi Di Italpress (agenzia nazionale) - 25 Marzo 2021 ROMA (ITALPRESS) - E' uscito in libreria 'Il Papa doveva morire' di Antonio Preziosi, libro-inchiesta che ricostruisce l'attentato a Wojtyla attraverso testimonianze dirette. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che 'arrestò' il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un 'film' che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno 'doveva morire'). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. (ITALPRESS). LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 74
26/03/2021 22:30 Papaboys 3.0 Sito Web Giovanni Paolo II: ' Il Papa doveva morire ...Una mano divina..' La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Email Antonio Preziosi, Il Papa doveva morire Un nuovo libro: la storia dell'attentato a Giovanni Paolo II con lo sguardo, ed il libro-inchiesta di Preziosi Un libro-inchiesta svela i dettagli che ricostruiscono nell'insieme l'attentato a Karol Wojtya attraverso testimonianze dirette. La Prefazione è di mons. Rino Fisichella. In libreria dal 24 marzo 2021. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle ore 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'Autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che \"arrestò\" il terrorista Ali Aca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un \"film\" che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno \"doveva morire\"). Antonio Preziosi, Il Papa doveva morire Antonio Preziosi, Il Papa doveva morire. La storia dell'attentato a Giovanni Paolo II, Edizioni San Paolo 2021, pp. 240, euro 22,00 VUOI ACQUISTARNE UNA COPIA? Ecco il link . . ANTONIO PREZIOSI è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. Sostieni Papaboys 3.0 Con una piccola donazione di sostegno per il sito, puoi far sì che i nostri contenuti siano sempre più numerosi e migliori nella qualità; vogliamo regalarti ogni giorno parole che annuncino l'Amore e la Speranza di Gesù. Inoltre, sostenendoci economicamente, potremmo creare delle nuove opportunità, sia di collaborazione, sia di lavoro, in un momento storico così difficile. Grazie per quello che potrai fare! € LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 75
27/03/2021 LaPresse FOCUS L'attentato a Wojtyla nel libro di Preziosi: ' Il Papa doveva La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato morire ', tra Storia e Fede FOCUS L'attentato a Wojtyla nel libro di Preziosi: 'Il Papa doveva morire', tra Storia e Fede di Claudio MaddaloniMilano, 27 mar. (LaPresse) - Due, forse tre colpi di pistola: Giovanni Paolo II si accascia nella campagnola bianca in piazza San Pietro. È il 13 maggio 1981, le 17.17: la Storia in quel momento è a una svolta. Per Karol Wojtyla, per la Chiesa, per l'Europa e il mondo.Il Papa sopravvive, forse miracolosamente, e l'attentatore, Ali Agca, non se lo spiega: \"Ho sparato da quattro metri, non potevo sbagliare\". Il Papa doveva morire. È questo il titolo del nuovo libro di Antonio Preziosi, per San Paolo, che a 40 anni di distanza analizza quel passaggio fondamentale, con la cronaca minuziosa di quel giorno, la storia di ciò che avvenne dopo, soprattutto l'incontro tra la realtà, che si può provare, e quel lato mistico, che ha a che fare con la Fede, e che nessuno potrà mai spiegare fino in fondo. Da quel momento, infatti, il Pontefice resterà convinto, per tutta la vita, di essere stato salvato dalla misericordia di Dio, per intercessione di Maria che avrebbe materialmente deviato il proiettile. E Preziosi su questo punto racconta che fu lo stesso chirurgo Francesco Crucitti, primario del Policlinico Gemelli che operò Wojtyla d'urgenza per salvargli la vita, a non riuscire a spiegarsi la 'strana traiettoria' del proiettile: un percorso a zig-zag, entrato dall'addome, uscito dal bacino, che evitò tutti gli organi vitali e l'arteria principale, di pochi millimetri.Le fasi concitate del soccorso in piazza, la corsa al Gemelli con un'ambulanza senza sirena, che si era rotta, l'angoscia del mondo e la preghiera nelle ore dell'operazione. Il resto è Storia. A partire dal perdono che Giovanni Paolo II, già pochi istanti dopo l'attentato, concede al killer dei Lupi Grigi, per poi ribadirlo quando lo va a trovare in carcere. Le diverse versioni date da Agca (ha agito da solo, con la Stasi, per conto della Bulgaria, addirittura per conto dell'Iran), i legami con le sparizioni di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi. Preziosi racconta tutto con i dettagli necessari, senza troppo dilungarsi nelle inchieste, nei depistaggi, nel mistero degli uomini. Perché molto ha invece a che fare, con questa vicenda, il mistero di Dio. La Fede incrollabile di Karol Wojtyla, che si affida alla Madonna con il suo motto 'Totus tuus', che un anno dopo l'attentato si reca a Fatima e fa incastonare il proiettile che lo ha colpito nella corona della statua di Maria. Fatima, da dove tutto ha inizio, con il 'Terzo Segreto' che, il Papa ne era convinto, parlava del suo assassinio. Un delitto che Agca, killer professionista che spara, appurerà l'inchiesta, da addirittura meno di quattro metri, non riuscirà a portare a termine. Il mistero della seconda suora (oltre a quella che materialmente bloccò con energia la fuga del killer) che avrebbe trattenuto il braccio di Agca, facendolo sbagliare. Non si seppe mai chi fosse. Tutti segni che, ne era convinto il Papa santo, hanno a che fare con la misericordia di Dio. Che ha voluto risparmiarlo, perché da quel momento, per lui, aveva un disegno più grande. LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 76
27/03/2021 18:24 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sito Web L'attentato a Wojtyla nel libro di Preziosi: ' Il Papa doveva morire ', tra Storia e Fede L'attentato a Wojtyla nel libro di Preziosi: 'Il Papa doveva morire', tra Storia e Fede È il 13 maggio 1981, le 17.17: la Storia in quel momento è a una svolta. Per Karol Wojtyla, per la Chiesa, per l'Europa e il mondo di Claudio Maddaloni, 27 Marzo 2021 Due, forse tre colpi di pistola: Giovanni Paolo II si accascia nella campagnola bianca in piazza San Pietro. È il 13 maggio 1981, le 17.17: la Storia in quel momento è a una svolta. Per Karol Wojtyla, per la Chiesa, per l'Europa e il mondo. Il Papa sopravvive, forse miracolosamente, e l'attentatore, Ali Agca, non se lo spiega: \"Ho sparato da quattro metri, non potevo sbagliare\". Il Papa doveva morire. È questo il titolo del nuovo libro di Antonio Preziosi, per San Paolo, che a 40 anni di distanza analizza quel passaggio fondamentale, con la cronaca minuziosa di quel giorno, la storia di ciò che avvenne dopo, soprattutto l'incontro tra la realtà, che si può provare, e quel lato mistico, che ha a che fare con la Fede, e che nessuno potrà mai spiegare fino in fondo. Da quel momento, infatti, il Pontefice resterà convinto, per tutta la vita, di essere stato salvato dalla misericordia di Dio, per intercessione di Maria che avrebbe materialmente deviato il proiettile. E Preziosi su questo punto racconta che fu lo stesso chirurgo Francesco Crucitti, primario del Policlinico Gemelli che operò Wojtyla d'urgenza per salvargli la vita, a non riuscire a spiegarsi la 'strana traiettoria' del proiettile: un percorso a zig-zag, entrato dall'addome, uscito dal bacino, che evitò tutti gli organi vitali e l'arteria principale, di pochi millimetri. Le fasi concitate del soccorso in piazza, la corsa al Gemelli con un'ambulanza senza sirena, che si era rotta, l'angoscia del mondo e la preghiera nelle ore dell'operazione. Il resto è Storia. A partire dal perdono che Giovanni Paolo II, già pochi istanti dopo l'attentato, concede al killer dei Lupi Grigi, per poi ribadirlo quando lo va a trovare in carcere. Le diverse versioni date da Agca (ha agito da solo, con la Stasi, per conto della Bulgaria, addirittura per conto dell'Iran), i legami con le sparizioni di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi. Preziosi racconta tutto con i dettagli necessari, senza troppo dilungarsi nelle inchieste, nei depistaggi, nel mistero degli uomini. Perché molto ha invece a che fare, con questa vicenda, il mistero di Dio. La Fede incrollabile di Karol Wojtyla, che si affida alla Madonna con il suo motto 'Totus tuus', che un anno dopo l'attentato si reca a Fatima e fa incastonare il proiettile che lo ha colpito nella corona della statua di Maria. Fatima, da dove tutto ha inizio, con il 'Terzo Segreto' che, il Papa ne era convinto, parlava del suo assassinio. Un delitto che Agca, killer professionista che spara, appurerà l'inchiesta, da addirittura meno di quattro metri, non riuscirà a portare a termine. Il mistero della seconda suora (oltre a quella che materialmente bloccò con energia la fuga del killer) che avrebbe trattenuto il braccio di Agca, facendolo sbagliare. Non si seppe mai chi fosse. Tutti segni che, ne era convinto il Papa santo, hanno a che fare con la misericordia di Dio. Che ha voluto risparmiarlo, perché da quel momento, per lui, aveva un disegno più grande. © Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 77
28/03/2021 diffusione:23664 Pag. 13 tiratura:38963 Nonne d'Italia La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Storia contemporanea dimenticata Paola Severini Melograni Cara Nonna Paola, sono una nonna come lei e ho 85 anni. I miei nipoti, in questo periodo di lockdown hanno più tempo per stare a casa e per questo insieme a loro mi piace andare a vedere cosa ho messo via negli scatoloni che abbiamo in cantina...ci sono tutti i miei ricordi. Mi è sempre piaciuto raccogliere gli articoli di giornale in occasione di eventi che hanno caratterizzato la storia del nostro Paese. Ieri con Fabio, il mio nipote più grande, appassionato di storia, ci siamo imbattuti in un articolo del Giorno che parlava dell'attentato a Papa Giovanni Paolo II nel 1981. Mi ricordo bene quell'avvenimento. Purtroppo nelle scuole il tema non viene mai trattato, o solo in maniera saltuaria. Un peccato che i giovani d'oggi non conoscano eventi importanti come questo. Un saluto davvero caro Sua Nonna Antonia Cara Nonna Antonia, nel mio lavoro mi trovo spesso ad imbattermi in giovani brillanti che però peccano nello studio della storia. Mi sono accorta che non conoscono avvenimenti importanti, oltretutto recenti e che ancora influenzano la società odierna. Sarebbe bello che tutti fossero degli appassionati come é suo nipote, perché ormai è importante costruirsi un proprio bagaglio culturale. Sul tema dell'attentato a Papa Giovanni Paolo II le consiglio il libro di Antonio Preziosi, l'attuale direttore di Rai Parlamento, con la prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il titolo è \"Il Papa doveva morire. La storia dell'attentato a Giovanni Paolo II\" edizioni SanPaolo. Racconta la giornata con dettagli inediti attraverso anche testimonianze. Inoltre c'è una interessante analisi delle ragioni e delle conseguenze del gesto. Non dimentichiamo le parole del Santo Padre \"nell'istante stesso in cui cadevo, ho avuto il vivo presentimento che mi sarei salvato. Questa certezza non mi ha mai lasciato\". Lo consiglio a lei e a suo nipote. Un saluto davvero affettuoso. Sua Paola Severini Melograni mail: [email protected] LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 78
28/03/2021 Adnkronos WOJTYLA: ' IL PAPA DOVEVA MORIRE ', NEL LIBRO-INCHIESTA DI La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato PREZIOSI IL 'FILM' DELL'ATTENTATO = WOJTYLA: 'IL PAPA DOVEVA MORIRE', NEL LIBRO-INCHIESTA DI PREZIOSI IL 'FILM' DELL'ATTENTATO = mons. Rino Fisichella nella prefazione: \"Una mano ha voluto uccidere, un'altra ha deviato il colpo mortale\" Roma, 28 mar. (Adnkronos) - \"Il Papa doveva morire''. Questo il titolo del libro-inchiesta, edito da San Paolo, del giornalista Antonio Preziosi, che ricostruisce l'attentato a Karol Wojtyla attraverso testimonianze dirette, come quelle di suor Letizia Giudici che fermò il terrorista Ali Aca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Pontefice. La prefazione del libro è di monsignor Rino Fisichella. Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si compie infatti uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. I mandanti ancora oggi non sono stati identificati. Preziosi racconta aneddoti e dettagli inediti sulle conseguenze di quel gesto. \"E' arduo dimenticare la data del 13 maggio 1981 - scrive nella prefazione Mons. Rino Fisichella - Come un fulmine a ciel sereno, la notizia dell'attentato a Giovanni Paolo II arrivò in un attimo a tutti gli angoli della terra. Pensare di uccidere il Papa non è un fatto irrilevante... Una mano ha voluto uccidere, un'altra ha deviato il colpo mortale\". E ancora: \"Aprire di nuovo questo capitolo può aiutare a mantenere viva quella memoria storica che ha bisogno di essere sempre alimentata, perché non venga perduto il ricordo e il significato che ha posseduto, non solo per la generazione che ha sperimentato il dramma di quel giorno, ma soprattutto per quanti non l'hanno vissuto\". \"Uno degli obiettivi del libro - spiega Preziosi - è quello di ricostruire con dovizia i particolari, mettendo insieme tutti i tasselli e il 'filmato' di un episodio che, insieme al delitto Kennedy, costituisce uno dei casi di cronaca più conosciuti e drammatici del XX secolo\". (segue) (Sig/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 28-MAR-21 16:30 NNNN LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 79
28/03/2021 22:23 interris.it Sito Web La vera storia dell'attentato a Giovanni Paolo II nel libro di Antonio La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Preziosi (VIDEO) La vera storia dell'attentato a Giovanni Paolo II nel libro di Antonio Preziosi (VIDEO) Tra storia, fede e mistero ecco cosa accadde davvero in piazza San Pietro il 13 maggio del 1981 da Serena Livoli - ULTIMO AGGIORNAMENTO 23:23 Marzo 28, 2021 Sono tanti i fatti che diventano cronaca, ma pochi quelli che diventano storia. L'attentato contro Giovanni Paolo II, avvenuto in piazza San Pietro il 13 maggio del 1981, è uno di questi fatti. Lo spiega bene il libro del giornalista e scrittore Antonio Preziosi dal titolo \"Il Papa doveva morire\" (edizioni San Paolo) appena uscito in libreria. L'attentato a Giovanni Paolo II come un film Il volume ricostruisce quello che accadde quel giorno, raccontandolo come un film: gli spari alle 17.17 (due, forse tre o... addirittura quattro?), il panico, la corsa al Policlinico Gemelli con l'ambulanza \"sbagliata\" senza scorta e con la sirena rotta, le strade prese contromano, le peripezie per raggiungere la sala operatoria la cui porta chiusa a chiave viene sfondata a calci ed a spallate da un medico, l'estrema unzione impartita da don Stanislao e la morte solo sfiorata dal Pontefice polacco che si salva dopo molte ore trascorse in sala operatoria. Dentro la \"guerra fredda\" L'attentato avviene in un contesto politico mondiale caratterizzato dalla guerra fredda. Monsignor Rino Fisichella, che del libro di Antonio Preziosi ha scritto una bella ed interessante prefazione, ricorda come i servizi segreti polacchi tenessero sempre sotto controllo il cardinal Wojtyla. E racconta le confidenze del professor Grygiel, amico del Papa, che informò il Pontefice di alcuni movimenti sospetti che si muovevano lungo il colonnato di San Pietro. Racconta monsignor Fisichella che il Papa disse semplicemente: 'Sono già arrivati? Non hanno perso tempo'. Certamente l'elezione a Pontefice del polacco Karol Wojtyla aveva allarmato la complessa struttura di potere dell'Unione Sovietica e dei Paesi afferenti al patto di Varsavia. Il misterioso Agca Rimane ancora irrisolto e quindi sempre attuale il mistero su chi abbia armato il \"Lupo Grigio\" turco Alì Agca che quel giorno attentò alla vita del Pontefice (da solo o con un complice?): il killer è un uomo enigmatico al quale lo stesso giudice istruttore Ilario Martella, una delle straordinarie fonti del libro di Antonio Preziosi, riconosce \"straordinaria intelligenza\" e del quale - a distanza di diversi decenni - esclude che possa aver agito da solo. Martella rimane un fermo sostenitore della cosiddetta \"pista bulgara\" per la quale furono i servizi segreti di Sofia ad armare la mano di Agca. Una tesi prima sostenuta e poi rinnegata in sede processuale dallo stesso Agca. Oltre la storia, dentro la Fede Ma al di là dei pur affascinanti scenari di cronaca, il libro di Preziosi indaga sul vissuto mistico di Giovanni Paolo II che perdonò l'attentatore già pochi secondi dopo essere stato colpito dalle sue pallottole. E che, ancora degente al Gemelli, si convinse di essere stato salvato dall'intervento diretto della Madonna di Fatima e che l'attentato avrebbe adempiuto il cosiddetto \"Terzo Segreto\" rivelato ai pastorelli portoghesi dalla stessa Vergine. E qui il libro svela, con continui colpi di scena, particolari inediti o poco conosciuti che convinsero Giovanni Paolo II che una mano avesse sparato e che un'altra mano avesse deviato il proiettile mortale esploso contro di lui: appare sulla scena del crimine una suora, descritta da Agca nella sua prima deposizione, e mai rintracciata; si racconta dello stupore dei chirurghi che constatarono come il proiettile penetrato nel ventre del Papa avesse seguito un \"percorso a zig zag assolutamente inspiegabile\" schivando arterie e centri nervosi vitali; infine la vita di Giovanni Paolo II che, pur salvandosi dall'attentato, inizia un calvario che lo porta parlare di un \"Vangelo della Sofferenza\". Vicende che superano la cronaca e la storia, entrando nella LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 80
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato interris.it LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 81 28/03/2021 22:23 dimensione della fede e del mistero. Sito Web
28/03/2021 23:58 farodiroma.it Sito Web La ferita mai rimarginata dell'attentato in Piazza San Pietro. Il nuovo La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato libro di Antonio Preziosi La ferita mai rimarginata dell'attentato in Piazza San Pietro. Il nuovo libro di Antonio Preziosi Di redazione - 29/03/2021 È una ferita ancora aperta per le generazioni di credenti sopravvissute allo straordinario ed esaltante pontificato di Karol Wojtyla, quel 13 maggio 1981 che vide il Papa abbattuto in piazza San Pietro dai colpi di pistola del killer turco Ali Agca e poi lottare tra la vita e la morte sul tavolo operatorio del Gemelli, salvato da un miracolo, la mano della Vergine che deviò la traiettoria, ma anche dalla perizia del chirurgo Francesco Crucitti. Un episodio difficile da metabolizzare perché privo di un chiarimento inoppugnabile sui mandanti, al di là delle verbose quanto inutili e deliranti dichiarazioni del sicario. Via via sono cadute l'ipotesi del terrorismo turco e la pista bulgara (che tanto fece soffrire lo slavo Wojtyla, sgomento davanti alle accuse ingiuste che ferivano un popolo innocente da lui molto amato). Lasciando un puzzle che più volte sembrava sul punto di ricomporsi ma che inevitabilmente si è poi infranto su dettagli e particolari che ogni volta non tornavano. Ma la sete di giustizia per un ferimento che ha determinato un dolore acutissimo nelle coscienze, è forse cresciuta negli anni, anziché placarsi, per la consapevolezza che malattie e sofferenze che caratterizzarono poi quel lungo pontificato, trasformandolo in un sovrumano Calvario, originarono in gran parte proprio dai colpi esplosi da Agca e mai spiegati dai pur valorosi magistrati che senza risparmiare alcuno sforzo compirono il loro dovere di inquirenti purtroppo senza successo. \"Il Papa doveva morire\", libro-inchiesta di Antonio Preziosi, da un paio di giorni in libreria per i tipi della San Paolo, ricostruisce l'attentato attraverso testimonianze dirette, come quelle di suor Letizia Giudici che \"arrestò\" il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa, e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e altri. Un materiale inedito e prezioso, anche se rinnova in molti cuori quella ferita mai rimarginata. \"Preziosi non si stanca di analizzare nei particolari tutti gli elementi che emergono dai dossier e dalle testimonianze, cercando di trovare anche nelle molteplici coincidenze una traiettoria per comprendere un piano più ampio di quello descritto dalle cronache\", scrive nella prefazione monsignor Rino Fisichella. Del resto quel 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consumò uno degli episodi più gravi e misteriosi della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, sparò a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce l'accaduto con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. Preziosi ha raccolto alcune testimonianze dirette che sostengono la ricostruzione coinvolgendo il lettore come in un \"film\" che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno \"doveva morire\"). Preziosi ci conduce infatti a quel 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle ore 17.17 per diventare noi stessi testimoni della uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 82
28/03/2021 23:58 farodiroma.it Sito Web dell'attentato. L'Autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Giudici che \"arrestò\" il terrorista Ali A?ca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un \"film\" che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno \"doveva morire\"). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore, docente per anni a Scienze della comunicazione della Pontificia Università Salesiana. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 83
29/03/2021 01:58 FarodiRoma Sito Web La ferita mai rimarginata dell'attentato in Piazza San Pietro. Il nuovo La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato libro di Antonio Preziosi La ferita mai rimarginata dell'attentato in Piazza San Pietro. Il nuovo libro di Antonio Preziosi Di - 29/03/2021 È una ferita ancora aperta per le generazioni di credenti sopravvissute allo straordinario ed esaltante pontificato di Karol Wojtyla, quel 13 maggio 1981 che vide il Papa abbattuto in piazza San Pietro dai colpi di pistola del killer turco Ali Agca e poi lottare tra la vita e la morte sul tavolo operatorio del Gemelli, salvato da un miracolo, la mano della Vergine che deviò la traiettoria, ma anche dalla perizia del chirurgo Francesco Crucitti. Un episodio difficile da metabolizzare perché privo di un chiarimento inoppugnabile sui mandanti, al di là delle verbose quanto inutili e deliranti dichiarazioni del sicario. Via via sono cadute l'ipotesi del terrorismo turco e la pista bulgara (che tanto fece soffrire lo slavo Wojtyla, sgomento davanti alle accuse ingiuste che ferivano un popolo innocente da lui molto amato). Lasciando un puzzle che più volte sembrava sul punto di ricomporsi ma che inevitabilmente si è poi infranto su dettagli e particolari che ogni volta non tornavano. Ma la sete di giustizia per un ferimento che ha determinato un dolore acutissimo nelle coscienze, è forse cresciuta negli anni, anziché placarsi, per la consapevolezza che malattie e sofferenze che caratterizzarono poi quel lungo pontificato, trasformandolo in un sovrumano Calvario, originarono in gran parte proprio dai colpi esplosi da Agca e mai spiegati dai pur valorosi magistrati che senza risparmiare alcuno sforzo compirono il loro dovere di inquirenti purtroppo senza successo. \"Il Papa doveva morire\", libro-inchiesta di Antonio Preziosi, da un paio di giorni in libreria per i tipi della San Paolo, ricostruisce l'attentato attraverso testimonianze dirette, come quelle di suor Letizia Giudici che \"arrestò\" il terrorista Ali Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa, e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e altri. Un materiale inedito e prezioso, anche se rinnova in molti cuori quella ferita mai rimarginata. \"Preziosi non si stanca di analizzare nei particolari tutti gli elementi che emergono dai dossier e dalle testimonianze, cercando di trovare anche nelle molteplici coincidenze una traiettoria per comprendere un piano più ampio di quello descritto dalle cronache\", scrive nella prefazione monsignor Rino Fisichella. Del resto quel 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle 17.17 si consumò uno degli episodi più gravi e misteriosi della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, sparò a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce l'accaduto con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. Preziosi ha raccolto alcune testimonianze dirette che sostengono la ricostruzione coinvolgendo il lettore come in un \"film\" che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno \"doveva morire\"). Preziosi ci conduce infatti a quel 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle ore 17.17 per diventare noi stessi testimoni della uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant'anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. L'Autore LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 84
29/03/2021 01:58 FarodiRoma Sito Web racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che \"arrestò\" il La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato terrorista Ali Aca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz - già segretario personale del Papa - e da tanti altri testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un \"film\" che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell'attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno \"doveva morire\"). Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore, docente per anni a Scienze della comunicazione della Pontificia Università Salesiana. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l'incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. TAGS LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 85
30/03/2021 diffusione:25801 Pag. 16 tiratura:65574 IL MISTERO DI PIAZZA SAN PIETRO La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il lupo grigio assillato da Fatima e dalla «mano» che salvò Wojtyla / 2 Lorenzo Bertocchi Per gentile concessione deli editore San Paolo pubblichiamo alcuni stralci del libro di Antonio Preziosi, Il Papa doveva morire. La storia dell 'attentato a Giovanni Paolo II, pag. 240, 22,00. Prefazione di monsignor Rino Fisichella. Il racconto dell'attentato del 13 maggio 1981 a Giovanni Paolo II cerca di svelare appunto perché il Papa che doveva morire non mori. È questo, infatti, il mistero che ìiccorre svelare davvero per comprendere chi si è dato appuntamento quel giorno in piazza San Pietro. C'è un incrocio di eventi e date importante. C'è il segreto di Fatima innanzitutto, rappresentato da quella «mano materna» che più volte è stata indicata dallo stesso papa polacco come responsabile dell'inspiegabile percorso a «zigzag» che ha fatto il proiettile una \"alta entrato nel suo corpo. E isponsabile anche del fatto che un killer di provata efficacia, sparando da appena A metili, ha mancato clamorosamente il bersaglio. Perché Giovanni Paolo II non è morto? Questa è la domanda a cui arcare una risposta, visto che la giustizia umana dopo 'SO anni ancora non sa chi armò la pistola di Ali Agca. Sono »tati tirati in ballo il Kgb, la \">afia turca, i Lupi grigi, la pista bulgara, i legami con il rammento della giovane Emanuela Orlandi, la Cia, l'islamismo, ma nulla è stato chiarito: a l oggi solo Agca è il colpevole, peraltro graziato nel 2000 <5al presidente Carlo Azeglio Ciampi e oggi libero cittadino ir» Turchia. Di fronte alle domande sul perché il Papa non morì sotto i colpi di pistola di Ali Agca vale quanto scritto dall'allora cardinale Joseph Ratzinger nel Commento teologico elaborato sul terzo secreto di Fatima: «Che qui una ' mano materna\" abbia deviato la pallottola mortale, morirà solo ancora una volta che non esiste un destino immutabile, che fede e preghiera sono potenze, che possono influire nella storia e che alla fine la preghiera è più forte dei proiettili, la fede più potente delle divisioni». LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 86
30/03/2021 19:00 laverita.info Sito Web Il lupo grigio assillato da Fatima e dalla «mano» che salvò Wojtyla La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Nel suo ultimo libro, Antonio Preziosi indaga l'enigma dell'attentato a Giovanni Paolo II, scampato al killer provetto Ali Agca. Che per anni, poi, s'è interrogato sul Terzo segreto e su chi avesse protetto il Papa dai suoi proiettili. Se Giovanni Paolo II avesse voluto seguire le varie piste che di volta in volta sono state indicate come all'origine dell'attentato del 13 maggio, avrebbe dovuto cambiare anche lui idea e versione almeno 52 volte. Tante sono, secondo chi le ha contate, le versioni cambiate dal killer turco Mehmet Ali Agca dal momento in cui è stato arrestato fino ai giorni nostri. Anche noi non seguiremo, se non per sommario dovere di cronaca, le sue dichiarazioni. Pronunciate, secondo chi lo ha incontrato tante volte, con un unico grande obiettivo: quello di ottenere al più presto la libertà e di tornare nel suo Paese. Ogni cambio di versione, quindi, va letto in questa prospettiva, senza incorrere nell'errore di offrire al killer troppa credibilità. [...] «Agca è un killer professionista dotato di un forte ego. Una persona molto intelligente, un vero genio del male», ci ha detto di lui il giudice Ilario Martella, che fu giudice istruttore nel processo per la cosiddetta «pista bulgara», che vide implicate altre quattro persone che sarebbero state complici dello stesso Agca. Il giudice Martella, presidente onorario aggiunto emerito della Corte di Cassazione, è ancora oggi fortemente convinto della fondatezza di quella indagine e ha pubblicato anche un libro che ne ripercorre minuziosamente i passaggi, i riscontri, gli elementi documentali e testimoniali. E che ricorda come i sospetti complici di Agca vennero assolti perché le prove di colpevolezza contro di loro non furono ritenute sufficienti e anche perché lo stesso Agca ritrattò clamorosamente tutte le dichiarazioni che aveva fatto in fase istruttoria, liquidando processualmente una pista che avrebbe portato dritta al cuore degli apparati dell'ex patto di Varsavia che avrebbero avuto interesse a liquidare il «Papa venuto da lontano». Agca il misterioso, di ritorno da un interrogatorio, chiede al cappellano del carcere di Ascoli se conosce il «Terzo segreto di Fatima». Quindi, il 13 maggio del 1982, vede in televisione la cerimonia con la quale il Papa ringrazia la vergine nella cittadina portoghese. Chiede spiegazioni, si informa, legge. Fa parte dell'astuzia e della capacità del personaggio quella di assorbire ogni informazione per trarre le deduzioni e le conclusioni che più sembrano utili al momento, ancora non sapendo che - dopo poco più di un anno - quell'uomo vestito di bianco avrebbe varcato la soglia del carcere di Rebibbia dove nel frattempo era stato trasferito. Le immagini di quell'incontro faranno il giro del mondo. Intanto, prima di questo incontro, l'azione pastorale, religiosa e sociale di Giovanni Paolo II è ripartita con grande energia. Dopo la visita a Fatima, il Papa ha ricevuto il presidente americano Ronald Reagan, è stato in Gran Bretagna, ha visitato l'Argentina intervenendo per la pace tra Londra e Buenos Aires nella guerra sulle isole Falkland/Malvinas, ma soprattutto - il 25 marzo del 1983 - ha aperto l'Anno Santo straordinario della redenzione, nel corso del quale - il 16 ottobre - ripete in piazza San Pietro, insieme ai cardinali e vescovi partecipanti al Sinodo dei vescovi, l'Atto di affidamento e di consacrazione del mondo a Maria, già pronunciato a Fatima il 13 maggio 1982. Al termine di questo Anno Santo straordinario, dicevamo, si compie la storica visita nel carcere di Rebibbia: è il 27 dicembre del 1983 e il Papa intende ripetere ad Agca, guardandolo negli occhi, quell'atto di amore e di perdono che è stato già pronunciato per lui fin da pochi secondi dopo l'attentato. [...] Il Papa conferma il suo perdono paterno ad Agca. Dalle immagini si vede il Pontefice che stringe un braccio del suo carnefice e ascolta fitto le sue parole, quasi appoggiando la sua testa a quella del killer. E uscendo dalla sua cella, il Pontefice dice LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 87
30/03/2021 19:00 laverita.info Sito Web semplicemente ai giornalisti: «Ho parlato con lui come si parla con un fratello, al quale ho La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato perdonato e che gode della mia fiducia. Quello che ci siamo detti è un segreto tra me e lui». Eppure in molti raccontano che Agca «tormentò» il Papa per sapere da lui come avesse fatto a sopravvivere all'attentato. Per lui, infatti, in condizioni «normali», il Papa doveva morire. Dai 21 minuti trascorsi insieme, il Papa percepisce l'ossessione di Agca nel voler conoscere i particolari del Terzo segreto di Fatima. E vuole saperli proprio da Giovanni Paolo II, perché non riesce a spiegarsi come mai lui - che si riteneva un killer infallibile - abbia invece fallito il colpo. [...] Lo aveva incontrato per «carità cristiana», raccontò una volta il Papa a Indro Montanelli. Ma dall'incontro tra il Papa e Agca non emersero novità fondamentali sulla matrice dell'attentato. In fondo si era trattato di un faccia a faccia di appena dieci minuti. Troppo poco, per ammissione dello stesso Pontefice, «per capire qualcosa di moventi e di fini che fanno certamente parte di un garbuglio... si dice così?... molto grosso». Inoltre Agca, che era di fede musulmana, ignorava che quel giorno ricorreva la festa della Madonna di Fatima: fu lo stesso Giovanni Paolo II a rivelarglielo nel corso del breve colloquio. L'unica cosa che emerse chiaramente fu il fatto che «Ali Agca era rimasto traumatizzato non dal fatto di avermi sparato, ma dal fatto di non essere riuscito, lui che come killer si considerava infallibile, a uccidermi. Era questo, mi creda, che lo sconvolgeva: il dover ammettere che c'era stato Qualcuno o Qualcosa che gli aveva mandato all'aria il colpo». [...] Qualche anno più tardi, prima di morire, sarà lo stesso Giovanni Paolo II a scrivere nel suo ultimo libro che Agca «come tutti dicono è un assassino professionista. Questo vuol dire che l'attentato non fu un'iniziativa sua, che fu qualcun altro a idearlo, che qualcun altro lo aveva a lui commissionato. Durante tutto il colloquio apparve chiaro che Ali Agca continuava a domandarsi come mai l'attentato non gli era riuscito [...], si chiedeva come stessero le cose con quel segreto di Fatima, in che cosa consistesse quel segreto». Ricevette il perdono quel giorno, Ali Agca, ma non chiese perdono. E questo lo testimoniò chiaramente monsignor Stanislao Dziwisz: era solo ossessionato da Fatima, e chiedeva, chiedeva ripetutamente informazioni al Papa. LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 88
02/04/2021 diffusione:23650 Pag. 19 tiratura:69727 Il libro di Antonio Preziosi La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tutto ciò che non sapete sull'attentato a Wojtyla CATERINA MANIACI Credevamo di sapere tutto di quel mercoledì 13 maggio 1981. Invece, un libro appena pubblicato rivela che quella memoria, quelle immagini così nitide, precise, nascondono altri segni, altri volti che rendono la vicenda dell'attentato a papa Giovanni Paolo II un capitolo ancora aperto al mistero, non solo al mistero dei fatti, della loro dinamica, a quello dell'odio, delle trame oscure, il \"mysterium iniquitatis\", ma anche a quello della rinascita. A svelare retroscena, dettagli, coincidenze inediti di questo giorno cruciale è un libro-reportage- indagine, ricco di testimonianze e interviste, di Antonio Preziosi , giornalista e saggista, in libreria per le edizioni San Paolo Il Papa doveva morire. La storia dell'attentato a Giovanni Paolo II , ( pp. 240, 22 euro ). Preziosi ricostruisce la cronaca che prende l'avvio dal momento in cui il killer Alì Agca spara il primo colpo diretto al Papa. Seguono altri colpi, e subito si accavallano le immagini e il vorticoso susseguirsi degli eventi. Ed ecco che si sviluppa una serie di incidenti la cui concatenazione non poteva che portare ad un fatto: il Papa doveva morire. Il Papa sanguina abbondantemente, sembra perdere conoscenza, invece è ancora vigile, mormora invocazioni rivolte alla Madonna. L'ambulanza attrezzata non riesce ad arrivare, quella che si trova, in tutta fretta, non è dotata di alcuna scorta, ha la sirena rotta, imbocca per sbaglio una via in contromano ed evita per un soffio un incidente. In ospedale, capita che la sala operatoria destinata alle emergenze sia chiusa, non si trova la chiave. Un dottore decide di aprire la porta a spallate. Dopo aver parlato con il medico che ha diretto l'operazione chirurgica, il professor Francesco Crucitti, Preziosi spiega che il proiettile penetrato nell'intestino aveva seguito nelle viscere di Giovanni Paolo II «un percorso a zig zag assolutamente inspiegabile» e soprattutto «è uscito evitando per pochi millimetri un incrocio di arterie raggiunto il quale il Pontefice sarebbe morto certamente in 15 minuti». La scena si sposta ancora in piazza San Pietro. Agca vorrebbe scappare, ma non ci riesce, viene bloccato da una suora francescana, Letizia Giudici. Ma lei sosterrà che non sarebbe stata in grado di far deviare il colpo, lei gli è saltato addosso dopo, quando aveva già sparato e gettato via l'arma. L'attentatore viene fermato e arrestato: Agca insiste nel dire di aver visto un'altra religiosa, una figura notata da alcuni testimoni ma mai identificata. Chi era? E c'era veramente? Il killer è sotto choc, come ha potuto fallire il colpo, come ha lasciato che una suora, forse due, lo sopraffacessero... e il Papa è ancora vivo. No, proprio non se lo spiega: «Ho sparato da quattro metri, non potevo sbagliare». Non ha una risposta, mentre la sua vittima intuisce che cosa sia successo: è stato salvato dalla misericordia di Dio , per intercessione di Maria che avrebbe deviato il proiettile. L'autore pone l'accento su questa convinzione profonda, la trasforma nel filo rosso che attraversa questa storia che ha cambiato la Storia, con un lavoro di grande studio dei documenti e l'analisi delle testimonianze. Dal perdono che Giovanni Paolo II, già subito dopo l'attentato, concede al killer dei Lupi Grigi, per poi ribadirlo quando lo va a trovare in carcere. Le continue, diverse versioni date da Agca, le possibili relazioni con la scomparsa di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi. Al centro la fede incrollabile di Wojtyla, che si affida alla Madonna con il suo motto \"Totus tuus\" . E il mistero della seconda suora che avrebbe trattenuto il braccio di Agca, facendolo sbagliare. Con un indizio legato a questa enigmatica figura, un altro filo da seguire e riannodare a tutti gli altri. Secondo il Pontefice, tutti questi segni hanno a che fare con la misericordia di Dio. Che per lui aveva in serbo un grande disegno che un colpo di pistola non poteva interrompere. © RIPRODUZIONE LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 89
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato diffusione:23650 LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 90 tiratura:69727 02/04/2021 Pag. 19 RISERVATA
02/04/2021 Pag. 15 IL LIBRO/ \" IL PAPA DOVEVA MORIRE \"DI ANTONIO PREZIOSI La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Nel labirinto del dramma in cui Wojtyla vedeva \"una rinascita spirituale\" Antonio Preziosi ricostruisce l'attentato a Giovanni Paolo II attraverso testimonianze dirette Di seguito la prefazione al libro \"Il Papa do veva morire - La storia dell 'attentato a Gio vanni Paolo II \"di Antonio Preziosi - Edizioni San Paolo di RINO FISICHELLA* Èarduo dimenticare la data del 13 maggio 1981. Come un fulmine a ciel sereno la notizia dell 'attentato a Giovanni Paolo II arrivò in un attimo in tutti gli angoli della terra. Pensare di uccidere un Papa non è un fatto irrilevante. Certo, la storia ha conosciuto molti papi martiri, ma nell 'epoca moderna nessuno si è mai azzardato a ricalcare le orme di Nerone e Diocleziano, per citare i più famosi. Al massimo, ci si incontra con l 'arro ganzadiNapoleonee diHitlerche,purnella gravità dei fatti, non si sono spinti a uccidere il Papa. Come si sa, il primo portò in esilio prima Pio VI e non contento fece altrettanto con il suo successore Pio VII. Il secondo aveva intenzione di fare prigioniero Pio XII, il quale rispose che il Führer avrebbe portato in esilio Eugenio Pacelli non certamente il Papa. L 'elezione a successore di Pietro del polac co Karol Wojtyla aveva suscitato grande allarme nei diversificati centri del potere dittatoriale dell 'allora URSS. Ricordo in proposi to un particolare che mi venne raccontato dal Prof. S. Grygiel, grande amico di Giovanni Paolo II perché era stato suo studente all 'Università di Lublino e che lo stesso Papa aveva voluto come docente all 'Istituto Gio vanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia, fondato proprio il giorno dell 'atten tato. Mi raccontò il professore che dopo alcuni mesi dall 'elezione, in una conversazione con il Papa lo aveva informato di strani movimenti sospetti che si erano verificati. Il Papa disse semplicemente: «Sono già arrivati? Non hanno perso tempo». Chi fossero è facile immaginarlo. D 'altronde, il cardinale arci vescovo di Cracovia eratenuto ben sotto controllo, come la maggioranza dei suoi sacerdoti e fedeli, dai servizi segreti del suo Paese. Le pagine che abbiamo tra le mani sono il desiderio di non far dimenticare i drammatici momenti dell 'attentato. Tanto si è scritto in proposito, e molto si dovrà ancora scrivere per giungere a delle conclusioni coerenti. Questo libro di Antonio Preziosi ha il merito di porre l 'attentato come una chiave di lettura dell 'intero pontificato, perevidenziarequanto GiovanniPaoloIIabbia visto in quel fatto una \"rinascita spiritua le \". Preziosi si rivela un eccellente interpre te: analizza i dati, li mette in relazione e cerca di trovare una via per uscire dal labirinto in cui è racchiusa la drammatica vicenda che ancora ai nostri giorni mostra aspetti inediti e spesso contraddittori. Ci si incontra con le versioni più strampalate, costruite di volta in volta da Ali Agca, create intenzionalmente per portare fuori pista e per offrire ai suoi maniacali interventi un palcoscenico su cui recitare ancora come protagonista, senza rendersi conto che per lui il sipario è chiuso da tempo. Le parole di perdono pronunciate da san GiovanniPaolo IIsono comeuna pietratombale perché portano con sé l 'obbligo a dimen ticare l 'odio che ha mosso la mano omicida. In questo contesto, Preziosi non si stanca di analizzare con dovizia di particolari tutti gli elementi che emergono dai dossier e dalle testimonianze, cercando di trovare anche nelle molteplici coincidenze una traiettoria per comprendere un piano più ampio di quello descritto dalle cronache. A questo tuttavia aggiunge una visione spirituale che arricchisce non poco queste pagine così dense. D 'altronde era stato pro prio Giovanni Paolo II a voler imprimere a questo evento una lettura di questa intensità. Non avrebbe potuto essere diversamente: \"Una mano ha voluto uccidere; un'altra ma no ha deviato il colpo mortale \". Una volta giunto alla Cappella dell 'apparizione a Fati ma,il Papaavevadetto: \"Non cisonosempli ci coincidenze nei disegni della Provvidenza \". LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 91
02/04/2021 Pag. 15 L'attentato avveniva nel giorno della pri ma apparizione della Vergine a Fatima a Giacinta, La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Francesco e Lucia. Giovanni Paolo II doveva necessariamente andare oltre le coincidenze, perché nella sua vita tutto parlava di un piano divino che poco alla volta si costruiva. L 'autore si muove con facilità nel rico struire questo percorso, perché appartiene a quella generazione che ha trovato in GiovanniPaolo IIuna guidasolida esicura perdare testimonianza della propria fede. San Pietro, Fatima, Collevalenza, Padre Pio, Suor Faustina... quanti elementi interconnessi che aiutano a comporre il quadro dell 'esistenza di Karol Wojtyla oltre le semplici coincidenze! Tutto si può spiegare perché quell 'uomo aveva un alto senso della libertà e della responsabilità con cui rispondere alla chiamata di Dio. Nella lettura di queste pagine mi sono sentito più volte coinvolto. Ad alcuni fatti descritti ho partecipato direttamente e questo mi ha permesso di prendere parte a eventi decisivi: perquanto riguarda il mioapporto, si tratta certamente di un corollario insignificante, tuttavia, hanno segnato la mia esistenza in maniera indelebile. Il 13 maggio 1981, nel pomeriggio, con alcuni studenti del Liceo Virgilio - dove inse gnavo - mi trovavo al \"Col- le La Salle\" in via dell 'Imbrecciato, una scuola dei Fratelli delle Scuole Cristiane dove abitavo e svolgevo il ministero di Cappellano. All 'epoca ero anche Assistente dei giovani di Azione Cattolica della mia Diocesi di Roma e si era pensato a unpomeriggioda vivereinsiemeinallegria. Nel mezzo delle chiacchiere e delle risate arriva la notizia dell 'attentato. Ci guardammo tutti in faccia increduli. Alcuni giovani frè res erano connoieil divertimentositrasformò subito in uno stato di smarrimento. Non pensai troppo e decisi subito di chiamare Luigina e Claudio, responsabili diocesani dei giovani per organizzare una veglia di preghiera in Piazza san Pietro. Chiesi di coinvolgere i responsabili di Comunione e Liberazione e altri gruppi, per raccogliere quanti fossero stati disponibili intorno all 'Obeliscoalcentrodella Piazzaperunave glia di preghiera. Era già tramonto inoltrato, e per tutta la sera non cessammo di intonare canti e preghiere. La Piazza era ormai vuota e solo noi eravamo animati dal desiderio di dare una testimonianza di preghiera per la salute del Papa. A un certo punto, vidi che mons. G. Canestri, vicegerente della Diocesi, era presente su un lato della piazza con la corona del Rosario in mano e il volto molto teso. Mi avvicinai, lo salutai e lo invitai a venire dai giovani per pregare con noi. Mi ringraziò affettuosamente e mi disse che preferiva rimanere indisparte, avrebbe continuatoad accompagnarcirimanendo nelsilenzio della preghiera e ai margini della piazza. Verso la conclusione della preghiera, si presentò in piazza il Sostituto alla Segreteria di Stato, S.E. Eduardo Martínez Somalo. Ci ringraziò tutti con parole non di circostanza, invitandoci a pregare, ma ricordandoci che si era fatta sera tardi ed era opportuno anche ritornare a casa. Il disorientamento comunque era tale che nessuno sapeva cosa fare al di fuori di pregare. La seconda circostanza descritta dalle pagine di Preziosi riguarda l 'intenzione di Pa pa Giovanni Paolo II di rendere pubblico il \"terzo segreto\" di Fatima. Non posso dimen ticare la telefonata di S.E. mons. T. Bertone, all 'epoca segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, con la quale mi invitava a raggiungerlo al dicastero. Mi metteva al corrente della decisione del Papa e dell 'esigenza di accompagnare la pub blicazione del \"segreto\" con un Commento teologico a firma del Prefetto, il card. Ratzinger. Come Consultore della Congregazione che aveva le mani in pasta con quella tematica, mi veniva chiesto un contributo. Con la mania tipica del professore, chiesi a mons. Bertone di poter vedere il testo originale, visto che avrei dovuto scrivere in proposito, ma la sua risposta fu che aveva già preparato il testo in copia dattiloscritta e potevo lavorare con quello. Non fui molto entusiasta della risposta,ma nonc 'eranoalternative. IlCom mento teologico di J. Ratzinger venne poi pubblicato con una mia introduzione dove, tra l 'altro, scrivevo: \"Per i contenuti che ab biamo espresso in questa breve presentazione, LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 92
02/04/2021 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Pag. 15 tuttavia, ci sia permesso pensare che questo tipo di profezie non possono essere considerate compiute. Se così fosse, verrebbe meno la perennità del messaggio che ha il suo fondamento nelle parole di Gesù. Lo sguardo, quindi, si apre al futuro e lo illumina. Non con annunci gravidi di sventura - per chéilmartirio èdonoeoffertadi amore -ma con la certezza della fede in Gesù Cristo. È questa che ci consente di affermare che anche nel futuro saremo chiamati a dare testimonianza alla fede con il dono della vita... La profezia di Fatima, pertanto, rimane aperta lasciando intravedere un futuro dove l 'amo re sarà ancora testimoniato e vissuto senza paura, perché accolto sempre e soltanto come amore di Dio che in Cristo ha dato tutto se stesso per la nostra salvezza \". Il terzo riferimento riguarda la pistola di Ali Agca. Alcuni anni fa, visitando Wadowice, la cittadina natale di Karol Wojtyla , venni accompagnato anche al Museo dove tra gli altri ricordi e cimeli è conservata la pistola che colpì Giovanni Paolo II. Il sacerdote che mi accompagnava, spiegandomi i particolari della pistola, mi disse anche che di lì a poco sarebbe scaduta la concessione che lo Stato Italiano aveva fatto al Museo per conservare l 'arma, e questa avrebbe dovuto essere resti tuita al legittimo proprietario. Dopo alcuni mesi ricevetti una bella lettera del card. Stanislaw Dziwisz con la quale mi chiedeva di intercedere presso il ministero di Grazia e Giustizia perché prolungasse la concessione dell 'arma al Museo. Era il periodo del Giubileo della Misericordia e per diversi motivi avevo contatti con il ministro Andrea Orlando. Chiesi di incontrarlo e gli parlai della richiesta. Tra le altre cose, sperando di convincerlo, gli dissi: «Ma tanto, voi cosa ve ne fatediquellapistola... andràafinireinqualche magazzino». Il Ministro con molta simpatia mi rispose subito: «No, guardi, sapremmobenissimo cosafarne!».Al solopensiero di quella scena ancora sorrido. Il Ministro, comunque, mi promise di essere fiducioso: avrebbe chiesto come fare per accontentare la richiesta. La pistola di Ali Agca è ancora al Museo di Wadowice. Questi pochi ricordi mi hanno permesso di leggere con ancora più interesse le pagine di Preziosi. L 'Autore si era già cimentato a scri vere su Giovanni Paolo II con il bel volume Immortale. Questa volta però affronta un capitolo importante della vita del Papa santo. Aprire di nuovo questo capitolo a quarant 'anni di distanza può aiutare a mantene re viva quella memoria storica che ha bisogno di essere sempre alimentata, perché non venga perduto il ricordo e il significato che ha posseduto non solo per la generazione che ha sperimentato il dramma di quel giorno, ma soprattutto per quanti non l 'hanno vis suto. * Presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 93
05/04/2021 italiastarmagazine.it Sito Web Karol Woytila, il Papa condannato a morte La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 5 aprile 2021 | Il 13 maggio 1981 due colpi di pistola feriscono papa Giovanni Paolo II: la ricostruzione di quel giorno drammatico, sospesa fra fede e verità da cronista, nel nuovo libro di Antonio Preziosi : \" Il Papa doveva morire \" Di Germano Longo Un anno strano e difficile, il 1981: il repubblicano Ronald Reagan, ex attore di Hollywood, diventa il 40esimo presidente americano, il mondo della musica è in lutto per la morte di Bob Marley e quello dello sport piange il ritiro del grande Mohammad Alì. C'è nell'aria la preoccupante scoperta di un virus fino ad allora sconosciuto, di cui si parlerà a lungo: l'Aids. In Italia, oltre alle ultime scorie degli \"anni di piombo\", culminate con l'arresto di Mario Moretti, uno dei capi strategici delle \"Brigate Rosse\", resta l'ombra scura e inquietante del \"mostro di Firenze\" che continua a fare scempio di coppiette. Ma non c'è tempo per prendere fiato: il 17 marzo, nel corso di una perquisizione, i carabinieri mettono le mani sulla lista degli iscritti alla loggia massonica \"P2\". Diventerà uno scandalo, uno dei tanti ad investire come un ciclone la classe politica italiana. Edizioni San Paolo LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 94
07/04/2021 diffusione:16800 Pag. 40 IL LIBRO Monsignor Fisichella ha firmato la prefazione all'opera di Preziosi sull'attentato al La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato pontefice di 40 anni fa Il Papa \"che doveva morire\" e le traiettorie di quegli spari roprio Giovanni Paolo II ha dato una lettura spirituale dell'evento: una mano ha deviato il colpo mortale... di Fabio Ravera Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, alle ore 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II. A quarant'anni dal tragico evento, arriva in libreria \"Il Papa doveva morire\", opera di Antonio Preziosi pubblicata da Edizioni San Paolo (240 pagine 22 euro). Il giornalista e direttore di Rai Parlamento ricostruisce quelle drammatiche ore attraverso dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell'attentato. La prefazione del volume è firmata dal codognese monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. «Il libro di Antonio Preziosi ha il merito di porre l'attentato come una chiave di lettura dell'intero pontificato, per evidenziare quanto Giovanni Paolo II abbia visto in quel fatto una \"rinascita spirituale\" - scrive monsignor Fisichella nel suo intervento -. Preziosi si rivela un eccellente interprete: analizza i dati, li mette in relazione e cerca di trovare una via per uscire dal labirinto in cui è racchiusa la drammatica vicenda che ancora ai nostri giorni mostra aspetti inediti e spesso contraddittori». L'autore racconta alcune testimonianze dirette (spiccano quelle di suor Letizia Giudici che \"arrestò\" il terrorista Ali Aca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz, già segretario personale del Papa, e da diversi testimoni. Il racconto coinvolge il lettore come in un film che ha una duplice regia: una umana, i mandanti ancora oscuri dell'attentato, e una soprannaturale, la mano che deviò il proiettile salvando la vita al Papa che quel giorno \"doveva morire\". «Preziosi non si stanca di analizzare con dovizia di particolari tutti gli elementi che emergono dai dossier e dalle testimonianze, cercando di trovare anche nelle molteplici coincidenze una traiettoria per comprendere un piano più ampio di quello descritto dalle cronache - continua monsignor Fisichella nella prefazione -. A questo tuttavia aggiunge una visione spirituale che arricchisce non poco queste pagine così dense. D'altronde era stato proprio Giovanni Paolo II a voler imprimere a questo evento una lettura di questa intensità. Non avrebbe potuto essere diversamente: \"Una mano ha voluto uccidere; un'altra mano ha deviato il colpo mortale\"». n ©RIPRODUZIONE RISERVATA Foto: Monsignor Rino Fisichella e a destra la copertina del libro di Preziosi LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 95
07/04/2021 09:08 interris.it Sito Web L'amore misericordioso che salvò la vita di Karol Wojtyla La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato WhatsApp Caro Don Aldo, la figura di San Giovanni Paolo II è sicuramente titanica nella storia della Chiesa ed anche, a mio avviso, dell'umanità intera. E bene fa In Terris a ricordarne con sistematica periodicità la figura ed il pensiero. Per questa ragione, in occasione del sedicesimo anniversario della sua morte, ho letto con grande interesse la recensione del libro del giornalista Antonio Preziosi, dal titolo \"Il Papa doveva morire\". Sono passati quarant'anni dall'attentato di piazza San Pietro. Ma più che la ricostruzione di cronaca dell'attentato, pur molto interessante e di drammatica attualità, mi è piaciuto il racconto di come San Giovanni Paolo II interpretò e visse quel sanguinoso episodio della sua vita. \"Una mano ha sparato, l'altra ha deviato il proiettile\" amava dire papa Wojtyla per ringraziare dell'avvenuto miracolo la Vergine di Fatima. Ma più di ogni altra cosa, Giovanni Paolo II considerava fondamentale l'intervento della Divina Misericordia che aveva \"cambiato il corso degli eventi\". Come previsto dalla Vergine di Fatima nel terzo segreto rivelato ai pastorelli portoghesi, quel giorno \"il Papa doveva morire\", ma la Vergine stessa e la misericordia di Dio deviarono il proiettile. Grazie, caro don Aldo, per avercelo ricordato alla vigilia della festa della Divina Misericordia che ricorre domenica prossima. Un caro saluto a Lei ed alla Sua redazione Se vuoi commentare l'articolo manda una mail a questo indirizzo: [email protected] Avviso: le pubblicità che appaiono in pagina sono gestite automaticamente da Google. Pur avendo messo tutti i filtri necessari, potrebbe capitare di trovare qualche banner che desta perplessità. Nel caso, anche se non dipende dalla nostra volontà, ce ne scusiamo con i lettori. Fai una donazione LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 96
10/04/2021 ANSA Rai: festa Divina Misericordia ad A Sua Immagine su Rai1 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Rai: festa Divina Misericordia ad A Sua Immagine su Rai1 (ANSA) - ROMA, 10 APR - Domani, domenica 11 aprile, sicelebra la festività della Divina Misericordia, voluta da SanGiovanni Paolo II che l'ha istituita nel 2000, durante lacanonizzazione di suor Faustina Kowalska, nella domenica dopoPasqua, la cosiddetta \"Domenica in albis\".Lorena Bianchetti ne parlerà nella puntata di A sua immagine, inonda domani alle 10 su Rai1, insieme al giornalista e scrittore Antonio Preziosi, autore del libro Il Papa doveva morire\", cheracconta dell'attentato a San Giovanni Paolo II quarant'anni fa;e con il teologo don Armando Matteo. Filo conduttore dellapuntata sarà la Misericordia alla quale Papa Francesco hadedicato l'ultimo Anno Santo e suor Faustina Kowalska checonsacrò la sua vita alla Divina Misericordia dopo leapparizioni di Gesù. Quest'anno, tra l'altro, è stata celebratoil novantesimo anniversario della prima apparizione avvenuta il22 febbraio 1931, nel convento di Plock, in Polonia. Allareligiosa - beatificata nel 1993 e canonizzata nel 2000 da SanGiovanni Paolo II - Gesù affidò la missione di proclamare almondo la Divina Misericordia, di diffondere la Sua immagine comele era apparsa, con la scritta \"Gesù confido in te!\", e ditrasmettere nuove forme di culto della Divina Misericordia.(ANSA). YVV-CAS10-APR-21 11:12 NNNN LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 97
10/04/2021 Adnkronos RAI: \"A SUA IMMAGINE\": LA FESTIVITA' DELLA DIVINA La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato MISERICORDIA RAI: \"A SUA IMMAGINE\": LA FESTIVITA' DELLA DIVINA MISERICORDIA = Su Rai1 conduce Lorena Bianchetti Roma, 10 apr. (Adnkronos) - Domenica 11 aprile si celebra la festività della Divina Misericordia voluta da San Giovanni Paolo II che l'ha istituita nel 2000, durante la canonizzazione di suor Faustina Kowalska, nella domenica dopo Pasqua, la cosiddetta \"Domenica in albis\". Lorena Bianchetti ne parlerà su Rai1 alle 10 con il giornalista e scrittore Antonio Preziosi, autore del libro ''Il Papa doveva morire'' che racconta dell'attentato a San Giovanni Paolo II quarant'anni fa, e con il teologo don Armando Matteo. Filo conduttore della puntata sarà la Misericordia alla quale Papa Francesco ha dedicato l'ultimo Anno Santo e suor Faustina Kowalska che consacrò la sua vita alla Divina Misericordia dopo le apparizioni di Gesù. Quest'anno, tra l'altro, è stata celebrato il novantesimo anniversario della prima apparizione avvenuta il 22 febbraio 1931, nel convento di Plock, in Polonia. Alla religiosa - beatificata nel 1993 e canonizzata nel 2000 da San Giovanni Paolo II - Gesù affidò la missione di proclamare al mondo la Divina Misericordia, di diffondere la Sua immagine come le era apparsa, con la scritta ''Gesù confido in te!'', e di trasmettere nuove forme di culto della Divina Misericordia. (AR/Adnkronos) LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 98
10/04/2021 07:00 SIR Sito Web A sua immagine: oggi puntata sull'attenzione del Papa per i bambini. La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Domani focus sulla festa della Divina Misericordia YouTube Televisione A sua immagine: oggi puntata sull'attenzione del Papa per i bambini. Domani focus sulla festa della Divina Misericordia 10 aprile 2021 @ 9:00 Nuovo appuntamento con \"A sua immagine - Insieme a Papa Francesco\" su Rai Uno, oggi, dalle 15.45. In questa primo sabato dopo il periodo pasquale, si parlerà dei bambini, cui Papa Francesco ha voluto affidare la \"Via Crucis\" della scorsa settimana. Le loro parole e quelle del Papa faranno da guida alla puntata. In studio con Lorena Bianchetti, la direttrice generale di \"Save The Children Italia\" Daniela Fatarella, e in collegamento dalla sede Rai di Milano lo psicologo Ezio Aceti. Una finestra sarà aperta con la pediatra Mary Lombardi del Centro Covid del \"Bambino Gesù\" di Palidoro, visitato da Papa Francesco nel 2018. Poi, l'incontro con l'infermiera di Ancona, Katia Soldani, una cui fotografia mentre assisteva un piccolo ricoverato per Covid in terapia intensiva è divenuta virale sul web. E, ancora, viaggio alla scoperta di una nuova app interattiva, \"A Space for Children\", appositamente creata dall'Ospedale Gaslini di Genova con il supporto dell'ESA per aiutare i più piccoli ad affrontare le tante problematiche innescate dalla convivenza con la pandemia. A seguire, \"Le ragioni della speranza\" con fra Daniele Randazzo. Ancora sui passi di San Francesco d'Assisi, nella domenica dedicata alla Divina Misericordia, sarà presentato il Santuario di Poggio Bustone, il luogo dove Francesco fece esperienza della misericordia di Dio e si sentì perdonato di tutti i suoi peccati di gioventù. Domenica è la festività della Divina Misericordia voluta da San Giovanni Paolo II che l'ha istituita nel 2000, durante la canonizzazione di suor Faustina Kowalsa, nella domenica dopo Pasqua, la cosiddetta \"Domenica in albis\". Dalle 10, Lorena Bianchetti ne parlerà con il giornalista e scrittore Antonio Preziosi, autore del libro \"Il Papa doveva morire\" che racconta dell'attentato a San Giovanni Paolo II quarant'anni fa, che ha uno stretto legame con la Divina Misericordia, e con il teologo don Armando Matteo. Filo conduttore della puntata sarà la Misericordia alla quale Papa Francesco ha dedicato l'ultimo Anno Santo e suor Faustina Kowalska che consacrò la sua vita alla Divina Misericordia dopo le apparizioni di Gesù. LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 99
11/04/2021 08:48 PuntoZip Sito Web Oggi in TV: \"A Sua Immagine\": La festività della Divina Misericordia La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato - Su Rai1 conduce Lorena Bianchetti Email Domenica 11 aprile si celebra la festività della Divina Misericordia voluta da San Giovanni Paolo II che l'ha istituita nel 2000, durante la canonizzazione di suor Faustina Kowalska, nella domenica dopo Pasqua, la cosiddetta \"Domenica in albis\". Lorena Bianchetti ne parlerà su Rai1 alle 10 con il giornalista e scrittore Antonio Preziosi, autore del libro \"Il Papa doveva morire\" che racconta dell'attentato a San Giovanni Paolo II quarant'anni fa, e con il teologo don Armando Matteo. Filo conduttore della puntata sarà la Misericordia alla quale Papa Francesco ha dedicato l'ultimo Anno Santo e suor Faustina Kowalska che consacrò la sua vita alla Divina Misericordia dopo le apparizioni di Gesù. Quest'anno, tra l'altro, è stata celebrato il novantesimo anniversario della prima apparizione avvenuta il 22 febbraio 1931, nel convento di Plock, in Polonia. Alla religiosa - beatificata nel 1993 e canonizzata nel 2000 da San Giovanni Paolo II - Gesù affidò la missione di proclamare al mondo la Divina Misericordia, di diffondere la Sua immagine come le era apparsa, con la scritta \"Gesù confido in te!\", e di trasmettere nuove forme di culto della Divina Misericordia. LIBRI SAN PAOLO - Rassegna Stampa 18/03/2021 - 20/05/2021 100
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