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Raccolta PR 2005-2016

Published by coordinamento, 2017-05-24 03:08:42

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1 – “Olio di Lorenzo”: efficacia nel prevenirela progressione dell’adrenoleucodistrofia –I risultati di un recente studio clinico.L’adrenoleucodistrofia (ALD) è una malattia, Olea purpurea tici il rischio di sviluppare nel cervello anomalie talvolta fatale, causata da un’anomalia recessiva dipendente dal cromosoma X, dosi dell’olio corrispondenti a 1,7 g/kg di gliceril rilevabili tramite NMR e ciò in associazione conche è caratterizzata da mielopatia, da neuropatia trioleato e a 0,3 g/kg di gliceril trierucato.periferica e da demielinazione cerebrale; l’ALD si Nonostante alla decima settimana di trattamento una riduzione dei livelli plasmatici degli acidisviluppa in associazione con l’accumulo nel san- i livelli plasmatici degli acidi grassi saturi a cate-gue di acidi grassi a catena molto lunga. La sco- na molto lunga fossero ridotti nei 14 pazienti ADL grassi saturi a catena molto lunga (acido esaco-perta che l’acido oleico e l’acido erucico sono quasi alla normalità, nessuno di questi hacapaci di inibire la sintesi di questi acidi ha spin- mostrato miglioramenti clinici dopo un follow-up sanoico). Nello studio, sono stati trattati e seguitito nel 1984 Augusto e Michele Odone, dopo che di 33 mesi; in un paziente si è verificata una ridu-era stato diagnosticato che il loro fratello Lorenzo zione della demielinazione cerebrale, ma senza per 6,9 anni 89 di questi pazienti, rilevando cheera affetto da ADL, a proporre l’uso di una combi- miglioramenti clinici. In uno dei cinque ragazzinazione costituita da un estratto di olio di oliva asintomatici si sono manifestati segni di mielopa- solo il 24% di loro ha denunciato anomalie NMR,(Olea europea L., Oleaceae) contenente 4,1-gli- tia. Per contro, la conduzione delle cortecciaceril trioleato e da un estratto di olio di colza parietale è risultata peggiorata in tutti i tipi di mentre l’11% ha denunciato anomalie NMR(Brassica campestris L. var oleifera DC., pazienti. Nessun cambiamento è stato inveceBrassicaceae) contenente gliceril trierucato come registrato in altri potenziali evocati somatosenso- accompagnate da anomalie neurologiche. E’possibile cura per questa grave malattia. riali. Gli autori hanno concluso che l’olio diChiamata dagli scopritori con il nome di “olio di Lorenzo è inefficace nei pazienti con ADL. stato osservato che queste anomalie si sono veri-Lorenzo”, questa combinazione è stata fortemen- Uno studio clinico condotto da M. Rasmussen ete propagandata (soprattutto dopo la drammatiz- Coll. (1994) ha confermato l’abbassamento dei ficate solo nei pazienti di età inferiore ai 7 anni ezazione della vicenda per mezzo di un film pro- livelli plasmatici degli acidi grassi saturi a catenadotto nel 1992 dagli Universal Studios), tanto da molto lunga, ha mostrato la presenza di acido che la comparsa delle anomalie NMR era in cor-incoraggiare lo svolgimento di numerose indagi- erucico in alcuni tessuti, ma ha evidenziato che ini, anche cliniche. livelli cerebrali dello stesso acido non erano relazione con i livelli plasmatici degli acidi grassiUno studio condotto da H.W. Moser e Coll. e pub- superiori a quelli riscontrati nei controlli non trat-blicato nel 1987 aveva permesso di verificare una tati. L’incapacità dell’acido erucico di penetrare saturi a catena molto lunga. Gli autori hanno con-riduzione del 22-73% dei livelli ematici degli acidi nel cervello è stata giudicata dagli autori la causagrassi a catena molto lunga (in particolare, acidi dell’inefficacia dell’olio di Lorenzo nella cura cluso che la terapia a base di olio di Lorenzo èC26) in 15 pazienti ALD di 36, trattati per oltre dell’ADL.100 giorni. Due pazienti su 36 erano migliorati Un ulteriore studio, pubblicato da B.M. van Green consigliabile per il trattamento dei pazienti ADLnelle funzioni nervose periferiche, mentre altri e Coll. nel 1999, ha suggerito che il trattamentodue avevano sviluppato ulteriori deficits neurolo- con l’olio di Lorenzo non migliori nei pazienti ADL asintomatici.gici. né le funzioni neurologiche ed endocrine e nep-In un altro studio (P. Aubourg et Al.), pubblicato nel pure arresti la progressione della malattia. A.B. Moser, J. Borel, A. Odone et Al., “A new1993, 14 pazienti ALD, 5 pazienti eterozigoti asin- A differenza degli studi clinici precedenti, un dietary therapy for adrenoleukodystrophy:tomatici e 5 ragazzi con ALD allo stadio preclini- nuovo recentissimo studio condotto ancora una biochemical and preliminary clinical results inco sono stati trattati giornalmente per 2 anni con volta da H.W. Moser (luglio 2005) ha sorprenden- 36 patients”, Ann. Neurol., 1987, 21, 240-9 temente dimostrato che l’olio di Lorenzo è invece [Author affiliation: Kennedy Krieger Institute, efficace nel diminuire nei pazienti ADL asintoma- Departmen of Neurogenetics, Baltimore, MD, USA ]. P. Aubourg, C. Adamsbaum, M.C. Lavallard- Rousseau et Al., “A two-year trial of oleic and erucic acids (“Lorenzo’s oil”) as treatment for adrenomyeloneuropathy”, N. Engl. J. Med., 1993, 329, 745-52 [Author affiliation: INSERM Unité 342, Hopital St. Vincent de Paul, Paris, France]. M. Rasmussen, A.B. Moser, J. Borel et Al., “Brain, liver, and adipose tissue erucic and very long chain fatty acid levels in adrenoleu- kodystrophy patients treated with glyceryl trierucate and trioleate oils (Lorenzo’s oil)”, Nerurochem Res., 1994, 19, 1073-82 [Author affiliation: Kennedy Krieger Institute, Departmen of Neurogenetics, Baltimore, MD, USA]. B.M. van Geel, J. Assies, E.B. Haverkort et Al., “Progression of abnormalities in adrenomye- loneuropathy and neurologically asymptoma- tic X-linked adrenoleukodistrophy despite treatment with “Lorenzo’s oil”, J. Neurol. Neurosurg. Psychiatry, 1999, 67, 290-9 [Author affiliation: Department of Neurology, Academic Medical Center, University of Amsterdam, Amsterdam, the Netherlands]. H.W. Moser, G.V. Raymond, S.E. Lu et Al., “Follow-up of 89 asymptomatic patients with adrenoleukodystrophy treated with Lorenzo’s oil”, Arch. Neurol., 2005, 62, 1073-80 [Author affiliation: Kennedy Krieger Institute and Department of Neurology and Pediatrics, Johns Hopkins University, Baltimore, MD, USA]. 49

2 – Riduzione del bisogno di alcool a seguito dellasomministrazione di un estratto di Pueraria lobata:i risultati di uno studio clinico. Pueraria lobata S.E. Lukas, D. Penetar, J. Berko et Al., “An extract of the Chinese herbal root Pueraria lobata (Willd.) Ohwi, Fabaceae, è mo di alcool nei ratti, riducendo nello stesso Kudzu reduces alcohol drinking by una pianta della medicina tradizionale tempo l’effetto ansiogeno provocato dalla heavy drinkers in a naturalistic set- Cinese (Kudzu), che ha cominciato ad sospensione dell’alcool stesso. La puerarina è ting”, Alcohol Clin. Exp. Res., 2005, 29, essere impiegata per contrastare le intossica- in attesa di ricevere l’IND (Investigational New 756-62 [Author affiliation: Behavioral zioni da alcool ancora prima del 600 a.C.. Drug) in USA al fine di poter essere sperimen- Psychopharmacology Research Cinonostante, solo da una decina d’anni que- tata in soggetti umani. Laboratory, McLean Hospital, Belmont, sta specie vegetale è divenuta l’oggetto di Un estratto delle radici di P. lobata è già stato MS, USA] – Altra bibliografia pertinen- indagini scientifiche per verificare il suo mec- però l’oggetto di uno studio clinico effettuato te: W.M. Keung, B.L. Vallee “Kudzu root: canismo d’azione e per individuare i suoi nello stesso Paese e recentemente pubblicato. an ancient Chinese source of modern costituenti attivi. Questi studi hanno dimostra- Lo studio in questione è stato disegnato in antidipsotropic agents”, to che gli estratti di P. lobata riducono il con- modo da poter verificare l’efficacia dell’estrat- Phytochemistry, 1998, 47, 499-506; sumo di alcool negli hamsters dorati, nei ratti to in una popolazione costituita da maschi e W.M. Keung, B.L. Vallee “Daidzin and P alcool-preferenti e nei ratti Fawn-Hooded. femmine forti bevitori di birra. I soggetti arruo- daidzein suppress free-choice ethanol Tra i costituenti attivi degli estratti indagati lati sono stati trattati per 7 giorni con l’estrat- intake by Syrian Golden hamsters”, sono stati individuati la daidzina e la daidzei- to oppure con un placebo ed è stata offerta Proc. Natl. Acad. Sci., 1993, 90, 1008- na; entrambi questi composti, somministrati in loro l’opportunità di servirsi liberamente della 12; D.H. Overstreet, Y.W. Lee, A.H. forma pura, hanno diminuito il consumo di marca di birra preferita. Rezvani et Al., “Suppression of alcohol alcool in vari modelli animali. La daidzina Il trattamento con l’estratto di P. lobata è risul- intake after administration of the sembra limitare gli effetti tossici dell’alcool tato in una significativa riduzione del numero Chinese herbal medicine, NPI-028, and ritardandone il passaggio dallo stomaco all’in- delle birre bevute, in un parallelo aumento its derivatives”, Alcohol Clin. Exp. Res., testino e riducendone i livelli ematici. delle sorsate e del tempo speso per consuma- 1996, 20, 221-7; R.C. Lin, S. Guthrie, Nonostante la daidzina inibisca la aldeide dei- re ciascuna birra e nella diminuzione del volu- C.Y. Xie et Al., “Isoflavonoid com- drogenasi mitocondriale, non blocca il meta- me di ogni sorsata. Questi cambiamenti si pounds extracted from Pueraria lobata bolismo dell’acetaldeide e, quindi, non provo- sono verificati in assenza di un qualche effet- suppress alcohol preference in a phar- ca gli spiacevoli effetti del disulfiram. to sul bisogno di bere. Non sono stati registra- macogenetic rat model of alcoholism”, Un altro costituente attivo di P. lobata é la pue- ti effetti collaterali imputabili al trattamento Alcohol Clin. Exp. Res., 1995, 20, 659- rarina, un isoflavone che ha dimostrato di con l’estratto. 63; W.M. Keung, A.A. Klysov, B.L. Vallee diminuire in modo dose-dipendente il consu- “Daidzin inhibits mithocondrial aldehy- de dehydrogenase and suppresses ethanol intake in Syrian Golden ham- sters”, Proc. Natl. Acad. Sci., 1997, 94, 1675-9; C.I. Xie, R.C. Lin, V. Antony et Al., “Daidzin, an antioxidant isoflavo- noid, decreases blood alcohol levels and shortens sleep time induced by ethanol intoxication”, Alcohol Clin. Exp. Res., 1994, 18, 1443-7; D.H. Overstreet, J.E. Kraclic, A.L. Morrow et Al., “NP- 031G (puerarin) reduces anxiogenic effect of alcohol withdrawal or benzo- diazepine inverse of 5-HT2C agonists”, Pharmacol. Biochem. Behav., 2003, 75, 619-25.50

3 – Uno studio clinico che vorrebbe essere un inno alcioccolato fondente…, se non fosse per qualche difettometodologico. Cioccolato fondente cabilità dell’analisi statistica e che il disegno nello stato iperemico (aumento massimo sperimentale adottato lascia qualche dubbio; rispettivamente di 0,15 mm e di 0,18 mm; P <Vari organi di stampa hanno riportato a più infatti, il disegno cross-over viene per solito 0,001 in entrambi i casi). L’FMD è risultata riprese l’ipotesi che il cioccolato fondente impiegato per gli studi di bioequivalenza e aumentata significativamente a 60 minuti dal possa avere effetti benefici sulla salute. viene giudicato poco adatto per gli studi di effi- trattamento (+ 1,43%; P < 0,05). L’AIx è risul-Per la prima volta, uno studio condotto su cacia (NdR)). tato invece significativamente diminuito (alvolontari sani sembra ora mostrare che la som- Nello studio citato, randomizzato, in cieco sin- massimo, - 7,8%; P < 0,001) indicando unministrazione acuta di questo alimento provoca golo (sicuramente, il doppio cieco era inappli- decremento della riflessione d’onda, mentre ilil miglioramento di parametri che sono degli cabile dato il tipo di prodotto; tuttavia, la man- PWV non ha subito modificazioni significative.indicatori di rischio cardiovascolare (occorre canza seppure parziale di cecità deprime la Non sono risultate diminuite neppure la MDA eosservare che il numero dei volontari sani qualità di uno studio clinico (NdR)), contro nes- la TAC, indicando che il cioccolato non ha effet-arruolati per questo studio è al limite dell’appli- sun trattamento attivo e, come detto, con dise- ti sullo stato di ossidazione del plasma. gno cross-over, 17 giovani volontari sani sono Gli autori hanno concluso che il consumo di stati trattati con 100 g di cioccolato fondente cioccolato fondente può favorire la funzionalità ricco di flavonoidi e sono stati sottoposti per 3 endoteliale nei giovani adulti ed esercitare un successive ore ad una serie di analisi al fine di effetto protettivo dalle malattie cardiovascolari verificare la funzionalità endoteliale, la rigidità (occorre tuttavia osservare che lo studio in aortica, la riflessione d’onda e lo stato ossida- questione non ha preso in considerazione la tivo. Nello specifico, per valutare questi para- durata degli effetti riscontrati, rendendo con ciò metri sono stati rilevati la dilatazione mediata impossibile avere un’idea della quantità di dal flusso (FMD) dell’arteria brachiale, l’indice cioccolato necessaria per ottenere un effetto di aumento aortico (AIx) e la velocità d’onda protettivo continuativo nel tempo (NdR)). della pulsazione (PWV) della carotide femorale. Lo stato ossidativo del plasma è stato valutato C. Vlachopulos, K. Aznouridis, N. misurando la concentrazione della malondial- Alexopulos et Al., “Effect of dark choco- deide (MDA) e la capacità antiossidante totale late on arterial function in healthy indi- (TAC). viduals”, Am. J. Hypertens., 2005, 18, I risultati delle misurazioni descritte hanno 785-91 [Author affiliation: 1st Department mostrato che il cioccolato ha aumentato il dia- of Cardiology, Athens Medical School, metro dell’arteria brachiale sia a riposo che Hippokration Hospital, Athens, Greece]. 51

4 – Lo pterostilbene isolato da Pterocarpus marsu-pium inibisce selettivamente in vitro la cicloossigena-si di tipo 2 (COX-2) e la sintesi di prostaglandineproinfiammatorie, ma non in vivo nei volontari sani. L’enzima cicloossigenasi (COX) svolge un ruolo rosi composti appartenenti a differenti classi chimi- PGE2 determinata ex vivo in campioni di sangue cruciale nel processo infiammatorio, impe- che. Tra questi composti, un particolare interesse intero (WB). I livelli ematici di pterostilbene nei dendo la conversione dell’acido arachidonico nella prostaglandina E2 (PGE2). Di questo enzima si attira oggi lo pterostilbene, uno stilbene dotato di colontari sani sono risultati aumentati, ma la con- conoscevano fino a poco tempo fa due isoforme, COX-1 e COX-2, ma recentemente ne è stata sco- una struttura analoga a quello del più noto resvera- centrazione di questo composto era 5 volte inferiore perta una terza nel cuore e nel cervello, COX-3, che sembra essere una variante sostitutiva di COX-1. trolo. Poiché il resveratrolo ha dimostrato in vari a quella risultata efficace nel test delle PMBC stimo- COX-1 viene espressa costitutivamente in molte cellule, dove produce composti prostanoidi deputa- studi di inibire gli enzimi COX o di diminuire la pro- late con LPS. In conclusione, quello descritto è il ti a funzioni omeostatiche, come, per esempio, la citoprotezione della mucosa gastrica e l’attivazione duzione di PGE2, una recente indagine è stata dedi- primo studio che dimostra l’attività inibente la COX- delle piastrine. COX-2 viene invece generalmente cata a verificare se anche lo pterostilbene esercita 2 dello pterostilbene. Nonostante 450 mg di un considerata essere un enzima inducibile che è responsabile della produzione durante la risposta o meno gli stessi effetti. Nello studio citato, un estratto di P. marsupium contenenti questo compo- infiammatoria della maggior parte della PGE2. Gli antinfiammatori non steroidei (NSAIDs) sono dei estratto di P. marsupium contenente pterostilbene è sto siano risultati inefficaci nei volontari sani, esisto- farmaci che inibiscono non selettivamente sia COX- 1 che COX-2 e che vengono estesamente impiega- stato valutato per la sua capacità di inibire la pro- no forti motivazioni per sperimentare estratti più ti per controllare il dolore in una varietà di malattie infiammatorie, incluse l’osteoartrite e l’artrite reu- duzione di PGE2 in cellule mononucleate della cir- concentrati della stessa pianta e per effettuare accu- matoide. L’uso cronico di questi farmaci comporta colazione periferica (PMBC) stimolate con lipopoli- rati studi di dose-finding. lo sviluppo di gravi effetti tossici a carico della mucosa gastrointestinale a causa dell’inibizione di saccaridi (LPS), impiegando COX-1. Per questo motivo, la ricerca farmaceutica è da tempo orientata allo sviluppo di inibitori selettivi il resveratrolo come con- di COX-2. Pterocarpus marsupium Roxb. (Fabaceae) è una pianta che è stata impiegata nella medicina trollo positivo. L’estratto, lo tradizionale Indiana per le sue proprietà antidiabeti- che. Mentre le caratteristiche biologiche di questa pterostilbene e il resvera- pianta sono state scarsamente indagate, gli studi fitochimici hanno individuato nei suoi estratti nume- trolo hanno inibito la produ- zione di PGE2 indotta dagli Resveratrolo Pterostilbene LPS con IC50 rispettiva- mente di 3,2 ± 1,3 +g/ml, Struttura chimica dei due stilbeni resveratrolo e pterostilbene (Pterocarpus marsupium Roxb.). 1,0 ± 0,6 +M/ml e 3,2 ± 1,4 +M/ml. Quando l’estrat- to di P. marsupium è stato S. Hougee, J. Faber, A. Sanders et Al., saggiato in un test di inibizione di COX-1 è risultato “Selective COX-2 inhibition by Pterocarpus inattivo, mentre in un test di inibizione di COX-2 ha marsupium extract characterized by ptero- diminuito la produzione di PGE2. Questi risultati stilbene, and its activity in healthy human stanno ad indicare che lo pterostilbene è un inibito- volunteers”, Planta Medica, 2005, 71, 387-92 [Author affiliations: Numico Research, re selettivo di COX-2 più potente del resveratrolo. Wageningen, the Netherlands; Department of Experimental Rheumatology & Advanced Quando 450 mg dell’estratto sono stati sommini- Therapeutics, University Medical Center strati oralmente a volontari sani, non è stata però osservata alcuna diminuzione della produzione di Nijmegen, Nijmegen, the Netherlands].5 - Effetti biologici di due nuove alcamidi isolate dalleradici delle specie medicinali di Echinacea. Le preparazioni ottenute da tre delle nove spe- radici delle tre specie menzionate ha portato all’i- al pari di quelle note ma a concentrazioni più basse, cie appartenenti al genere Echinacea solamento di dodici alcamidi note e di due alcami- la produzione di NO stimolata dai lipopolisaccaridi (Asteraceae), E. angustifolia DC., E. pallida di precedentemente non conosciute. L’analisi spet- (LPS). Questi dati suggeriscono che i nuovi compo- Nutt. ed E. purpurea (L.) Moench, sono tra le più troscopica ha permesso di caratterizzare le nuove sti siano dotati di attività antiinfiammatoria, che vendute nel mercato dei prodotti medicinali vegeta- alcamidi come l’isobutilamide dell’acido dodeca- andrà verificata negli specifici tests. li. Viene considerato che le alcamidi, i derivati del- 2Z,4E,10Z-trien-8-inoico, che si trova nelle radici di l’acido caffeico e i polisaccaridi siano i costituenti E. angustifolia, e come l’isobutilamide dell’acido Y. Chen, T. Fu, T. Tao et Al., “Macrophage acti- attivi che conferiscono l’attività immunomodulato- dodeca-2Z,4E-diene-8,10-diinoico, che si trova vating effects of new alkamides fron the ria a queste preparazioni e la loro capacità di cura- nelle radici sia di E. purpurea che di E. pallida. roots of Echinacea species”, J. Nat. Prod., re le infezioni delle vie aeree superiori. Uno studio Le due nuove alcamidi, sottoposte ad un test nei 2005, 68, 773-6 [Author affiliation: Gaia Herbs, fitochimico di una frazione lipofila ottenuta dalle macrofagi della linea RAW274.7, hanno soppresso, Inc., Breward, NC, USA].52

6 - Le piante transgeniche come fonte di farmaci biologici.La maggior parte dei farmaci consistenti in un grande potenziale per poter essere impiegate R.M. Twyman, S. Schillberg, R. Fischer piccole molecole organiche è costituita da per la produzione in economicità di proteine “Transgenic plants in the biopharmaceuti- composti naturali che si trovano nelle pian- umane o di altre proteine di valore terapeutico. cal market”, Expert Opinion on Emergingte oppure da composti sintetici costruiti impie- In questa rassegna, vengono descritte le protei- Drugs, 2005, 10, 185-218 [Author affiliation:gando come modelli molecolari i composti natu- ne terapeutiche che già oggi possono essere University of York, Department of Biology,rali prodotti dalle piante. Per converso, la mag- prodotte utilizzando il metabolismo di piante Heslington, York, UK].gioranza delle proteine che oggi vengono usate transgeniche e vengono discussi i problemi che,per scopi terapeutici (farmaci biologici) vengono anche per gli aspetti legali, devono essere anco-prodotte industrialmente impiegando come bio- ra risolti affinché i sistemi vegetali divengano direattori cellule microbiche o animali. Da qualche uso comune per la produzione di farmaci biolo-anno, è divenuto chiaro che le piante possiedono gici a basso costo.7 - L’impiego combinato degli steroli vegetali e dellestatine per il controllo colesterolemico.In tutte le piante si trovano dei composti posti agiscano nell’intestino su molecole di potuto verificare gli effetti aggiuntivi, soprat- che, come il colesterolo, vengono classifi- trasporto aumentando l’efflusso del coleste- tutto sul colesterolo LDL, del loro impiego cati come 4-desmetil steroli. Questi com- rolo. Indagini più recenti hanno dimostrato combinato con le statine. È stato anche sti-posti entrano principalmente nella struttura che gli steroli vegetali riducono infatti l’e- mato che la somministrazione degli sterolidella parete delle cellule vegetali. Gli steroli spressione di trasportatori tipo (ABC)A1, vegetali, anche attraverso la dieta, congiun-vegetali vengono ripartiti nei due gruppi dei ABCG5 e ABCG8. Inoltre, gli stessi composti, tamente ai normali regimi terapeutici basaticomposti insaturi – sitosterolo, campestero- quando in forma libera, hanno mostrato di sulle statine possa ridurre di un ulteriore 9-lo, stigmasterolo, brassicasterolo, 65-avena- interferire con l’assorbimento del colesterolo 14% il rischio di eventi cardiovascolari; lasterolo e 67-avenasterolo, tra i principali – e provocandone la cristallizzazione e co-preci- terapia combinata steroli vegetali-statinedei composti saturi, come, per esempio, il pitando con esso. Infatti, quando le particelle sembra fornire migliori risultati rispettositostanolo; questi composti si trovano nelle lipidiche contenenti il colesterolo e gli steroli all’aumento dei dosaggi delle statine stesse.piante allo stato libero, in forma esterificata vegetali si mescolano con la bile, la partizio-oppure legati a zuccheri come glucosidi o ad ne tra la fase lipidica e la fase micellare è L. Normén, D. Holmes, J. Frohlich “Plantacidi fenolici; quando somministrati agli ani- praticamente la stessa per i due tipi di com- sterols and their role in combined use withmali e all’uomo, la maggior parte degli stero- posti e abbastanza vicina al limite di solubili- statins for lipid lowering”, Current Opinionli vegetali esterificati viene idrolizzata dopo il tà. In questo modo, il sitosterolo, per esem- in Investigational Drugs, 2005, 6, 307-316transito attraverso l’intestino tenue. pio, riduce il contenuto del colesterolo nella [Author affiliations: Canadian HIV TrialsEsistono studi che dimostrano come tra le fase acquosa limitando la quantità di questo Network, Pacific Region; Healthy Heartproprietà biologiche degli steroli vegetali vi composto disponibile per l’assorbimento. Program, St. Pauli’s Hospital/Department ofsia quella di abbassare in modelli animali e Gli effetti degli steroli vegetali sui livelli ema- Pathology & Laboratory Medicine, University ofnell’uomo i livelli ematici del colesterolo. È tici del colesterolo sono stati indagati in British Columbia, Vancouver, Canada].stato inizialmente suggerito che questi com- numerosi studi clinici, alcuni dei quali hanno GVEdizioni® - Via Savona, 94 - 20144 MilanoTHOID[(PDLOJYSXEEO#WLQLW 53

®® È una pubblica®zione della GVEdizioni® E-mail: [email protected] a cura della S.I.FIT., Società Italiana di Fitoterapia 28-10-2005 N° 10Sede Sociale: Dipartimento di Scienze Ambientali - Sezione di Biologia Farmaceutica, N.00Università degli Studi di SienaVia T. Pendola 62 - 53100 Siena - Tel. 0577 233525, Fax 0577 233509e-mail: [email protected] - website: www.sifit.org SommarioLa ricerca clinica sulle sostanze vegetali 4.Costituenti del legno di sandalo attivi contro1.L’inclusione della soia nella Helicobacter pylori, l’agente eziologico della gastrite cronica e dell’ulcera peptica. dieta durante le prime fasi della menopausa riduce il rischio di Rassegne fratture ossee: i risultati dello Shangai Women’s Health Study. 5.Storia dell’uso medicinale della liquirizia in2.Uno studio di efficacia nella Europa. rinite allergica intermittente Contributi italiani alla ricerca sulle di un estratto di Petasites piante medicinali hybridus in confronto con l’antiistaminico fexofenadina. 6.Attività antivirale di Urtica dioica, ParietariaStudi sulle caratteristiche diffusa e Sambucus nigra.chimiche e biologiche delle piantemedicinali  7. Attività antiinfiammatoria topica di estratti e costi-3. Effetti degli estratti della radice tuenti di Lavandula multifida. di Morinda officinalis 8. Sesquiterpeni germacranici ad attività cito- sull’osteoporosi indotta sperimentalmente nel topo tossica isolati dalle parti aeree di Santolina ischiatico neurectomizzato. insularis. Morinda54

1 – L’inclusione della soia nella dieta durante le primefasi della menopausa riduce il rischio di frattureossee: i risultati dello Shangai Women’s Health Study.L’inclusione della soia (Glycine soja Siebold mediante interviste effettuate sulla base di un nuti quando il rischio di fratture è stato correlato et Zuccarini, Fabaceae) nella dieta ha questionario validato. Durante un follow-up di 4 con la quantità di isoflavoni assunti con la soia. mostrato di modulare il turnover osseo e anni in media, si sono verificate 1770 fratture. Gli autori dello studio hanno concluso che il con-di aumentare la densità minerale ossea nelle Dopo l’aggiustamento di questo dato secondo sumo alimentare della soia può ridurre il rischiodonne in postmenopausa. Tuttavia, non sono mai l’età delle pazienti, secondo la presenza di di fratture ossee nella donne in menopausa,stati pubblicati studi che abbiano direttamente osteoporosi (fattore di maggiore rischio), secon- soprattutto fra quelle che si trovano negli stadicorrelato il consumo di soia con il rischio di frat- do la situazione socioeconomica e secondo altri iniziali.ture ossee. Questa correlazione è stata studiata fattori legati alla dieta, il rischio relativo di frattu-su 24.403 donne di 40-70 anni in menopausa, re nei quintili di consumo crescente della soia è X. Zhang, X.O. Shu, H. Li et Al., “Prospectivesenza precedenti storie di fratture o di tumori, le stato calcolato in 1,00, 0,72, 0,69, 0,64 e 0,63; il cohort study of soy consumption and risk ofquali sono state reclutate nello Shangai Women’s rischio di fratture è risultato inferiore tra le donne bone fracture among postmenopausalHealth Study (75.000 pazienti di nazionalità nella fase iniziale della menopausa (rischio rela- women”, Arch. Intern. Med., 2005, 165, 1890-5Cinese in totale); lo studio è iniziato il 1° marzo tivo uguale a 0,53 entro i primi 10 anni di meno- [Author affiliation: Department of Medicine, Center1997 ed è stato chiuso il 23 maggio 2000. pausa contro 0,72 nella tarda menopausa (in for Health Services Research, Vanderbilt-IngramIl consumo di soia da parte delle pazienti è stato corrispondenza del più elevato quintile di consu- Cancer Center, Vanderbilt University School ofvalutato alla partenza e durante il follow-up mo della soia)). Gli stessi risultati sono stati otte- Medicine, Nashville, Tenn., USA].2 – Uno studio di efficacia nella rinite allergicaintermittente di un estratto di Petasites hybridus inconfronto con l’antiistaminico fexofenadina.La rinite allergica è una malattia molto comu- Petasites hybridus Gaertn. Mey. & Scherb. In questo studio prospettico, randomizzato, in ne nei paesi industrializzati ed è caratteriz- (Compositae) è una pianta erbacea le cui foglie e doppio cieco e per gruppi paralleli, 110 pazienti di zata da starnuti, rinorrea, prurito al naso, radici contengono sesquiterpeni farmacologica- 330 con diagnosi di rinite allergica intermittenteagli occhi e al palato e da congestione nasale; mente attivi del tipo cremofilano (petasine); sono sono stati trattati con 3 compresse giornalierealcuni pazienti soffrono anche di emicrania e presenti anche degli alcaloidi pirrolizidinici tossi- dell’estratto (ciascuna compressa contenente 8senso di affaticamento con una sostanziale per- ci, la cui rimozione rappresenta una condizione mg di petasine), 113 con una compressa al gior-dita di qualità della vita e con riflessi negativi sul indispensabile per l’impiego terapeutico degli no (180 mg) dell’antiistaminico fexofenadina elavoro e sulle relazioni sociali. Viene stimato che estratti. Gli estratti di P. hybridus hanno mostrato 107 con il placebo. Dopo un ciclo di terapia,circa il 20% della popolazione soffra di questa di inibire la biosintesi dei leucotrieni, di esercita- entrambi i due trattamenti attivi hanno mostratomalattia. re l’attività spasmolitica e di sopprimere le rea- di essere più efficaci del placebo sia nella curaLa definizione di rinite allergica è mutata in que- zioni di ipersensibilità di I tipo, per cui sono stati dei sintomi diurni che di quelli notturni e di esse-sti ultimi anni e il vecchio termine di rinite stagio- sperimentati nella cura dell’asma e della rinite re ugualmente efficaci tra loro (analisi intent-to-nale è stato sostituito con rinite intermittente, allergica. treat). Entrambi i trattamenti attivi sono stati benmentre quello di rinite perenne è stato sostituito Poiché l’FDA (Food and Drug Administration, USA) tollerati. I risultati di questo studio suggerisconocon rinite persistente. La rinite allergica è causa- ha recentemente emesso delle nuove linee guida l’estratto di P. hybridus Ze 339 come possibileta dall’inalazione di allergeni (tipicamente il polli- per la conduzione degli studi clinici con i farmaci alternativa agli antiistaminici per il trattamentone) che si depositano sulle membrane mucose proposti per il trattamento della rinite allergica, è della rinite allergica intermittente.del naso scatenando una reazione di ipersensibi- stata allestita una ulteriore indagine nell’uomolità di I tipo. Il trattamento convenzionale di que- impiegando l’estratto con anidride carbonica di P. A. Schapowal (per conto del gruppo di studio)sta malattia, specie se dipendente dal polline, si hybridus denominato Ze 339, il cui disegno spe- “Treating intermittent allergic rhinitis: a pro-basa sulla somministrazione di antiistaminici; rimentale accoglieva queste disposizioni (tre spective, randomized, placebo and antihista-questi farmaci sono efficaci nel ridurre la rinorrea gruppi di controllo (trattamento sperimentale, far- mine-controlled study of butterbur extract Zee gli starnuti, ma meno efficaci nel migliorare la maco di confronto, placebo) e nuovi criteri per 339”, Phytotherapy Research, 2005, 19, 530-7congestione nasale; inoltre essi causano sedazio- l’autovalutazione da parte dei pazienti, per il cal- [Author affiliation: Allergy Clinic, Landquart,ne e sonnolenza, anche quelli di ultima genera- colo della percentuale dei rispondenti e per la Switzerland].zione seppure in misura minore. valutazione complessiva da parte dei medici). 55

3 – Effetti degli estratti della radice di Morinda officinalissull’osteoporosi indotta sperimentalmente nel topo ischia-tico neurectomizzato. L’osteoporosi è il risultato di uno squili- gia. stratto acquoso delle radici di M. officinalis brio tra il riassorbimento osseo e la Gli autori di un recente studio hanno messo a per 6 settimane a partire dal terzo giorno formazione di tessuto osseo che pro- punto un nuovo modello basato sull’immobi- dopo la neurectomia; 2) per valutare l’effetto duce una perdita di questa struttura. Nei lizzazione degli arti di animali da esperimento terapeutico, le stesse dosi dello stesso estrat- pazienti affetti da questa malattia si verifica mediante neurectomia o tenotomia, la qual to per 12 settimane a partire da 2 settimane un significativo incremento delle fratture, le cosa risulta entro 2-3 settimane dall’opera- dopo la neurectomia (un terzo gruppo di topi quali, specialmente negli anziani, possono zione nella creazione di uno squilibrio tra for- operati ma non trattati è servito da controllo). rappresentare un grave problema. Oltre agli mazione di tessuto osseo e riassorbimento In entrambi i casi, l’estratto in studio ha signi- interventi preventivi rivolti a limitare la perdi- osseo e in una rapida perdita di osso. La valu- ficativamente e in maniera dose-dipendente ta di massa ossea e a mantenere la forza tazione dei potenziali agenti antiosteoporotici soppresso l’assotigliamento dell’osso della meccanica delle ossa e la densità minerale può essere effettuata per mezzo della misura- tibia, la perdita della resistenza al carico, la ossea (BMD), assume una importanza fonda- zione della BMD nella tibia di topi ischiatici diminuzione della BMD e la diminuzione del mentale la disponibilità di farmaci che possa- neurectomizzati, della perdita di resistenza al contenuto nella tibia di calcio e di fosforo e ha no permettere di controllare il decorso dell’o- carico dell’osso e del contenuto osseo di cal- aumentato i livelli degli osteoclasti nel siero. steoporosi una volta instaurata. cio e di fosforo, nonché per mezzo della rile- Nello stesso modo, l’estratto ha soppresso La ricerca di nuovi agenti antiosteoporotici è vazione dei cambiamenti istomorfometrici del significativamente l’alterazione di parametri ostacolata dal fatto che, a differenza dell’esi- tessuto osseo assieme alla determinazione istomorfometrici della tibia, come la diminu- stenza di numerosi sistemi di screening in nel siero e nelle urine di vari parametri bio- zione del volume, dello spessore e della lun- vitro di nuove sostanze potenzialmente utili chimici. ghezza dell’osso trabecolare e dell’osso corti- per la cura dell’osteoporosi, non sono disponi- Le radici di Morinda officinalis How cale. bili modelli in vivo di semplice applicazione e (Rubiaceae) vengono impiegate nella medici- I risultati di questo studio invitano ad appro- pienamente affidabili; inoltre, non esiste un na tradizionale Coreana e di altre regioni fondire le proprietà degli estratti di Morinda modello animale che permetta di valutare la dell’Estremo Oriente per curare un complesso officinalis come potenziali agenti impiegabili forza meccanica dell’osso e la sua morfolo- di disturbi femminili. Vari estratti di questa per la prevenzione e la cura dell’osteoporosi. droga sono stati studiati per le proprietà far- macologiche e lo scopo di uno di questi studi B.H. Seo, S.K. Ku, E.M. Cha et Al., “Effect of è stato quello di valutare i loro effetti sulla Morindae Radix extracts on experimental istomorfometria dell’osso nel ratto ovariecto- osteoporosis in sciatic neurectomized mice”, mizzato. Nessuno studio ha preso in conside- Phytotherapy Research, 2005, 19, 231-8 razione la valutazione degli effetti degli [Author affiliations: College of Oriental Medicine, estratti della radice di M. officinalis sull’o- Daego Haany University, Gyeongsan, Republic of steoporosi. Korea; Pharmacology and Toxicology Laoratory, Impiegando il modello sopra descritto, gli Central Research Laboratories, Dong-Wha autori dello studio hanno trattato due gruppi Pharmaceutical Industrial Co., Anyang, Republic di topi ischiatici neurectomizzati nelle of Korea; Department of Herbal Biotechnology, seguenti maniere: 1) per valutare l’effetto pre- Daego Haany University, Gyeongsan, Republic of ventivo, dosi di 50, 100 e 200 mg/kg dell’e- Korea].4 – Costituenti del legno di sandalo attivi controHelicobacter pylori, l’agente eziologico della gastrite cro-nica e dell’ulcera peptica. Le infezioni provocate dal batterio viene riconosciuto come la principale causa infezioni provocate da questo batterio si basa- Helicobacter pylori sono le più diffuse nel delle gastriti croniche e delle ulcere peptiche no su combinazioni di due antibiotici, general- mondo, essendo stato stimato che circa il oltre che come un fattore di rischio per lo svi- mente claritromicina e amoxicillina e/o metro- 50% della popolazione ne sia affetto. H. pylori luppo di tumori gastrici. Il trattamento delle nidazolo, con un inibitore della pompa protoni-56

ca. Verso la metà degli anni 1990 ha però come aromatizzante e nellacominciato ad essere segnalata l’emergennzadi ceppi di H. pylori resistenti a questi due anti- medicina popolare di varibiotici; le resistenze si sono rapidamente dif-fuse compromettendo seriamente l’efficacia paesi, è in grado di arrestare ladelle terapie convenzionali. Esiste quindi lanecessità di scoprire nuove sostanze attive crescita in vitro del batterio incontro questo batterio, che agiscano con mec-canismi farmacologici differenti da quelli dei questione.farmaci attualmente disponibili.La letteratura recente segnala un notevole In un recente studio di appro- (Z)-_-santalolo (Z)-`-santalolonumero di studi condotti su sostanze vegetali fondimento, questo estratto èche hanno rivelato di inibire la crescita di H.pylori; una parte sostanziale di questi studi è stato sottoposto a processi di Due costituenti del legno di sandalo (Santalum album L.) attivi contro varidedicata alle preparazioni di Allium sativum L.(Alliaceae), che hanno dimostrato di essere frazionamento bioguidato e di ceppi di Helicobacter pylori, incluso uno resistente alla claritromicina.attive in vitro. Uno screening sistematico divarie spezie ha rivelato che anche l’estratto purificazione con lo scopo dimetanolico del legno del sandalo (Santalumalbum L., Santalaceae), impiegato dai tempi individuare i componentipiù antichi nelle cerimonie religiose (incenso), responsabili dell’attività anti-H. pylori. Questo I. Schneider, F. Bucar “Lipoxygenase lavoro ha condotto all’isolamento di cinque inhibitors from natural plant sources. composti precedentemente noti e di sei com- Part 1: medicinal plants with inhibitory posti nuovi con struttura sesquiterpenica. Tutti activity on arachidonate 5-lipoxygenase i composti ed anche l’estratto metanolico and 5-lipoxygenase/cyclooxygenase”, Phytotherapy Research, 2005, 19, 81- grezzo hanno dimostrato di essere attivi contro 102 [Author affiliation: Institute of H. pylori. Tuttavia, i composti noti (Z)-_-santa- Pharmaceutical Sciences, Department of lolo e (Z)-`-santalolo sono risultati i più poten- Pharmacognosy, Karl-Franzes-University, ti, mostrandosi attivi anche contro il ceppo Graz, Austria]. TS281 resistente alla claritromicina.5 – Storia dell’uso medicinale della liquirizia inEuropa.Le radici della liquirizia (Glycyrrhiza glabra descritte le fonti storiche attestanti gli impieghi C. Fiore, M. Eisenhut, E. Ragazzi et Al., “A L., Fabaceae) sono state impiegate in medicinali della liquirizia presso gli Sciti, i Greci, history of the therapeutic use of liquorice in Europa fin dai tempi preistorici ed è ben i Romani e, a partire dal Medioevo, presso le Europe”, J. Ethnopharmacol., 2005, 99, 317-descritto in vari scritti come la pianta fosse popolazioni germaniche. Nella seconda parte 24 [Author affiliation: Dipartimento di Scienzeconosciuta anche dagli antichi Greci. In questa vengono invece descritte le fonti storiche che Mediche e Chirurgiche e di Endocrinologia,rassegna è stato confrontato lo sviluppo indipen- documentano le specifiche malattie trattate con Università di Padova; Università di Liverpool,dente della destinazione a scopi medicinali di questa droga. Alla fine, vengono confrontati gli Liverpool, UK; Dipartimento di Farmacia equesta droga presso i differenti gruppi etnici, usi medicinali tradizionali della liquirizia in Anestesiologia, Università di Padova;ponendo una particolare attenzione nel mettere Europa con quelli praticati presso le principali Dipartimento di Neurologia, Università diin rilievo l’universalità delle indicazioni terapeu- culture extraeuropee e vengono presentati Padova].tiche nonostante la diversità delle basi culturali. anche i risultati dei principali studi scientificiNella prima parte della rassegna vengono moderni concernenti questi usi.6 – Attività antivirale di Urtica dioica, Parietaria diffu-sa e Sambucus nigra. P arietaria diffusa M. et K. (Urticaceae), Il presente studio si è posto come obiettivo lo Urtica dioica L. (Urticaceae) e Sambucus screening dell’attività di preparati delle tre nigra L. (Caprifoliaceae) sono piante nor- piante contro il virus dell’immunodeficienza malmente impiegate nella medicina popolare felina (FIV); questo lentivirus è frequentemente dell’Italia centrale per trattare numerose malat- causa di infezione tra i gatti e condivide molte tie, ma principalmente l’Herpes zoster. Svariati caratteristiche patologiche con il virus dell’im- composti contenuti in queste piante sono stati munodeficienza umana (HIV); per questo moti- accreditati dell’attività antivirale e molte indagi- vo, l’infezione da parte di FIV indotta nel gatto è ni hanno avuto per oggetto quella contro i retro- stata proposta come un modello di studio dei virus, compreso l’agente eziologico dell’AIDS. prodotti indicati per la terapia dell’AIDS. 57

I primi risultati di questo studio indicano che alcune delle preparazioni delle citate piante mostrano di esercitare un’attività antivirale contro le infezioni da FIV quando saggiate per la formazione del sincizio nelle cellule renali di felino di Crandell (CrFK). R.E. Uncini Manganelli, L. Zaccaro, P.E. Tomei “Antiviral activity in vitro of Urtica dioica L., Parietaria diffusa M. et K. and Sambucus nigra L.”, J. Ethnopharmacol., 2005, 98, 323-7 [Author affiliations: Dipartimento di Agronomia e Gestione dell’Agrosistema, Università di Pisa; Dipartimento di Patologia Sperimentale e Centro Retrovirus, Università di Pisa].7 - Attività antiinfiammatoria topica di estrattie costituenti di Lavandula multifida. Impiegando il test dell’edema indotto nel- risultato meno attivo). Il frazionamento bio- S. Sosa, G. Altinier, M. Politi, A. Braca, I. l’orecchio del topo dell’olio di croton, è guidato di questo estratto ha portato ad iso- Morelli, R. Della Loggia “Extracts and consti- stata studiata l’attività antiinfiammatoria lare quattro acidi triterpenici del gruppo del- tuents of Lavandula multifida with topical topica degli estratti acquoso ed etanolico l’oleanano, quattro diterpeni pimaranici, un anti-inflammatory activity”, Phytomedicine, delle parti aeree di Lavandula multifida L. diterpene isopimaranico, il carvacrolo ed il 2005, 12, 271-7 [Author affiliations: (Lamiaceae), una pianta impiegata nella suo glucoside. Alcuni di questi composti Dipartimento di Economia e Merceologia, medicina popolare del Marocco. I saggi hanno rivelato un’attività antiinfiammatoria Università di Trieste; Dipartimento di Chimica effettuati hanno mostrato che l’estratto eta- topica comparabile con quella dell’indome- Bioorganica e Biofarmacia, Università di Pisa]. nolico esercita un’attività antiinfiammatoria tacina. locale dose-dipendente (l’estratto acquoso è8 - Sesquiterpeni germacranici ad attività citotossicaisolati dalle parti aeree di Santolina insularis. Le piante appartenenti al genere Santolina che rientra in un programma che ha come obiet- quali sono risultati nuovi. Due di questi compo- (Asteraceae) sono state intensamente tivo l’isolamento di composti bioattivi da piante sti (uno noto e l’altro nuovo) hanno esibito una investigate per la loro ricca etnofarmaco- dell’area mediterranea, è stato specificatamen- potente e selettiva attività citotossica contro la logia, che comprende impieghi medicinali (come te destinato ad esplorare la costituzione chimica linea cellulare di carcinoma colonico umano spasmolitici, antisettici, antiinfiammatori, antiel- di S. insularis (Gennari ex Fiori) P.V. Arrigoni, un Caco-2. mintici) e l’uso come insetticidi. Questo studio, arbusto endemico della Sardegna centrale e meridionale che viene tradizionalmente impie- G. Appendino, G. Avello, M. Ballero, F. Borrelli, gato come vermifugo e repellente per gli insetti. E. Fattorusso, F. Petrucci, F.U. Santelia, O. S. insularis ha rivelato di essere un prolifico pro- Tagliatatela-Scafati “Cytotoxic germacrane duttore di terpenoidi e in un precedente studio sesquiterpenes from the aerial parts of gli Autori avevano isolato e caratterizzato diver- Santolina insularis”, J. Nat. Prod., 2005, 68, si crisantemani sesquiterpenoidi e monoterpe- 853-7 [Author affiliations: Dipartimento di noidi e un derivato del p-mentano con proprietà Chimica delle Sostanze Naturali, Università di repellenti per gli insetti. Napoli; Dipartimento di Farmacologia In questo studio, sono stati isolati per fraziona- Sperimentale, Università di Napoli; DISCAFF, mento dell’estratto acetonico delle parti aeree di Università del Piemonte Orientale, Novara; S. insularis 11 germacrani sesquiterpenici, 4 dei Dipartimento di Scienze Botaniche, Università di Cagliari].58

® È una pubblicaz®ione della GVEdizioni® ® E-mail: [email protected] a cura della S.I.FIT., Società Italiana di Fitoterapia 29-11-2005 N° 11Sede Sociale: Dipartimento di Scienze Ambientali - Sezione di Biologia Farmaceutica, N.00Università degli Studi di SienaVia T. Pendola 62 - 53100 Siena - Tel. 0577 233525, Fax 0577 233509e-mail: [email protected] - website: www.sifit.org SommarioLa ricerca clinica sulle sostanze vegetali  5.Inibizione dalla fosfolipasi Ca1 da parte1.Uno speciale estratto di Echinacea purpurea di flavonoidi prenilati isolati da Erythrina senegalensis. incrementa la risposta immunitaria sistemica durante il raffreddore. Rassegne2.Una combinazione di estratti di Matricaria 6.Inibitori delle lipossigenasi prodotti dalle recutita, Foeniculum vulgare e Melissa piante (2a Parte). officinalis è efficace contro le coliche dei neonati allattati al seno – I risultati di uno  7. Le piante come fonte di farmaci antitumorali. studio clinico controllato. Contributi italiani alla ricerca sulleStudi sulle caratteristiche chimiche e biologiche piante medicinalidelle piante medicinali  7. Nuovi lattoni sesquiterpenici isolati dalle foglie di3. L’effetto antiemetico di Zingiber officinale dipende Laurus nobilis, che sono degli inibitori della produ- dall’antagonismo del recettore della serotonina zione di ossido nitrico. 5-HT3 esercitato da specifici costituenti chimici. Effetti collaterali di prodotti medicinali vegetali4.L’estratto della radice di Cassia auriculata  7. Farmacovigilanza in Italia sui prodotti a base di protegge dai danni renali provocati nel topo albino dalla gentamicina e dal cisplatino. piante officinali e sui fitoterapici. Foto di B. AgostinelliLaurus nobilis 59

1 – Uno speciale estratto di Echinacea purpureaincrementa la risposta immunitaria sistemica duranteil raffreddore. Le tre specie appartenenti al genere ha recentemente dimostrato in uno studio di E. purpurea modifica la distribuzione dei Echinacea (Compositae) – E. purpurea clinico di diminuire la gravità e la durata dei leucociti e la capacità di produrre radicali (L.) Moench., E. angustifolia DC. ed E. sintomi del raffreddore [Goel et Al., 2004]. liberi da parte dei neutrofili in soggetti umani pallida (Nutt.) Nutt. – vengono ampiamente E’ stato riportato che nel corso delle infezio- affetti da raffreddore. utilizzate per prevenire il raffreddore e per ni causate dai rinovirus sopravvengono alte- Per questo scopo, 25 di 56 volontari dell’età curare i sintomi delle sindromi similinfluen- razioni nella circolazione periferica dei leu- compresa tra 18 e 65 anni, con due o più zali. cociti e nelle funzioni di queste cellule. Il episodi di raffreddore nell’ultimo anno, sono In genere, le preparazioni impiegate nella numero dei leucociti sistemici diminuisce e, stati trattati al sorgere di un nuovo raffred- pratica terapeutica sono costituite dal succo in particolare, viene osservata una caduta dore e per 7 giorni con 8 dosi/die (5 ml/dose) di spremitura ottenuto da varie parti fresche delle cellule T CD4+ helper nei confronti dell’estratto il giorno uno e 3 dosi/die i gior- di una o più delle tre specie indicate. Anche delle cellule T CD8+ suppressor. Inoltre, la ni successivi; 31 volontari sono stati invece uno speciale estratto idroalcoolico di E. pur- proporzione relativa dei neutrofili e dei trattati con un placebo. Durante i giorni di purea, standardizzato sulla base del conte- macrofagi aumenta, mentre aumenta anche trattamento sono stati effettuati prelievi di nuto delle due classi di composti che vengo- la capacità delle prime di queste cellule di sangue a digiuno. no considerati i principali costituenti attivi, le produrre radicali liberi. Alla fine dello studio, è stata verificata una alcamidi e i polisaccaridi, e del contenuto di E’ stato poi dimostrato in numerosi esperi- più evidente diminuzione giorno per giorno un altro costituente attivo, l’acido cicorico, menti che la diminuzione della produzione di dei sintomi del raffreddore nel gruppo E. pur- purea che nel gruppo placebo. L’effetto di E. radicali liberi indotta dall’au- purpurea è risultato accompagnato da un mento dei meccanismi antios- significativo e prolungato aumento del sidanti di difesa provocato numero totale dei leucociti circolanti, dei dalla somministrazione siste- monociti, dei neutrofili e delle cellule natural mica di supperossido dismuta- killer. Inoltre, nella fase terminale del raffred- si riduce la mortalità causata dore è stata verificata una inversione del- dall’infezione da parte dei l’aumento della produzione correlata con il rinovirus negli animali da raffreddore di superossido dismutasi da esperimento. parte dei neutrofili. Uno specifico studio clinico è I risultati di questo studio confermano che stato quindi condotto ancor più l’estratto idroalcoolico di E. purpurea è in recentemente [Goel et Al., grado di attenuare i sintomi del raffreddore e 2005] al fine di verificare se dimostrano che questo effetto dipende dal- anche l’estratto idroalcoolico l’aumento della risposta immunitaria aspeci- fica indotto dal trattamento. V. Goel, R. Lovlin, R. Barton et Al., “Efficacy of a standardized echinacea preparation for the treatment of the common cold: a randomized, double-blind, placebo-controlled trial”, J. Clin. Pharmacy Ther., 2004, 29, 75-83 V. Goel, R. Lovlin, C. Chang et Al., “A proprietary extract from the echinacea plant (Echinacea purpurea) enhances systemic immune response during a common cold”, Phytotherapy Research, 2005, 19, 689-94 [Author affiliations: Department of Agricultural, Food and Nutritional Science, University of Alberta, Edmonton, Canada; Factors R&D Technologies Ltd., Barnaby, Canada; Department of Biochemistry and Molecular Biology, University of British Columbia, Canada; Institute of Pharmacognosy, University of Graz, Graz, Austria].60

2 – Una combinazione di estratti di Matricaria recutita,Foeniculum vulgare e Melissa officinalis è efficace contro lecoliche dei neonati allattati al seno – I risultati di unostudio clinico controllato.Le coliche infantili, una sindrome caratteriz- mente sfruttate anche le proprietà anticolinergi- mg/kg/die dell’estratto di M. officinalis; la parte zata da un pianto parossistico, esagerato, che e antiadrenergiche di alcune piante, che, rimanente dei neonati (n=47) ha invece ricevuto inconsolabile e apparentemente senza come Foeniculum vulgare Mill. (Apiaceae), due volte al giorno 2 ml di un placebo. Le due dosicause, costituiscono nei paesi occidentali uno dei Matricaria recutita L. (Compositae) e Melissa offi- sono state somministrate alle 5 p.m. e alle 8 p.m.,più comuni problemi che affliggono i neonati cinalis L. (Labiatae), vengono spesso sommini- pochi minuti prima dell’allattamento.entro i primi 3 mesi della loro vita; viene stimato strate in forma di tè. Tuttavia, poiché è provato L’analisi dei dati raccolti ha fornito i seguenti risul-che ne soffra il 15-30% dei neonati. Secondo i che l’eccessiva assunzione di liquidi può avere tati: a) gruppo dei trattati con la combinazionecriteri diagnostici elaborati da Wessel [Pediatrics, effetti negativi sul successo dell’allattamento al degli estratti: basale pari a 201,2 minuti di pianto1954, 14, 421-35], il pianto si presenta almeno 3 seno, esiste la necessità di disporre delle stesse al giorno contro 76,9 minuti al termine dello stu-giorni alla settimana e perdura ogni volta per 3 piante in preparazioni che richiedano minime dio; b) gruppo placebo: basale pari a 198,7 minu-ore o più. Nel 90% dei casi, i sintomi compaiono diluizioni. ti di pianto al giorno contro 169,9 minuti al termi-prima della sesta settimana di vita, con un massi- Una di queste preparazioni, una combinazione ne dello studio. La riduzione del pianto è statamo di intensità attorno all’ottava settimana, men- dell’estratto secco polverizzato del frutto di F. vul- osservata nell’85,4% dei neonati trattati e neltre nel 50% dei casi scompaiono prima dei 3 mesi gare var. dulce standardizzato nell’olio essenziale, 48,9% dei neonati del gruppo placebo (p <di vita e raramente perdurano oltre l’anno. dell’estratto secco polverizzato dei capolini di 0,005). Non sono stati verificati effetti collaterali aSono state avanzate molte ipotesi sulle cause Matricaria recutita standardizzato in apigenina e seguito del trattamento.delle coliche infantili, che possono essere rias- dell’estratto secco polverizzato delle foglie di Lo studio dimostra che le coliche infantili miglio-sunte in quella detta “organicistica” e in quella Melissa officinalis standardizzato in acido rosma- rano entro una settimana nei neonati allattati aldetta “comportamentale”. L’ipotesi organicistica rinico somministrabile con una minima diluizio- seno con la somministrazione di una combinazio-suggerisce come cause il funzionamento anoma- ne, è stata recentemente l’oggetto di uno studio ne degli estratti di Foeniculum vulgare, Matricarialo dell’apparato gastrointestinale e reazioni aller- clinico randomizzato, in doppio cieco e contro pla- recutita e Melissa officinalis.giche all’alimentazione (infatti, in presenza delle cebo.coliche viene frequentemente prescritta la sosti- Hanno completato lo studio 88 neonati dei 93 F. Savino, F. Cresi, E. Castagno et Al., “A ran-tuzione del latte in uso con un altro tipo di latte, arruolati, allattati al seno, dell’età di 21-60 giorni, domized double-blind placebo-controlled trialpreferibilmente ipoallergenico (p.e., latte di soia o partoriti a termine, con tassi di crescita normali e of a standardized extract of Matricaria recuti-un idrolizzato proteico)). L’ipotesi comportamen- con diagnosi di gravi coliche infantili (pianto per- ta, Foeniculum vulgare and Melissa officinalistale chiama invece in causa interazioni madre- durante per 4 ore o più, che si presenta per quat- (ColiMil®) in the treatment of breastfedneonato inappropriate e/o lo stato ansioso della tro volte alla settimana o più). colicky infants”, Phytotherapy Research,madre. E’ probabile che le coliche infantili siano Una parte dei neonati (n=41) è stata trattata 2 2005, 19, 335-40 [Author affiliations:provocate da un mix dei fattori proposti da volte al giorno per 7 giorni con una quantità della Dipartimento di Scienze Pediatriche eentrambe le ipotesi. combinazione degli estratti diluita in 2 ml in modo dell’Adolescenza, Università di Torino; OspedalePer curare la sindrome in questione, viene gene- da formare una dose complessiva di 71,10 Infantile Regina Margherita, Azienda Ospedalieraralmente riconosciuta l’utilità della somministra- mg/kg/die dell’estratto di M. recutita, di 65,71 OIRM S. Anna, Torino].zione di farmaci spasmolitici; vengono estesa- mg/kg/die dell’estratto di F. vulgare e di 38,753 – L’effetto antiemetico di Zingiber officinale dipendedall’antagonismo del recettore della serotonina 5-HT3esercitato da specifici costituenti chimici.Il rizoma di Zingiber officinale Roscoe fermata in anni recenti mediante esperimenti in trastare la nausea e il vomito provocati dai far-(Zingiberaceae) – comunemente chiamato “gin- vivo condotti con i metodi della ricerca moderna; maci citotossici. L’attività del rizoma di Z. offici-ger” – viene impiegato come antiemetico fin dai alcuni degli studi in questione hanno dimostrato nale viene almeno in parte attribuita al contenu-tempi più antichi. Questa proprietà è stata con- che il ginger è particolarmente efficace nel con- to di alcuni specifici composti: [6]-, [8]- e [10]- 61

gingerolo e [6]-, [8]- e [10]-sciogaolo. del recettore 5-HT3; per raggiungere questo questi ultimi quattro composti siano dei costi- Sono stati proposti vari meccanismi per spiegare scopo, è stato utilizzato un procedimento di fra- tuenti minori del ginger, la loro caratterizzazione l’azione antiemetica del ginger, ma le ipotesi zionamento bioguidato basato sull’influsso eser- biologica ha contribuito a confermare che l’attivi- avanzate sono contradditorie. Alcuni autori riten- citato sulle cellule N1E-115 dal [14C]guanidinio, tà antiemetica del rizoma di Z. officinale dipende gono che il ginger agisca mediante un meccani- mentre il blocco del recettore 5-HT3 è stato veri- dal blocco del recettore 5-HT3 della serotonina. smo centrale, mentre altri coinvolgono un effetto ficato mediante il test in vitro delle contrazioni antagonista esercitato contro il recettore della dell’ileo di cavia indotte dalla serotonina. H. Abdel-Aziz, A. Nahrstedt, F. Petereit serotonina 5-HT3, come avviene per i farmaci Tra gli estratti del ginger studiati, quello esanico et Al., “5-HT3 receptor blocking activity antiemetici di sintesi appartenenti alla classe dei ha dimostrato di essere il più attivo e il fraziona- of arylalkanes isolated from the rhizo- setroni (Ondasetron ed altri). Uno studio in vitro mento di questo estratto ha portato ad individua- me of Zingiber officinale”, Planta ha dimostrato che un estratto acetonico di ginger re 9 costituenti attivi nelle cellule N1E-115; di Medica, 2005, 71, 609-16 [Author affilia- e il [6]-, l’[8]- e il [10]-gingerolo sono capaci di questi costituenti, il [6]-, l’[8]- e il [10]-gingerolo tions: Department of Pharmacology, inibire le contrazioni dell’ileo isolato di cavia nonché il [6]- e l’[8]-sciogaolo erano già noti per Institute of Pharmaceutical and Medicinal indotte dalla serotonina; anche questi autori essere attivi in vivo contro l’emesi provocata dai Chemistry, University of Münster, Germany; hanno ipotizzato che l’estratto e alcuni suoi costi- farmaci citotossici, mentre il [4]-gingerolo, il [6]- Institute of Pharmaceutical Biology and tuenti blocchino il recettore 5-HT3. gingerdiolo, il diacetil-[6]-gingerdiolo e il [6]-dei- Phytochemistry, University of Münster, Un recente studio ha assunto il compito di inda- drogingerdione non sono mai stati precedente- Germany; Lichtwer Pharma AG, Berlin, gare più estesamente quali tra i costituenti di vari mente saggiati per l’attività antiemetica o per Germany]. estratti di ginger sono dei potenziali antagonisti l’attività antagonista del recettore 5-HT3. Benché4 – L’estratto della radice di Cassia auriculata proteggedai danni renali provocati nel topo albino dalla genta-micina e dal cisplatino. Il cisplatino è un farmaco impiegato per la cura di coltivazione nello stesso paese. Le tribù dei della gentamicina e per un totale di 13 giorni). di un ampio spettro di tumori solidi, mente la distretti di Chittor, nell’Anthra Pradesh, usano C. Nel modello del cisplatino, il trattamento per scopi gentamicina è un antibiotico aminoglicosidico auriculata per la cura delle malattie della pelle, curativi dell’estratto ha, ad entrambe le dosi som- impiegato per la cura delle infezioni causate da dell’asma, delle congiuntiviti e delle malattie rena- ministrate, ridotto i livelli ematici dell’urea e quel- batteri Gram-negativi. Accomuna questi due far- li. Un’analisi della letteratura ha rivelato che studi li sierici della creatinina e normalizzato i cambia- maci il fatto che l’effetto limitante la dose è per fitochimici delle radici della pianta hanno identifi- menti istopatologici provocati a livello renale dal- entrambi la nefrotossicità. Di conseguenza, la cato la presenza di flavonoidi, polisaccaridi, tanni- l’antitumorale. Nel modello della gentamicina, il ricerca di composti che siano in grado di attenua- ni, saponine ed altri componenti minori. Non sono trattamento con entrambe le dosi dell’estratto ha re i danni all’apparato renale causati da questi state invece individuate indagini che verificasse- ridotto i livelli ematici dell’urea e quelli sierici della farmaci è molto attiva, ma senza risultati apprez- ro l’esistenza o meno di una correlazione tra le creatinina sia nel gruppo di animali trattati per zabili. Da qualche tempo, l’attenzione si è sposta- proprietà farmacologiche della pianta e gli usi scopi curativi che in quello degli animali trattati ta sul regno vegetale come potenziale fonte di medicinali praticati tradizionalmente. per scopi preventivi. sostanze capaci di risolvere il problema. Con l’obiettivo di evidenziare le possibili proprietà Saggi condotti in vitro hanno rivelato che l’estrat- Cassia auriculata L. (Leguminosae) è un arbusto nefroprotettive, l’estratto etanolico delle radici di to etanolico delle radici di C. auriculata esercita che cresce spontaneamente nelle regioni centrali C. auriculata è stato recentemente saggiato in una potente e dose-correlata attività antiossidan- e occidentali dell’India; la pianta è anche oggetto modelli di nefrotossicità indotta dal cisplatino e te e scavenger dei radicali liberi, molto probabil- dalla gentamicina in topi albini. Nel primo model- mente dovuta al contenuto in flavonoidi; viene lo, gli animali sono stati trattati i.p. con una dose pertanto suggerito che da questo effetto dipenda singola di cisplatino (5 mg/kg), mentre l’estratto l’attività nefroprotettiva dai danni provocati dal (due differenti dosi di 300 e 600 mg/kg/die) è cisplatino e dalla gentamicina riscontrata in que- stato somministrato p.o. per 10 giorni a partire dal sto studio. sesto giorno dopo l’antitumorale (un gruppo di animali è stato trattato con l’estratto lo stesso S. Annie, P.L. Rajagopal, S. Malini “Effect of giorno della somministrazione del cisplatino e per Cassia auricolata Linn. root extract on cispla- i successivi 5 giorni); nel secondo modello, gli tin and gentamicin-induced renal injury”, animali hanno ricevuto s.c. per 13 giorni una dose Phytomedicine, 2005, 12, 555-60 [Author affi- giornaliera di gentamicina (40 mg/kg) e p.o. l’e- liations: Department of Pharmacognosy, College stratto a partire dal giorno 14 per ulteriori 10 gior- of Pharmaceutical Sciences, Manipal, India; ni (un gruppo di animali è stato trattato con l’e- Department of Pharmacology, Kasturba Medical stratto a partire dal giorno della somministrazione College, Manipal, India].62

5 - Inibizione dalla fosfolipasi Ca1 da parte di flavonoidiprenilati isolati da Erythrina senegalensis.La fosfolipasi C fosfoinositide specifica (PI-PLC) impedimento della loro crescita. fibroblasti NIH 3T3al. Tra i flavonoidi che hanno svolge un ruolo pivotale nelle vie dei segnali di Un recente programma di screening condotto con dimostrato di esercitare un’attività inibitoria nei trasduzione di transmembrana. PLC catalizza lo scopo di individuare inibitori di PLC da fonti confronti di PLCa1, l’erisenegalenseina D e l’erise-infatti l’idrolisi del fosfatidilinositolo 4,5-bifosfato vegetali ha permesso di isolare dalle radici di negalenseina N sono risultati i più potenti, con unaper dare origine ai secondi messaggeri intracellu- Erythrina senegalensis DC. (Leguminosae), una IC50 di 10,0 +g/ml e di 13,0 +g/ml rispettivamente.lari inositolo 1,4,5-trifosfato (IP3) e diacilglicerolo pianta impiegata nella medicina tradizionale delle Gli autori dello studio si aspettano che questi due(DAG). IP3 induce il rilascio di Ca2+ dai depositi inter- popolazioni che abitano le regioni settentrionali composti siano degli inibitori della crescita cellula-ni, mentre DAG è un attivatore della protein seri- della Costa d’Avorio, sei flavonoidi prenilati – erise- re e che ulteriori indagini su di loro permettano dina/treonina chinasi Ca2+- e fosfolipidi-indipenden- negalenseina O, erisenegalenseina D, erisenega- esplorare, oltre questo effetto, i meccanismi deite, protein chinasi C (PKC); queste azioni provoca- lenseina N, derrone, alpinumisoflavone e 6,8- segnali di trasduzione mediati da PLCa1.no una serie di eventi che alla fine conducono alla diprenilgenisteina – che sono risultati essere deglisintesi del DNA e alla crescita e differenziazione inibitori di PLCa1. W.K. Oh, B.Y. Kim, H. Oh et Al.,cellulare. Esiste un cumulo di evidenze che attri- I fibroblasti della linea NIH 3T3 che sovraesprimo- “Phospholipase C_1 inhibitory activities ofbuiscono un ruolo all’oncogene correlato con PLC no PLCa1 (NIH 3T3a1) mostrano, dopo stimolazio- prenilated flavonoids isolated from Erythrinanella carcinogenesi. Quindi, inibitori specifici di PLC ne con PDGF (platelet-derived growth factor) un senegalensis”, Planta Medica, 2005, 71, 780-potrebbero possedere un potenziale terapeutico aumento di parecchie volte di IPt rispetto agli stes- 2 [Author affiliation: Korea Research Institute fornelle malattie tumorali, esercitato attraverso il si fibroblasti che non sovraespimono PLCa1. Al fine Bioscence and Biotechnology, Daejon, Korea].blocco della via fosfoinositide dei segnali di trasdu- di studiare gli effetti sulle cellule dei flavonoidi iso-zione nelle cellule cancerose e il conseguente lati, è stata quindi misurata la formazione di IPt nei6 - Inibitori delle lipossigenasi prodotti dalle piante(2a Parte)*.Il metabolismo dell’acido arachidonico può esse- momento meno caratterizzate della 5-lipossigena- I. Schneider, F. Bucar “Lipoxygenase inhibi- re catalizzato da due differenti famiglie di enzi- si, viene ipotizzato per loro un ruolo importante tors from natural plant sources. Part 2: mi: le cicloossigenasi e le lipossigenasi. Della nella progressione di alcune gravi malattie, come medicinal plants with inhibitory activity onfamiglia delle lipossigenasi, il membro più studiato quelle tumorali, la psoriasi e l’aterosclerosi. arachidonate 12-lipoxygenase, 15-lipoxyge-è la 5-lipossigenasi e ciò a causa del pronunciato La presente rassegna riassume i risultati di una nase and leukotriene receptor antagonists”,ruolo proinfiammatorio dei leucotrieni, che sono i approfondita ricerca bibliografica che ha avuto lo Phytotherapy Research, 2005, 19, 263-72prodotti finali della sua azione; gli inibitori di questo scopo di individuare le piante che hanno dimostra- [Author affiliation: Institute of Pharmaceuticalenzima (per esempio, il cortisone ed altri glucocor- to di inibire la 12- e la 15-lipossigenasi o di anta- Sciences, Department of Pharmacognosy, Karl-ticoidi) e gli antagonisti del recettore dei leucotrie- gonizzare il recettore dei leucotrieni. Una approfon- Franzes-University, Graz, Austria].ni sono in uso terapeutico da molto tempo per il dita discussione viene presentata sulle piante e suitrattamento di varie malattie infiammatorie. loro costituenti che gli studi hanno indicato come i * Per la prima parte, vedi PhytotherapyReviews n° 07/08.Nonostante la 12- e la 15-lipossigenasi risultino al più attivi.7 - Le piante come fonte di farmaci antitumorali.Le piante hanno rivelato nel tempo di essere la fonte di importanti farmaci Combretastatina A4 impiegati nella cura dei tumori: la vinblastina, la vincristina, i derivati della (Combretum caffrum (Enkl. & Zeyh.) camptotecina irinotecan e topotecan, il derivato della podofillotossina etopo-side e il paclitaxel (tassolo). Un notevole numero di nuovi antitumorali sperimen- Kuntze (Combretaceae))tali di origine vegetale si trova inoltre in corso di sviluppo clinico, dopo che hannorivelato negli studi preclinici di interferire con targets molecolari propri di cellule Flavopiridolocancerose; tra i più promettenti fra questi nuovi potenziali farmaci antitumorali si (Dysoxylum binectariferum Hook. f. (Meliaceae))trovano il flavopiridolo e la combretastatina A4 fosfato. Due nuovi farmaci antitumorali di origine vegetale in sviluppo clinico. G.M. Cragg, D.J. Newmann “Plants as a source of anti-cancer agents”, J. Ethnopharmacol., 2005, 100, 72-9 [Author affiliation: Natural Products Branck, Developmental Program, Division of Cancer Treatment and Diagnosis, National Cancer Institute, Frederick, MD, USA]. 63

8 - Nuovi lattoni sesquiterpenici isolati dalle foglie diLaurus nobilis, che sono degli inibitori della produzionedi ossido nitrico. Laurus nobilis L. (Lauraceae), l’alloro, è una ornamentali. L’alloro è stato impiegato nella me ad altri tre composti noti della stessa classe e pianta ampiamente distribuita nelle regioni medicina popolare a causa delle sue proprietà al blumenolo C, hanno mostrato di inibire nei mediterranee. Esistono di questa pianta antisettiche, diaforetiche e carminative; le foglie macrofagi murini stimolati con lipopolisaccaridi la diverse varietà, che vengono impiegate per scopi trovano impiego in cucina come aromatizzante. produzione di NO. Il composto 2 è risultato il più Le foglie e le radici di L. nobilis hanno mostrato di attivo, con una IC50 pari a 0,8 +M. contenere come maggiori costituenti due distinte classi di lattoni sesquiterpenici: i costunolidi e i S. De Martino, N. Borbone, F. Zollo, A. Ianaro, laurenobiolidi rispettivamente; inoltre, nelle foglie P. Di Meglio, M. Iorizzi “New sesquiterpenes e nei frutti sono stati isolati, oltre ai lattoni ses- lactones from Laurus nobilis leaves as inhi- quiterpenici, anche vari alcaloidi, flavonoidi glico- bitors of nitric oxide production”, Planta silati, monoterpeni e alcooli germacranici. Medica, 2005, 71, 706-10 [Author affiliation: Come parte di un programma di screening siste- Dipartimento di Chimica delle Sostanze Naturali, matico dei composti bioattivi contenuti nelle pian- Università “Federico II” di Napoli; Dipartimento te medicinali e alimentari, una recente indagine di Farmacologia Sperimentale, Università ha permesso di isolare due nuovi lattoni sesqui- “Federico II” di Napoli; Dipartimento di Scienze terpenici – 5_H,7_H-eudesman-4_,6_,11,12- e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio, tetraolo (1) e 1`,15-diidrossi-5_H,7_H-eude- Università del Molise, Isernia]. sma-3,11(13)-dien-12,6_-olide (2) – che, assie-9 - Farmacovigilanza in Italia sui prodotti a base dipiante officinali e sui fitoterapici. Il n. 12/13 del bollettino “Farmacovigilanza reazioni avverse provocate dall’impiego di la anche le interazioni che si sono verificate news” (giugno 2005) edito dall’Agenzia prodotti che contengono piante officinali e di tra i prodotti in questione ed altri tipi di pro- Italiana del Farmaco (AIFA) pubblica i risul- prodotti medicinali vegetali. Il bollettino, oltre dotti e discute l’uso degli stessi prodotti in tati dello studio pilota condotto dall’Istituto a descrive nel dettaglio i casi di reazioni gravidanza e durante l’allattamento. Superiore di Sanità al fine di monitorare le avverse emerse nel corso dello studio, segna- GVEdizioni® - Via Savona, 94 - 20144 Milano Tel.: 02 48952587/48952874; fax 02 474042. E-mail: [email protected]

®® È una pubblicaz®ione della GVEdizioni® E-mail: [email protected] a cura della S.I.FIT., Società Italiana di Fitoterapia 21-12-2005 N° 12Sede Sociale: Dipartimento di Scienze Ambientali - Sezione di Biologia Farmaceutica,Università degli Studi di SienaVia T. Pendola 62 - 53100 Siena - Tel. 0577 233525, Fax 0577 233509e-mail: [email protected] - website: www.sifit.orgSommario N.00La ricerca clinica sulle sostanze vegetali 4.L’estratto di Vitex agnus-castus inibisce1.Efficacia di un unguento contenente un in vitro la crescita cellulare e induce l’apoptosi delle cellule epiteliali prostatiche. estratto delle radici di Symphytum officinale nel trattamento delle distorsioni della Contributi italiani alla ricerca sulle caviglia: i risultati di uno studio clinico piante medicinali randomizzato, in cieco singolo e multicentrico di confronto con un gel contenente diclofenac. 5.Attività antiinfiammatoria topica delle foglie2.Effetti dell’estratto di Hypericum perforatum di Solenostemma argel. sulla concentrazione plasmatica degli 6.Saponine furostanoliche e glucosidi androgeni in volontari sani maschi e femmine: i risultati di uno studio pilota. megastigmanici isoltati da Tribulus parvispinus esercitano un’attività citotossicaStudi sulle caratteristiche chimiche e biologiche ed antiproliferativa contro linee celllularidelle piante medicinali tumorali.3. Attività antifungina di saponine steroidee isolate  7. Nuovi rotenoidi isolati da Boerhaavia diffusa da Smilax medica. e studio dei loro effetti sulla motilità intestinale. 65

1 – Efficacia di un unguento contenente un estrattodelle radici di Symphytum officinale nel trattamentodelle distorsioni della caviglia: i risultati di uno studioclinico randomizzato, in cieco singolo e multicentricodi confronto con un gel contenente diclofenac. Foto di Plenuska ci sperimentatori. Allo studio sono stati ammessi 164 pazien- Symphytum officinale topiche di questo farmaco vengono quindi ti, maschi e femmine, con dolore acuto impiegate routinariamente per il tratta- causato da una distorsione unilaterale S ymphytum officinale L. (Boraginaceae) è mento dei dolori muscolari e dei traumi della caviglia, 82 dei quali sono stati trat- una pianta medicinale con una antica alle giunture. tati 4 volte al giorno per 7 ± 1 giorni con tradizione nel trattamento dei dolori E’ stato di conseguenza organizzato e uno strato dell’estensione di 6 cm dell’un- muscolari e dei traumi alle giunture. Come avviato nel 2004 uno studio clinico multi- guento contenente l’estratto e altri 82 sono costituenti chimici responsabili dell’attività centrico, randomizzato (CODEC_2004), stati trattati 4 volte al giorno per 7 ± 1 farmacologica vengono proposti l’allantoi- destinato a confrontare l’efficacia di un giorni con il gel contenente il diclofenac. na, l’acido rosmarinico e vari polisaccaridi. unguento contenente un estratto fluido Come end-point primario sono state L’efficacia per queste indicazioni delle pre- idroalcoolico delle radici di S. officinale assunte le variazioni dell’area sotto la parazioni per uso topico contenenti estrat- (0,2-0,5% di allantoina) con un gel cone- curva (AUC) disegnata dalla reazione dolo- ti delle radici della pianta è stata dimostra- nente 1,16 g per 100 g di diclofenac dietil- rosa alla pressione dell’area infortunata ta in numerosi studi clinici. Anche l’antiin- diamina sale sodico. Lo studio non ha misurata mediante un tonometro calibrato; fiammatorio non steroideo di sintesi diclo- potuto essere condotto in doppio cieco a come end-points secondari sono stati inve- fenac, un inibitore delle cicloossigenasi, ha causa delle ineliminabili differenze fra le ce assunti la circonferenza della caviglia dato prova, quando applicato localmente, due formulazioni (colore ed odore); pertan- infortunata, la motilità della stessa caviglia di essere assorbito attraverso la pelle e di to, la cecità è stata applicata solo ai medi- misurata con il metodo dello “zero neutro”, raggiungere nei muscoli e nelle giunture il ricorso supplementare ad analgesici orali concentrazioni efficaci; le formulazioni (paracetamolo) e l’efficacia complessiva valutata sia dal paziente che dal medico. Per quanto ha riguardato l’end-point pri- mario, l’efficacia dell’estratto di S. offici- nale è risultata non inferiore a quella del diclofenac (nessun dato di AUC dell’estrat- to diminuito di quello del diclofenac si è collocato al di sotto del margine di non inferiorità; limiti fiduciali 95%). I risultati relativi alle variabili secondarie hanno invece indicato una superiore efficacia del- l’estratto rispetto a quella del diclofenac. H.-G. Predel, B. Giannetti, R. Koll et Al., “Efficacy of a Comfrey root extract ointment in compari- son to a diclofenac gel in the treatment of ankle distortions: results of an observer-blind, randomized, multicenter study”, Phytomedicine, 2005, 12, 707-14 [Author affilia- tion: Merck Selbstmedikation GmbH, Darmstadt, Germany].66

2 – Effetti dell’estratto di Hypericum perforatum sullaconcentrazione plasmatica degli androgeni in volontarisani maschi e femmine: i risultati di uno studio pilota.L’estratto di Hypericum perforatum L. sono substrati almeno parziali di CYP 3A4, come inibitore dell’enzima 5_-riduttasi. (Guttiferale) è una delle sostanze vegetali per esempio il testosterone. In conclusione, questo studio suggerisce che, non- maggiormente impiegate in fitoterapia; è Questa ipotesi ha indotto la progettazione di uno ostante sia un forte induttore del CYP 3A4, l’e-indicato per il trattamento delle forme lievi-modera- studio pilota da condurre su 12 volontari sani (6M, stratto di H. perforatum somministrato per unte di depressione. I prodotti a base di H. perforatum 6F). Dopo essere stati trattati per 14 giorni con breve periodo non alteri significativamente i livellihanno dimostrato di essere pericolosi, interferendo 300 mg dell’estratto di H. perforatum (1398 +g di plasmatici della maggior parte degli androgeni cir-in modo clinicamente significativo e talvolta danno- iperforina) per 3 volte al giorno, i volontari sono colanti sia nei maschi che nelle femmine, ma cheso con l’attività di molti farmaci convenzionali. stati controllati per i livelli plasmatici del testoste- possa provocare la riduzione di alcuni degli andro-Questi effetti negativi sembrano principalmente rone, del diidrotestosterone (DHT), del deidroe- geni circolanti in forma ridotta ad opera dell’enzi-dovuti all’induzione dell’attività metabolica dell’en- piandrosterone solfato (DHEAS), della sex hor- ma 5_-riduttasi.zima epatico e intestinale CYP 3A4 e dell’attività mone-binding globulin (SHBG) e della combinazio-della pompa di efflusso dipendente dal TPA glico- ne delle concentrazioni dell’androsterone solfato J.L. Donovan, C.L. DeVane, J.G. Lewis et Al.,proteina-P. Dato l’elevato numero dei farmaci meta- (AoS) e dell’epiandrosterone solfato (epiAoS). “Effects of St. John’s Wort (Hypericum perfo-bolizzati da CYP 3A4 e trasportati dalla glicoprotei- I risultati ottenuti hanno dimostrato che l’estratto ratum L.) extract on plasma androgen con-na-P, le preparazioni di H. perforatum hanno di H. perforatum non altera significativamente le centration in healthy men and women: a pilotmostrato di interagire con i farmaci di praticamen- concentrazioni plasmatiche degli androgeni presi study”, Phytother. Res., 2005, 19, 901-6te tutte le classi terapeutiche. in considerazione (p < 0,05), sebbene la combina- [Author affiliations: Laboratory of DrugAnche gli ormoni adrenocorticali e il cortisolo sono zione delle concentrazioni degli steroidi AoS e Disposition and Pharmacogenetics, Departmentdei substrati dell’enzima CYP 3A4 ed è stato dimo- epiAoS, che sono forme ridotte per azione dell’en- of Psychiatry and Behavioral Sciences, Medicalstrato che l’estratto di H. perforatum provoca l’au- zima 5_-riduttasi, sia significativamente declinata University of South Carolina, USA; Steroid andmento nelle urine del rapporto tra 6-`-idrossicor- in tutti i soggetti trattati (p < 0,02 fra tutti i sog- Immunobiochemistry Laboratory, Canterburytisolo e cortisolo; anche la clearance orale dell’eti- getti; p < 0,04 nei maschi). Inoltre, la concentra- Health Laboratories, Christchurch, New Zealand;nilestradiolo, un altro substrato per CYP 3A4, viene zione del testosterone rispetto a quella del diidro- Laboratory of Drug Disposition andaumentata da questo estratto. E’ stato quindi ipo- testosterone è risultata aumentata sia nei maschi Pharmacogenetics, Department oftizzato che il trattamento con l’estratto di H. perfo- che nelle femmine, sebbene l’aumento non abbia Pharmaceutical Sciences, Charleston, Southratum possa provocare la diminuzione delle con- raggiunto la significatività statistica. Questo dato Carolina, USA; Department of Surgery, Division ofcentrazioni di altri ormoni steroidei endogeni che suggerisce che l’estratto di H. perforatum sia un Transplantation, Medical University of South Carolina, USA].3 – Attività antifungina di saponine steroidee isolateda Smilax medicaIl genere Smilax (Smilacaceae) è formato da Per questo scopo, le radici di esemplari della ti tra 12,5 a 50 +g/l a seconda del ceppo; l’anti- circa 350 specie che sono ampiamente distri- pianta raccolti in Messico sono state estratte con fungino di sintesi ketoconazolo ha esibito nelle buite nelle regioni tropicali dell’Asia Orientale e metanolo e l’estratto ottenuto è stato frazionato stesse condizioni sperimentali valori di MICdel Sud e Nord America. Svariate di queste spe- con esano ed alcool butilico normale. La frazione varianti tra 0,78 e 1,56 +g/ml.cie sono state studiate chimicamente e per le solubile in n-BuOH è stata trovata contenere unaloro proprietà biologiche, trovando che esse sono miscela di saponine steroidee, dalla quale, dopo M. Sautour, T. Miyamoto, M.-A. Lacaille-la fonte di saponine steroidee e che esercitano le vari passaggi cromatografici, sono stati isolati tre Dubois “Steroidal saponins from Smilaxattività antiinfiammatoria, NO-modulatrice e anti- nuovi composti e la nota diaporoside A. medica and their antifungal activity”, J. Nat.leprosica. A queste indagini è sfuggita fino ad ora La valutazione dell’attività antifungina di questi Prod., 2005, 68, 1489-93 [Author affiliations:S. medica Schltdl. & Cham.. Questa specie è composti è stata effettuata nei confronti di tre Laboratoire de Pharmacognosie, Faculté destata recentemente studiata nell’ambito di un isolati clinici di Candida albicans, C. glabrata e C. Pharmacie, Université de Bourgogne, Dijonprogramma di collaborazione tra Francia e tropicalis impiegando il test delle diluizioni suc- Cedex, France; Graduate School ofGiappone con l’intento di individuare nuove sapo- cessive. Tre dei composti (due nuovi e quello Pharmaceutical Sciences, Kyushu University,nine steroidee ad attività antifungina. noto) sono risultati attivi, con valori di MIC varian- Fukuoka, Japan]. 67

4 – L’estratto di Vitex agnus-castus inibisce in vitro lacrescita cellulare e induce l’apoptosi delle celluleepiteliali prostatiche. L’estratto dei frutti di Vitex agnus-castus L. stesso estratto esercita un’attività antitumorale zione di tutte e tre le linee cellulari in modo con- (Lamiaceae) sono descritti produrre effetti contro differenti linee cellulari di tumori umani centrazione-dipendente e con una IC50 inferiore a benefici nelle malattie dipendenti dall’ec- (mammella, ovaio, stomaco, colon, cervice e pol- 10 +g/ml dopo 48 ore di esposizione. L’analisi cessiva concentrazione ematica di prolattina (ciclo mone); anche la crescita dei due tipi di fibroblasti della frammentazione del DNA ha suggerito che mestruale irregolare, sindrome premestruale, fase umani normali ha mostrato di essere inibita dall’e- una parte delle cellule sono andate in apoptosi. luteale anomala, mastodinia). Alcuni studi hanno stratto di V. agnus-castus. Poiché la diminuzione della proliferazione indotta dimostrato che questo estratto ed alcuni dei suoi Nonostante questi dati, nessuno studio è stato fino dall’estratto è stata parzialmente inibita da Z-VAD- costituenti chimici si legano ai recettori degli estro- ad ora dedicato ad indagare gli effetti dell’estratto fink, è stato ipotizzato che la morte apoptotica geni, seppure esclusivamente a quelli del sottotipo di V. agnus-castus sulla crescita delle cellule pro- delle cellule debba essere dipendente dalle caspa- ER-`. Un altro studio ha però rivelato che l’estrat- statiche. Per il primo studio condotto con questo si. Tuttavia, la determinazione della LDH ha indica- to di V. agnus-castus deve contenere dei fitoestro- intento, sono state scelte tre linee di cellule epite- to anche un effetto citotossico dell’estratto. geni non ancora identificati, poiché questa sostan- liali prostatiche umane – BPH-1 (cellule immorta- I risultati di questo studio mostrano che l’estratto za vegetale inibisce la crescita delle linee cellulari lizzate di iperplasia benigna), LNCaP (cancro pro- di V. agnus-castus contiene dei composti che inibi- di cancro mammario che rispondono agli estroge- statico sensibile agli ormoni) e PC-3 (cancro pro- scono la proliferazione di linee cellulari epiteliali ni. Ulteriori studi hanno anche dimostrato che lo statico avanzato refrattario agli ormoni) – , che prostatiche umane provocandone l’apoptosi. rappresentano differenti stadi del tumore prostati- Pertanto questo estratto andrebbe indagato come co. Gli effetti dell’estratto sulla vitalità di queste possibile fonte di agenti impiegabili nella preven- cellule sono stati osservati impiegando il saggio zione e/o nel trattamento del tumore prostatico e del WST-8-tetrazolio. La proliferazione delle cellu- anche dell’iperplasia prostatica benigna. le esposte al solo estratto o anche all’inibitore delle caspasi Z-VAD-fink è stata quantificata impiegan- M. Weisskopf, W. Schaffner, G. Jundt et Al., “A do il saggio del violetto cristallo. L’analisi del ciclo Vitex agnus-castus extract inhibits cell cellulare è stata effettuata mediante citometria di growth and induces apoptosis in prostate flusso, mentre per la misura della frammentazione epithelial cell lines”, Planta Medica, 2005, 71, del DNA è stato impiegato un metodo ELISA. Come 910-6 [Author affiliations: Institute of marker dell’effetto citotossico della sostanza in Pharmaceutical Biology, University of Basel, esame è stata adottata l’attività della lattato dei- Switzerland; Institute of Pathology, Kantonsspital drogenasi (LDH). Basel/University Clinics, Basel, Switzerland; L’estratto di V. agnus-castus ha inibito la prolifera- Department of Urology, Kantonsspital Basel/University Clinics, Basel, Switzerland].5 - Attività antiinfiammatoria topica delle foglie diSolenostemma argel. S olenostemma argel (Del.) Hayne tà antimicrobica e spasmolitica. e due noti glicosidi del kemferolo. Il derivato del (Asclepiadaceae) è un arbusto perenne che Uno studio condotto in collaborazione tra le pregnene (14`,15_-diidrossi-64pregnene-3,20- alligna nei deserti dell’Arabia, della Libia, del Università di Padova e di Trieste si è recentemente dione) e un glicoside noto del kempferolo (kempfe- Sudan, del Chad e della Palestina, dove è conosciu- proposto di indagare l’attività antiinfiammatoria rolo-3-O-rutinoside) hanno mostrato di esercitare to come “Argal” o “El Arghel”. Questa pianta è stata topica di vari estratti delle foglie di S. argel, impie- un’attività antiinfiammatoria topica paragonabile a impiegata in medicina per curare le bronchiti, i gando il test dell’edema indotto dall’olio di croton quella dell’indometacina. crampi gastrointestinali, i dolori di stomaco, le coli- nell’orecchio del topo. Il frazionamento delle foglie che, il raffreddore e le infezioni urinarie; in Libia e essiccate e polverizzate della pianta con vari sol- G. Innocenti, S. Dall’Acqua, S. Sosa, G. nel Chad, il decotto delle foglie di S. argal è ancora venti ha condotto ad isolare un estratto cloroformi- Altinier, R. Della Loggia “Topical anti-inflam- impiegato per trattare le nevralgie e la sciatica. Gli co che, applicato alla dose di 300 +g/cm2, ha ridot- matory activity of Solenostemma argel lea- studi fitochimici hanno rivelato che la pianta contie- to l’edema del 73%, mentre 100 +g/cm2 di indo- ves”, J. Ethnopharmacol., 2005, 102, 307-10 ne vari glicosidi del kempferolo, glicosidi di mono- metacina applicati nelle medesime condizioni spe- [Author affiliations: Dipartimento di Scienze terpeni e del pregnano e dei derivati triterpenici, rimentali hanno ridotto l’edema del 56%. Questo Farmaceutiche, Università di Padova; pregnenici e fenolici acilati. I pochi studi farmacolo- estratto ha rivelato di contenere un glicoside del Dipartimento di Economia e Merceologia, gici condotti su S. argel hanno evidenziato le attivi- pregnene non noto, un derivato del pregnene noto Università di Trieste].68

6 - Saponine furostanoliche e glucosidi megastigmaniciisoltati da Tribulus parvispinus esercitano un’attivitàcitotossica ed antiproliferativa contro linee celllularitumorali.T ribulus parvispinus Presl (Zygophyllaceae) mici delle parti aeree di T. parvispinus. Questa cemia), MCF7 (mammella) e HepG2 (epatoma). I è una pianta erbacea prostrata che cresce indagine ha portato all’individuazione di due composti 2 (IC50 0,5+M) e 5 (IC50 0,1 +M) hanno nelle regioni aride dell’Egitto, dell’Iraq, nuove saponine del tipo furostanolo cui è stato mostrato la più elevata attività contro U937. dell’Iran e del Pakistan. Delle circa 25 specie del dato il nome di parvispinoside A (1) e parvispino- genere Tribulus, solo T. terrestris, T. cistoides e T. side B (2), dei loro corrispondenti 22-O-metil A. Perrone, A. Plaza, E. Bloise, P. Nigro, A.I. pentandrus sono state studiate per le caratteri- derivati (3 e 4), di un nuovo glicoside del mega- Hamed, M.A. Belisario, C. Pizza, S. Piacente stiche fitochimiche. T. terrestris è inoltre una stigmano cui è stato dato il nome di parvispino- “Cytotoxic furostanol saponins and a mega- specie nota per le molteplici proprietà curative side C (6) e di una saponina nota del gruppo spi- stigmane glucoside from Tribulus parvispi- ed è stata a lungo impiegata nella medicina tra- rostanolo, la gitonina (5). Inoltre, sono stati isola- nus”, J. Nat. Prod., 2005, 68, 1549-53 dizionale Cinese e in quella Indiana. ti anche altri quattro glicosidi noti del megastig- [Author affiliations: Dipartimento di Scienze Nell’ambito di un programma di studio delle mano. Farmaceutiche, Università di Salerno; Faculty of piante del deserto egiziano, è stato intrapreso l’i- I composti da 1 a 6 sono stati studiati per l’atti- Science, South Valley University, Aswan, Egypt]. dentificazione e l’isolamento dei costituenti chi- vità citotossica contro le linee cellulari U937 (leu-7 - Nuovi rotenoidi isolati da Boerhaavia diffusa estudio dei loro effetti sulla motilità intestinale.B oerhaavia diffusa L. (Nyctaginaceae) è una addominale. Le radici di questa pianta fanno parte intestinale, trovando che tre di essi, incluso il pianta perenne nativa dell’India e del Brasile della medicina Ayurveda, che le impiega come nuovo boeravinone G, esercitano un’attività spa- le cui foglie e radici sono state diffusamen- diuretico, espettorante, vermifugo, analgesico e smolitica, bloccando le contrazioni indotte nell’ileote impiegate nella medicina popolare per curare per migliorare la funzionalità renale ed epatica. isolato di cavia in particolare dall’acetilcolina.una varietà di malattie, cha vanno dall’itterizia Gli studi farmacologici condotti con gli estratti diall’anemia, all’asma, alla dispepsia e al dolore B. diffusa hanno evidenziato la presenza delle atti- F. Borrelli, N. Milic, V. Ascione, R. Papasso, vità epatoprotettiva, immunostrimolante, ipoglice- A.A. Izzo, F. Petrucci, R. Valente, E. mizzante ed antiinfiammatoria/analgesica. Gli Fattorusso, O. Tagliatatela “Isolation of new studi fitochimici hanno invece condotto all’indivi- rotenoids from Boerhaavia diffusa and eva- duazione di molteplici composti appartenenti alle luation of their effects on intestinal motility”, classi degli alcalodi, flavonoidi, lignani e rotenoidi. Planta Medica, 2005, 71, 928-32 [Author affi- In questo studio, il frazionamento bioguidato di un liations: Dipartimento di Farmacologia estratto metanolico delle radici di B. diffusa ha Sperimentale, Università di Napoli “Federico II”; permesso l’isolamento di cinque rotenoidi, di cui Dipartimento di Chimica delle Sostanze Naturali, due nuovi cui sono stati assegnati i nomi boeravi- Università di Napoli “Federico II”]. none G e boeravinone H. Tutti questi composti sono stati indagati per i loro effetti sulla motilitàAttività del Comitato per i Prodotti MedicinaliVegetali dell’EMEA (HMPC).Da quando è stato fondato nel settembre l’efficacia delle medicine le cui sostanze attive inal products (CPMP/QWP/2819/00 Rev 1)” rap- del 2004, il Comitato dell’EMEA per i sono costituite da droghe vegetali e/o da loro presenta un aggiornamento, ora includente Prodotti Medicinali Vegetali (Herbal preparazioni. I testi di queste linee guida e dei anche i prodotti medicinali vegetali per uso tra-Medicinal Products Committee, HMPC) ha ela- documenti sono scaricabili dal sito dell’EMEA dizionale, della precedente linea guida di pariborato e pubblicato varie linee guida e altri (www.emea.eu.int). titolo. Il testo revisionato estende ai prodottidocumenti riguardanti la qualità, la sicurezza e La nuova “Guideline on quality of herbal medic- medicinali vegetali per uso tradizionale tutti i 69

principi generali della qualità farmaceutica, Al fine di consentire all’HMPC la preparazione di di prodotti, per i quali le combinazioni non devo- inclusi quelli relativi alle prove di stabilità (diret- no essere basate su validi e documentabili prin- tiva 2004/24/CE). Una ulteriore linea guida è monografie uniformi di piante medicinali utiliz- cipi terapeutici, ma i cui benefici devono essere stata aggiornata e pubblicata con il titolo tuttavia plausibili. Nel caso delle combinazioni “Guideline on specificatios: test procedures and zate sia nei prodotti medicinali vegetali di uso per uso tradizionale, i problemi relativi alla sicu- acceptance criteria for herbal substances, her- rezza divengono maggiormente critici perché, bal preparations and herbal medicinal pro- consolidato che nei prodotti medicinali vegetali non essendo richiesta la dimostrazione scientifi- ducts/traditional herbal medicinal products ca dell’efficacia, risulta più incerta la valutazio- (CPMP/QWP/2820/00 Rev 1), venendo a sosti- per uso tradizionale, sono stati pubblicati due ne dei rischi in confronto con i benefici. tuire la precedente Note for guidance; anche in Infine, il Comitato ha provveduto alla pubblica- questo caso, come specifica il titolo stesso, sono specifici documenti (EMEA/HMPC/182352/2005 zione del documento “Draft public statement on state introdotte nuove definizioni e spiegazioni “CPMP list of herbal drugs with seriuos risks, riferentesi specificatamente ai prodotti medici- ed EMEA/HMPC/182320/2005). Sulla base dei dated 1992” (EMEA/HMPC/246736/2005)”, con- nali vegetali per uso tradizionale; inoltre, poiché siderando che la lista delle piante pericolose la direttiva 2004/24/CE ammette la presenza nei criteri stabiliti da questi documenti, l’HMPC ha pubblicata nel 1992 dal CPMP rappresenti anco- prodotti medicinali vegetali per uso tradizionale ra una valida fonte di informazioni su quelle che, anche di vitamine e di sali minerali, la nuova iniziato la preparazione delle monografie euro- secondo le autorità sanitarie, associano gravi linea guida copre anche gli aspetti relativi a problemi di sicurezza a non evidenti o ricono- queste combinazioni. pee di piante medicinali prendendo in conside- sciuti benefici. Per quanto riguarda la qualità dei prodotti medi- cinali vegetali e la sicurezza dei consumatori, è razione per primi il seme di lino, la piantaggine B. Steinhoff “Scientific evaluation of herbal stato pubblicato il documento “Draft public sta- medicinal products by the HMPC”, tement on good agricultural and collection prac- e la valeriana. Phytomedicine, 2005, 12, 766-7 [Author affi- tice for starting materials of herbal origin liation: ESCOP Scientific Committee]. (EMEA/HMPC/246816/2005)”, che è basato sui Dal punto di vista scientifico, molto importante è precedenti Points to consider di pari argomento. la nuova “Draft guideline on the clinical asses- sment of fixed combinations of herbal substan- ces/herbal preparations (EMEA/HMPC/ 166326/2005)”, che fornisce le raccomandazio- ni su come debba essere strutturata la docu- mentazione clinica relativa ai prodotti medicina- li vegetali di uso consolidato contenenti combi- nazioni fisse di più sostanze vegetali. Nonostante non venga richiesta la presentazio- ne della documentazione clinica per la registra- zione dei prodotti medicinali vegetali per uso tradizionale, le norme contenute in questa linea guida sono applicabili anche a questa categoriaProdotti medicinali vegetali per uso tradizionale. Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema del disegno di legge per l’introduzione nell’ordinamento giuridico italiano del nuovo testo della direttiva europea 2001/83/CE. Come è noto, il testo di questa direttiva fondamentale, che rappresenta il codice comunitario relativo ai prodot- ti medicinali per uso umano, deve ora includere i criteri aggiuntivi stabiliti dalla recente direttiva 2004/27/CE ed i criteri stabiliti dall’altrettan- to recente direttiva 2004/24/CE, che introduce la nuova categoria dei prodotti medicinali vegetali per uso tradizionale e istituisce le regole per la loro registrazione. Società Italiana di Fitoterapia XII CONGRESSO NAZIONALE DI FITOTERAPIA 2-4 giugno 2006, Hotel Sans Souci, Gabicce Mare (PU) GVEdizioni® - Via Savona, 94 - 20144 Milano Tel.: 02 48952587/48952874; fax 02 474042. E-mail: [email protected] ; sito web: www.natural1.it70

®® È una pubblic®azione della GVEdizioni® E-mail: [email protected] a cura della S.I.FIT., Società Italiana di Fitoterapia 30-01-2006 N° 13Sede Sociale: Dipartimento di Scienze Ambientali - Sezione di Biologia Farmaceutica,Università degli Studi di SienaVia T. Pendola 62 - 53100 Siena - Tel. 0577 233525, Fax 0577 233509e-mail: [email protected] - website: www.sifit.orgSommario N.00La ricerca clinica sulle sostanze vegetali Rassegne1. Efficacia e tollerabilità di una associazione di un 5. Recenti progressi nello studio di Verbascum estratto della radice di Urtica dioica con un estratto thapsus L. del frutto di Serenoa repens nella riduzione dei sin- tomi dell’ipertrofia prostatica benigna. Contributi italiani alla ricerca sulle piante medicinali2. Consumo di fibre dalla dieta e rischio di contrarre il 6. Correlazioni struttura-attività in saponine isolate cancro colorettale: una analisi dei dati aggregati provenienti da studi prospettici di coorte. da Allium hirtifolium e da Allium elburzense e loro attività antispasmodica.Studi sulle caratteristiche chimiche e biologiche dellepiante medicinali 7. Attività antiinfiammatoria del verminoside isolato3. L’iperforina (Hypericum perforatum) agisce in vitro da Kigelia africana. e in vivo come un inibitore dell’angiogenesi. 8. Studio chimico e biologico di Hypericum trique-4. Inibitori delle colinesterasi isolati dai bulbi di trifolium. Crinus x powelli. 9. Il succo dei frutti del fico d’India possiede proprietà epatoprotettrici. PHARMAKON La scoperta della medicina e dei rimedi naturali raccontati attraverso il mito da Ernesto Riva 312 pagine GVEdizioni® - Via Savona, 94 Euro 19,50 20144 Milano Tel.: 02 48952587/48952874 fax 02 474042 E-mail: [email protected] Sito web: www.natural1.it 71

1 – Efficacia e tollerabilità di una associazione di unestratto della radice di Urtica dioica con un estrattodel frutto di Serenoa repens nella riduzione dei sintomidell’ipertrofia prostatica benigna. La valutazione dell’efficacia e della tollera- studio prospettico multicentrico condotto su (-6 punti contro -4 punti; P = 0,003), con una bilità di un prodotto contenente per capsu- pazienti anziani sofferenti dei sintomi alle basse tendenza nella stessa direzione durante 16 set- la una combinazione fissa costituita da vie urinarie provocati dall’ipertrofia prostatica timane della seconda fase. Il miglioramento ha 160 mg dell’estratto dei frutti di Serenoa repens benigna. Un totale di 257 pazienti con questa compreso sia i sintomi ostruttivi che quelli irrita- (Bertram) J.K. Small (Arecaceae) WS 1473 e da diagnosi è stato randomizzato in due gruppi tivi. I pazienti del gruppo placebo hanno invece 120 mg dell’estratto delle radici di Urtica dioica (rispettivamente 129 e 128 pazienti), il primo denunciato un marcato peggioramento dei sin- L. (Urticaceae) WS 1031 è stata lo scopo di uno dei quali, dopo un washout di 2 settimane con tomi durante il periodo di controllo. La tollerabi- un placebo, è stato trattato per 24 settimane lità del trattamento attivo è risultata comparabi- con 2 capsule/die del prodotto, mentre il secon- le con quella del placebo. In conclusione, i risul- do gruppo è stato trattato con il placebo per la tati di questo studio dimostrano chiaramente che medesima durata. Al termine del periodo di trat- un’associazione fissa dei frutti di Serenoa repens tamento, a tutti i pazienti è stato somministrato e delle radici di Urtica dioica è superiore al pla- in condizioni aperte il prodotto in studio per ulte- cebo nel migliorare i sintomi ostruttivi e irritativi riori 24 settimane. Gli end-points adottati sono anche gravi provocati nei pazienti anziani dall’i- stati le variazioni del punteggio della scala I-PSS pertrofia prostatica benigna e che la sua tollera- (International Prostate Symptos Score) desunto bilità è eccellente. dalle risposte dei pazienti ad un questionario di autovalutazione e dei parametri di flusso urina- N. Lopatkin, A. Sivkov, C. Walther et Al., “Long- rio rilevati mediante sonografia. Durante la term efficacy and safety of a combination of prima fase di trattamento, i pazienti che aveva- sabal and urtica extract for lower urinary tract no assunto il prodotto contenente la combina- symptoms - A placebo-controlled, double- zione di serenoa e ortica radice hanno subito blind, multicenter trial”, World J. Urol., 2005, una sostanziale maggiore riduzione del punteg- 23, 139-46 [Author affiliation: Institute of Urology, gio I-PSS rispetto ai pazienti del gruppo placebo Moscow, Russia].2 – Consumo di fibre dalla dieta e rischio di contrarreil cancro colorettale: una analisi dei dati aggregatiprovenienti da studi prospettici di coorte. L’inconsistenza dei risultati degli studi dati ottenuti sono stati successivamente g. Il valore di RRs è risultato pari a 1,00 per il osservazionali condotti per verificare le aggregati impiegando un modello ad effetto cancro del colon e pari a 0,85 per il cancro ret- possibili correlazioni tra consumo di random. Come end-point principale è stata tale. Questa analisi integrata di 13 studi di fibre attraverso la dieta e il rischio di contrarre assunta l’incidenza del cancro colorettale. coorte ha dimostrato che il consumo di fibre il cancro colorettale ha favorito il sorgere di Durante gli anni di sorveglianza, sono stati vegetali è inversamente correlato con il rischio aspre controversie. Al fine di risolvere il dilem- registrati 8.081 casi di cancro colorettale. Il di contrarre il cancro colorettale, ma quando ma sull’esistenza della effettiva capacità delle confronto tra il più basso e il più alto quintile di sono stati considerati gli altri fattori di rischio fibre alimentari di proteggere l’uomo da questo consumo di fibre alimentari ha trovato nel alimentare l’incidenza di questo tumore non è tipo di tumore, sono stati selezionati 13 studi di modello aggiustato per l’età una correlazione risultata correlata con il consumo di fibre. coorte condotti nell’ambito del Pooling Project inversa tra l’incidenza del cancro colorettale e of Prospective Studies of Diet and Cancer. I dati la quantità di fibre consumata (RR = 0,84); tut- Y. Park, D.J. Hunter, D. Spiegelmen et Al., estratti da questi studi provengono da 725.628 tavia, quando i dati sono stati aggiustati tenen- “Dietary fiber intake and risk of colorectal can- soggetti maschi e femmine, seguiti da un mini- do conto di altri fattori di rischio (RR = 0,95), la cer: a pooled analysis of prospective cohort mo di 6 fino ad un massimo di 20 anni. La correlazione è risultata statisticamente non studies”, JAMA, 2005, 294, 2849-57 [Author stima dei rischi relativi (RRs) ai singoli studi e significativa. Il valore di RR è risultato pari a affiliation: Department of Nutrition, Harvard School al sesso è stata effettuata impiegando il 1,18 per consumi giornalieri di fibre inferiori a of Public Health, Boston, Mass., USA]. modello dei “Cox proportional hazards” ed i 10 g e pari a 1,00 per consumi superiori a 3072

3 – L’iperforina (Hypericum perforatum) agisce in vitroe in vivo come un inibitore dell’angiogenesi.Come è noto, l’iperforina è uno dei principali giustificato l’impiego topico tradizionalmente fatto ta o meno con l’inibizione dell’angiogenesi. Per costituenti attivi di Hypericum perforatum L. degli estratti lipofili di H. perforatum per curare le questo scopo, sono stati istituiti esperimenti in (Guttiferae). La struttura chimica di questo scottature e le ferite. Studi di altro genere hanno vitro che hanno dimostrato come questo compo-composto è costituita dallo scheletro del floroglu- stabilito che l’iperforina è un potente inibitore della sto sia in grado di bloccare la formazione di micro-cinolo, che reca come sostituenti delle catene iso- proliferazione cellulare e che inibisce in maniera vasi in una matrice contenente cellule endotelialipreniche. L’iperforina è un efficace antidepressivo dose-dipendente la crescita di svariate linee cellu- dermali umane (HDMEC). In questi esperimenti, l’i-e studi relativamente recenti hanno dimostrato lari tumorali attivando meccanismi apoptotici perforina ha ridotto la proliferazione delle HDMECche questa proprietà dipende dall’inibizione della mediati dai mitocondri. Indagini più recenti hanno in maniera dipendente dalla dose e senza esercita-ricaptazione di importanti neurotrasmettitori. permesso di verificare che nei meccanismi di re effetti citotossici o indurre apoptosi. Quando aQuesto composto è anche un inibitore sia della induzione dell’apoptosi attivati dall’iperforina sono ratti Wistar è stato impiantato il carcinoma mam-cicloossigenasi di tipo 1 sia della 5-lipossigenasi coinvolte anche le caspasi e che questo composto mario MT-450, il trattamento di questi animali coned è pure un antibiotico capace di impedire la cre- interagisce sinergisticamente con l’ipericina. iniezioni peritumorali di iperforina ha inibito la cre-scita di vari batteri Gram-positivi, inclusi alcuni L’attività antitumorale dell’iperforina è stata con- scita tumorale sia mediante l’induzione dell’apop-ceppi resistenti alla meticillina; risulta pertanto fermata in alcuni modelli in vivo. L’angiogenesi è tosi sia riducendo la vascolarizzazione della massa un processo fisiologico che, essendo però coinvol- tumorale (questo secondo effetto è stato valutato to anche in vari processi patologici, è considerato mediante la colorazione in situ dei microvasi di importanza chiave per l’invasione di ulteriori CD31-positivi formantisi nello stroma tumorale). tessuti da parte delle cellule tumorali e per la for- Questi dati suggeriscono che l’iperforina, oltre ad mazione delle metastasi (nonostante l’angiogene- indurre l’apoptosi delle cellule tumorali, sopprima si venga attivata in condizioni fisiologiche, per l’angiogenesi mediante un effetto non tossico esempio per lo sviluppo embrionale o per la ripa- esercitato sulle cellule endoteliali. razione delle ferite, il mancato controllo di questo processo è responsabile, oltre che della diffusione C.M. Schempp, J. Kiss, V. Kirkin et Al., dei tumori e della formazione delle metastasi, “Hyperforin acts as an angiogenesis inhibitor anche di malattie come la psoriasi o la retinopatia in vitro and in vivo”, Planta Medica, 2005, 71, diabetica). Poiché la formazione di nuovi vasi è 999-1004 [Author affiliation: Department of essenziale per la crescita tumorale e per il pro- Dermatology, University of Freiburg, Germany; cesso di metastatizzazione, l’inibizione dell’angio- Department of Dermatology, Semmelweis genesi rappresenta un target fondamentale ai fini University, Budapest, Hungary; Institute of del progresso della terapia dei tumori. Il presente Toxicology and Genetics, Forschungszentrum studio ha quindi assunto come obiettivo la verifica Karlsruhe, Germany; Department of Dermatology, se l’attività antitumorale dell’iperforina è associa- Venerology and Allergology, University of Leipzig, Germany].4 - Inibitori delle colinesterasi isolati dai bulbi diCrinum x powelli.L’alcaloide galantamina, un inibitore delle di inibitori delle colinesterasi. L’estratto etanolico nente al genere Crinum, precisamente C. moorei, colinesterasi isolato da Galanthus nivalis L. grezzo dei bulbi di Crinum x powelii Hort ex Baker, risultato essere un inibitore dell’acetilcolinesterasi (Amaryllidaceae), è uno dei pochi farmaci un ibrido di C. moorei Hook. f. e di C. longifolium è l’1-O-acetilcorina, che è due volte più attiva dellaattualmente impiegati per la terapia del morbo di Roxb. oggetto di coltivazione per via dei suoi ele- galantamina).Alzheimer. La famiglia delle Amaryllidaceae com- ganti fiori, ha mostrato di inibire significativamen-prende anche il genere Crinum; le 65 specie te l’attività dell’acetilcolinesterasi quando sottopo- J. Kissling, J.-R. Ioset, A. Marston et Al., “Bio-appartenenti a questo genere hanno una distribu- sto al test di Ellman. Il frazionamento bioguidato di guided isolation of cholinesterase inhibitorszione pan-tropicale e molte di loro vengono tradi- questo estratto ha sorprendentemente portato ad from the bulbs of Crinum x powelii”,zionalmente impiegate in medicina. A causa del- identificare l’estere etilico dell’acido linoleico come Phytotherapy Research, 2005, 19, 984-7l’appartenenza alla stessa famiglia di G. nivalis, le l’unico composto attivo contro l’acetilcolinesterasi [Author affiliation: Laboratoire despecie del genere Crinum sono state l’oggetto di e non qualche alcaloide come ci si poteva aspetta- Pharmacognosie et Phytochimie, Université deun programma di screening come potenziali fonti re (l’unico alcaloide isolato da una specie apparte- Genève, Switzerland]. 73

5 – Recenti progressi nello studio di Verbascum thapsus L.L’importante famiglia delle appartenenti a questa famiglia crescono gene- fici realizzati in epoca moderna, con particolare Scrophulariaceae comprende oltre 200 ralmente nei climi temperati e nelle regioni riferimento a quelli che hanno messo in eviden- generi e circa 2500 specie. Le piante subtropicali e molte di loro producono dei fiori za l’attività antibatterica dell’estratto acquoso di grande bellezza. Un notevole numero delle delle foglie (in particolare contro Klebsiella specie è anche impiegato in medicina o lo è pneumoniae e Staphylococcus aureus), che ne stato. La più importante tra queste ultime spe- giustifica in questo modo il tradizionale impie- cie è Verbascum thapsus L. (tasso barbasso), go nelle malattie polmonari. usata in passato per curare le malattie polmo- nari, le malattie infiammatorie, l’asma, la diar- A.U. Turker,. E. Gurel “Common Mullein rea e l’emicrania, ma i cui fiori e foglie essicca- (Verbascum thapsus L.): recent advances in ti, i loro estratti alcoolici e acquosi e l’olio research”, Phytotherapy Research, 2005, 19, essenziale sono da qualche tempo ritornati 733-9 [Author affiliation: Abant Izzer Baysal l’oggetto di ampia commercializzazione. Questa University, Faculty of Science and Arts, rassegna analizza i risultati degli studi scienti- Separtment of Biology, Bolu, Turkey].6 – Correlazioni struttura-attività in saponine isolate daAllium hirtifolium e da Allium elburzense e loro attivitàantispasmodica.Lo studio fitochimico dei fiori di Allium hirtifolim la struttura chimica delle saponine indagate e l’at- nella posizione 6 e il glucosio legato alla posizione Boiss (Alliaceae), una specie selvatica che tività riscontrata. 3 deprimono invece l’attività. Gli elburzenosidi C1 e cresce in Iran, ha condotto all’isolamento di L’esame dei dati ha rivelato gli effetti altamente C2 e l’aganpantagenina sono risultati i più efficacisei nuove saponine furostanolihe e spirostanoliche, positivi di un idrossile in posizione 5 della molecola nel ridurre le contrazioni dell’ileo isolato di caviache sono state chiamate irtifoliosidi A1, A2, B, C1, e del glucosio legato alla posizione 26; un idrossile indotte dall’istamina.C2 e D, e di tre saponine spirostanoliche note.Queste nuove saponine, ed anche quattro saponine E. Basile, R. Capasso, A.A. Izzo, V. Lanzotti, S.E.isolate nel corso di una precedente indagine da Sajjadi, B. Zolfaghari “Structure-activity rela-Allium elburzense Wendelbo, gli elburzenosidi A1, tionships for saponins from Allium hirtifoliumA2, C1 e C2, nonché la sapogenina agapantageni- and Allium elburzense and their atispasmodicna, anch’essa isolata da A. alburzense, sono state activity”, Planta Medica, 2005, 71, 1010-8sottoposte a saggi biologici per valutare la loro pos- [Author affiliations: DISTAAM, Università del Molise,sibile attività antispasmodica. I risultati ottenuti Campobasso; Dipartimento di Farmacologiaapplicando il test dell’ileo isolato di cavia sono poi Sperimentale, Università di Napoli “Federico II”;serviti per determinare le correlazioni esistenti tra Departmet of Pharmacognosy, Isfahan University of Medical Sciences, Isfahan, Iran].7 – Attività antiinfiammatoria del verminoside isolato daKigelia africana.Kigelia africana (Lam.) Benth (Bignoniaceae) è un steroidi e delle cumarine, mentre dai frutti e dalle crescita delle cellule dell’epidermide). Mentre lealbero tropicale impiegato nella medicina popolare foglie sono stati isolati dei flavonoidi e ancora degli cortecce di K. africana e i loro estratti con solventiAfricana per le sue proprietà curative. Le prepara- iridoidi. Gli estratti dalla corteccia delle radici e del apolari sono stati ben studiati fitochimicamente ezioni ottenute dai frutti sminuzzati servono come fusto con etilene contengono naftochinoni e hanno farmacologicamente, i frutti e i loro estratti con sol-emolliente, come anti-eczema, come anti-psoriasi mostrato di esercitare le attività antitripanosoma, venti apolari sono stati scarsamente indagati.e per trattare le ferite e le ulcerazioni della pelle; le antimicrobica e citotossica contro linee cellulari di Scopo dello studio oggetto della presente recensio-preparazioni ottenute dalle radici vengono invece melanoma e di carcinoma renale (il fatto che que- ne è stato quello di esaminare la composizione diimpiegate per curare le malattie veneree, le emor- sti estratti siano in grado di contrastare la crescita un estratto metanolico dei frutti della pianta e diroidi e i reumatismi. Dalla corteccia delle radici di K. cellulare ne giustifica l’impiego nella cura della saggiare nei macrofagi J744.A1 stimolati per 24africana sono stati isolati dei composti iridoidi, degli psoriasi, una malattia caratterizzata dalla eccessiva ore con lipopolisaccaridi gli effetti dei suoi principa-74

li costituenti come eventuali mediatori dell’espres- fiammatoria (il verbascoside ha mostrato di eserci- P. Picerno, G. Autore, S. Marzocco, M. Meloni, R.sione della ossido nitrico sintasi inducibile (iNOS) e tare effetti sull’attività di iNOS solo a concentrazio- Sanogo e R.P. Equino “Anti-inflammatory activitydella biosintesi di NO. Lo studio fitochimico dell’e- ni elevate). L’estratto etilenico grezzo e il vermino- of verminoside from Kigelia africana and evalua-stratto ha rivelato che l’iridoide verminoside ne è il side non hanno mostrato di influire in vitro sulla tion of cutaneous irritation in cell cultures andprincipale costituente e che è presente una serie di vitalità e sulla crescita cellulare e neppure di esse- reconstituted human epidermidis”, J. Nat. Prod.,composti polifenolici comprendendente anche il re attivi nel modello dell’epidermide umana ricosti- 2005, 68, 1610-4 [Author affiliations: Facoltà diverbascoside. Il verminoside ha inibito in vitro sia tuita (RHE.3D); le due sostanze non hanno provoca- Farmacia e Master in Scienze e Tecnologiel’espressione di iNOS sia la biosintesi di NO indotta to nelle cellule RHE il rilascio di mediatori proin- Cosmetiche, Università di Salerno; VitroScreen Srl,dai lipopolisaccaridi nei macrofagi J774.A1, sugge- fiammatori né hanno indotto in queste cellule modi- Milano; Faculté de Médicine, Farmacie etrendo che questo composto eserciti l’attività antiin- ficazioni istomorfologiche. d’Odontostomatologie, Université de Bamako, Mali].8 - Studio chimico e biologico di Hypericum triquetrifolium.Le piante del genere Hypericum tata ad alcune zone aride del Sud. L. Pistelli, A. Bertoli, I. Morelli, F. Menichini, (Hypericaceae) vengono diffusamente In questo studio, cinque estratti della parte aerea R.A. Musmanno, T. Di Maggio, G. Coratza impiegate in medicina per le loro proprietà di H. triquetrifolium e i composti puri in essi con- “Chemical and antibacterial evaluation ofcurative. Svariate specie appartenenti a questo tenuti sono stati saggiati per l’attività antibatteri- Hypericum triquetrifolium Turra”,genere contengono composti chimici – benzopi- ca contro 31 ceppi gram-positivi e gram-negati- Phytotherapy Research, 2005, 19, 787-91rani, flavonoidi, xantoni, tannini – di cui è ricono- vi impiegando il metodo delle diluizioni di Lorian. [Author affiliations: Dipartimento di Chimicasciuta l’attività antimicrobica. Solamente l’estratto con etile acetato ha mostra- Bioorganica e Biofarmacia, Università di Pisa;Pochi studi sono stati però realizzati su H. trique- to una debole attività contro ceppi di Dipartimento di Scienze Farmaceutiche,trifolium Turra, erba di S. Giovanni crespa, una Staphylococcus; responsabili di questa attività Università di Cosenza; Dipartimento di Biologiaspecie ben rappresentata nelle regioni dell’area sono risultati flavonoidi come la quercina e la Molecolare, Laboratorio di Biologia deimediterranea, ma la cui presenza in Italia è limi- 13,II8-biapigenina. Microorganismi, Università di Siena].9 - Il succo dei frutti del fico d’India possiede proprietàepatoprotettrici.Studi in vitro e in vivo ed anche indagini epi- valutare l’effetto preventivo, ad un secondo grup- vamente dal trattamento sia curativo che preven- demiologiche dimostrano che gli antiossi- po di ratti è stata somministrata una dose giorna- tivo con il succo. Gli Autori hanno ipotizzato che danti naturali svolgono un’azione protettiva liera di succo (3 ml/ratto) per 9 giorni consecutivi l’azione epatoprotettrice esercitata dal succo deicontro alcune malattie e, in particolare, che pos- e al nono giorno gli animali sono stati trattati con frutti del fico d’India sia correlata alla frazione fla-sono preservare la funzionalità epatica dai danni lo stesso agente epatotossico. L’esame morfologi- vonoidica in esso contenuta.ossidativi. Un precedente studio aveva indagato le co del fegato e le analisi biochimiche sono stateproprietà antiossidanti del succo dei frutti di effettuate 24, 48 e 72 ore dopo l’induzione del E.M. Galati, M.R. Mondello, E.R. Lauriano, M.F.Opuntia ficus indica (L.) Mill. (Cactaceae); nel pre- danno epatico. I dati istologici raccolti hanno Traviano, M. Galluzzo, N. Miceli “Opuntiasente studio, gli stessi Autori si sono posti l’obiet- dimostrato che già dopo 48 ore il parenchima ficus indica (L.) Mill. fruit juice protects livertivo di valutare se la somministrazione acuta e epatico è ritornato normale e che i danni com- from carbon tetrachloride-induced injury”,cronica del medesimo succo può ridurre l’epatos- plessivamente provocati dalla somministrazione Phytotherapy Research, 2005, 19, 796-800sicità del tetracloruro di carbonio. del CCL4 sono scomparsi completamente alla set- [Author affiliations: Dipartimento Farmaco-Per gli scopi sopra esposti, un gruppo di ratti è tantaduesima ora. L’aumento della concentrazione Biologico, Facoltà di Farmacia, Università distato trattato oralmente con il succo (3 ml/ratto) 2 plasmatica degli enzimi GOT e GPT provocato dal Messina; Dipartimento di Biologia Animale e diore dopo la somministrazione del CCl4. Al fine di tetracloruro di carbonio è stato ridotto significati- Ecologia Marina, Messina].La fitoterapia nei libriL. Zhang, A.L. Demani (Eds.) “Natural products: drug discovery and therapeutic medicine”, Humana Press, Towota, NJ, USA, 2005 (ISBN 1-588-29-383-1). Società Italiana di Fitoterapia XII CONGRESSO NAZIONALE DI FITOTERAPIA 2-4 giugno 2006, Hotel Sans Souci, Gabicce Mare (PU) 75

®® È una pubblic®azione della GVEdizioni® E-mail: [email protected] a cura della S.I.FIT., Società Italiana di Fitoterapia 28-02-2006 N° 14Sede Sociale: Dipartimento di Scienze Ambientali - Sezione di Biologia Farmaceutica,Università degli Studi di SienaVia T. Pendola 62 - 53100 Siena - Tel. 0577 233525, Fax 0577 233509e-mail: [email protected] - website: www.sifit.orgSommario N.00La ricerca clinica sulle sostanze vegetali 5. Attività virucida contro HSV-1 e HSV-2 dell’olio1. Effetti di Panax ginseng sui livelli ematici di glucosio essenziale di Leptospermum scoparium ricco in `-trichetoni. e sulla performance cognitiva di volontari sani. Rassegne2. Uno studio clinico controllato dell’efficacia 6. Proteine della soia, isoflavoni e salute dell’estratto di iperico in pazienti con sintomi lievi di depressione o con distimia. cardiovascolare: esame della letteratura e giudizio da parte dell’American Heart Association.Studi sulle caratteristiche chimiche e biologiche dellepiante medicinali Effetti collaterali di piante medicinali3. Effetti dell’olio di aglio sull’osteoporosi menopausale: 7. Danni muscolari provocati da Cimicifuga racemosa. studio di confronto in ratte ovariectomizzate con gli Contributi italiani alla ricerca sulle piante medicinali effetti della lovastatina e del 17`- estradiolo. 8. Glicosidi pregnanici solforati isolati da Periploca4. Attività antidiabetica esercitata nel topo trattato graeca. con basse dosi multiple di streptozotocina da componenti di Aloe arborescens. PHARBMIOSAINTKESOI N Ldaesicporpienrctiapidealtltaivmi edicina delle piantee dei rimedi naturali raccontati attraverso il mito Raccolta tratta dagli “Approfondimenti di CdhaimEicran”efisrmtoatiRdiva a Giuseppe Mustich e pubblicati sul mensile Natural 1. Nel volume sono utilizzati formule, disegnate a mano, schemi e meccanismi chimici, in modo essenziale e conciso con spiega- 3Ebibtz1umri2ioroaoolmpnilloc1aeiah9ggdgs,iei5neici,nn0ethatiteaedcgsdiuileipibaiisitapoienrcistonheudtiimeodvgtiiatrciiranhinntepeoaeartelsuelGssarTasaiVeegmnl,igEld.a.cii:dgTchd0naaieezzli2lifiiail2ofoecca4a0nncep8rx1oinpie9®m4szau05ua4z-np22iltdVloaM5ie4egni8sal7nipilol7ae4raenSi/r0nNn4odaa4co8enavailt9nplfouefio5arnal2vaiianli.8ea,cl7etam9t4tti4tievoitdrtaaàe- GVEdzioni® - 02 48E95-m25a8il7:/g48v9p5u2b8b7l4@. tin.it E-mail: [email protected] itWo ewbesibte::wwwwww.n.naatuturarla1l.1it.it76

1 – Effetti di Panax ginseng sui livelli ematici di glucosioe sulla performance cognitiva di volontari sani.Dosi singole di preparazioni di Panax gin- prietà ipoglicemizzanti della pianta. Per tentare di glucosio migliorano la performance nei tests di seng C.A. Meyer (Araliaceae) hanno risolvere il problema, sono stati arruolati 27 abilità aritmetica e aumentano la capacità di recentemente mostrato di abbassare i volontari sani per partecipare ad uno studio clini- sopportare la fatica mentale. L’estratto di ginsenglivelli ematici del glucosio e di indurre un miglio- co in doppio cieco, contro placebo e con disegno da solo ha causato la riduzione dei livelli ematiciramento delle capacità cognitive di volontari crossover, che prevedeva venissero sottoposti di glucosio dopo 1 ora dalla somministrazione.digiuni. I meccanismi con cui il ginseng provoca prima di ogni trattamento ad una batteria di tests Gli stessi risultati non hanno però rivelato laquesti effetti sono ignoti; tuttavia, è possibile ipo- di abilità cognitiva (Serial Threes subtraction presenza di effetti sinergistici tra ginseng etizzare che il miglioramento osservato delle task, Serial Seven subtraction task, Rapid Visual glucosio esogeno nei riguardi della perform-capacità cognitive possa dipendere dalle pro- Information Processing task, “mental fatigue” ance cognitiva. visual analogue scale), che ricevessero poi cap- Questo studio conferma che gli estratti di P. gin- sule contenenti un estratto di ginseng oppure un seng possiedono proprietà gluco-regolatorie e placebo e, trascorsi 30 minuti, una bevanda con- che migliorano la performance cognitiva dei sog- tenente glucosio o una bevanda senza glucosio. getti trattati. L’esistenza di un rapporto causale Dopo ulteriori 30 minuti, i volontari sono stati poi tra gli effetti della pianta sulla glicemia e gli effet- sottoposti sei volte in immediata successione ti sulla performance cognitiva rimane dubbia. alla stessa batteria di tests di abilità cognitiva. In dipendenza dello stato del crossover in un parti- J.L. Reay, D. Kennedy, A. Scholey “Effects of colare giorno, i volontari potevano quindi risulta- Panax ginseng, consumed with and without re allocati nei seguenti gruppi: 0 mg glucosio/0 glucose, on blood glucose levels and cogniti- mg ginseng (gruppo placebo), 200 mg ginseng/0 ve performance during sustained “mental mg glucosio (gruppo ginseng), 0 mg ginseng/25 demanding” tasks”, J. Psychopharmacol., g glucosio (gruppo glucosio), 200 mg ginseng/25 2006, January 9 (electronic publication g glucosio (gruppo ginseng/glucosio). ahead of print) [Author affiliation: Human I risultati hanno mostrato che sia il ginseng che il Cognitive Neuroscience Unit, Northumbria University, Newcastle-upon-Tyne, UK].2 – Uno studio clinico controllato dell’efficacia dell’e-stratto di iperico in pazienti con sintomi lievi didepressione o con distimia.Uno studio randomizzato, in doppio cieco e gi del Beck Depression Inventory (BDI) e delle ico, senza apparente differenze tra le dosi calco- contro placebo è stato condotto su pazien- Visual Analog Scales (VAS) sono stati invece late in base alla concentrazione di ipericina, ti con lievi disturbi depressivi o con disti- assunti come parametri secondari di efficacia. risulta efficace nell’attenuare i sintomi lievi-mia* con lo scopo di verificare quali entità dia- Dopo 6 settimane di trattamento, i dati raccolti moderati della depressione in pazienti con pun-gnostiche di queste malattie sono maggiormen- hanno dimostrato una notevole discrepanza delle teggio HAM-D fino a 17; i dati raccolti suggeri-te sensibili a due differenti dosi di un estratto di risposte all’iperico tra i pazienti distimici e non scono tuttavia una resistenza all’iperico deiiperico (Hypericum perforatum L., Clusiaceae). distimici, essendo risultata in questi ultimi una pazienti che presentano i sintomi della distimia.Centocinquanta pazienti di età compresa tra 25 tendenza ad essere più sensibili alla pianta (piùe 70 anni, con diagnosi secondo la ICD-10 frequente miglioramento del punteggio HAM-D, * Gruppo di sintomi che comprende pessimismo, insicurezza,(International Classification of Diseases, 10th ma differenza statisticamente non significativa autosvalutazione, inadeguatezza, inefficienza, stanchezza eEdition) di episodi di depressione di lieve-mode- rispetto ai pazienti distimici). Quando la valuta- bisogno di dormire; quando questi sintomi non sono associa-rata gravità o di distimia (punteggio HAM-D zione degli effetti dei trattamenti è stata effettua- ti anche a manifestazioni deliranti, melanconia, alterazioni(Hamilton Depression Scale) compreso fra 7 e ta in base alla scala BDI, le due dosi di iperico dell’appetito e della libido e rallentamento psichico, la distimia17) sono stati trattati per 3 volte al giorno con sono apparse significativamente più efficaci del si differenzia dalla depressione (N.d.R.).270 mg di un estratto formulato in modo da con- placebo. Miglioramenti in risposta all’ipericotenere lo 0,12% di ipericina o per 3 volte al gior- sono risultati evidenti anche quando la valutazio- C. Randlov, J. Mehlsen, C.F. Thomsen et Al.,no con 270 mg di un estratto formulato in modo ne è stata effettuata in base alle scale VAS, ma “The efficacy of John’s wort in patients withda contenere lo 0,18% di ipericina oppure per 3 anche in questo caso questi miglioramenti sono minor depressive symptoms or dysthimia – Avolte al giorno con un placebo. E’ stato stabilito stati presentati solo dai pazienti non distimici (le double-blind placebo-controlled study”,che dovesse essere giudicata come indicatore differenze rispetto ai pazienti distimici non sono Phytomedicine, 2006, January 16 (electronicdella risposta clinica al trattamento la riduzione tuttavia risultate significative). publication ahead of print) [Author affiliation:del 50% del punteggio HAM-D iniziale. I punteg- In conclusione, in questo studio l’estratto di iper- Department of Psychiatry, H:S Amager Hospital, Denmark]. 77

3 – Effetti dell’olio di aglio sull’osteoporosi menopausa-le: studio di confronto in ratte ovariectomizzate con glieffetti della lovastatina e del 17`-estradiolo.Lo scopo di questo studio è stato quello di mizzate trattate con lovastatina, 4) ratte ovariec- trollo, con significativamente maggiore densità e esaminare gli effetti antiosteoporotici dell’o- tomizzate trattate con olio di aglio, 5) ratte ova- contenuto minerale delle ossa. lio di aglio (Allium sativum L., Alliaceae) in riectomizzate trattate con 17 `-estradiolo. Lo svi- I dati di questo studio dimostrato che l’olio di aglioun modello animale di osteoporosi che impiega luppo di un elevato grado di turnover osseo e di e confermano che le statine sono efficaci quasiratte ovariectomizzate e di confrontare la sua effi- osteoporosi nelle ratte ovariectomizzate è stato come il 17`-estradiolo nel sopprimere la perditacacia con quella della lovastatina (un farmaco confermato da una significativa alterazione di osso dovuta a deficit di estrogeni (olio di aglioipocolesterolemizzante sintetico che ha mostrato rispetto ai controlli dell’attività della fosfatasi < lovastatina < 17`-estradiolo).di stimolare la differenziazione degli osteoblasti alcalina sierica, dell’attività della fosfatasi resi-(T.Maeda et Al., Biochem. Biophys. Res. stente ai tartrati e della escrezione urinaria del M. Mukherjee, A.S. Das, D. Das et Al., “EffectsCommun., 2001, 280, 874-7) e con quella del calcio, dei fosfati e dell’idrossiprolina. of garlic oil on postmenopausal osteoporosis17`-estradiolo. Questi cambiamenti sono stati contrastati sia usin ovariectomized rats: comparison withL’esperimento è stato condotto su cinque gruppi dalla lovastatina che dall’olio di aglio e dal 17`- the effects of lovastatin and 17beta-estra-di ratte: 1) ratte sottoposte ad intervento chirurgi- estradiolo. Tutti e tre i trattamenti hanno di con- diol”, Phytother. Res., 2006, 20, 21-7 [Authorco simulatorio ma non ovariectomizzate (control- seguenza protetto gli animali dalla perdita ipogo- affiliation: Department of Physiology, Presidencylo), 2) ratte ovariectomizzate, 3) ratte ovariecto- nadale di osso che si è verificata in quelli di con- College, Kolkata, India].4 - Attività antidiabetica esercitata nel topo trattato conbasse dosi multiple di streptozotocina da componenti diAloe arborescens.Topi ICR sono stati trattati con frequenti inie- nente componenti di dimensione inferiore a 10KDa ha permesso di appurare che i principali zioni di streptozotocina a basse dosi e a par- 10KDa. Nel periodo di trattamento sono state composti fenolici determinati nel sangue degli ani- tire da 31 giorni prima dell’inizio del tratta- determinate le variazioni dei livelli ematici di glu- mali trattati sono gli stessi che compongono que-mento o a partire da 73 giorni dopo gli animali cosio, i livelli ematici di insulina e il grado di insu- sta frazione; questi composti fenolici sono stati tro-sono stati alimentati con una dieta contenente la linite. vati distribuiti nel pancreas e nel fegato.polpa delle foglie di Aloe vera L. (Aloaceae) oppure Le foglie di A. arborescens natalensis e la frazione I risultati di questo studio dimostrano che compo-foglie intere di Aloe arborescens Miller var. nata- 10KDa hanno significativamente ridotto rispetto ai nenti fenolici contenuti nelle foglie di A. arbore-lensis Berger oppure ancora una frazione ottenuta controlli trattati con la sola streptozotocina l’au- scens var. natalensis, probabilmente dotati di atti-per ultrafiltrazione dal succo dell’epidermide delle mento della glicemia indotto dalla sostanza tossi- vità antiossidante, sono in grado di proteggere lefoglie di A. arborescens var. natalensis e conte- ca; l’effetto della polpa delle foglie di A. vera sulla isolette di Langerhans dalla distruzione causata glicemia è invece risultato nullo. dai radicali metilici provenienti dalla streptozotoci- L’incidenza dell’insulinite ha raggiunto l’87% nel na; essi suggeriscono anche che gli stessi compo- gruppo di controllo (sola streptozotocina), mentre nenti contribuiscano alla diminuzione dei livelli gli- negli animali trattati con le foglie di A. arborescens cemici ostacolando l’assorbimento intestinale del natalensis e con la frazione 10KDa è risultata limi- glucosio. tata al 51 e al 38% rispettivamente. I livelli emati- ci di insulina sono risultati quattro volte superiori H. Beppu, K. Shimpo, T. Chiara et Al., negli animali trattati con la frazione 10KDa rispet- “Antidiabetic effects of dietary administration to a quelli riscontrati negli animali di controllo. of Aloe arborescens Miller components on Mediante esperimenti di diversa natura, è stata multiple low-dose streptozotocin-induced dia- evidenziata negli animali trattati con la frazione betes in mice: investigation on hypoglycemic KDa anche una marcata inibizione dell’assorbi- action and systemic absorption dynamics of mento intestinale del glucosio. aloe components”, J. Ethnopharmacol., 2006, Lo studio mediante analisi HPLC della cinetica di Jauary 4 (electronic publication ahead of assorbimento dei componenti della frazione print) [Author affiliation: Fujita Memorial Nanakuri Institute, Fujita Health University, Hisai, Japan].78

5 – Attività virucida contro HSV-1 e HSV-2 dell’olioessenziale di Leptospermum scoparium ricco in `-trichetoni.Le infezioni erpetiche sono le più diffuse nel interferiscono nei processi di replicazione del DNA concentrazioni dell’olio essenziale di manuka ini- mondo. Nei paesi industrializzati, non meno virale dopo attivazione da parte dell’enzima virale benti del 50% (IC50) la crescita dei virus sono state del 90-100% della popolazione non a rischio timidina chinasi; localmente, sono moderatamente calcolate nello 0,0001% v/v (= 0,96 +g/ml) e nelloè infatti colpito dal virus Herpes simplex di tipo 1 efficaci solo contro Herpes labialis (HSV-1). Inoltre, 0,00006% (= 0,58 +g/ml) per HSV-1 e HSV-2(HSV-1) e il 20-30% dal virus Herpes simplex di tipo è stato riscontrato negli anni recenti un aumento rispettivamente. Il pretrattamento delle cellule RC-2 (HSV-2); la sensibilità a questi agenti patogeni delle resistenze sia ad aciclovir che a penciclovir. 37 prima che venissero infettate non ha invececresce con l’avanzare dell’età. I virus erpetici pro- La presente recensione riguarda uno studio facen- impedito la formazione delle placche virali. Dopo lavocano lesioni ricorrenti principalmente attorno alla te parte di un programma di screening di oli essen- penetrazione dei virus nelle cellule ospiti, solamen-bocca, ma anche negli occhi, nel naso, nella farin- ziali vegetali per la loro possibile attività contro te la replicazione di HSV-1 è stata significativamen-ge, nell’esofago e nelle membrane mucose genita- HSV-1 e HSV-2. L’olio essenziale tratto da te inibita del 41% dall’olio essenziale.li. Le lesioni genitali sono causate dal virus HSV-2 Leptospermum scoparium J.R. Forster & G. Forster Il flavesone e il leptospermone, due caratteristici `-(Herpes genitalis), mentre quelle della regione oro- (Myrtaceae) viene ampiamente commercializzato trichetoni dell’olio di manuka, hanno inibito la viru-facciale principalmente da HSV-1, ma talvolta in Nuova Zelanda con il nome di “manuka oil”, dove lenza di HSV-1 con la stessa potenza dell’olio comeanche da HSV-2. viene impiegato come antiinfettivo. Recenti studi tale (99,1% e 79,7% rispettivamente quando som-La chemioterapia dei virus erpetici ha scarso suc- hanno dimostrato che questo olio esercita effettiva- ministrati al virus 1 ora prima che le cellule RC-37cesso, perché il DNA di questi microorganismi per- mente in vitro un’attività antibatterica e che venissero infettate).siste nei gangli nervosi e si riattiva di tempo in responsabile di questa attività sono dei compostitempo. Le ricadute si preannunciano generalmente appartenenti alla classe dei `-trichetoni, che ne J. Reichling, C. Koch, E. Stahl-Biskup et Al.,con il prurito e con la sensazione di bruciore nella sono i principali costituenti. L’eventuale attività anti- “Virucidal activity of a _-triketone-richzona colpita; dopo circa 3 giorni si formano delle virale di questa specie non è mai stata indagata essential oil of Leptospermum scopariumbolle ripiene di un liquido che contiene milioni di fino ad ora. (manuka oil) against HSV-1 and HSV-2 in cellvirus altamente infettivi. Dopo 8-10 giorni inizia la Quando i virus erpetici sono stati pretrattati con l’o- culture”, Planta Medica, 2005, 71, 1123-7cicatrizzazione delle lesioni, che diventano crosto- lio essenziale di L. scopariun 1 ora prima di venire [Author affiliation: Institute of Pharmacy andse. Il trattamento delle lesioni provocate dal virus inoculati in cellule renali di scimmia della linea RC- Molecular Biotechnology, Department of Biology,erpetico avviene essenzialmente per applicazione 37, la loro crescita è stata inibita. La formazione University of Heidelberg, Germany; Institute oftopica di creme contenenti un farmaco antivirale, delle placche virali è risultata significativamente Pharmacy, Department of Pharmaceutical Biologyprincipalmente aciclovir o penciclovir. Entrambi ridotta del 99,5% nel caso di HSV-1 e del 98,9% nel and Microbiology, University of Hamburg,questi farmaci sono degli analoghi nucleosidici che caso di HSV-2 a concentrazioni non citotossiche. Le Germany; Hygiene Institute, Department of Virology, University of Heidelberg, Germany].6 – Proteine della soia, isoflavoni e salute cardiovascolare:esame della letteratura e giudizio da parte dell’AmericanHeart Association.Le proteine della soia e gli isoflavoni (fitoestro- stata in media di 50g/die (circa la metà dell’assun- queste sostanze. geni) hanno attratto una considerevole atten- zione giornaliera totale di proteine mediante la L’American Heart Association giudica che gli effetti zione per il loro potenziale ruolo nel contrasta- dieta). Gli stessi studi hanno dimostrato che le pro- preventivi delle proteine e degli isoflavoni della soiare fattori che possono aumentare il rischio di con- teine di soia non esercitano alcun effetto significati- nei confronti delle malattie cardiovascolari non sonotrarre malattie cardiovascolari. Al fine di verificare la vo sui livelli del colesterolo HDL, sui trigliceridi, sulla confermati dagli studi clinici attualmente disponibi-plausibilità delle proprietà attribuite a queste lipoproteina(a) o sulla pressione sanguigna. li. Tuttavia, la stessa Associazione ritiene ipotizzabi-sostanze, il Nutrition Committee dell’American Heart Diciannove di questi studi hanno valutato anche l’ef- le che molti prodotti della soia possano essere utiliAssociation ha valutato la più recente letteratura cli- ficacia degli isoflavoni della soia come tali, ma gli per la salute in generale per via del loro contenuto dinica loro riguardante. effetti di queste sostanze sui livelli del colesterolo vitamine, grassi poliinsaturi, sali minerali e fibre.L’analisi di 22 studi clinici controllati pertinenti ha LDL e su altri fattori di rischio cardiovascolare sonopermesso di verificare che in essi le proteine di soia risultati nulli. Le proteine e gli isoflavoni della soia F.M. Sacks, A. Lichtenstein, L. van Horn et Al.,ricche di isoflavoni hanno maggiormente diminuito i non hanno mostrato di agire sui sintomi vasomotori “Soy protein, isoflavones and cardiovascularlivelli di colesterolo LDL in confronto con le proteine della menopausa e non è desumibile neppure l’evi- health. An American Heart Association Sciencedel latte o con altri tipi di proteine; tuttavia, la dimi- denza di effetti positivi degli isoflavoni sul cancro Advisory for professionals from the Nutritionnuzione è risultata in media del 3%. Questa riduzio- mammario, sul cancro dell’endometrio e sul cancro Committee”, Circulation, 2006, January 17 (elec-ne deve essere giudicata molto modesta rispetto prostatico. Dagli studi clinici esaminati non è traibi- tronic publication ahead of print) [Author affilia-alle quantità di proteina di soia somministrate, che è le un giudizio definitivo sulla sicurezza di impiego di tion: Nutrition Committee of American Heart Association Science Advisory, USA]. 79

7 - Danni muscolari provocati da Cimicifuga racemosa. Gli estratti di Cimicifuga racemosa Nutt. miglioramento dei sintomi clinici. (Ranunculaceae) vengono diffusamente Questo evento suggerisce che la miopatia pre- impiegati per il trattamento dei sintomi sentata dalla donna sia stata causata dall’uso della menopausa. Gli effetti collaterali provocati della cimicifuga; questa ipotesi è avvalorata dall’uso di questi estratti sono rari, moderata- dalla relazione temporale tra la sospensione del mente gravi e reversibili; è stato riportato un pic- prodotto a base della pianta e la scomparsa colo numero di effetti collaterali gravi a carico dell’astenia e dall’assenza di altri fattori causa- della circolazione e del fegato, ma la correlazio- li. La conferma dell’ipotesi mediante la ripresa ne causale con la pianta in questione non è stata dell’uso dell’integratore non è stata tentata per stabilita in modo chiaro. E’ stato però recente- motivi etici. mente descritto il caso di una donna affetta da E’ questo il primo caso di miopatia associato grave astenia e con aumentati livelli ematici di all’uso di un prodotto contenente Cimicifuga creatina fosfochinasi e di lattato deidrogenasi, racemosa. che aveva denunciato di fare uso di un integra- tore alimentare a base di cimicifuga al fine di P.L. Minciullo, A. Saija, M. Patafi et Al., attenuare i sintomi vasomotori conseguenti alla “Muscle damage induced by black cohosh menopausa. Con lo scopo di escludere il possibi- (Cimicifuga racemosa)”, Phytomedicine, le coinvolgimento dell’integratore, ne è stata 2006, 13, 115-8 [Author affiliation: suggerita la sospensione. Dopo la sospensione, Dipartimento di Patologia Umana, Divisione e la donna ha mostrato una progressiva normaliz- Scuola di Allergia e Immunologia Clinica, zazione dei parametri biochimici e un netto Università di Messina].8 - Glicosidi pregnanici solforati isolati da Periploca graeca.P eriploca graeca L. (Asclepiadaceae) è una cardenolidi e derivati del pregnano sono stati iso- T. Siciliano, A. Bader, N. De Tommasi, I. liana perenne che cresce nelle regioni del lati da altre piante appartenenti alla famiglia Morelli, A. Braca “Sulfated pregnane glycosi- Sudest del continente europeo e dell’Ovest Asclepiadaceae. des from Periploca graeca”, J. Nat. Prod.,del continente asiatico. Il decotto delle foglie e L’articolo oggetto della presente recensione 2005, 68, 1164-8 [Author affiliation:delle radici di questa pianta viene impiegato nella descrive l’isolamento da P. graeca e l’identificazio- Dipartimento di Chimica Bioorganica emedicina popolare Italiana come cardiotonico, ne della struttura di sei nuovi glicosidi pregnanici, Biofarmacia, Università di Pisa; Dipartimento diantiipertensivo, diuretico e lassativo. Gli studi fito- quattro dei quali solforati; inoltre, descrive anche Scienze Farmaceutiche, Università di Salerno;chimici condotti sulle parti aeree di P. graeca l’isolamento e l’identificazione di tre glicosidi pre- Faculty of Pharmacy, Al-Zaytoonah Privatehanno portato all’isolamento di vari flavonoidi; gnanici noti. University of Jordan, Amman, Jordan].Congressi“Pharmacovigilance of herbal medicines: current state and future directions”, 26-28 Aprile 2006, The Royal College of Obstetricians andGynaecologists, Londra – Congresso organizzato dalla Royal Pharmaceutical Society of Great Britain in collaborazione con: International Society ofPharmacovigilance, Gesellschaft für Arzneipflanzenforschung (GA), European Scientific Cooperative on Phytotherapy (ESCOP), School of Pharmacy,University of London, School of Pharmacy, University of Auckland, New Zealand, Academy of Pharmaceutical Sciences, UK – Informazioni: Lisa Gilbert,Conference Secretariat, Royal Pharmaceutical Society; e-mail: [email protected]; tel.: +44 (0) 20 7572 2261; fax: +44 (0) 20 7572 2506 Società Italiana di Fitoterapia XII CONGRESSO NAZIONALE DI FITOTERAPIA 2-4 giugno 2006, Hotel Sans Souci, Gabicce Mare (PU) Società Italiana di FitoterapiaLa Società Italiana di Fitoterapia bandisce in memoria del suo primo Presidente, Prof. Italo Taddei, un premio di Euro 1200,00da assegnare ad un elaborato effettuato negli anni 2005-2006 che abbia avuto come argomento uno studio botanico, etnobo-tanico, fitochimico, farmacologico o clinico di piante medicinali. La domande di partecipazione, accompagnate da una copiapossibilmente elettronica dell’elaborato, devono pervenire al Dr. Lamberto Monti, Via Papa Giovanni XXIII 37, 20091 Bresso(MI), Tel. 02 6107330, e-mail: [email protected], entro e non oltre il 30 aprile 2006.Gli elaborati verranno valutati dal Consiglio Direttivo della S.I.FIT. e la proclamazione di quello vincente avverrà nel corso delXII Congresso Nazionale di Fitoterapia, Gabicce Mare (PU), 2-4 giugno 2006.80

È una pubbl®icazione della GVEdizioni® ®® E-mail: [email protected] a cura della S.I.FIT., Società Italiana di Fitoterapia 31-03-2006 N° 15Sede Sociale: Dipartimento di Scienze Ambientali - Sezione di Biologia Farmaceutica,Università degli Studi di SienaVia T. Pendola 62 - 53100 Siena - Tel. 0577 233525, Fax 0577 233509e-mail: [email protected] - website: www.sifit.orgSommario N.00La ricerca clinica sulle sostanze vegetali Rassegne1. L’estratto di Serenoa repens è risultato inefficace 5. Tripterygium wilfordii: una rassegna sistematica nell’alleviare i sintomi dell’ipertrofia prostatica degli studi clinici per il trattamento dell’artrite benigna in un recente studio clinico controllato reumatoide. condotto in USA. 6. Una rassegna sistematica degli studi clinici condotti2. Una combinazione di valeriana e melissa sembra sulle piante proposte per il trattamento dell’ansia. utile per il trattamento dell’irrequietezza e della dissonnia nei bambini. Contributi italiani alla ricerca sulle piante medicinaliStudi sulle caratteristiche chimiche e biologiche delle 7. Il resveratrolo sottoregola in vitro la crescita epiante medicinali l’attività telomerasica delle cellule di tumore3. L’olio essenziale di Cinnamomum cassia potenzia mammario. in vitro l’attività antifungina dell’amfotericina B. 8. Determinazione simultanea dell’artemisinina e dei4. Attività antiosteoporotica dell’isotaxiresinolo, un flavonoidi in estratti di Artemisia annua L.. lignano contenuto nel legno di Taxus yunnanensis. 81

1 – L’estratto di Serenoa repens è risultato inefficacenell’alleviare i sintomi dell’ipertrofia prostatica benignain un recente studio clinico controllato condotto in USA.L’estratto lipidosterolico dei frutti di primari sono stati assunti i cambiamenti del volume residuo di urina dopo la minzione, della Serenoa repens (Bartram) J.K. Small punteggio AUASI (American Urological qualità della vita e dei livelli sierici dell’antigene (Arecaceae) viene diffusamente impiega- Association Symptom Index) e del flusso urina- specifico prostatico (PSA) nel corso dell’anno dito come farmaco alternativo per il trattamento rio massimo; gli end-points secondari sono stati trattamento. L’incidenza degli effetti collaterali èdell’ipertrofia prostatica benigna; solo negli Stati i cambiamenti del volume della prostata, del risultata simile nei due gruppi a confronto.Uniti, dove ha ottenuto la registrazione da parte volume residuo di urina dopo la minzione, della Gli autori hanno concluso che in questo studiodell’FDA, l’estratto viene prescritto annualmente qualità della vita e di parametri biochimici e le l’estratto lipidosterolico di Serenoa repens non èad almeno due milioni di persone. differenze nell’incidenza degli effetti collaterali stato in grado di migliorare i sintomi e i parame-Proprio negli USA, è stato recentemente conclu- denunciati. L’analisi dei dati raccolti ha rivelato tri oggettivi dell’ipertrofia prostatica benigna.so e pubblicato uno studio clinico randomizzato, l’inesistenza di differenze statisticamente signi-in doppio cieco e contro placebo, nel corso del ficative tra i gruppi serenoa e placebo relativa- S. Bent, C. Kane, K. Shinohara et Al., “Sawquale 225 pazienti di età superiore ai 49 anni mente ai cambiamenti del punteggio AUASI (dif- palmetto for benign prostatic hyperplasia”,con diagnosi di iperplasia prostatica benigna da ferenza media di 0,04 punti con limiti fiduciali New Engl. J. Med., 2006, 354, 557-66 [Authormoderata a grave sono stati trattati per 1 anno del 95%), del flusso urinario massimo (differen- affiliation: Osher Center for Integrative Medicine,con 160 mg 2 volte al giorno dell’estratto di za media di 0,43 ml per minuto con limiti fidu- Department of Medicine, University of California,serenoa oppure con il placebo. Come end-points ciali del 95%), del volume della prostata, del San Francisco, USA].2 – Una combinazione di valeriana e melissa sembrautile per il trattamento dell’irrequietezza e della dis-sonnia nei bambini.La valutazione dell’efficacia e della sicu- verificata a seguito del trattamento una signifi- 1 Sindrome caratterizzata da difficoltà nell’addormentarsi e rezza di una associazione costituita da cativa riduzione della gravità dei sintomi, che, da frequenti risvegli (NdR). estratti di Valeriana officinalis L. secondo il giudizio degli investigatori e dei(Valerianaceae) e di Melissa officinalis L. genitori, sono passati da moderati/gravi a lievi S.F. Muller, S. Klement “A combination of(Lamiaceae) è stato l’obiettivo di uno studio o assenti. In particolare, la riduzione dei sinto- valerian and lemon balm is effective in theaperto e multicentrico condotto su 918 bambi- mi ha riguardato l’80,9% dei pazienti affetti da tratment of restlessness and dyssomnia inni di età inferiore ai 12 anni affetti da irrequie- dissonnia e il 70,4% dei pazienti affetti da irre- children”, Phytomedicine, February 15, 2006tezza e da dissonnia1. quietezza. Non sono stati osservati effetti col- (electronic publication ahead of print) [AuthorNella maggior parte dei piccoli pazienti si è laterali imputabili al trattamento. affiliation: Wulfrath, Germany].3 – L’olio essenziale di Cinnamomum cassia potenziain vitro l’attività antifungina dell’amfotericina B. L’aumento dell’incidenza delle infezioni dell’AIDS ed i pazienti nutriti per via parentera- provocate da Candida albicans avvenu- le sono ad elevato rischio di infezioni fungine. to negli ultimi anni è divenuto un grave Alcune sostanze vegetali e in generale gli oli problema medico che ha richiamato l’interesse essenziali ottenuti dalle piante hanno dimo- della ricerca farmaceutica per la scoperta e lo strato di impedire più o meno efficacemente le sviluppo di nuovi farmaci antifungini. crescita di funghi patogeni. In particolare, gli oli Particolarmente esposti ad essere infettati da essenziali tratti da varie specie appartenenti al C. albicans sono i pazienti sottoposti a pesanti genere Cinnamomum sono risultati attivi con- e ripetuti trattamenti con antibiotici, con corti- tro C. albicans e contro alcuni dermatofiti e lie- costeroidi, con farmaci immunosoppressori, viti; lo studio dell’olio essenziale della corteccia con terapie radianti e con farmaci antitumora- di Cinnamomum zeylanicum Breyne li; anche i pazienti immunodepressi a causa (Lauraceae) ha rivelato che il principale costi-82

tuente tossico per i funghi e l’aldeide cinnami- 70%. Il massimo effetto sinergistico tra l’olio approfondito in ulteriori studi in vivo con loca contenuta. L’olio essenziale di Cinnamomum essenziale di C. Cassia e l’amfotericina B si è scopo di verificare se la somministrazione dellacassia D. Don, cioè di una pianta impiegata verificato alla concentrazione dell’olio essen- combinazione può consentire la riduzione deinella medicina tradizionale, non è stato invece ziale stesso di 0,1 +l/ml. A concentrazioni di dosaggi del farmaco a parità di efficacia e dimai indagato per la possibile attività antifungi- olio essenziale più basse, l’effetto sinergistico si limitarne gli effetti indesiderati.na. è tramutato in effetto antagonista, con diminu-In questo studio, l’olio essenziale di C. cassia ha zione dell’attività anticandida dell’amfotericina R. Giordani, P. Regli, J. Kalustian et Al.,esibito una forte capacità di inibire in vitro la B; un analogo fenomeno di inversione dell’ef- “Potentiation of antifungal activity of ampho-crescita di C. albicans (MIC 80% = 0,169 fetto in dipendenza delle dosi somministrate è tericin B by essential oil from Cinnamomum+l/ml). descritto in letteratura per la combinazione tra cassia”, Phytother. Res., 2006, 20, 58-61Il principale costituente dell’olio essenziale di C. olio essenziale di Thymus vulgaris L. [Author affiliation: Laboratoire de Botanique,cassia è risultato essere l’aldeide trans-cinna- (Lamiaceae) e amfotericina B. Cryptogamie et Biologie Cellulaire, Faculté demica (92,20%), seguita dall’aldeide o-metossi- L’amfotericina B è uno dei farmaci più impiega- Pharmacie, Université de la Méditerranée,cinnamica e dal trans-cinnamil acetato. ti per trattare le infezioni fungine sistemiche; Marseille, France; CNRS, Marseille, France;Quando lo stesso olio (da 0,08 a 0,5 +l/ml) è tuttavia, la sua efficacia trova notevoli limiti nei Laboratoire de Chimie Analytique, Faculté destato aggiunto alle colture del fungo assieme gravi effetti tossici provocati. L’effetto sinergi- Pharmacie, Université de la Méditerranée,all’antifungino amfotericina B, la MIC 80% di stico tra l’olio essenziale di Cinnamomum cas- Marseille, France; INSERM, Faculté de Médicine,questo farmaco è risultata diminuita fino al sia e amfotericina B meriterebbe di essere Université de la Méditerranée, Marseille, France].4 - Attività antiosteoporotica dell’isotaxiresinolo, unlignano contenuto nel legno di Taxus yunnanensis.L’osteoporosi è una delle malattie più dif- state indagate come potenziali fonti di farmaci ne dei markers biochimici sierici della rimodel- fuse al mondo, in modo particolare nelle indicati per contrastare la perdita di osso. lazione ossea ha rivelato che l’isotaxiresinolo donne in menopausa. Infatti, la rapida Mentre una notevole attività di ricerca si è con- aumenta debolmente la formazione di osso, madiminuzione della produzione di estrogeni che si centrata sui fitoestrogeni come la genisteina, inibisce significativamente il riassorbimentoverifica con l’avvio del climaterio provoca una poca attenzione hanno attratto i fitoestrogeni osseo senza provocare danni al tessuto uterino.marcata perdita ormone-dipendente di tessuto caratterizzati da una struttura lignanica, non- I risultati di questo studio suggeriscono che l’i-osseo. In generale, l’osteoporosi è accompagna- ostante questi composti siano ampiamente dis- sotaxiresinolo sia un potenziale agente impiega-ta da un aumento del rischio di fratture sponta- tribuiti nel regno vegetale. bile per il trattamento dell’osteoporosi postme-nee, da dolore cronico e dalla diminuzione della Taxus yummanensis Cheng et L.K. Fu nopausale.capacità di motilità indipendente. (Taxaceae) è un albero che cresce in Cina, par-La terapia convenzionale dell’osteoporosi si ticolarmente nella provincia dello Yunnan, e che Il lignano isotaxiresinolo di Taxusbasa sulla somministrazione di bifosfonati, della è divenuto noto anche altrove da quando è stato yunnanensis.calcitonina e di estrogeni (terapia mormonale scoperto che produce l’antitumorale paclitaxelsostitutiva). La terapia ormonale sostitutiva è la (tassolo). Preparazioni del legno di questo albe- J. Yin, Y. Tezuka, Subehan et Al., “In vivo anti-più efficace, ma è accompagnata da effetti col- ro vengono impiegate nella medicina tradiziona- osteoporotic activity of isotaxiresinol, a lignanlaterali mal sopportabili ed è sospettata di le Cinese per curare una malattia denominata of Taxus yunnanensis”, Phytomedicine, 2006,aumentare il rischio di contrarre malattie car- “Guwei”, che produce sintomi simili a quelli del- 13, 37-42 [Institute of Natural Medicine, Toyamadiovascolari e tumorali. Recentemente, i pro- l’osteoporosi e che viene reputata essere origi- Medical and Pharmaceutical University, Toyama,gressi effettuati nelle conoscenze sulla biologia nata dal cattivo funzionamento dei reni. Japan; School of Dentistry, Showa University,delle ossa ha indirizzato la ricerca verso lo svi- Ipotizzando che T. yummanensis possa indurre Tokyo, Japan; Kanazawa Medical University,luppo di composti che inibiscono il riassorbi- effetti positivi sull’osteoporosi, il principale Kanazawa, Japan].mento osseo o potenziano la formazione di costituente dell’estratto acquoso del legno dinuovo osso, che possono essere impiegati in questa pianta, il lignano ariltetralinico isotaxire-combinazione; i primi agenti di questo genere sinolo, è stato sperimentato in uno modello dihanno tuttavia mostrato di provocare gravi perdita ossea in ratte ovariectomizzate.effetti collaterali, di non migliorare la qualità Dopo la somministrazione orale di questo com-dell’osso e di non ridurre la suscettibilità alle posto (50 e 100 mg/kg/die per 6 settimane), ilfratture. contenuto minerale osseo e la densità mineraleFin dal 1980, quando l’ipriflavone (un derivato ossea sono risultati aumentati rispetto ai con-semisintetico dell’isoflavone della soia) è stato trolli, mentre la diminuzione degli indicatoriapprovato per il trattamento dell’osteoporosi della solidità ossea provocata dall’asportazionemenopausale, numerose specie vegetali sono delle ovaie è stata prevenuta. La determinazio- 83

5 – Tripterygium wilfordii: una rassegna sistematica deglistudi clinici per il trattamento dell’artrite reumatoide. Tripterygium wilfordii Hook.f. (Celastaceae) trite reumatoide. L’esame complessivo della let- è una pianta dotata di attività immunosop- teratura clinica mette però in rilievo i gravi effet- pressiva che viene impiegata nella medici- ti collaterali provocati dalla pianta, i quali rendo- na tradizionale Cinese per la cura dell’artrite reu- no sfavorevole il rapporto rischio/beneficio. Di matoide. Una rassegna della letteratura condotta conseguenza, l’uso medicinale di T. wilfordii non su banche dati elettroniche di argomento biome- può essere raccomandato. dico ha rivelato l’esistenza di 18 studi clinici con- trollati che hanno indagato l’efficacia di prepara- P.H. Canter, H.S. Lee, E. Ernst “A systematic ti di questa pianta nel trattamento di tale malat- review of randomised clinical trials of tia e la loro sicurezza. Tuttavia, solo 2 di questi Tripterygium wilfordii for rheumatoid arthri- studi sono stati giudicati di livello qualitativo tis”, Phytomedicine, February 15, 2006 (elec- coerente con i criteri di inclusione prefissati dagli tronic publication ahead of print) [Author affi- autori. I due studi clinici selezionati forniscono la liation: Complementary medicine, Peninsula dimostrazione dell’efficacia delle preparazioni di Medical School, Universities of Exeter & T. wilfordii nell’alleviare i sintomi dolorosi dell’ar- Plymouth, Exeter, UK].6 – Una rassegna sistematica degli studi clinici condottisulle piante proposte per il trattamento dell’ansia.Il trattamento dell’ansia è una delle principali piante per il cui impiego esiste l’evidenza di effi- mente dimostrato l’effetto ansiolitico nell’uomo è indicazioni per le piante utilizzate nella fitotera- cacia nel trattamento degli stati ansiosi sono risul- Piper methysticum. pia. E’ stata quindi effettuata una ricerca biblio- tate essere Piper methysticum G. Forst.grafica su sette banche dati elettroniche con lo (Piperaceae) e Bacopa monniera Wettst. E. Ernst “Herbal remedies for anxiety – Ascopo di individuare e di poter analizzare gli studi (Scrophulariaceae). Solamente su P. methysticum systematic review of controlled clinicalclinici controllati condotti per valutare l’efficacia e (kawa) esistono tuttavia più studi indipendenti che trials”, Phytomedicine, 2006, 13, 205-8 [Authorla sicurezza di queste piante. Solamente sette ne dimostrano l’efficacia. In conclusione, esiste affiliation: Complementary medicine, Peninsuladegli studi clinici individuati ed una rassegna una mancanza di studi clinici rigorosi sulle piante Medical School, Universities of Exeter &sistematica sono stati giudicati di livello qualitati- generalmente raccomandate per il trattamento Plymouth, Exeter, UK].vo adeguato per un’analisi sistematica. Le uniche dell’ansia. L’unica pianta di cui risulta ragionevol-7 - Il resveratrolo sottoregola in vitro la crescita e l’attivitàtelomerasica delle cellule di tumore mammario.Numerosi studi hanno indagato in vitro gli vità telomerasica e i livelli di hTERT nei comparti- pagnata dalla riduzione dei livelli nucleari di effetti del resveratrolo, lo stilbene di Vitis menti intracellulari delle cellule MCF-7 trattate hTERT, la subunità trascrittasica inversa che fa vinifera L. (Ampelidaceae), sulla replicazio- con il composto. Il resveratrolo ha mostrato di parte del complesso telomerasico. I risultati dine delle cellule epiteliali di tumore mammario esercitare effetti inibitori diretti sulla proliferazio- questo studio depongono in favore di un poten-umano. Lo studio oggetto della presente recen- ne cellulare. I risultati degli esperimenti eseguiti ziale ruolo del resveratrolo nella chemiopreven-sione ha ampliato questo argomento di ricerca hanno infatti dimostrato che questo composto zione/chemioterapia del tumore mammario.prendendo in considerazione gli effetti di questo induce l’apoptosi delle cellule MCF-7 in manieracomposto su cellule di tumore mammario umano dipendente dalla concentrazione e dal tempo. Gli G. Lanzilli, M.P. Fuggetta, M. Tricarico, A.metastatizzato della linea MCF-7. stessi risultati hanno inoltre dimostrato che l’ef- Cottarelli, A. Serafino, R. Falchetti, G.Per questo scopo sono stati valutati i cambia- fetto inibente la crescita cellulare indotto dal Ravagnan, M. Turriziani, R. Adamo, O.menti indotti dal resveratrolo sul ciclo cellulare e resveratrolo è principalmente dovuto alla capaci- Francese, E. Bonmassar “Resveratrol down-l’apoptosi indotta nelle cellule MCF-7 mediante il tà del composto di indurre l’arresto della fase S regulates the growth and telomerase activitytrypan blue dye esclusion assay, l’analisi citome- assieme alla riduzione dell’attività telomerasica; of breast cancer cells in vitro”, Int. J. Oncol.,trica di flusso e la microscopia confocale a fluo- in particolare, la sottoregolazione dell’attività 2006, 28, 641-8 [Author affiliation: Istituto direscenza. Mediante il test TRAP e l’analisi telomerasica delle cellule MCF-7 indotta dal trat- Neurobiologia e Medicina Molecolare del CNR,Western Blot sono stati invece determinati l’atti- tamento con questo composto è risultata accom- Area Ricerca Roma “Tor Vergata”].84

8 - Determinazione simultanea dell’artemisinina e deiflavonoidi in estratti di Artemisia annua L..Artemisia annua L. (Asteraceae) costituisce Il metodo è stato messo a punto sperimentan- la fonte di potenti farmaci antimalarici. Il dolo su estratti ottenuti da differenti droghe lattone sesquiterpenico artemisinina è il della pianta, di cui uno di origine commerciale,costituente della pianta farmacologicamente e da uno specifico cultivar.attivo. Studi precedentemente condotti dagli L’applicazione del metodo consentirà di svilup-autori hanno dimostrato che svariati flavonoidi pare preparazioni della pianta con elevatepossono favorire la reazione dell’artemisinina potenzialità di efficacia.con l’emina, il meccanismo con cui questocomposto agisce. A.R. Bilia, P. Melillo de Malgalhaes, M.C.In vista del possibile impiego nel trattamento Bergonzi, F.F. Vincieri “Simultaneous analisisdella malaria di estratti di A. annua oltre all’ar- of artemisinin and flavonoids of severaltemisinina isolata e a suoi derivati semisinteti- extracts of Artemisia annua L. obtained fromci, gli stessi autori propongono ora un metodo a commercial sample and a selected culti-HPLC/DAD/MS per la determinazione simulta- var”, Phytomedicine, February 17, 2006nea e la quantificazione negli estratti sia dei fla- (electronic publication ahead of print)vonoidi che della stessa artemisinina. [Author affiliation: Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, Università di Firenze].Congressi Società Italiana di Fitoterapia XII CONGRESSO NAZIONALE DI FITOTERAPIA 2-4 giugno 2006, Hotel Sans Souci, Gabicce Mare (PU) Società Italiana di Fitoterapia La Società Italiana di Fitoterapia bandisce in memoria del suo primo Presidente, Prof. Italo Taddei, un premio di Euro 1200,00 da assegnare ad un elaborato effettuato negli anni 2005-2006 che abbia avuto come argomento uno studio botanico, etnobo- tanico, fitochimico, farmacologico o clinico di piante medicinali. La domande di partecipazione, accompagnate da una copia possibilmente elettronica dell’elaborato, devono pervenire al Dr. Lamberto Monti, Via Papa Giovanni XXIII 37, 20091 Bresso (MI), Tel. 02 6107330, e-mail: [email protected], entro e non oltre il 30 aprile 2006. Gli elaborati verranno valutati dal Consiglio Direttivo della S.I.FIT. e la proclamazione di quello vincente avverrà nel corso del XII Congresso Nazionale di Fitoterapia, Gabicce Mare (PU), 2-4 giugno 2006. 85

®® È una pubbl®icazione della GVEdizioni® E-mail: [email protected] a cura della S.I.FIT., Società Italiana di Fitoterapia 28-04-2006 N° 16Sede Sociale: Dipartimento di Scienze Ambientali - Sezione di Biologia Farmaceutica,Università degli Studi di SienaVia T. Pendola 62 - 53100 Siena - Tel. 0577 233525, Fax 0577 233509e-mail: [email protected] - website: www.sifit.orgSommario N.00La ricerca clinica sulle sostanze vegetali 4. Inibizione selettiva della cicloosigenasi di tipo 21. Il `-glucano aggiunto ad un succo di frutta abbassa (COX-2) da parte di un estratto con anidride carbonica dei coni di Humulus lupulus e sua attività efficacemente la concentrazione sierica del colesterolo in un modello di artrite. totale e del colesterolo-LDL. Contributi italiani alla ricerca sulle piante medicinaliStudi sulle caratteristiche chimiche e biologiche dellepiante medicinali 5. Derivati 14,15-secopregnanici isolati dalle foglie2. Nuovi diterpeni macrociclici del latrano isolati da di Solenostemma argel e loro attività inibente il rilascio del TNF-_. Euphorbia lagascae che sono degli inibitori della resistenza multifarmaco delle cellule tumorali. 6. Saponine triterpeniche isolate da Campsiandra3. Ricerca di inibitori della proteina Hsp90 come guayanensis. potenziali agenti antitumorali: isolamento del 7. Attività antiangiogenica e meccanismo d’azione radicicolo e della monicillina I da funghi infestanti le piante del deserto della Sonora. dello xantumolo, un flavonoide del luppolo. Foto di R. Longo Humulus lupulus86

1 – Il `-glucano aggiunto ad un succo di fruttaabbassa efficacemente la concentrazione sierica delcolesterolo totale e del colesterolo-LDL.In uno studio clinico condotto su volontari nente `-glucano di avena. Subito dopo il perio- mente delle concentrazioni scieriche del cole- sani, un succo di frutta arricchito di `-gluca- do di inserimento e alla fine del periodo di trat- sterolo totale e del colesterolo-LDL; le differen- no ha ridotto la concentrazione sierica del tamento, il sangue dei soggetti è stato sottopo- ze nelle concentrazioni sieriche del latosterolocolesterolo totale e del colesterolo-LDL. Al sto ad analisi per verificare il contenuto sierico e del sitosterolo sono invece risultate inferiorimomento, il meccanismo di questa azione dei lipidi e delle lipoproteine, di markers del- del 13 e dell’11% rispettivamente. Non sonosfugge, ma è ipotizzabile che il `-glucano osta- l’assorbimento (steroli) e della sintesi del cole- risultati effetti del trattamento attivo suglicoli l’assorbimento intestinale del colesterolo sterolo (latosterolo) e degli antiossidanti liposo- antiossidanti liposolubili.alimentare. lubili.Dopo un periodo di inserimento durato 3 setti- Il confronto fra i risultati delle analisi effettuate E. Naumann, A.B. van Rees, G. Onning et Al.,mane, parte di un gruppo di volontari sani al termine del periodo di inserimento e quelli “Beta-glucan incorporated into a fruit drink(n=22) ha consumato ogni giorno per 5 setti- delle analisi effettuate al termine del periodo di effectively lowers serum LDL-cholesterolmane un succo di frutta contenente 5 g di trattamento ha evidenziato nel gruppo `-gluca- concentrations”, Am. J. Clin. Nutr., 2006, 83,amido di riso (placebo), mentre un’altra parte no rispetto a quello trattato con il placebo una 601-5 [Author affiliation: Department of Human(n=25) ha consumato un succo di frutta conte- diminuzione del 4,8% e del 7,7% rispettiva- Biology, Maastricht University, The Netherlands].2 – Nuovi diterpeni macrociclici del latrano isolati daEuphorbia lagascae che sono degli inibitori dellaresistenza multifarmaco delle cellule tumorali.L’insorgenza della resistenza ai farmaci bendo l’attività della Pgp. Nonostante siano linfoma murino impiegando il test di esclusione antitumorali rappresenta il principale stati scoperti molti composti dotati di questa della rodamina 123. I latilagasceni da A a C ostacolo alla chemioterapia. Quando capacità, nessuno di essi è stato fino ad ora hanno mostrato di aumentare la ritenzione cel-questa resistenza si manifesta contro una plu- riscontrato in possesso delle caratteristiche lulare inibendo l’attività di efflusso mediataralità di farmaci antitumorali, essa viene distin- necessarie per essere immesso nell’uso clinico. dalla Pgp; i diterpeni noti sono risultati inattivi.ta con l’acronimo MDR (multidrug resistance). Euphorbia lagascae Spreng (Euphorbiaceae) è Il latilagascene B è risultato il più attivo e ancheUno dei più efficaci meccanismi della MDR una pianta erbacea che è stata oggetto di colti- più potente del verapamil impiegato come con-coinvolge la glicoproteina P (Pgp), una pompa di vazione perché fonte dell’acido vernolico, un trollo positivo. Poiché la struttura chimica deiefflusso, costituita da una proteina glicosilata di acido grasso di potenziale impiego industriale. terpeni saggiati differisce solo per i sostituentitransmembrana codificata dal gene umano Inoltre, questa specie è stata impiegata dalla nelle posizioni C-3 e C-16 della molecola e datoMDR1, che viene sovraespressa nella maggior medicina popolare per curare il cancro e le ver- che nel latilagascene A l’ossidrile in posizioneparte delle cellule cancerose resistenti. Pgp ruche. C-3 è acetilato, nel latilagascene C sono aceti-appartiene alla superfamiglia delle proteine tra- Recenti studi fitochimici hanno rivelato che E. lati entrambi gli ossidrili nelle posizioni C-3 e C-sportatrici ABC (ATP-binding cassette) e svolge lagascae produce vari diterpeni iatropanici 16 e nel latilagascene B entrambi gli ossidrilila funzione di diminuire la concentrazione cellu- macrolidici e un composto diterpenoide tipo nelle posizioni C-3 e C-16 sono liberi, si develare degli xenobiotici con un meccanismo latrano; questi composti hanno mostrato di dedurre che in questi composti la presenza didipendente dall’ATP; nelle cellule tumorali, Pgp essere dei potenti inibitori della Pgp. Lo scopo gruppi ossidrilici liberi nelle posizioni citate èriduce quindi gli effetti degli agenti citotossici dello studio oggetto della presente recensione è importante ai fini dell’attività anti-MDR.permettendo a queste stesse cellule di soprav- stato quello di individuare in E. lagascae ulte-vivere. La resistenza mediata dalla Pgp è gene- riori composti con le stesse strutture e possibil- N. Duarte, N. Gyémànt, P.M. Abreu et Al.,ralmente estesa a farmaci antitumorali non cor- mente dotati dello stesso tipo di attività. “New macrocyclic lathyrane diterpenes, fromrelati fra loro né per struttura chimica e neppu- Dall’estratto metanolico dell’intera pianta sono Euphorbia lagascae, as inhibitors of multi-re per meccanismo d’azione. Infatti, tra i farma- stati infatti isolati nuovi diterpeni latiranici drug resistante of tumour cells”, Plantaci antitumorali che interagiscono con la Pgp si macrociclichi, che sono stati chiamati latilaga- Medica, 2006, 72, 162-8 [Author affiliations:trovano antracicline, alcaloidi della Vinca, tassa- scene A, latilascascene B e latilascascene C, un CEFC, Faculty of Pharmacy, University of Lisbon,ni e molti altri appartenenti ad ulteriori classi. diacetil derivato del latilascascene B e alcuni Portugal; Department of Medical Microbiology,Una delle strategie più promettenti per evitare i diterpeni noti. University of Szeged, Hungary; CQFB/REQUIMTE,problemi della resistenza si basa sulla scoperta Questi composti sono stati investigati per la loro Faculty of Sciences and Technology, Universitydi composti in grado di modulare la MDR ini- capacità di invertire la MDR in cellule L5178 di of Lisbon, Portugal] 87

3 - Ricerca di inibitori della proteina Hsp90 comepotenziali agenti antitumorali: isolamento del radicicoloe della monicillina I da funghi infestanti le piante deldeserto della Sonora.Hsp90 è una proteina cellulare di 90 destabilizzazione di molte sostanze note per tatamente solo il ridicicolo e la monocillina I kDa altamente conservata nel corso partecipare ai processi di carcinogenesi, for- hanno mostrato di inibire la crescita delle dell’evoluzione, che, in condizioni nendo una conferma sperimentale alla cor- cellule MCF-7.fisiologiche, è coinvolta in svariate funzioni rettezza di questa ipotesi.essenziali. Questa proteina svolge infatti un Sulla base dei dati intermedi provenienti da Struttura chimica del ridicicolo (R1 = R2 =ruolo critico per la stabilità, la maturazione, studi clinici di fase I e II in corso con derivati H, R3 = Cl) e della monocillina I (R1 = R2l’attivazione e la degradazione di numerosi della geldanamicina come potenziali antitu- = R3 = H) isolati da funghi associati arecettori ormonali (per esempio, il recettore morali, per esempio la 17-allilaminogeldana- piante del deserto nordamericano delladegli estrogeni) e di proteine non nucleari micina, è stato attivato un programma di Sonora, che sono dei potenziali antitumo-portatrici di segnali (per esempio, le tirosina ricerca di inibitori della proteina Hsp90 pro- rali inibitori della proteina Hsp90chinasi legate ai recettori); Hsp90 partecipa dotti da microorganismi che vivono in strettaanche alla stabilizzazione e ad altre funzioni associazione con piante del deserto nord- T.J. Turbyville, E.M.K. Wijeratne, M.X. Liu et Al.,di varie proteine oncogeniche (per esempio, americano della Sonora. “Search for Hsp90 inhibitors with potentialRAF e Her2). Nel corso di questo programma sono stati anticancer activity: isolation and SAR studiesIn condizioni di stress, per esempio per effet- screenati oltre 500 estratti con acetato di of radicicol and monocillin I from two plant-to del calore, tutte le proteine tendono a etile di funghi infestanti queste piante impie- associated fungi of the Sonoran desert”, J.denaturarsi; però, le proteine denaturate gando il saggio HSIA (heat shock induction Nat. Prod., 2006, 69, 178-84 [Author affiliation:espongono dei gruppi idrofobici che attivano assay) come primario, seguito dal saggio SW Center of Natural Products Research andmeccanismi che provvedono a limitarne gli secondario LRA (luciferase refolding assay). Commercializzation, College of Agriculture andeffetti tossici e a renaturizzarle. Questi mec- Il frazionamento bioguidato degli estratti dei fun- Life Sciences, University of Arizona, Tucson, USA;canismi sembrano essere mediati dal legame ghi Chaetonium chiversii e Paraphaeosphaeria School of Life Sciences, College of Liberal Artsdi Hsp90 alle proteine almeno parzialmente quadriseptata risultati attivi in questi tests ha and Sciences, Arizona State University, Tempe,denaturate. rispettivamente condotto all’isolamento dei USA; Division of Pediatric Hematology/Oncology,E’ stato riscontrato che le cellule cancerose composti radicicolo e monocillina I. Steele Memorial Children’s Research Center,sovraesprimono frequentemente la proteina Questi composti e vari loro derivati ottenuti University of Arizona, Tucson, USA].Hsp90, probabilmente in risposta alle condi- per semisintesi sono stati saggiati per la lorozioni di stress che si verificano nell’ambiente attività antiproliferativa impiegando le celluleattorno alla massa tumorale. di tumore mammario MCF-7.Poiché questa proteina è coinvolta nei pro- Gli stessi composti sono stati anche studiaticessi di stabilizzazione di molte oncoproteine per la loro capacità di legarsi alla proteinacritiche per la crescita tumorale e anche nei Hsp90 e di provocare la deplezione di protei-processi di stabilizzazione delle loro vie di ne rilevanti nel tumore mammario e che sonosegnali, viene ipotizzato che in determinate substrati per la Hsp90, quali il recettore deglicondizioni la sua inibizione possa costituire estrogeni e il recettore di IGF-1 (type I insu-una nuova strategia impiegabile per la cura lin-like growth factor); i dati ottenuti da que-dei tumori. sti saggi sono stati utilizzati per studi di strut-Alcuni studi farmacologici hanno dimostrato tura-attività (SAR). Numerosi dei compostiche inibitori della Hsp90 come la geldanami- saggiati sono risultati attivi sia nel test pri-cina, un metabolita microbico, provocano la mario che in quello secondario, ma inaspet-88

4 – Inibizione selettiva della cicloosigenasi di tipo 2 (COX-2) da parte di un estratto con anidride carbonica dei conidi Humulus lupulus e sua attività in un modello di artrite.La cicloossigenasi (COX) è un enzima impor- prostaglandine proinfiammatorie, compresa la zimosano; in particolare, sono stati indagati gli tate per il ruolo che svolge nei processi PGE2; la sovraespressione della COX-2 nei tessu- effetti sulla produzione nel sangue di PGE2 stimo- infiammatori, poiché interviene nella via ti articolari viene considerata una delle cause tipi- lata dagli LPS (saggio ex vivo), gli effetti sull’in-metabolica di conversione dell’acido arachidonico che delle malattie artritiche. COX-3, di recente grossamento delle giunture e gli effetti sulla sinte-nella prostaglandina E2 (PGE2). L’inibizione delle scoperta, viene espressa nel cervello e nel cuore si di proteoglicani nella cartilagine sana e artritica.COX operate dai farmaci antiinfiammatori non ste- e sembra essere una variante di COX-1. L’estratto dei cono di H. lupulus ha mostrato di ini-roidei (NSAIDs) alleviano il dolore e sopprimono L’impiego cronico degli NSAIDs provoca tossicità bire nelle PBMC la produzione di PGE2 stimolatal’infiammazione associati a varie malattie, come gastrointestinale, dovuta principalmente all’inibi- dagli LPS senza compromettere il metabolismo dil’osteoartrite e l’artrite reumatoide. zione di COX-1. Di conseguenza, la ricerca nel queste cellule; inoltre, lo stesso estratto haAllo stato attuale, sono note tre isoforme di questo campo degli NSAIDs si è da tempo orientata verso mostrato di diminuire la produzione della medesi-enzima: COX-1, COX-2 e COX-3. COX-1 viene la scoperta di inibitori selettivi di COX-2. ma prostaglandina nel saggio di inibizione seletti-costitutivamente espressa in vari tipi di cellule e Humulus lupulus L. (Cannabaceae) è una pianta va della COX-2, mentre in un analogo saggio dirisulta coinvolta in molte funzioni omeostatiche. con una lunga tradizione di impiego medicinale inibizione della COX-1 non è stato osservato alcunOltre a prendere parte ai processi biosintetici dei per la cura di una varietà di malattie, che com- effetto. Nei topi C57BL/6, è stata osservata unaprostanoidi (della PGE2, come detto, ma anche di prende anche le malattie infiammatorie e reuma- significativa diminuzione della produzione di PGE2prostaglandine che svolgono funzioni protettive tiche. Questi ultimi impieghi sono stati giustificati dopo 24 ore dalla somministrazione orale dell’e-della parete intestinale), questo enzima svolge un dalla recente scoperta che alcuni costituenti di H. stratto. Nessun effetto è stato invece riscontratoruolo nei processi di attivazione delle piastrine. lupulus sopprimono in vitro la trascrizione del sulla sintesi di proteoglicani stimolata dallo zimo-COX-2 è una proteina inducibile, che svolge gene che codifica per la COX-2. sano nel tessuto cartilagineo e neppure effetti sonoanch’essa un ruolo importante nella biosintesi di Un recente studio ha avuto come obiettivo la veri- stati osservati sull’ingrossamento delle giunture. fica se un estratto con CO2 dei coni di H. lupulus ha la capacità di inibire in vitro l’attività delle COX S. Hougee, J. Faber, A. Sanders et Al., e di esercitare l’attività antiinfiammatoria in vivo. “Selective inhibition of COX-2 by standard- Per investigare se l’estratto influisce sulla produ- ized CO2 extract of Humulus lupulus in vitro zione di PGE2, è stato impiegato un modello in and its activity in a mouse model of zymo- vitro di infiammazione basato sulla stimolazione di san-induced arthritis”, Planta Medica, 2006, cellule mononucleate del sangue periferico 72, 228-33 [Author affiliations: Numico umano (PBMC) con lipopolisaccaridi (LPS); la Research, Wageningen, The Netherlands; valutazione della selettività dell’estratto verso l’i- Department of Experimental Rheumatology & nibizione di COX-2 è stata invece effettuata Advanced Therapeutics, University Medical mediante un saggio sul sangue intero (WAB). Sulla Center Nijmegen, Nijmegen, The Netherlands; base dei risultati ottenuti dai tests in vitro, l’e- Department of Pharmacology and stratto somministrato oralmente è stato valutato Pathophysiology, UIPS, Utrecht University, The in un modello nel topo di artrite acuta indotta da Netherlands].5 - Derivati 14,15-secopregnanici isolati dalle foglie diSolenostemma argel e loro attività inibente il rilasciodel TNF-_.Solenostemma argel Hayne (Asclepiadaceae) pregnanici e glicosidi di fenoli acilati nelle foglie re la proliferazione delle cellule del sarcoma di è un arbusto perenne che cresce sponta- di S. argel; precedenti indagini condotte dagli Kaposi indotta dal VEGF (vascular endothelial neamente nelle zone desertiche dell’Egitto Autori avevano invece portato all’isolamento di growth factor).orientale e lungo le rive del Nilo nelle regioni 14,15-cheto-pregnani glicosilati dai pericarpi e Lo studio oggetto della presente recensione hameridionali del paese. Le foglie di questa pianta anche dalle foglie della stessa pianta e di glico- portato ad isolare dalle foglie di S. argel cinquevengono impiegate nella medicina tradizionale sidi 14,15-secopregnanici dai pericarpi e dai nuovi derivati 14,15 secopregnanici, gli argelosi-locale come purgante, antipiretico, espettorante semi. di da K a O, e i noti argelosidi D ed F.e spasmolitico. Le ricerche fitochimiche hanno Sia i glicosidi 14,15-cheto-pregnanici che quelli Poiché strutture nor-secopregnaniche isolate darivelato la presenza di monoterpeni, glicosidi 14,15-secopregnanici hanno dimostrato di inibi- altre specie (Mandevilla illustris (Vell.) Woodson e 89

M. velutina (Mart. ex Stadelm.) Woodson, differenze riscontrate nell’attività inibente il rila- Struttura generale degli argelosidi isolatiApocyneaceae) avevano dimostrato di esercitare scio di TNF-_ sembrano dipendere dalla lun- da Solenostemma argel.l’attività antiinfiammatoria, gli argelosidi F, L, M e ghezza del gruppo attaccato alla posizione C-3O sono stati valutati per l’attività inibente il rila- della molecola.scio di TNF-_ dalle cellule murine RAW 264.7 sti-molate con lipopolisaccaridi (LPS). A. Perrone, A. Plaza, S.F. Ercolino, A.I. Hamed,TNF-_ è una potente citochina proinfiammatoria L. Parente, C. Pizza, S. Piacente “14,15-capace di indurre una risposta infiammatoria Secopregnane derivatives from the leaves ofquando si lega a specifici recettori delle cellule. Solenostemma argel”, J. Nat. Prod., 2006, 69,Gli argelosidi F, L e M hanno mostrato di inibire 50-54 [Author affiliations: Dipartimento disignificativamente il rilascio di questa citochina Scienze Farmaceutiche, Università di Salerno;alla massima concentrazione sperimentata (100 Faculty of Sciences, South Valley University,+M), mentre l’argeloside O è risultato inattivo. Le Aswan, Egypt].6 – Saponine triterpeniche isolate da Campsiandraguayanensis.Nel corso di un programma dedicato allo ti in alcune regioni amazzoniche per scopi ali- A. Braca, A.F. Abdel-Razik, J. Mendez, N. De studio delle piante medicinali sudame- mentari (farina di “chiga”). Nonostante la pro- Tommasi “Triterpenoid saponins from ricane, è stata effettuata un’indagine lungata tradizione di impiego delle specie Campsiandra guayanensis”, J. Nat. Prod.,fitochimica delle parti aeree di Campsiandra appartenenti a questo genere, non sono rinve- 2006, 69, 240-6 [Author affiliations:guayanensis B. Stergios (Caesalpinaceae), un nibili in letteratura studi sulla loro composi- Dipartimento di Chimica Bioorganica ealbero che cresce nella foresta amazzonica zione chimica. Biofarmacia, Università di Pisa; Natural Productsdel Venezuela. Le specie del genere Lo studio delle parti aeree di C. guayanensis Chemistry Department, National ResearchCampsiandra sono state impiegate come effettuato dagli Autori ha condotto all’isola- Centre, Cairo, Egypt; Escuela de Quimica,eccitanti, febbrifugi, tonici e per curare le mento di 13 nuove saponine triterpeniche Facultad de Ciencias, Universidad Central deulcerazioni. caratterizzate dalla struttura base dell’oleano Venezuela, Caracas, Venezuela; Dipartimento diInoltre, i semi di C. comosa vengono impiega- e del lupano. Scienze Farmaceutiche, Università di Salerno].7 – Attività antiangiogenica e meccanismo d’azionedello xantumolo, un flavonoide del luppolo. E’stato suggerito che il xantumolo, il ha inibito anche la migrazione delle cellule principale flavonoide che si trova nei endoteliali, la loro crescita e la formazione di coni di Humulus lupulus L. strutture tubulari. (Cannabaceae), eserciti l’attività antiangioge- Il complesso di questi dati indica che il xantu- nica e che quindi possa avere un ruolo nella molo isolato da H. lupulus interferisce in più chemoprevenzione antitumorale. steps del processo angiogenico e che questo Questa ipotesi è avvalorata dall’osservazione composto può essere proposto per ulteriori che l’attività antiangiogenica caratterizza la studi di approfondimento come potenziale maggior parte dei composti noti per essere agente per la prevenzione e per la terapia dei chemoprotettori contro i tumori. delle malattie tumorali. Lo studio oggetto della presente recensione ha dimostrato per la prima volta che lo xantu- A. Albini, R. Dell’Eva, R. Vene, N. Ferrari, D.R. molo inibisce in vivo la vascolarizzazione e la Buhler, D.M. Noonan, G. Fascina crescita di tumori sperimentali. Nel corso “Mechanisms of the antiangiogenic activity dello stesso studio è stato osservato che que- of the hop flavonoid xanthohumol: NF-_B and sto flavonoide reprime in vitro le vie dell’NF- A_t as targets”, FASEB J., 2006, 20, 527-9 gB e dell’gAt nelle cellule endoteliali, indican- [Author affiliation: Laboratorio di Oncologia do che questo è il principale meccanismo del- Molecolare, Istituto Nazionale per la Ricerca sul l’attività antiangiogenica da esso esercitata. Cancro, Genova]. Sempre in esperimenti in vitro, lo xantumolo90

 La fitoterapia nei libri D. Bagchi, H.G. Preuss (Eds.) “Phytopharmaceuticals in cancer chemoprevention”, CRC Press, Boca Raton, USA, 2005 (ISBN 0-8493-1560-3).Congressi Società Italiana di Fitoterapia XII CONGRESSO NAZIONALE DI FITOTERAPIA 2-4 giugno 2006, Hotel Sans Souci, Gabicce Mare (PU) Società Italiana di Fitoterapia La Società Italiana di Fitoterapia bandisce in memoria del suo primo Presidente, Prof. Italo Taddei, un premio di Euro 1200,00 da assegnare ad un elaborato effettuato negli anni 2005-2006 che abbia avuto come argomento uno studio botanico, etnobo- tanico, fitochimico, farmacologico o clinico di piante medicinali. La domande di partecipazione, accompagnate da una copia possibilmente elettronica dell’elaborato, devono pervenire al Dr. Lamberto Monti, Via Papa Giovanni XXIII 37, 20091 Bresso (MI), Tel. 02 6107330, e-mail: [email protected], entro e non oltre il 30 aprile 2006. Gli elaborati verranno valutati dal Consiglio Direttivo della S.I.FIT. e la proclamazione di quello vincente avverrà nel corso del XII Congresso Nazionale di Fitoterapia, Gabicce Mare (PU), 2-4 giugno 2006. 91

È una pubblicazione della GVEdizioni® ®® ® E-mail: [email protected] a cura della S.I.FIT., Società Italiana di Fitoterapia 26-05-2006 N° 17Sede Sociale: Dipartimento di Scienze Ambientali - Sezione di Biologia Farmaceutica,Università degli Studi di SienaVia T. Pendola 62 - 53100 Siena - Tel. 0577 233525, Fax 0577 233509e-mail: [email protected] - website: www.sifit.orgSommario N.00La ricerca clinica sulle sostanze vegetali 5. Triterpenoidi bioattivi nelle specie di Salvia.1. Una meta-analisi degli studi epidemiologici che Contributi italiani alla ricerca sulle piante medicinali hanno correlato il consumo di soia con il rischio di 6. Un estratto standardizzato di salvia e il contrarre il cancro alla mammella. suo costituente attivo acido rosmarinicoStudi sulle caratteristiche chimiche e biologiche delle proteggono le cellule di feocromocitomapiante medicinali PC12 dalla neurotossicità indotta dal peptide `-amiloide.2. Influenza dell’estratto di aglio sull’espressione 7. Effetti nel ratto dell’estratto di iperico dell’endothelial intercellular adhesion molecule-1 e della vascular cell adhesion molecule-1 indotta sull’espressione dei trasportatori multifarmaco dall’interleuchina-1_. durante lo sviluppo fetale e l’allattamento.3. Studio degli effetti della genisteina sulla 8. Studio nel ratto degli effetti di polisaccaridi proliferazione delle cellule della ghiandola estratti dai cladodi di Opuntia ficus-indica sulla mammaria di ratte ovariectomizzate. cicatrizzazione di lesioni della pelle.Rassegne4. Una rassegna sull’attività biologica della camomilla e sui suoi potenziali effetti benefici per la salute. Foto di R. Longo Opuntia ficus-indica92

1 – Una meta-analisi degli studi epidemiologici chehanno correlato il consumo di soia con il rischio dicontrarre il cancro alla mammella.E’stato ipotizzato che un elevato consumo partecipato agli studi presi in considerazione ha quelle in menopausa relativamente al rischio di alimentare di soia contribuisca nei paesi mostrato che l’elevato consumo di soia è asso- contrarre il cancro alla mammella. asiatici a ridurre il rischio di contrarre il ciato ad un modesto minor rischio di contrarre il Gli autori della meta-analisi hanno concluso checancro alla mammella. Tuttavia, i risultati degli tumore alla mammella (odds ratio = 0,86), ma la il consumo alimentare di soia può essere asso-studi epidemiologici organizzati per verificare la differenza tra questo dato e quello relativo al ciato ad una lieve riduzione del rischio di con-validità di questa ipotesi sono contradditori, men- rischio di tumore alla mammella in tutta la popo- trarre il cancro alla mammella. Tuttavia, questotre, i risultati di studi sperimentali suggeriscono lazione femminile asiatica (odds ratio = 0,89) dato proveniente dagli studi epidemiologici esa-che i composti ad attività estrogenica contenuti non è risultata statisticamente significativa. minati deve essere valutato con prudenza, per-nella soia possano aumentare e non diminuire il L’analisi di 10 studi che hanno stratificato i risul- ché i risultati di questi studi possono essererischio in questione. tati a seconda che le donne fossero in stato pre- inquinati da altri fattori di rischio non rilevabili eQuesta situazione ha spinto ad effettuare una menopausale o in menopausa ha evidenziato perché risulta molto difficoltoso correlare i datirigorosa analisi dei risultati degli studi epidemio- una correlazione inversa tra consumo di soia e raccolti con le quantità di soia consumate. Dilogici pertinenti l’argomento in oggetto al fine di cancro alla mammella più accentuata nelle conseguenza, le raccomandazioni dirette a favo-ricavare delle appropriate raccomandazioni per donne non ancora in menopausa (odds ratio = rire un elevato consumo di soia al fine di preve-le donne che consumano soia e, in particolare, 0,70) rispetto a quelle in stato postmenopausale nire il cancro alla mammella sono da considerar-per quelle che sono sopravissute ad un cancro (odds ratio = 0,77); tuttavia, quando l’esposizio- si premature rispetto alle attuali conoscenze.alla mammella. ne alla soia è stata analizzata in base al consu-Per questo scopo, sono stati selezionati per una mo giornaliero di soia espresso in grammi di pro- B.J. Trock, L. Hilakivi-Clarke, R. Clarkemeta-analisi 18 studi epidemiologici pubblicati teine di questo vegetale, una correlazione stati- “Meta-analysis of soy intake and breast can-tra il 1978 ed il 2004, che hanno correlato l’inci- sticamente significativa con il rischio di cancro cer risk” Cancer Inst., 2006, 98, 430-1 ,denza del cancro alla mammella con il consumo alla mammella è stata trovata solo nel caso delle [Author affiliation: Department of Urology, Johnsalimentare di soia. donne non ancora in menopausa (odds ratio = Hopkins School of Medicine, Baltimore, USA].I dati ottenuti sono risultati molto variabili. 0,94). Altri 8 analoghi studi non hanno però rile-Un’analisi effettuata su tutte le donne che hanno vato differenze tra le donne non in menopausa e2 – Influenza dell’estratto di aglio sull’espressionedell’endothelial intercellular adhesion molecole-1e della vascular cell adhesion molecole-1 indottadall’interleuchina-1_.L’infiammazione sostiene un importante so di questa pianta sull’espressione dell’endo- indotta da IL-1_. In un altro esperimento con- ruolo sia nell’iniziazione del processo thelial intercellular adhesion molecule-1 (ICAM- dotto con monociti della linea U937, l’estratto di aterosclerotico che nello sviluppo di 1 o CD54) e della vascular cell adhesion mole- aglio ha significativamente inibito l’adesione dieventi aterotrombotici. Infatti, l’adesione dei leu- cule-1 (VCAM-1 o CD10) indotta dall’interleuchi- queste cellule alle cellule endoteliali stimolatecociti/monociti all’endotelio rappresenta uno dei na-1_ (IL-1_). con IL-1_ primi steps dell’aterosclerosi. Poiché gli estratti L’espressione di queste molecole di adesione I risultati di questo studio suggeriscono che ladi aglio (Allium sativum L., Alliaceae) hanno indotta da IL-1_ è stata misurata in cellule capacità dell’estratto acquoso di aglio di modu-dimostrato di produrre benefici quando sommi- endoteliali primarie di arteria coronaria umana lare l’espressione delle molecole di adesionenistrati a pazienti affetti da malattie aterosclero- (HCAEC), che sono state coltivate in un adatto ICAM-1 e VCAM-1 possa fornire una giustifica-tiche, è stato effettuato uno studio in vitro desti- mezzo ed incubate con varie concentrazioni del- zione dell’effetto antiaterosclerotico di questanato a verificare gli effetti di un estratto acquo- l’estratto di aglio (0,25-4,0 mg/ml); successiva- preparazione vegetale riscontrato nell’uomo. mente, le cellule sono state esposte a IL-1_ (10 ng/ml) per un giorno. L’espressione delle mole- F. Rassoul, J. Salvetter, D. Reissig et Al., “The cole di adesione è stata analizzata mediante influence of garlic (Allium sativum) extract citometria di flusso dopo l’aggiunta di antigeni on interleukin 1alpha-induced expression of anti-ICAM-1 e anti-VCAM-1 caricati con fluore- endothelial intercellular adhesion molecule-1 sceina isotiocianato. and vascular cell adhesion molecule-1”, I dati ottenuti hanno dimostrato che l’incubazio- Phytomedicine, 2006, 13, 230-5 [Author affilia- ne delle cellule HCAEC con l’estratto di aglio è tion: Institute of Laboratory Medicine, Clinical stata seguita dalla significativa diminuzione del- Chemistry and Molecular Diagnostics, University l’espressione delle molecole ICAM-1 e VCAM-1 Hospital Leipzig, Germany]. 93

3 - Studio degli effetti della genisteina sulla prolifera-zione delle cellule della ghiandola mammaria di ratteovariectomizzate.Nel corso dei decenni trascorsi sono esempio, stimolare la formazione osteoblasti- stenina esercita nelle condizioni sperimentali state identificate molte piante che ca di osso e di inibire la perdita osteoclastica adottate una debole ma significativa stimola- metabolizzano composti chimici in di osso nelle ratte ovariectomizzate. Alcuni zione del peso dell’utero. Inoltre, lo stessogrado di legarsi ai recettori degli estrogeni e studi hanno anche mostrato che la sommini- composto ha mostrato di stimolare l’espres-possono quindi svolgere un’azione estrogeni- strazione della genisteina a ratte puberi dimi- sione del recettore del progesterone, ma, aca. Il più importante gruppo di questi compo- nuisce l’incidenza dei tumori indotti dal dime- differenza del 17_-estradiolo, non l’espressio-sti, chiamati fitoestrogeni, è costituito da iso- tilbenzantracene (DMBA), ma altri studi hanno ne del PCNA.flavonoidi rinvenuti principalmente nelle pian- dimostrato che lo stesso fitoestrogeno stimola Questi dati sono in linea con i risultati di altrite appartenenti alla famiglia delle la crescita delle cellule di tumore mammario e recenti studi, i quali hanno suggerito che laLeguminosae e, in particolare, nei semi di soia dei tumori estrogeno-dipendenti. genisteina stimoli la crescita dell’utero ma non(Glycine soja Siebold et Zuccarini). La potenza Poiché i dati riguardanti gli effetti della geni- la proliferazione delle cellule della ghiandoladei fitoestrogeni è debole se confrontata con steina sul tessuto mammario sano sono molto mammaria e l’espressione genica in questoquella degli estrogeni animali (per esempio, il limitati, è stato allestito uno studio per la valu- organo. Quindi, la somministrazione per brevi17`-estradiolo) o con quella degli estrogeni di tazione delle conseguenze della somministra- periodi della genisteina a donne non affette dasintesi (per esempio, l’etinilestradiolo); tutta- zione di questo fitoestrogeno sulla ghiandola tumore mammario dovrebbe non esporle alvia, è possibile ingerire con la dieta o con gli mammaria di ratte ovariectomizzate non affet- rischio di carcinogenesi. Tuttavia, le differenzeintegratori alimentari quantità di questi com- te da tumore. Gli animali sono stati trattati sot- di comportamento della genisteina rispettoposti vegetali tali da permettere di ipotizzare tocute (10 mg/kg) oppure oralmente (100 e agli estrogeni endogeni dovrebbero essereche essi producano qualche effetto. Il mecca- 200 mg/kg) con la genisteina, utilizzando il confermate per mezzo di ulteriori studi, direttinismo molecolare da cui dipende l’azione dei 17`-estradiolo e l’etinilestradiolo come stan- soprattutto a delucidare il meccanismo d’azio-fitoestrogeni e i potenziali benefici o rischi dards di riferimento. Sono state quindi misura- ne di questo fitoestrogeno.esercitati sull’uomo da questi composti sono te nelle cellule della ghiandola mammaria laallo stato attuale scarsamente caratterizzati. Al concentrazione dell’mRNA e l’espressione T. Hertrampf, S. Schmidt, J. Seibel et Al.,fine di scoprire alternative alla terapia ormo- proteica del recettore del progesterone “Effects of genistein on the mammary glandnale sostitutiva (HRT), sono stati condotti (come indicatori dell’attività estrogenica) e proliferation of adult ovariectomised Wistarnumerosi studi clinici destinati alla valutazione dell’espressione del PCNA (proliferating cell rats”, Planta Medica, 2006, 72, 304-10 [Authordegli effetti sulla salute delle donne in meno- nuclear gene) impiegando un test PCR (poly- affiliations: Patrick Diel Department of Molecularpausa indotti da estratti di piante estrogeniche merase chain reaction) istantaneo, il test and Cellular Sports Medicine, Deutsche Sportso da fitoestrogeni purificati, ma spesso i risul- Western blotting e tests immunochimici; è Hochschule Köln, Germany; Intitut fürtati sono stati conflittuali o difficili da interpre- stata anche valutata la risposta uterotropica Arbeitsphysiologie an der Universität Dortmund,tare. Gli studi farmacologici hanno però dimo- al trattamento. Germany].strato che il fitoestrogeno genisteina può, per I risultati ottenuti hanno indicato che la geni-4 – Una rassegna sull’attività biologica della camomilla esui suoi potenziali effetti benefici per la salute.La camomilla (Matricaria recutita L., rali essiccati. I principali costituenti chimici dei scarsi e quelli di valutazione dell’effetto ansioliti- Compositae) è una delle piante più popolari capolini sono dei composti fenolici, tra i quali i co/sedativo totalmente assenti. Gli unici effetti utilizzate per preparare tisane medicinali. principali sono i flavonoidi apigenina, quercetina, collaterali descritti per la camomilla, impiegata inPer questo scopo, vengono impiegati i capolini flo- patuleina, luteolina e i rispettivi glucosidi; l’olio tisana o per applicazioni topiche, sono le reazioni essenziale ottenibile dai fiori contiene principal- allergiche nelle persone sensibili alle piante mente i terpenoidi _-bisabololo e i suoi ossidi appartenenti alla famiglia delle Compositae. chiamati azuleni, incluso il camazulene. La camomilla esercita debolmente in vitro le atti- D.L. McKay, J.B. Blumberg “A review of the vità antiossidante e antimicrobica, ma una signifi- bioactivity and potential health benefits of cativa attività antiaggregante piastrinica; gli studi chamomile tea (Matricaria recutita L.)”, animali hanno invece dimostrato una potente atti- Phytotherapy Research, 2006, April 20 (elec- vità antiinfiammatoria e deboli attività antimuta- tronic publication ahead of print) [[Author affi- genica, ipocolesterolemizzante, spasmolitica ed liation: USDA Human Nutrition Research Center ansiolitica. Gli studi umani sulla camomilla sono on Aging at Tufts University, Boston, USA].94

5 - Triterpenoidi bioattivi nelle specie di Salvia. Europa per alleviare le infiammazioni del cavo orale ma anche nell’industria alimentare come conservante. Le parti aeree delle specie appartenenti al genere Salvia contengono vari generi di compo- sti terpenici: monoterpeni, diterpeni e triterpeni. Questa rassegna si occupa in particolare dei costituenti triterpenici, riportando le loro carat- teristiche biologiche quali descritte nella lette- ratura scientifica più recente.La famiglia delle Labiatae (Laminaceae) è terra. Queste specie sono state impiegate fin G. Topçu “Bioactive triterpenoids from Salvia costiuita da 200 generi e 3000 specie. Il dai tempi più antichi per curare tutta una varie- species”, J. Nat. Prod., 2006, 69, 482-7 genere Salvia è uno dei più ampi in questa tà di malattie, che vanno dal semplice raffred- [Author affiliation: Faculty of Pharmacy, Istanbulfamiglia, comprendendo più di 900 specie dif- dore all’epilessia; la specie più popolare, Salvia University, Turkey].fusamente distribuite in diverse regioni della officinalis L., viene ampiamente utilizzata in6 – Un estratto standardizzato di salvia e il suo costi-tuente attivo acido rosmarinico proteggono le celluledi feocromocitoma PC12 dalla neurotossicità indottadal peptide `-amiloide.Il morbo di Alzheimer costituisce la più capacità di apprendimento e la memoria ha morte e che la presenza dell’estratto di salvia comune causa di demenza nella popola- evidenziato il ruolo sostenuto per questa indi- o dell’acido rosmarinico ha ridotto significati- zione anziana. Questa malattia, che com- cazione dalla salvia (Salvia officinalis L., vamente questo evento. Inoltre, l’estratto epromette profondamente le funzioni cognitive Labiatae). Un recente studio clinico controlla- l’acido rosmarinico hanno ridotto la formazio-dei pazienti e la loro capacità di compiere gli to ha poi mostrato che un estratto etanolico ne di specie attivate di ossigeno (ROS), laatti quotidiani della vita, è caratterizzata da di questa pianta è risultato efficace nel perossidazione lipidica, la frammentazionesvariate anomalie patologiche, tra le quali migliorare le condizioni di pazienti colpiti da del DNA, l’attivazione della caspasi-3 e l’iper-vengono annoverate il deposito nel cervello di forme lievi-moderate di Alzheimer fosforilazione della proteina tau. L’acidoplacche neuritiche formate da molecole del [Akhondzadeh et Al., J. Clin. Pharm. Ther., rosmarinico ha inibito l’attivazione della p-peptide `-amiloide, la formazione di grovigli 2003, 28, 53-9]. Gli studi farmacologici con- p38 MAP chinasi.neurofibrillari, la presenza di forme iperfosfo- dotti con le preparazioni di salvia hanno rive- Questi dati dimostrano l’attività neuroprotet-rilate della proteina tau e il deficit di alcuni lato che esse esercitano le attività antiinfiam- trice della salvia dalla tossicità indotta dalneurotrasmettitori. La presenza del peptide matoria e antiossidante e che inibiscono l’at- peptide `-amiloide, alla quale contribuisce`-amiloide (A`) è imputabile a mutazioni tività degli enzimi colinesterasici, senza tut- almeno in parte l’acido rosmarinico. Di con-intercorse nel gene che codifica per la protei- tavia fornire precise informazioni sulle loro seguenza, la possibilità di utilizzare i prepa-na precursore degli amiloidi ed è stato dimo- modalità di neuroprotezione. rati della salvia per curare il morbo distrato che l’esposizione di neuroni in coltura Lo scopo di un recente studio è stato quindi Alheimer dovrebbe essere approfondita.a questo peptide provoca la morte di queste quello di verificare gli effetti di un estrattocellule oltre a indurre la iperfosforilazione standardizzato di S. officinalis e del suo prin- T. Iuvone, D. De Filippis, G. Esposito, A.della proteina tau con conseguente formazio- cipale costituente attivo acido rosmarinico D’Amico, A.A. Izzo “The spice sage and itsne nel cervello dei grovigli neurofibrillari. I sulla vitalità di cellule di feocromocitoma di active ingredient rosmarinic acid protectprecisi meccanismi che determinano la morte ratto della linea PC12 quando esposte ad A`, PC12 cells from amyloid-_ peptide-induceddei neuroni aggrediti da A_ non sono noti; sull’induzione di stress ossidativo e sull’atti- neurotoxicity”, J. Pharmacol. Exptl. Ther.,tuttavia, il blocco in vari modi dell’attività di vazione della p-p38 MAP chinasi, sull’iperfo- 2006, February 22 (electronic publicationquesto peptide rappresenta una delle princi- sforilazione della proteina tau e sull’apoptosi ahead of print) [Author affiliation:pali strategie seguite per la ricerca di nuovi neuronale. Dipartimento di Farmacologia Sperimentale,farmaci per la cura del morbo di Alzheimer. Gli esperimenti eseguiti hanno mostrato che Università di Napoli “Federico II”].Una ricerca storica sulle piante europee tra- l’incubazione per 24 ore delle cellule PC12dizionalmente impiegate per migliorare le con A` (frammento 1-24) ne ha provocato la 95

7 – Effetti nel ratto dell’estratto di iperico sull’e-spressione dei trasportatori multifarmaco durante losviluppo fetale e l’allattamento.L’estratto di iperico (Hypericum perfora- geni mdr1a, mdr1b, mrp1, mrp2 e cyp3A2, i I dati ottenuti con questi esperimenti sugge- tum L., Clusiaceae) è un potente primi quattro dei quali recano il codice per la riscono la possibilità che la somministrazione induttore di enzimi del sistema cito- biosintesi di proteine di trasporto mentre il durante la gravidanza dell’estratto di ipericocromo P450 e della proteina di trasporto gli- quinto codifica per l’enzima principalmente assieme a quella di farmaci che costituisconocoproteina-P e, per via di queste proprietà, coinvolto nel metabolismo dei farmaci. il substrato di proteine di trasporto possainteragisce con un elevato numero di farmaci I risultati ottenuti hanno indicato che la som- essere particolarmente pericoloso.di comune prescrizione. Recenti dati speri- ministrazione dell’estratto ad entrambi imentali hanno suggerito che questo estratto dosaggi ha provocato un significativo decre- C. Garrivo, A. Rosati, F. Batoli, G. Decortipossa provocare effetti collaterali quando mento dei livelli dei trascritti mdr1a, mdr1b, “St.John’s wort modulation and developmen-assunto durante la gravidanza e l’allatta- mrp1 e mrp2 nel fegato dei feti e un incre- tal expression of multidrug transporters inmento. mento dei livelli dei trascritti mdr1a, mdr1b, the rat”, Phytotherapy Research., 2006, AprilSussistevano quindi i motivi per verificare gli mrp2 e cyp3A2 in quello delle madri. 19 (electronic publication ahead of print)effetti della somministrazione a ratte Wistar Negli altri organi esaminati, la somministra- [Author affiliation: Dipartimento di Scienzedi elevate dosi dell’estratto di iperico SJW zione dell’estratto non ha modificato i pro- Biomediche, Università di Trieste].(100 e 1000 mg/kg/die) durante la gravidan- cessi fisiologici di regolazione durante l’onto-za e l’allattamento sui livelli dei trascritti dei genesi.8 – Studio nel ratto degli effetti di polisaccaridiestratti dai cladodi di Opuntia ficus-indica sullacicatrizzazione di lesioni della pelle. Gli estratti delle piante che contengono e del deposito di laminina. Inoltre, l’effetto polisaccaridi vengono diffusamente cicatrizzante è risultato maggiormente mar- impiegati nella medicina popolare per cato con i polisaccaridi di peso molecolare curare le lesioni della pelle e le irritazioni delle compreso tra 10(4)Da e 10(6)Da rispetto ai mucose. Tra queste piante trovano un ruolo polisaccaridi con peso molecolare superiore a anche gli estratti dei cladodi di Opuntia ficus- 10(6)Da; gli autori hanno ipotizzato che la indica (L.) Mill.. struttura di questi polisaccaridi, e quindi le Il presente studio ha avuto lo scopo di verifi- loro particolari proprietà igroscopiche, reolo- care il potenziale cicatrizzante di due frazioni giche e viscoelastiche, siano importanti ai fini liofilizzate e ricche di polisaccaridi dei cladodi dell’attività cicatrizzante dimostrata. di O. ficus-indica quando applicati su ferite provocate nel ratto. In questo modello, dopo 6 D. Trombetta, C. Puglia, D. Perri, A. Licata, S. giorni di applicazione, i polisaccaridi con peso Pergolizzi, E.R. Lauriano, A. De Pasquale, A. molecolare superiore a 10(4)Da hanno eserci- Saija, F.P. Bonina “Effect of polysaccharides tato un effetto benefico sulla riparazione delle from Opuntia ficus-indica (L.) cladodes on ferite; in particolare, sono risultate accelerate the healing of dermal wounds in the rat”, nel processo di riparazione le fasi di riepiteliz- Phytomedicine, 2006, 13, 352-8 [[Author affi- zazione e di rimodellazione, anche a causa di liation: Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, una induzione delle interazioni cellula-matrice Università di Catania].96

Eventi culturali “Corso di aggiornamento sulla sicurezza d’uso delle piante medicinali – Farmaco-Fitoterapia” organizzato dal Centro di Studi e Ricerche sulla Caratterizzazione e Sicurezza d’uso delle Sostanze Naturali “Giovanni Galli” – Milano, 6 giugno 2006, presso il Dipartimento di Scienze Farmacologiche, Università di Milano, via Balzaretti 9 – Informazioni: Prof. Enrica Bosisio, [email protected]Congressi Società Italiana di Fitoterapia XII CONGRESSO NAZIONALE DI FITOTERAPIA 2-4 giugno 2006, Hotel Sans Souci, Gabicce Mare (PU) 97

È una pubblicazione della GVEdizioni® ®® ® E-mail: [email protected] DFXUDGHOOD6,),76RFLHWj,WDOLDQDGL)LWRWHUDSLD 28-06-2006 N° 18Sede Sociale: Dipartimento di Scienze Ambientali - Sezione di Biologia Farmaceutica,Università degli Studi di SienaVia T. Pendola 62 - 53100 Siena - Tel. 0577 233525, Fax 0577 233509e-mail: [email protected] - website: www.sifit.org6RPPDULR 1/DULFHUFDFOLQLFDVXOOHVRVWDQ]HYHJHWDOL  ,ODWWRQLGHOODNDYDQRQLQLELVFRQRLQYLWURO¶DOFRRO 8QRVWXGLRFOLQLFRSUHOLPLQDUHDSHUWRHQRQ GHLGURJHQDVL FRQWUROODWRSHUYDOXWDUHODSRVVLELOLWjGLLPSLHJDUH &RQWULEXWLLWDOLDQLDOODULFHUFDVXOOHSLDQWHPHGLFLQDOL O¶HVWUDWWRGLLSHULFRFRPHVRVWHJQRSHUVPHWWHUHGL IXPDUH  ,QLEL]LRQHGHOODF*03IRVIRGLHVWHUDVLGDSDUWH6WXGLVXOOHFDUDWWHULVWLFKHFKLPLFKHHELRORJLFKHGHOOH GLELIODYRQLGL*LQNJRELOREDSLDQWHPHGLFLQDOL  8QHVWUDWWRHWDQROLFRGLSURSROLVRXQHVWUDWWR 6WXGLRVXOODSUHYHQ]LRQHGHOO¶DUWULWHUHXPDWRLGH GLJLQJHUTXDQGRDJJLXQWLDOODFODULWURPLFLQD VSHULPHQWDOHHVHUFLWDWDGDHVWUDWWLGHOUL]RPDGL DXPHQWDQRO¶DWWLYLWjLQYLWURGLTXHVWRDQWLELRWLFR &XUFXPDORQJDULFFKLGLFXUFXPLQRLGL FRQWUR+HOLFREDFWHUS\ORUL 6RQRPROWHSOLFLLFRVWLWXHQWLGHOO¶HVWUDWWRGLLSHULFR  $WWLYLWjDQWLLQILDPPDWRULDORFDOHGL1RQHDVHWRVD FKHLQGXFRQRO¶HQ]LPDHSDWLFR&<3$HOD JOLFRSURWHLQD3LQWHVWLQDOH98


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