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Case&Dimore - Numero Speciale

Published by Videorunner ADV Design&Strategy, 2015-01-09 11:02:18

Description: Nato nel 2008 con l’intento di entrare nelle case dei vicentini, Case & Dimore è un quadrimestrale a diffusione gratuita allegato a Il Giornale di Vicenza e prodotto da videorunner.com

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53 A MERENDA DACI HA OSPITATO miscela composta da farina, birra ghiacciata ed acqua minerale. Una soluzione per una colazio-Nome: Matteo ne energetica o un aperitivo stuzzicante, magari arricchito con le marmellate fatte in casa e pre-Dove: Valletta del Silenzio, Vicenza parate da Matteo. Calorie necessarie, perchè da queste parti c'è solo l'imbarazzo della scelta perMatteo Simionato, 35enne con un passa- come bruciarle! Dalle passeggiate per i sentieri to da geometra, da un anno si è rein- che si arrampicano sui colli alle gite in bicicletta, ventato diventando gestore, insieme che portano nella ciclabile della riviera berica e sialla sorella, di un B&B a due passi dalla Rotonda snodano nella pianura, oppure con una semplicedel Palladio. La sua giornata comincia presto, e salutare partita a pallone. I campi non manca-quando esce a cogliere i frutti della terra ed orga- no, e un pallone ve lo può prestare Matteo, chenizzare l’attività del B&B. Sistemare le camere, da ragazzino ha vestito per diversi anni le maglieaccogliere gli ospiti, gestire le prenotazioni sono delle società giovanili di calcio.operazioni che impegnano e portano via moltotempo, ma il calore degli ospiti (soprattutto stra-nieri) ripaga ampiamente delle fatiche. Accantoal B&B il grande orto da cui provengono leprelibatezze che vedete ritratte qui sotto, comei fiori di zucca fritti e preparati con una speciale



A CASA DI 13 DAI CAPNIST AD ARCUGNANO L'OSPITE ATTESOSulle colline d’Arcugnano, una famiglia vocata all’ospitalità apre la sua deliziosa casa, tra ricordi del passato e idee per il futuro testo di Simone Ariot - foto di Elisa FranceschiL’ospitalità, in terra vicentina, non è virtù scontata. Quella esserci: la terra e la voglia di ospitare. Da quest’idea si decide di adibire una diffidenza nei confronti del prossimo, condita a un mix di parte della casa agli ospiti. Un portico verandato diventa la sala della cola- paura d’essere controllati, domina imperante nel patrimo- zione, mentre in una struttura in bioedilizia supportata da grandi travi che nio genetico di chi abita la città del Palladio. I Capnist, ricordano le palafitte trovano spazio le due stanze per gli ospiti. Italiani, ma che discendono da una famiglia russa scesa a Venezia soprattutto stranieri, che scelgono i nostri colli per immergersi in quel clima di nella metà dell’800, tradiscono fieramente e in toto questa “civiltà delle ville” che li accompagnerà nel loro soggiorno. Entrando in casacaratteristica berica. Al punto che sull’ospitalità hanno deciso di investirci, si nota un arredamento classico ricco di dettagli, in cui i colori sono sfumaturerendendola il cromosoma dominante. E il contesto aiuta. Una villa degli anni che dialogano spostando l’oggetto della conversazione sui temi domestici.60 completamente rivista, capace di prendere nuova forma pur mantenendo Non a caso la cucina si rifà ad alcuni elementi della tradizione sapientementealcune caratteristiche della struttura originale. Una tipologia costruttiva unica mescolati con l’innovazione. L’isola centrale e le molte pentole che raccontanoche ricorda le masserie pugliesi, grazie al rivestimento in pietra di Vicenza e al una passione per la cucina si confrontano con un piano cottura ad induzione,tetto solo in parte spiovente. Una casa dalle grandi stanze che trasudano storia il lavabo in pietra richiama atmosfere di un passato sempre vivo, legato ade ricordi. Non si tratta di una dimora pensata e “arredata” dall’architetto, una storia familiare che ha dato molto alla cultura gastronomica veneta ema una vera domus pronta a crescere nel tempo, a maturare, a rinnovarsi ed non solo. Il giardino, suddiviso in quattro aree, racconta diverse dimensionievolversi. Una casa inserita nel territorio, impregnata di terroir come dicono i in cui la piantumazione può lasciar spazio ai fiori, alle piante di rosmarino, ovinificatori, perché l’azienda agricola di famiglia produce 3000 bottiglie l’an- al piccolo orto dal quale trionfano zucchine, pomodori e altre verdure d’orto.no fra rosè, Cabernet Franc e incrocio Manzoni. Dei venti ettari di terreno tre Ma ciò che più emerge, a livello emotivo, è il clima che si respira. Sembra disono dedicati al vigneto, ma c’è spazio anche per un pollaio e una porcilaia, essere in un’altra epoca, rinascimentale magari, dove la liberalità dei valoriperché l’azienda agricola non è solo un’insegna da appendere al cancello e l’eleganza dei gesti accompagnano chi qui vive, o chi è ospitato, cullato eper rendere il tutto più charmante. Si tratta, piuttosto, di una vocazione a adagiato in un poggio a due passi dalla città, incastonato in un piccolo edensperimentare, mettendo al centro quanto di più semplice e immediato possa dalla vista ineguagliabile.

14 La casa vista da... Abbiamo chiesto a 4 professionisti di \"leggere\" per noi la casa presentata in queste pagine e di darne una interpretazione in base alle loro esperienze professionali. VALENTINA GRESELIN Landscape designer Qui il paesaggio veneto emerge nella sua tipicità: un luogo vivibile e commestibile. Lo spazio esterno è caratterizzato da elementi trattati con uguale dignitá e importanza compositiva. La porcilaia, il pollaio, l’orto e il vigneto diventano spazi da mostrare. FABIO CARDULLO Cantautore Ho appena dedicato il mio ultimo singolo agli alberi e la visione di questa casa mi rende felice. Sapere che molti dei suoi spazi sono aree verdi vissute con cura e dedite alle attività rurali dimostra che i suoi abitanti, oltre ad una luminosa scelta degli interni, hanno saputo valorizzare in modo utile e pratico. La natura circostante, a volte considerata solamente un fregio estetico di contorno.Profumi e colori e Francesco Nissardi dello studio Nissardi Associati di RITA GIRELLIAmbiente mediterraneo per questo scorcio d’ingresso, Bassano del Grappa. Sotto, struttura ecocompatibile Astrologain cui le piante di limone portano colore e profumo. Si del b&b montata su palafitta, sempre su progetto dinota la particolare tipologia architettonica, pensata nel Marina Bianchi Michiel Una casa senza ombra di dubbiorestauro (2000) dagli architetti Marina Bianchi Michiel prestigiosa ma che tutela l'integrità dell'ambiente naturale nel quale è immersa e che la protegge con severità: predominante l'elemento Terra ma anche l'Aria per il tocco aquariano ed innovativo della struttura. VALENTINA PAVAN Chef Vista la meravogliosa cornice naturale in cui è inserita la casa, darei spazio ai prodotti dell'orto con una lasagnetta alle verdure al profumo di rosmarino, per proseguire con un rotolo di faraona ripieno di fiori di zucca e peperoni e per concludere , passando per un sorbetto alla lavanda, un crumble alle mele con gelato alla cannella.

A CASA DI 15Viaggi e stile con stoffe della maison Eger di Mussolente. I quadri provengono dalla collezione di famiglia.Un soggiorno colorato, con divani anni 70 di Arflex. Particolare la soluzione del tavolo di Sotto: scorci fotografici del salotto e della cucina. Si notano sedie Thonet e ceramiche dicristallo, poggiato su quattro vasi da limoni; il tappeto è un ricordo di un road trip nei Carpazi; Bassano e PienzaPoltrona ottomana con protagonista Ferdinando, il simpatico e colto cane di casa, rivestita

16 A CASA DIOspiti e ospitalitàLa veranda è dedicata agli ospiti del b&b, in cui si serve la colazione e di cui gli ospiti dispongonodurante la loro permanenza.Sotto, i Capnist, da destra a sinistra: Giovanni, Lavinia e Misha APERITIVO A KM 0 DAI CAPNIST Cabernet franc, Manzoni bianco e Garganega sono sua seconda giovinezza. Leggero, i tre vitigni presenti all’A- tipico, basico o raffinato, non è zienda agricola Arcugnano. Tre solo un modo per bere e stuzzi- nomi che evocano una storia e una care qualcosa, ma un pretesto per tradizione di importanti uve, e che stare insieme e conversare in quel in un pomeriggio di inizio autunno momento della giornata in cui ci si sono diventati pretesto per un pia- lascia alle spalle lo stress del lavoro cevole aperitivo. I Capnist, maestri e si comincia a pensare a se stessi, d’ospitalità, sono fortunati, perché o almeno ci si prova. Per un ape- al vino possono abbinare preli- ritivo di qualità, come quello che batezze fatte in case, create con i abbiamo provato, gli ingredienti prodotti della loro azienda, pronte possono essere pochi, ma freschi: per essere offerte. un vino leggero, magari un rosè, Dal salame alle uova, passando della verdura di stagione e un salu- per verdure e formaggi, in pochi me nostrano faranno sempre la minuti hanno reso la giornata della loro figura. nostra redazione molto più gusto- Un consiglio: bellissima l’idea di sa, preparando un signor aperitivo addobbare il vassoio di presenta- gustato in pieno relax. Inventato zione con foglie di vite accompa- nel 1786 dal torinese Antonio gnate da qualche verdura colorata. Benedetto Carpano, l’aperitivo sta L’aperitivo migliore, oltre ad essere incontrando in tutta Italia una gustato, è uno spettacolo anche da guardare!

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A CASA DI 19FRANCO VALENTINO MOLON A VICENZACOLLEZIONE PRIVATAtesto di Simone Ariot - foto di vicenzafotografia.itUn vero loft dove dar spazio alle proprie passioni,tra riciclo creativo e idee da trasformare in progetti

A CASA DI 21Di sicuro non si annoia. A suggerirlo non sono solamente le arredato dall’architetto. Qui trionfa il principio del riciclo e del riutilizzo creativo, decine di biciclette, le moto da enduro o custom, le chitar- una capacità di trasformare oggetti che hanno perso il loro senso restituendone un re acustiche ed elettriche che trionfano nel suo loft, e che valore, una forma, un ricordo. Come le sculture di teste modellate dagli studenti rigorosamente sono state assemblate, restaurate o riportate dell’Istituto Boscardin, reinventate a collezione mettendole in linea su un mobile in vita con tanto sacrificio. A dirlo è la casa stessa, un’ex fale- porta cd, o la cucina fatta con tavole di legno e strutture di ferro, composte e gnameria alle porte del centro di Vicenza nel cui adiacente integrate insieme, o ancora la libreria con centinaia di volumi di architettura eufficio è stato ricavato un accogliente ed originale appartamento open space, design e monografie fotografiche che raccontano una passione per il bello, per ladiviso da pareti con lo scopo di separare gli ambienti. Nella funzione di inquilino, forma, ma anche per il fare. Franco è infatti un uomo che non riesce a star fermo,lavoratore e hobbista vive qui Franco Valentino Molon, creativo con un passato multitasking, con un’anima social e una mano da vero lavoratore. “Molti lavori inda giramondo tra California, Africa, Spagna, dove ha lavorato nei settori dellagrafica e dello spettacolo e tante, tante storie da raccontare. A partire da quella questa casa li ho fatti io. Mi piace usare le mani. Eppure all’inizio ero dubbioso. Stavo per venderedi questo spazio, che presto si amplierà coinvolgendo anche la struttura dovefino a qualche anno fa prestavano la propria opera i falegnami, in questa prima tutto, quando degli amici architetti mi hanno fatto capire il potenziale di questo spazio, che orafase è pronta ad ospitare mostre, rassegne e vernissage artistici i cui protagonisti considero adattissimo a me”. Restaurare e creare biciclette su misura, smontandolepotrebbero essere gli artisti emergenti, per portare un po’ di verve ad una città vite per vite per poi riverniciarne il telaio e restituirle nuova vita, scovare pezzinon troppo agitata. Con uno spazio di oltre 900 mq c’è da aspettarsi qualcosa di design pronti a ritornare in auge, ma anche parlare e chiacchierare con amici,di grande, con ampie vetrate rivolte alla campagna e ancora molto spazio per per far vivere una casa che si presta particolarmente all’ospitare. Una sorta di vitaaccogliere le sue collezioni. Ma l’appartamento non è il classico loft pensato e da loft, almeno fino al turno in Croce Verde, dove fa il volontario dopo averne assaggiato l’utilità. In ambulanza gli spazi sono un po’ più stretti che in un loft, ma i contrasti regalano ottime ispirazioni.Oltre l'idea di casaIn alto: il loft ha spazi aperti e molta luce. Un tempo erano gli uffici della falegnameria, ora uno spazio che va oltre all’ideadi casa. Sullo sfondo, una motocicletta d’eccezione: Aprilia Motò 6.5, disegnata da Philippe Stark nel 1994.In basso: una delle tante moto della collezione di Franco. Un esemplare Triumph HW3 del 1939. Non solo moto da strada,ma anche custom, regolarità o pezzi unici e rari, molte delle qualsi riportate in vita dalle sue mani.A destra, alcune delle chitarre appartenenti alla sua collezione. Fender, Gibson, Ibanez e molti altri nomi noti a tutti gliappassionati danno sfoggio di sé in salotto, pronte per essere suonate

A CASA DI 23La casa specchio dell'animaUna cucina creativa, che mescola acciaio a legno. A destra Franco Molon, grafico con un passato nel mondodello spettacolo e della progettazione, è un attivo volontario della Croce Verde, dove lo potete incontrare dinotte o di giorno. Funambolico e creativo, gli appunti e i foglietti appesi testimoniano i progetto e le idee chein continuazione catturano la sua attenzione Qui trionfa il principio del riciclo e del riutilizzo creativo, una capacità di trasformare oggetti che hanno perso il loro senso restituendone un valore, una forma, un ricordo

A CASA DI 25 THOMAS TEDESCO A MONTEVIALELA GIUSTA MISURASulle colline di Monteviale, un curato appartamento dove si sono privilegiati comfort e dettagli d’arredoPochi ci crederanno, ma di fatto stiamo per presentarvi quello o Castiglioni, oppure l’ultima cucina disegnata prima del ritiro dal grande mae- che tecnicamente è ancora un midi appartamento, anche se di stro Vico Magistretti (Soviore prodotta da Schiffini,2003), ma anche i quadri alle ben…180 mq. I midi infatti sono tali quando presentano una sola pareti del compagno Stefan Milosavljevic (studente all’Accademia di belle arti di stanza da letto, un soggiorno con cucina, e un ministudio o stanza Venezia) ed ed i preziosi arazzi di Paola Lenti e Renata Bonfanti (quest'ultimo guardaroba. Qui tutte queste cose ci sono, con la particolarità che convertito a tappeto). Una casa luminosa che non nasconde una certa attrazione sono in formato maxi. D’altra parte l’assecondare quella tendenza per la tecnologia, soprattutto in cucina, dove troviamo un piano cottura a indu-tipica degli anni 90’ di rimpicciolire le stanze per aumentarne il numero non zione, un forno tradizionale, uno a vapore ed una piastra teppanyaki. “Non siha portato particolari benefici, aiutando invece di molto lo sviluppo di quella sa mai. Se dovessi avere a cena un giapponese potrebbe sentirsi più a suo agio”,brutta bestia chiamata stress. Qui, sulle colline di Monteviale, Thomas Tedesco scherza Thomas, 38enne responsabile commerciale di un’agenzia assicurativa inha voluto dare la sua impronta creativa a quella che era destinata ad essere una città. Tra i fornelli si diverte molto, e non si fa mancare una cantinetta refrigeratacasa singola, ma alla quale mancava qualcosa. Acquistata al grezzo nel 2004, e dove conservare ottime bottiglie di vino. Ma questa non è la casa dei vizi, perchésuddivisa in una parte padronale ed una destinata alla rendita, la casa si è tra- lo sport e la buona salute non mancano. Ex sciatore agonista, non si fa mancaresformata ed ingrandita, riuscendo di fatto a guadagnare uno spazio verandato in escursioni in mountain bike, crossfit, allenamenti in palestra, corse tra i boschigrado di portare luce alla casa, regalando una vista e un panorama mozzafiato. e la sua ultima grande passione: il fuoristrada con l’amata Jeep Wrangler. UnUna casa pensata per una giovane coppia, dove le scelte stilistiche e relative bestione inarrestabile, comprata “di pancia” dopo un brutto incidente che gli hagli arredi non sono di certo casuali, grazie anche al prezioso aiuto delle sorelle fatto capire quanto fortunato sia stato ad uscirne indenne. D’altra parte, vivendo aAmatori dell’omonimo Atelier. A dirlo non sono solo le lampade firmate Citterio Monteviale, lo sterrato e il fuoristrada non potevano essere ingredienti secondari.

A CASA DI 27Questione di luci Scarpa (1967). Cucina di Vico Magistretti (2003), illuminata dalla lampada a sospensioneIn alto: La sala da pranzo è stata ricavata in questa stanza verandata, frutto dell’allargamento Lastra 6, Citterio (1998).dell’unità abitativa. Sempre in tema di lampade, Foglio, di Tobia Scarpa 1966 (in basso a destra)Il lampadario Splugen Brau, fratelli Castiglioni (1961), fa da capolino sul tavolo Doge, Carlo Una casa pensata per una giovane coppia,dove le scelte stilistiche e relative agli arredi non sono di certo casuali

A CASA DI 29Design e passione In camera da letto, lampada Ariete, Tobia Scarpa, 1973.Un salotto illuminato grazie alle preziose porte finestre, dove si inserisce una serra domotica Qui sotto, Thomas Tedesco e la sua Jeep: una inarrestabile passione che lo coinvolge nei finedisegnata da Renzo Piano, per far vivere nelle migliori condizioni le piante grasse. settimana, alla ricerca di panorami mozzafiato e stradine impervieBagno di design, grazie al lavabo Lola Herburg e lampade Romeo Babe, Philippe Stark.

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A CASA DI 31 LORENZO E CHIARA A CORNEDO VICENTINOANIMA LIGNEAA Cornedo Vicentino, una casa in legno frutto di un sogno trasformato in realtàNon è la prima e non sarà di certo l’ul- fatto trovare Lorenzo e la moglie Chiara: una giovane tima, per Case&Dimore. Parliamo di coppia che vive a Cornedo Vicentino, dove hanno visto case in legno, case passive, case dal nascere la casa che è un po’ una loro creatura, resa possi- bassissimo impatto ambientale. Forse bile grazie anche all’aiuto dei genitori che hanno creduto potremo definirle case di un futuro nel loro sogno. Ne è venuta fuori una grande casa edifica- che sta diventando sempre più pros- ta a ridosso della collina, dove poter andare a prendere lasimo e che, in casi come questo, si traduce in presente. legna per alimentare la stube al centro del salotto, il cuoreDi fatto queste soluzioni s’incontrano quasi sempre in della casa, dalla quale le terre crude all’interno emettonoquei territori dove la presenza della natura si fa sentire, un calore costante pronto a riscaldare nelle serate inver-dove il pensare di mancarle di rispetto, di dimenticarsi nali un’abitazione di più di 300 mq. Il resto lo fa il sole,di lei, diventa impossibile. Se poi ad abitare queste case aiutato da vetrate dalla particolare capacità di distribuiredovranno essere giovani coppie, consapevoli che per il il calore all’interno, la scelta di affidarsi al Fermacell,futuro loro e dei loro figli servirà tenere sempre in con- una fibra di cellulosa per irrobustire la casa e garantiresiderazione questioni come l’impatto ambientale, il con- un isolamento termico e acustico, e tanto legno. Comesumo energetico e la sostenibilità, allora si arriva quasi quello di cirmolo, di cui si sono appassionati nei frequentia sfondare una porta aperta. Come quella che ci hanno viaggi, prezioso per le sue proprietà terapeutiche in grado

A CASA DI 33di abbassare il ritmo del battito cardiaco e allontanare i Scelte cromatichebatteri. Il legno è una scelta non casuale, perché in questa Il colore nocciola della paretecasa è ben evidente il gusto di una coppia che ama le cose esterna e la travatura biancasemplici ma di buon gusto, in cui mettere alla prova allo crea un piacevole e originalestesso tempo la creatività di Lorenzo, grafico pubblicitario accostamento cromaticoche non lascia di certo in studio la voglia di creare. Unesempio sono i lampadari realizzati partendo dal cartone, Ci hanno ospitato...in grado di disegnare sulle pareti straordinarie immagini Lorenzo e Chiara, rispettiva-create dai fori di superficie, o l’originale idea di creare il mente grafico pubblicitariopavimento della cantina (il buon vino è una passione in e bancaria, hanno sceltocasa Benetti) composto da un manto di tappi di sughero di vivere a Cornedo per laconservati negli anni e finalmente pronti a nuova vita. Ma vicinanza con il verde e lal’originalità accompagna anche gli esterni, e per capirlo natura. Coppia dinamicabasta guardare la facciata. Non bianca o giallina, come e amante dei viaggi, sonodomina nelle costruzioni tradizionali, ma un particolare appena tornati da unacolor nocciola che fa da richiamo ai pavimenti in rovere e vacanza nella greca isola dial tanto legno presente in tutta la casa, come il bellissimo Karpathos.tavolo da falegnameria ereditato dal nonno che riporta Sotto a sinistra particolareindietro nei ricordi, sottolineando l’importanza di questo del vecchio tavolo dielemento naturale a cui dobbiamo così tanto. falegnameria appartenuto al nonno di Lorenzo. Un restauro l’ha portato all’antico splendore

A CASA DI 35“Mi piace il bianco delle pareti, L'atmosfera giusta dove poter proiettare le idee Nella foto sopra: a dominare l’ampio salotto open space è la stube, attorno alla quale nei mesi invernali che poi si concretizzano è possibile ricreare un angolino magico. Il legno è l’elemento principale che non manca in questa casa, dove convivono pezzi disegnati da Lorenzo (i lampadari), oggetti di design e complementi d’arredo chein veri e propri progetti su carta” partono da un’idea di riutilizzo. Nella foto sotto: particolari della stube e della camera da letto. Il legno aiuta a riscaldare un ambiente caratterizzato da ampi spazi aperti e molta luce, arredato in modo non invasivo e senza dimenticare la spiccata vocazione alla creatività

37 CASA PASSIVASTEFANO E LISA A MAROSTICA Accorgimenti tecnici I 4 collettori solari termiciCLASSE D'ORO (pannelli) sono posizionati in verticale, accorgimentoUna casa unica nel suo genere, che consente la stessache ha fatto della sostenibilità produzione d’acqua caldae del risparmio energetico sanitaria (500 litri al giorno)il suo punto di forza. sia d’inverno che d’estate.A livelli record La ventilazione meccanica controllata è programmataDimenticate le bollette dell’elet- per ottenere un ricambio di tricità, dell’acqua, del riscal- tutto il volume d’aria ogni damento. Immaginate in più 45 minuti, oltre al filtraggio di ricevere una rendita mensile antipollini e antipolveri pari a quella dell’affitto di un sottili e la regolazione appartamento bicamere, per dell’ umidità al 48%. L’ariadi più esentasse. Deliri da notti insonni? No. è ripresa da un innovativoSemplice realtà nel mondo delle case passive. Il sistema di geotermia diprincipio non è per nulla impossibile. Gli esperti superficie che le garantiscela chiamano la “casa da un litro”, per chi la vive è una temperatura costantesemplicemente una casa d’oro, classe oro. Stiamo estate/inverno di + 15° Cparlando di un’abitazione che sviluppa il piùalto grado di sostenibilità immaginabile, primoesempio vicentino ad avvalersi di un riconosci-mento così importante. Stefano e Lisa Miazzonne vanno fierissimi, non solo perché l’hannopensata e studiata nei minimi dettagli, ma ancheperché trovare soluzioni energetiche per il rispettodella natura fa parte del loro dna imprenditoria-le. Titolari di un’azienda in campo fotovoltaicoe maestri di sci per passione (nei mesi invernalilavorano in Altopiano, dove dirigono la Scuola disci Prealpi Venete), hanno costruito sulle collinesopra Marostica qualcosa che è più di una casa.Potremo definirlo un esperimento scientifico. Gliingredienti ci sono tutti: la sperimentazione, l’uti-lizzo di materiali nuovi, la sostenibilità ambienta-le, l’obiettivo di raggiungere un traguardo impor-tante che può essere sintetizzato nel numero di2,5 kW/h/m² di consumo di energia. A molti diràpoco, ma per comprendere basta sapere che nonesiste alcun impianto di riscaldamento o condizio-namento. La temperatura, d’estate e d’inverno, èdi 22° costanti.

39 CASA PASSIVAUn risultato eccezionale, a cui si può arri-vare pianificando nel dettaglio ogni scelta.Dalla struttura (in legno), ai particolarivetri extrachiari che consentono un 83% diradiazione solare, alla presenza di pannellisolari che assicurano di rispondere al fabbi-sogno energetico domestico, potendo per-mettersi il lusso di vendere l’energia in più.Non solo, il cappotto esterno da 20 cm eun ulteriore isolamento di altri 20 hannoportato il loro contributo alla causa ener-getica. E per l’approvvigionamento idricosono state interrate in giardino vasche da30.000 litri che raccolgono l’acqua piovanae la depurano per l’utilizzo quotidiano, nonrendendo necessario l’allacciamento all’ac-quedotto. “Per ottenere i permessi mi sonodovuto quasi trasferire all’ufficio tecnicodel Comune di Marostica. Non era proprioprevisto che una casa non avesse l’impiantodi riscaldamento!”. Eppure, passo dopopasso, il traguardo è stato tagliato e suquesto poggio naturale da cui si può anchedecollare (il giardino è segnalato comeaviosuperficie), ci si può concentrare nelguardare l’orizzonte, la città di Bassano, ilfiume Brenta e, nelle giornate più limpide,il mare. Quando ci si stanca, basta tornaredentro, in una casa distribuita su tre livelli,senza troppi fronzoli, dalla linea essenzialecome lo spirito di chi ama la montagna ela sua concretezza, sottolineato da alcunescelte. Come la presenza, in più stanze, dellegno di cirmolo, amatissimo in Alto Adigee in grado di distribuire proprietà benefi-che all’organismo, addirittura di regolareil battito cardiaco. Una casa attenta allapersona, ma allo stesso tempo attenta a sestessa e alla sua principale missione: acco-gliere senza sprecare risorse. Clima di casa Sembrerà incredibile ma durante l’inverno, come per l’estate, sono sufficienti il lenzuolo e il copriletto. In tutti i locali, l’unico profumo è quello del legno di Cirmolo, che stimolato dai continui ricambi d’aria , dà il meglio di sé annullando gli odori classici di ogni abitazione. Si può notare l’elevata trasparenza del triplo vetro confrontando il serramento aperto e quelli chiusi


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