Olga Ravchenko DITTICO 1. Il nostro – oggi – perpetuo mobile. Apocrifo Il tuo appello di passione, avendo raggiunto le mie orecchie, multiplemente rinforzato – riflesso tornerà a te – Ulisse sulla tolda; slegato abbraccia l`ambita serena – che sono io dal tuo gemito attirata, da me – la luna* – multiplemente rinforzato. 2. Il nostro – oggi – perpetuo mobile. Mantra Il tuo “om” che mi provoca, avendo raggiunto le mie orecchie, multiplemente rinforzato – riflesso tornerà a te – Ulisse sulla tolda; slegato abbraccia l’ambita serena – che sono io dal tuo “om” riattirata, da me – la luna – multiplemente rinforzato. * i possessori del temperamento della Luna tendono a riflettere la luce emessa / emanata dal partner solare. 401
Il 30 ° SOUVENIR DELLA SERIE “INTRIGHI DIVINE”* Dall'altro lato e in questo – portiamo la libertà come una livrea**: siamo tutti nel mondo – Poeti***, e facciamo finta di essere Ebrei****. Commento di Mary Blindflowers: Sirena con la divinità non ammaliatrice, ma ammaliata e purifica- ta nel contatto sostanziato dal pianto sommesso dell’eroe. Il lega- me catartico tra le due polarità non necessita di impedimenti e vincoli: l’uomo è affrancato dai legacci epici sul ponte della nave e la sua invocazione sacra di impronta Vedica va essa a toccare l’apparato uditivo della creatura sovrumana. Interessante la misti- one del castiglianismo “multiplemente” che dona ulteriore origi- nalità e morbidezza al testo. Il richiamo al sanscrito Aum o Om (ॐ), sillaba sacra, in questo caso rinforzata, solenne affermazio- ne e riaffermazione che viene pronunciata all’inizio o al termine di una - spirituali e della profondità dei versi tradotti dal russo. La poesia in lingua originale è infatti in lingua russa. Nonostante la traduzi- * Aurora Borealis, Минск, Издатель Алексей Вараксин, 2007. ** a partire da Pietro I; popol. dial. евре́я [ivrea], influenzata dalla pa- rola евре́й (ebreo). Dal fran. livrée – “il vestito rilasciato dallo stato e dalla nobiltà suprema per il corteggio da livrer “rilasciare”; lat. liberāre “liberare, rilasciare”. *** Poeta – in prestito dal franc. dove poète risale al poeta latino dal greco poietes, formato dal verbo poiein – «fare, creare». Il significato letterale della parola greca è “creatore”. **** ] (l`altra parte) Eufrate)”. 402
one, il testo mantiene inalterato il suo profondo significato spiri- tuale e la sua ansia panica di libertà, con quell’Ulisse riproposto alla vita “slegato”. In una lunga strofa quasi duplicata Ratchenko riassume la storia della sacralità, dai Veda (“mantra”, “OM”) ai Vangeli (“apocrifo”), via il mito greco di Ulisse, a indicare in ab- sentia il venir meno del sacro nel mondo contemporaneo. Del mi- to nuova, affascinante lettura. Commento di Olga Air (Russia): Sono meravigliata; le persone percepiscono la poesia in modo creativamente diverso! Io, per esempio, scriverei semplicemente che si tratta di un appello di passione fatto in due episodi al quale non si può resistere. E non importa quali siano le circostanze es- terne, quali siano i valori morali, poiché non riuscirebbero a tene- re neanche con catene due persone che s’attirano reciprocamente. Potrebbero pregare o chiede di essere lasciati in pace ed anche se avessero messo la cera nelle orecchie, l`appello di passione , moltiplicato dall`uguale passione. La domanda è se ti consideri una sirena*. * le sirene nell'antica mitologia greca sono creature demoniache, la cui parte superiore del corpo era femminile e quella inferiore – dell`uccello. Le sirene personificavano una superficie marina affascinante ma in- sidiosa, sotto la quale si nascondono scogliere e scaglie taglienti. Hanno – la voce divina. La loro posizione sono le isole vicino alla Sicili- a. Nelle leggende post-omeriche, le sirene sono raffigurate come vergini di meravigliosa bellezza, con una voce affascinante. Con i suoni delle divoravano. Nel “Dittico” la sirena è una creatura civilizzata, ispirata non dal peplum italiano “Il viaggio di Odisseo» (1954), ma piuttosto da “La Sirenetta” di Disney. 403
DALL'ALTRO LATO E IN QUESTO 1. La poesia “Dittico” tradotta in italiano ha vinto il Secondo premio nella sezione “Poesia Sperimentale destrutturalista” isti- tuita nell'ambito del VI Concorso Internazionale di poesia “Ac- cademia di Parnaso – Canicattì – Angelo La Vecchia”. Il direttore artistico del concorso Calogero La Vecchia ritiene che la partecipazione alla sezione “destrutturalista” curata da Ma- ry Blindflowers, un’artista che vive oltre brexit ma viene ingloba- ta e avvicinata dalla passione poetica, è proprio l’occasione ido- nea a provocare un dibattito sul quale la poesia può definirsi “destrutturalista”. (1470-1525), la produzione poetica è tra le arti letterarie quella che porta in sé maggiormente la libertà dell’essere e del sentire. La poesia è di tutti. Finiamola una buona volta nel definire la poesia come arte d’élite come appannaggio di una intellighenzia superiore che riesce a poetare e a succhiarne il nettare. La poesia è fino all’ultimo respiro. Fa parte di quel bagaglio personale, intimo e spesso invisibile agli altri che è il nostro “umano senti- re”. È puro sentimento. Sulla estrema individualità della poesia sta proprio la sua a- dattano ad ognuno di noi. Chi vive la sua esistenza con estrema semplicità avrà dentro di se una poesia semplice… chiara come l’acqua e non per questo meno rispettabile di quella che proviene dal travaglio interno che logora i pensieri e la carne. al mondo nella volgarità di una forma certamente meno nobile della sostanza. La mediazione avviene con la lingua, la forma, la rima, il verso, la struttura, il ritmo, la strofa e anche l’endecasillabo … 404
ma … “fu vera gloria?” Il punto sta proprio qui. Fermo e indele- bile come un ostinato escremento di mosca. L’esteriorità “con- quistata” dell’uomo deve riuscire a trasformare la non materia nella materia: l’animo in produzione poetica. Il confine tra versi e poesia sta proprio qua. Io quando parlo della mia improponibile produzione semiletteraria parlo di “versi”. Non parlo di “Poesia”. La definizione di “Poesia” la lascio agli altri che siano posteri o meno non è di mio interesse. Ma se mi va di “Poesia” quando “arrivano”. Quando riescono a spogliarsi del- la struttura, scendere dal mezzo di trasporto ed entrare nell’alveo naturale. Per me la poesia è questa. Null’altro. E se mi chiedete “tanta”. Ma non tutta sta nei versi scritti dai poeti. “materica” alla poesia risulta interessante esplorare tutte le for- me messe a disposizione dall’ingegno umano. E’ interessante . Quando si parla quindi di “Poesia sperimentale” si evidenzia quello che è nella natura dell’essere umano. Ricercare nuove for- me che arrivino a rinnovate emozioni. Una sorta di evoluzione semantica del pensiero poetico. Anche questa digressione ha un forte limite. Chi decide cosa è e cosa non è sperimentale? La ris- posta è semplice: l’arrogante di turno. Cioè quell’individuo o quel gruppo di individui che si “arrogano” il diritto di definirne la bontà sperimentale. Badate bene che tutto ciò è responsabilità. Non tutti si troveranno in queste definizioni e non tutti condi- videranno questa “sperimentazione” ma questo fa parte del gioco. Chi non ci si trova prenderà per altra via. E’ assolutamente nor- male. Altro aspetto che mi piace sottolineare è quello del “Destrut- turalismo”. In questo voglio esprimere un concetto del tutto per- sonale e non certamente omnicondiviso. Anzi. parola viene superato da una restituzione dell’emozione o del 405
sentimento primordiale in una “non struttura”. Parole e linguaggi assumono un ruolo che va oltre la loro stessa natura. Anarchia ” restituisce alla “parola” la funzione più elevata. E’ la parola e la lingua che chiedono un ritorno alla mediazione dell’intimo a quel ruolo emozionale che non è certamente “struttura” o regola. Tutto qua. Invito tutti a coltivare il gusto della parola e di quello che essa porta con sé, musica compresa. Non fermatevi all’apparenza ma scavate dentro lasciandovi trasportare dal flusso naturale ed embrionale della parola che l’uomo, con scienza, ha strutturato. Richiamo infine il concetto di libertà nell’invitare accorata- mente coloro che si ritrovano in questo semplice “pensare” a par- tecipare a questa competizione poetica che è essenzialmente con- fronto con la propria proposta avendo la piena coscienza che potrà non essere ritenuta in linea con chi, ahimè, ha strutturato 2. “ l'emisfero australe – in ogni caso, il primo poeticamente immagi- nario. Dante Alighieri nella “Divina Commedia” (Inferno, XXVI, 90, 142) racconta una strana storia, in cui Ulisse, già invecchiato, stanco e sofferente di una vita noiosa in Gaeta, decide di intrap- rendere l'ultimo viaggio nella sua ultima nave con alcuni dei suoi vecchi compagni. Passa attraverso i Pilastri Erculei e si sposta verso sud: un'impresa molto imprudente contro il buon senso – un viaggio sacrilegio. L'emisfero meridionale era proibito agli uma- ni. Un semplice mortale avrebbe osato attraversare i Pilastri Ercu- lei esclusivamente inspirato dalla vanità. I marinai raggiungono l'emisfero australe dopo alcuni mesi di si avvolge tre volte e per la quarta volta viene assorbita dal mare. Ulisse brucerà per sempre nel cerchio dell'inferno dei bugi- 406
ardi, punita in questo modo la sua vanità. La montagna che i viag- giatori vedono all'orizzonte è la Montagna del Purgatorio, proi- bita ai mortali (Purgatorio 1, 130-132)”*. Nel capitolo XII di “Odissea”, Omero racconta come l'astuto Odisseo ordina ai suoi compagni di tappargli le orecchie con la cera, legargli all'albero della nave e in nessun caso non slegargli. La sete di conoscenza e il desiderio di essere un pioniere do- minano il nostro eroe, e le sirene gli promettono glorificare il suo è oscure passioni. Odisseo-Ulisse può essere salvato, superando la debolezza della sua anima. Le sirene sono un'allegoria della vita e del mondo, un simbolo della lotta di una persona non con una forza esterna, ma con qual- cosa di molto più terribile: l'essenza di questa prova è l'opportu- nità di conoscere se stessa. 3. Non ha senso elencare tutti i valori “om” per chi non lo sapesse. Gli iniziati lo sanno da soli. Mi limiterò solo a dire che prima è nato “Dittico”, e poi – l'inter- pretazione. Ulisse di “Dittico” non è legato all'albero. P.S. di Olga Air: Dopo un riflessivo e complesso analisi dei significati e della struttura del “Dittico” (e del sottointeso) degli stimati recensori la mia nota può sembrare scandalosamente concisa. Si può dire che causate dalla poesia. Canta come un appello in due episodi che non si può resistere. Percepiamo che, non importa quali siano le circostanze esterne e quali sarebbero i valori morali, non avessero * Ольга Равченко. Угрызения совести по-итальянски. N-Renessans, 4-22-2015, стр. 9. 407
tenuto con le catene a due persone, anche se pregano o se chie- dono di lasciarle in pace, anche se mettono la cera nelle orecchie – la preghiera, l`appello sempre si rifletterà dal vis-a-vis e ritor- nerà, moltiplicato dalla passione che soffre l`opponente. Ci sono delle storie che si trovano “sopra”. Cioè sono sopra tutti i significati, miti e principi fondamentali della vita. La domanda è chi considerare (e se considerare) una sirena. 408
409 Diana Knaus
Содержание 4 От редактора 8 Русский язык 17 Эмма Прибыльская 28 Валентина Рогачёва 33 Татьяна Прит 38 Илана Городисская 47 Ольга Труба 51 Наталья Шабло 60 Геннадий Леушин 72 Ольга Магид 86 Билал Адилов 92 Валентина Счасливая 99 Марина Соколова 107 Александр Василенко 113 Ирина Яворовская 133 Татьяна Кайзер 139 Валентина Чайковская 145 Вера Сытник 151 Максим Сафиулин 156 Глеб Пудов 162 Ольга Фокина (г. Усть-Илимск) 170 Ольга Равченко 179 Калоджеро Ла Веккъя 183 Михаил Краснянский 190 Лилия Величко 196 Виктория Левина 216 Валентина Бендерская 220 Леонид Колганов 227 Людмила Ларкина Татьяна Бадакова
Варис Елчиев 234 Владимир Бенцлер 240 Альбина Гарбунова 248 Немецкий язык Albina Garbunova 256 Vladi Benz 263 Tatjana Kaiser 270 Leonid Kolganov 281 Valentyna Benderski 283 Liudmila Larkina 286 Tatiana Badakova 294 Varis Yolchiyev 299 Mikhail Krasnyansky 306 Victoria Levin 311 Vera Sytnik 318 Итальянский язык Gero La Vecchia Italia 326 Tatiana Kaiser 334 Lilia Velichko 338 Victoria Levina 346 Olga Fokina 352 Vera Sytnik 358 Leonid Kolganov 364 Valentina Benderskaya 367 Albina Garbunova 372 Tatiana Badakova 380 Gleb Pudov 386 Ludmila Larkina 392 Olga Ravchenko 401
© Книга мира Литературный альманах современных авторов (русский-немецкий-итальянский) Выпущено под патронажем Международной гильдии писателей International Guild of Writers Internationale Schriftstellergilde www.ingild.com © Verlag „STELLA“ Bundesstr. 52 72379 Hechingen Deutschland www.stella-verlag.com [email protected] Tel. +49 (0) 1743840306 ISBN 978-3-95772-245-4
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